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La lettura per il giorno 11/10.
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messaggio.
--- 1Cronache 3 ---
Discendenti di Davide
1 Questi furono i figli di Davide, che gli nacquero a Ebron: il primogenito
fu Amnon, di Ainoam, la Izreelita; il secondo fu Daniel, da Abigail, di
Carmel; 2 il terzo fu Absalom, figlio di Maaca, figlia di Talmai, re di
Ghesur; il quarto fu Adoniia, figlio di Agghit; 3 e il quinto fu Sefatia,
di Abital; il sesto fu Itream, di Egla, sua moglie. 4 Questi sei figli gli
nacquero a Ebron. Là regnò sette anni e sei mesi, e a Gerusalemme regnò
trentatré anni. 5 Questi furono i figli che gli nacquero a Gerusalemme:
Simea, Sobab, Natan, Salomone: quattro figli natigli da Bat-Sua, figlia di
Ammiel; 6 poi Ibar, Elisama, Elifelet, 7 Noga, Nefeg, Iafia, 8 Elisama,
Eliada ed Elifelet, cioè nove figli. 9 Tutti questi furono i figli di
Davide, senza contare i figli delle sue concubine. E Tamar era loro sorella.
10 Il figlio di Salomone fu Roboamo, che ebbe per figlio Abiia, che ebbe
per figlio Asa, che ebbe per figlio Giosafat, 11 che ebbe per figlio Ioram,
che ebbe per figlio Acazia, che ebbe per figlio Ioas, 12 che ebbe per
figlio Amasia, che ebbe per figlio Azaria, che ebbe per figlio Iotam,
13 che ebbe per figlio Acaz, che ebbe per figlio Ezechia, che ebbe per
figlio Manasse, 14 che ebbe per figlio Amon, che ebbe per figlio Giosia.
15 I figli di Giosia furono: Iocanan, il primogenito; Ioiachim, il secondo;
Sedechia, il terzo; Sallum, il quarto. 16 Il figlio di Ioiachim fu Ieconia,
che ebbe per figlio Sedechia. 17 I figli di Ieconia, il prigioniero,
furono: suo figlio Sealtiel, 18 Malchiram, Pedaia, Senassar, Iecamia, Osama
e Nedabia. 19 I figli di Pedaia furono: Zorobabele e Simei. I figli di
Zorobabele furono: Mesullam e Anania, e Selomit, loro sorella; 20 poi
Casuba, Oel, Berechia, Casadia, Iusab-Esed, cinque in tutto. 21 I figli di
Anania furono: Pelatia e Isaia, i figli di Refaia, i figli di Arnan, i figli
di Abdia, i figli di Secania. 22 Il figlio di Secania fu Semaia. I figli di
Semaia furono: Cattus, Igal, Baria, Nearia e Safat, sei in tutto. 23 I
figli di Nearia furono: Elioenai, Ezechia e Azricam, tre in tutto. 24 I
figli di Elioenai furono: Odaiva, Eliasib, Pelaia, Accub, Iocanan, Delaia e
Anani, sette in tutto.
--- Proverbi 15:23-33 ---
23 Uno prova gioia quando risponde bene; è buona la parola detta a suo
tempo! 24 Per l'uomo sagace la via della vita conduce in alto, gli fa
evitare il soggiorno dei morti, situato in basso. 25 Il SIGNORE rovescia la
casa dei superbi, ma rende stabili i confini della vedova. 26 I pensieri
malvagi sono in abominio al SIGNORE, ma le parole benevole sono pure ai suoi
occhi. 27 Chi è avido di lucro turba la sua casa, ma chi odia i regali
vivrà. 28 Il cuore del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli
empi sgorga cose malvagie. 29 Il SIGNORE è lontano dagli empi, ma ascolta
la preghiera dei giusti. 30 Uno sguardo luminoso rallegra il cuore; una
buona notizia fortifica le ossa. 31 L'orecchio attento alla riprensione che
conduce alla vita, abiterà tra i saggi. 32 Chi rifiuta l'istruzione
disprezza se stesso, ma chi dà retta alla riprensione acquista senno.
