luoghi comuni o realtà

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mariapia.dallarmellina

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Sep 7, 2016, 10:53:04 AM9/7/16
to wii_libera_la_lavagna
ciao a tutti vi riporto alcune considerazioni:
quest'anno riprenderò a insegnare in una scuola che avevo lasciato perchè soprannumeraria. Allora avevamo window e c'erano colleghi che comunque usavano gimp e inkscape per fare il multimediale.
Oggi entro in laboratorio e trovo dei bei mac con un schermo maxi,mouse wifi e chiedendo il perchè dell'acquisto il mio vecchio collega mi ha risposto che la nuova preside ha ceduto alle pressioni dei genitori che richiedevano che i figli usassero photoshop perchè nel mondo del lavoro si chiede questo. Non bastasse dei colleghi mi hanno chiesto se posso fare un laboratorio insegnando adobe photoshop
Ho trattenuto dentro di me un moto di avvilimento rancoroso. Allora mi chiedo
  • la scuola ha perso completamente la sua progettualità civica o meglio nel mondo digitale non è mai stata acquisita e sviluppata consapevolmente
  • ma dove siamo finiti a livello di condizionamento socioculturale se i genitori, pur consapevoli che andranno a svenarsi per comprare un mac o i figli craccheranno, ce lo chiedono, forse il pc apple ha sostituito l'auto come status symbol?
  • la comunità del software libero si è persa la formazione dei professionisiti? Notare che alla fine usano solo un programma non hanno poi molte altre competenze digitali.
  • un dirigente può opporsi a una lecita richiesta di servizio che civicamente è deleteria?

E' possibile uscire da questo impasse quando ormai la cultura è diventata un bene da investire pragmaticamente? Io spiego ai genitori le ragioni di una formazione digitale libera, mi danno ragione ma mi ricordano poi anche che questa è la realtà, la società funziona cosi, a photoshop tanto da diventare un termine ..e per loro è meglio addestrare dei soldatini con armi che daranno loro il pane sicuro.


Riproporrò, inesorabile, il mio progetto di software libero nella scuola, la mia dirigente mi ha già fatto capire che per funzionare devo avere dei colleghi che lo condividono ma il mio timore aumenta perchè una volta c 'era la chiusura dei colleghi, ora anche dei genitori e di conseguenza anche degli allievi.., l'importante è avere la bella macchinina, tutto il resto in questo caos etico e normativo, è irrilevante.

un saluto a tutti.

Marco Ciampa

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Sep 7, 2016, 11:11:51 AM9/7/16
to wii_libera...@googlegroups.com
On Wed, Sep 07, 2016 at 07:53:03AM -0700, mariapia.dallarmellina wrote:
> ciao a tutti vi riporto alcune considerazioni:
> quest'anno riprenderò a insegnare in una scuola che avevo lasciato perchè
> soprannumeraria. Allora avevamo window e c'erano colleghi che comunque
> usavano gimp e inkscape per fare il multimediale.
> Oggi entro in laboratorio e trovo dei bei mac con un schermo maxi,mouse
> wifi e chiedendo il perchè dell'acquisto il mio vecchio collega mi ha
> risposto che la nuova preside ha ceduto alle pressioni dei genitori che
> richiedevano che i figli usassero photoshop perchè nel mondo del lavoro si
> chiede questo. Non bastasse dei colleghi mi hanno chiesto se posso fare un
> laboratorio insegnando adobe photoshop
> Ho trattenuto dentro di me un moto di avvilimento rancoroso. Allora mi
> chiedo
>
> - la scuola ha perso completamente la sua progettualità civica o meglio
> nel mondo digitale non è mai stata acquisita e sviluppata consapevolmente
> - ma dove siamo finiti a livello di condizionamento socioculturale se i
> genitori, pur consapevoli che andranno a svenarsi per comprare un mac o i
> figli craccheranno, ce lo chiedono, forse il pc apple ha sostituito l'auto
> come status symbol?
> - la comunità del software libero si è persa la formazione dei
> professionisiti? Notare che alla fine usano solo un programma non hanno poi
> molte altre competenze digitali.
> - un dirigente può opporsi a una lecita richiesta di servizio che
> civicamente è deleteria?
>
> E' possibile uscire da questo impasse quando ormai la cultura è diventata
> un bene da investire pragmaticamente? Io spiego ai genitori le ragioni di
> una formazione digitale libera, mi danno ragione ma mi ricordano poi anche
> che questa è la realtà, la società funziona cosi, a photoshop tanto da
> diventare un termine
> <http://www.treccani.it/vocabolario/fotoshoppare_(Neologismi)/> ..e per
> loro è meglio addestrare dei soldatini con armi che daranno loro il pane
> sicuro.
>
>
> Riproporrò, inesorabile, il mio progetto di software libero nella scuola,
> la mia dirigente mi ha già fatto capire che per funzionare devo avere dei
> colleghi che lo condividono ma il mio timore aumenta perchè una volta c
> 'era la chiusura dei colleghi, ora anche dei genitori e di conseguenza
> anche degli allievi.., l'importante è avere la bella macchinina, tutto il
> resto in questo caos etico e normativo, è irrilevante.
>
> un saluto a tutti.

