«Non già che mancassero leggi e pene contro le violenze private. Le
leggi anzi diluviavano; i delitti erano enumerati, e
particolareggiati, con minuta prolissità; le pene, pazzamente
esorbitanti e, se non basta, aumentabili, quasi per ogni caso, ad
arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori; le procedure,
studiate soltanto a liberare il giudice da ogni cosa che potesse
essergli d’impedimento a proferire una condanna: gli squarci che
abbiam riportati delle gride contro i bravi, ne sono un piccolo, ma
fedel saggio. Con tutto ciò, anzi in gran parte a cagion di ciò,
quelle gride, ripubblicate e rinforzate di governo in governo, non
servivano ad altro che ad attestare ampollosamente l’impotenza de’
loro autori»
Alessandro Manzoni - I promessi sposi. Storia della colonna infame
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