33 Il timore del SIGNORE è scuola di saggezza, e l'umiltà precede la
gloria.
--- Daniele 7:1-14 ---
La visione dei quattro animali
1 Nel primo anno di Baldassar, re di Babilonia, Daniele fece un sogno,
mentre era a letto, ed ebbe delle visioni nella sua mente. Poi scrisse il
sogno e ne fece il racconto. 2 Daniele disse: «Io guardavo, nella mia
visione notturna, ed ecco scatenarsi sul mar Grande i quattro venti del
cielo. 3 Quattro grandi bestie salirono dal mare, una diversa dall'altra.
4 La prima era simile a un leone e aveva ali d'aquila. Io guardai, finché
non le furono strappate le ali; fu sollevata da terra, fu fatta stare in
piedi come un uomo e le fu dato un cuore umano. 5 Poi vidi una seconda
bestia, simile a un orso; essa stava eretta sopra un fianco, teneva tre
costole in bocca fra i denti e le fu detto: "Àlzati, mangia molta carne!"
6 Dopo questo, io guardavo e vidi un'altra bestia, simile a un leopardo con
quattro ali d'uccello sul dorso; aveva quattro teste e le fu dato il
dominio. 7 Io continuavo a guardare le visioni notturne, ed ecco una quarta
bestia spaventosa, terribile, straordinariamente forte. Aveva grossi denti
di ferro; divorava, sbranava e stritolava con le zampe ciò che restava; era
diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. 8 Stavo
osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro
piccolo corno davanti al quale tre delle prime corna furono divelte. Quel
corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava
parole arroganti. 9 Io continuai a guardare e vidi collocare dei troni, e
un vegliardo sedersi. La sua veste era bianca come la neve e i capelli del
suo capo erano simili a lana pura; fiamme di fuoco erano il suo trono, che
aveva ruote di fuoco ardente. 10 Un fiume di fuoco scaturiva e scendeva
dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano, diecimila miriadi gli
stavano davanti. Si tenne il giudizio e i libri furono aperti. 11 Io
guardavo ancora, a motivo delle parole arroganti che il corno pronunciava;
guardai fino a quando la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto, gettato
nel fuoco per essere arso. 12 Le altre bestie furono private del loro
potere; ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo
determinato. 13 Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle
nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo. Egli giunse fino al
vegliardo e fu fatto avvicinare a lui; 14 gli furono dati dominio, gloria e
regno, perché le genti di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero. Il
suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un
regno che non sarà distrutto.
--- Giovanni 6:1-21 ---
Moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini
1 Dopo queste cose Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea,
cioè il mare di Tiberiade. 2 Una gran folla lo seguiva, perché vedeva i
segni miracolosi che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte
e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Or la Pasqua, la festa dei
Giudei, era vicina. 5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran
folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane
perché questa gente abbia da mangiare?» 6 Diceva così per metterlo alla
prova; perché sapeva bene quello che stava per fare. 7 Filippo gli
rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un
pezzetto». 8 Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli
disse: 9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma
che cosa sono per così tanta gente?» 10 Gesù disse: «Fateli sedere».
C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa
cinquemila uomini. 11 Gesù quindi prese i pani e, dopo aver reso grazie,
li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne
vollero. 12 Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i
pezzi avanzati, perché niente si perda». 13 Essi quindi li raccolsero, e
riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d'orzo che erano
avanzati a quelli che avevano mangiato. 14 La gente dunque, avendo visto il
segno miracoloso che Gesù aveva fatto, disse: «Questi è certo il profeta
che deve venire nel mondo». 15 Gesù, quindi, sapendo che stavano per
venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, da solo.
Gesù cammina sul mare
16 Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare 17 e, montati in una
barca, si diressero all'altra riva, verso Capernaum. Era già buio e Gesù
non era ancora venuto presso di loro. 18 Il mare era agitato, perché
tirava un forte vento. 19 Come ebbero remato per circa venticinque o trenta
stadi, videro Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero
paura. 20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». 21 Essi dunque lo
vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano
diretti.