Hai ragione.

Detto questo è meglio sempre evitare lo scontro.

GIMP Inkscape e Scribus girano benissimo anche su Mac e puoi intallarli
senza fare spendere soldi alla scuola per cui sarà difficile che possano
dirti di no. Basterà aspettare il primo ragazzo o professore che non ha
soldi che chiede cosa installare a casa sul suo PC Windows o Linux.

Inoltre io per esempio conosco una scuola professionale che usa solo MAC
+ Adobe per delle _vere_ motivazioni (gli studenti che escono sono al 90%
destinati all'editoria con una probabilità di usare gli stessi programmi
vicina al 100%) che fa corsi e installa appunto anche GIMP Scribus e
Inkscape per dare ai ragazzi anche un'idea un po' più generale ed
allargata.

:-)

--


Marco Ciampa

I know a joke about UDP, but you might not get it.

------------------------

GNU/Linux User #78271
FSFE fellow #364

------------------------

Massimo Cunico

unread,
Sep 7, 2016, 11:42:12 AM9/7/16
to wii_libera...@googlegroups.com
Scusa, posso chiedere in che ordine di scuole insegni?
Forse l'hai detto e mi è sfuggito.
M.


--
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https://groups.google.com/forum/#!topic/wii_libera_la_lavagna/3wtcDt9IUhA
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mariapia.dallarmellina

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Sep 7, 2016, 12:30:40 PM9/7/16
to wii_libera_la_lavagna


Il giorno mercoledì 7 settembre 2016 17:42:12 UTC+2, massimo.cunico ha scritto:
Scusa, posso chiedere in che ordine di scuole insegni?
Forse l'hai detto e mi è sfuggito.
M.
secondaria superiore liceo artistico

Massimo Cunico

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Sep 7, 2016, 12:40:21 PM9/7/16
to wii_libera...@googlegroups.com
Ah, adesso capisco la presenza di photoshop :-) comunque ingiustificata.

M.

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girarsi_liste

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Sep 7, 2016, 4:32:11 PM9/7/16
to wii_libera...@googlegroups.com
Il 07/09/2016 16:53, mariapia.dallarmellina ha scritto:
--cut--

> la nuova preside ha ceduto alle pressioni dei genitori che
> richiedevano che i figli usassero photoshop perchè nel mondo del lavoro si
> chiede questo.

--cut--

> Non bastasse dei colleghi mi hanno chiesto se posso fare un
> laboratorio insegnando adobe photoshop

--cut--

> i genitori, pur consapevoli che andranno a svenarsi per comprare un mac o i
> figli craccheranno, ce lo chiedono, forse il pc apple ha sostituito l'auto
> come status symbol?

--cut--

> Notare che alla fine usano solo un programma non hanno poi
> molte altre competenze digitali.

--cut--

> ma mi ricordano poi anche
> che questa è la realtà, la società funziona cosi, a photoshop tanto da
> diventare un termine
> <http://www.treccani.it/vocabolario/fotoshoppare_(Neologismi)/

--cut--

> ..e per
> loro è meglio addestrare dei soldatini con armi che daranno loro il pane
> sicuro.
>

Ho tagliuzzato un pò le tue considerazioni, per trarre la mia, che
considerazione alla fine non è.

