Non sono d'accordo con Vincenzo.
L'art. 10 cpc secondo me risponde appieno quando dice "le domande
proposte nello stesso processo contro la medesima persona si sommano
tra loro, e gli interessi scaduti,(...) anteriori alla proposizione si
sommano col capitale".
Dunque a mio avviso il valore della causa al giorno in cui presento il
ricorso deve essere CAPITALE + INTERESSI scaduti a quel giorno.
E difatti generalmente (e qui c'è il problema di cui dicevo) si chiede
ingiunzione di quella somma + interessi sul capitale sino al saldo (e
qui si di valore indeterminato).
Quindi due domande (capitale e interessi) contro stessa persona
(debitore) nello stesso processo. Gli interessi vanno sommati col
capitale.
Quanto alla limitazione per valore, perché non si pone? Probabilmente,
essendo domanda indeterminata, allora dovrò dire "ingiunga di pagare
la somma di € xx oltre ad interessi sino al soddisfo, comunque nei
limiti di competenza dell'adito giudice"?
non ho molto chiaro questo passaggio e temo, vista l'ora, di essere io
a non capire cosa intendevi.
Se tu devi agire dal GdP per 4.000 euro oltre interessi, questi
interessi li limiti alla sua competenza?
grazie se vorrai chiarirmi un attimo le idee.
On 9 Lug, 09:27, Samuele Fazzolari <
samu...@fazzolari.it> wrote:
> E come sempre, Vincenzo ci illumina sapientemente per le trafficate vie
> del diritto... grazie mille davvero.
>
> Buona mattinata a tutti.
>
> Samuele
>
> avv. Vincenzo Giordano ha scritto:
>
>
>
> > Il problema, secondo me, si pone in termini un po' diversi.
> > A norma del cpc, quando a una domanda di valore determinato (la sorta capitale) si associa una domanda di valore indeterminato (gli interessi, in misura non puntualizzata), ai fini della competenza, la domanda di valore indeterminato si considera d'ammontare pari al valore massimo della competenza adita, cosicchè, dalla sommatoria delle domande predette, potrebbe aversi il travalicamento della competenza del giudice adito, a meno che il ricorrente o l'attore non precisi che detta sommatoria debba intendersi comunque limitata e ricompresa nell'ambito della competenza per valore del giudice adito.
> > Mi riferisco, ovviamente, agli interessi maturati prima del deposito del ricorso, giacchè per quelli decorrenti dalla data del deposito del ricorso sino al soddisfo il problema non si pone.
> > Dal che deriva che se presento un ricorso per ingiunzione al giudice di pace e, nel ricorso, propongo una domanda di valore determinato (quella relativa alla sorta capitale), che rientri nella sua competenza per valore, e una di valore indeterminato (quella relativa agli interessi) che potrebbe travalicare detta competenza, basterà che precisi nel ricorso che il tutto comunque deve intendersi ricompreso nell'ambito della competenza per valore del giudice adito, per non incorrere in nullità derivanti da superamento della sua competenza.
> > Il contributo unificato, poi, si calcola sulla base della domanda principale (di valore determinato) e non su quella relativa agli interessi (indeterminati), altrimenti si dovrebbe applicare il contributo previsto per le cause di valore indeterminato.
> > Cordialità,
> > Vincenzo Giordano
> > Avvocato in Napoli
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