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PS In merito ho pubblicato su Rousseau una proposta di legge per il parlamento nazionale. Magari appoggiatela quando sarà votabile. Grazie
Il giorno lunedì 22 maggio 2017 18:54:49 UTC+2, Roberto Bergonzini ha scritto:Ciao a tutti,vi racconto questa molto significativa.
Chiamano dalla segreteria e mi dicono che è urgente poiché sono in panne. Obbedisco e vado. Ci sono tutti: Dirigente, Direttore Amministrativo e due signore nei panni di "Revisori dei conti". Stanno lavorando sul PC del Direttore su cui è installato Windows 7 e Ubuntu. Windows 7 lo ritengono indispensabile per quella ciofeca (ma a quando la dismissione ufficiale?) di Sissi in Rete. Da Windows aprono Chrome e quindi la piattaforma che utilizzano i Revisori (del Ministero mi dicono), ma un malefico messaggio, abbastanza generico, avverte che il browser non è compatibile con l'applicazione. Poiché il sistema e quindi Chrome è a 32 bit, propongo di spostarci su di un PC con Linux a 64bit. Anche qui apro chrome: stesso messaggio. Credo di fregarlo usando Firefox. Nulla da fare, stesso errore. Provo allora con Opera: medesimo risultato. Poi mi viene un dubbio: Vuoi vedere che sti c....ni hanno realizzato una porcheria compatibile solo con IE? Mi sposto su di un client con dual boot (nessuno sospetta che vi sia anche Windows poiché passa direttamente a Linux e lavorano con questo felicemente dalla notte dei tempi), apro la piattaforma con Internet Explorer ... tutto fila liscio. Nessun messaggio di errore. Non ho fatto commenti, li ho lasciati contenti e felici e me ne sono andato. Non avrebbero capito nulla delle mie concitate osservazioni.Sintetizzando: LO SCHIFO CONTINUA AD EMERGERE. Al Ministero fanno leggi, ma sono i primi a non rispettarle circondandosi inoltre di tecnici e ditte obsoleti ed impreparati e/o interessati.Saluti a tuttiRoberto Bergonzini