Mi fà tristezza, ed insieme constato, che il genitore italiano non
cambia, è convinto che basta un programmino famoso per dare capacità,
intelligenza, idee, competenza, codice informatico, ecc., per poi finire
con la solita storia delle buone conoscenze, pagare per avere lavoro, e
altre delle solite storie italiane di sempre.



--
Simone Girardelli
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Angelo Danio

unread,
Sep 8, 2016, 6:30:47 AM9/8/16
to wii_libera...@googlegroups.com
> Mi fà tristezza, ed insieme constato, che il genitore italiano non
> cambia, è convinto che basta un programmino famoso per dare capacità,
> intelligenza, idee, competenza, codice informatico, ecc., per poi finire
> con la solita storia delle buone conoscenze, pagare per avere lavoro, e
> altre delle solite storie italiane di sempre.

Da genitore che ha avuto una figlia a scuola pretendo che la scuola
dia ANCHE gli strumenti per trovare lavoro, che non si limitano ad
insegnare l'uso di un programmino informatico che comunque prima o poi
sarà obsoleto e superato da qualcosa di nuovo.
Certo che devo constatare che la scuola (ho esperienza sia di quella
italiana che quella francese) fa ben poco per preparare gli allievi al
mondo del lavoro. Che solo questo sia la sua mission è da discutere.
Comunque il mondo del lavoro ha creato dei suoi standard software
chiusi difficilmente scalzabili, i.e. word, excel, flash, photoshop,
autocad, da cui anche il mondo della scuola non può prescindere.
Infine da informatico etico sottolineo che la scuola fa poco o nulla
per promuovere software collaborativo e FLOSS.
Ed è una questione etica, al di la del mero risparmio di risorse.


--
Angelo

"Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. - Ma qual'è la pietra che
sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. - Il ponte non e sostenuto da
questa o quella pietra, - risponde Marco, - ma dalla linea dell'arco che
esse formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: -
Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che m'importa. Polo
risponde: - Senza pietre non c'è arco".


Italo Calvino Da: Le città invisibili, Einaudi

Giuseppe Tamanini

unread,
Sep 8, 2016, 7:15:05 AM9/8/16
to wii_libera...@googlegroups.com
Il 08/09/2016 12:30, Angelo Danio ha scritto:
>> Mi fà tristezza, ed insieme constato, che il genitore italiano non
>> cambia, è convinto che basta un programmino famoso per dare capacità,
>> intelligenza, idee, competenza, codice informatico, ecc., per poi finire
>> con la solita storia delle buone conoscenze, pagare per avere lavoro, e
>> altre delle solite storie italiane di sempre.
> Da genitore che ha avuto una figlia a scuola pretendo che la scuola
> dia ANCHE gli strumenti per trovare lavoro, che non si limitano ad
> insegnare l'uso di un programmino informatico che comunque prima o poi
> sarà obsoleto e superato da qualcosa di nuovo.
> Certo che devo constatare che la scuola (ho esperienza sia di quella
> italiana che quella francese) fa ben poco per preparare gli allievi al
> mondo del lavoro. Che solo questo sia la sua mission è da discutere.
> Comunque il mondo del lavoro ha creato dei suoi standard software
> chiusi difficilmente scalzabili, i.e. word, excel, flash, photoshop,
> autocad, da cui anche il mondo della scuola non può prescindere.
> Infine da informatico etico sottolineo che la scuola fa poco o nulla
> per promuovere software collaborativo e FLOSS.
> Ed è una questione etica, al di la del mero risparmio di risorse.
>
>
I genitori devono fidarsi della scuola e, meglio ancora, delle aziende
dove andranno lavorare al termine del percorso scolastico.
Alle aziende servono dei ragazzi che abbiano le abilità e le conoscenze
utili a ottenere i risultati richiesti. Ad usare i software imparano in
poche ore.
Io credo che quando si hanno tutte le basi per fare una determinata
operazione il software sia l'ultima ruota del carro.
Meglio un ragazzo che sa fare 100 cose in generale piuttosto che un
altro che sa fare bene 10 cose con un software proprietario.
La cosa peggiore per una scuola è quella di creare dei dipendenti (che è
messo in condizione di usare quel determinato software ma non di sapere
i processi per ottenere i risultati) dei software proprietari. Quando un
ragazzo sa come fare una determinata cosa deve essere in grado di
ottenerla da qualsiasi software.

