domenica 27 febbraio 2011 ore 09:39:58
Quesito della domenica....
Società A ha un contratto denominato di "gestione" stipulato con la società B.
Oggetto del contratto, un negozio di articoli sportivi all'interno di un circolo sportivo.
1) il contratto originario, pur esseno qualificato come "gestione", potrebbe in alternativa essere considerato come:
a) contratto di locazione 6+6
b) contratto di affitto di ramo di azienda
Questo perché nel diritto italiano il contratto di "gestione" diciamo che giuridicamente non esiste, esistendo invece le due forme tipiche appena citate
Altre premessa: la maggior parte delle clausole non sono valide in quanto vessatorie ex artt. 1341 e 1342 c.c., quindi on applicabili (come per esempio il divieto di cessione, il rinnovo, ecc. ecc.)
Conseguenze:
a) se lo si considera come contratto di locazione, poiché questo è abbastanza "rigido", sono in pratica 12 anni divisi in 6+6, con la conseguenza che alla seconda scadenza (ottobre 2009) si è rinnovato di altri sei anni.
b) se lo si considera come contratto di affitto di ramo di azienda, poiché dal 1997 mi pare questo - come peraltro già scritto - deve essere stipulato per scrittura privata autenticata o per atto pubblico, il medesimo si deve considerare nullo. La conseguenza è che se si applica il concetto di mantenere gli elementi che possono rimanere in vita, si "cade di nuovo" nella locazione, anche alla luce che - da quanto mi hai scritto e dal tenore letterale del contratto, diciamo che anche considerarlo come affitto di azienda è abbastanza border line.
Infatti, con
l'affitto di azienda, disciplinato dall'art. 2562 del Codice civile con rinvio alla disciplina dell'usufrutto di azienda (art. 2561 c.c.), l'imprenditore concede una delle sue aziende, o la sua unica azienda, in gestione ad altro imprenditore, spogliandosi temporaneamente della disponibilità del complesso dei beni da egli organizzati.
Poiché mi sembra che tutti gli elementi tipici dell'affitto di azienda non siano inseriti nel contratto, direi che sia più sostenibile la tesi che alla fine sia un contratto di locazione. Anche perché il conduttore / gestore ha esercitato con il proprio marchio/ditta/insegna, non con quello del concedente (che sarebbe un elemento pregnante dell'affitto di azienda)
Sperando di essere stato chiaro, voi cosa pensate?
(PS: Io sono per la società A)
Cordiali saluti.
(Avv. Luca-M. de Grazia)