Giuseppe

Elena ``of Valhalla''

unread,
Sep 8, 2016, 8:19:07 AM9/8/16
to wii_libera...@googlegroups.com
On 2016-09-08 at 12:30:44 +0200, Angelo Danio wrote:
> Comunque il mondo del lavoro ha creato dei suoi standard software
> chiusi difficilmente scalzabili, i.e. word, excel, flash, photoshop,
> autocad, da cui anche il mondo della scuola non può prescindere.

avrei da ridire su "difficilmente scalzabili": le migrazioni a
libreoffice sono ormai una realtà contro la quale microsoft deve
attivamente agire e nel "mondo reale" flash è praticamente morto, ucciso
dalla diffusione degli smartphone.

photoshop è ancora ben saldo, ma le alternative stanno diventando
discretamente adeguate (e no, non sto parlando del solo gimp, ma ad
esempio di tutto ciò che viene citato su
http://www.davidrevoy.com/categorie5/tutorials )
Similmente autocad, ancora indispensabile in alcuni ambiti, ma non
necessariamente tale ancora a lungo.

Oltre a tutto, questi programmi cambiano nel tempo: basti pensare a
quanto diversa è l'interfaccia di un windows 10 rispetto a quella di un
windows xp. A questo si aggiunge la tendenza in corso a spostare più
attività possibile verso smartphone e tablet rispetto ai pc.

Un ragazzo che entra in una scuola superiore adesso fa in tempo ad
entrare in un mondo del lavoro che usa strumenti ben diversi da quelli
che ha iniziato ad usare a scuola.
--
Elena ``of Valhalla''

mariapia.dallarmellina

unread,
Sep 8, 2016, 11:25:07 AM9/8/16
to wii_libera_la_lavagna


Il giorno giovedì 8 settembre 2016 12:30:47 UTC+2, avigot ha scritto:
> Mi fà tristezza, ed insieme constato, che il genitore italiano non
> cambia, è convinto che basta un programmino famoso per dare capacità,
> intelligenza, idee, competenza, codice informatico, ecc., per poi finire
> con la solita storia delle buone conoscenze, pagare per avere lavoro, e
> altre delle solite storie italiane di sempre.

Da genitore che ha avuto una figlia a scuola pretendo che la scuola
dia ANCHE gli strumenti per trovare lavoro, che non si limitano ad
insegnare l'uso di un programmino informatico che comunque prima o poi
sarà obsoleto e superato da qualcosa di nuovo.



 
Certo che devo constatare che la scuola (ho esperienza sia di quella
italiana che quella francese) fa ben poco per preparare gli allievi al
mondo del lavoro. Che solo questo sia la sua mission è da discutere.
Comunque il mondo del lavoro ha creato dei suoi standard software
chiusi difficilmente scalzabili, i.e. word, excel, flash, photoshop,
autocad, da cui anche il mondo della scuola non può prescindere.

La scuola non deve prescindere dalla realtà ma fornire degli strumenti per interpretarla e oserei dire, visto il trend filosofico-consumistico, ricrearla modificando con il proprio comportamento dei presupposti in una direzione eco-civicosostenibile. Nella mia didattica io non spiego i programmi ma le caratteristiche dei programmi mostrando loro come un vettoriale si differenzia da un fotoritocco e per oggettività dell'informazione richiamo i loro usi citando le applicazioni proprie dei 3 sistemi operativi. Io impongo linux, li faccio lavorare su chiavetta perchè è limitante per me scegliere solo il badile libero in un campo di microsoft o mac in cui sono schiavo.
I ragazzi e i genitori si lamentano, pochi sono sereni, rari chi mi chiede di installare linux in dualboot. Non so, ora cercherò di non spiegare più il perchè etico della mia scelta, non sono interessati più di tanto, dirò loro perchè...  mi piace! :-)
 
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