Buongiorno a tutti.
Alcuni giorni fa sono stato chiamato in segreteria per configurare una stampante acquistata da 4-5 anni e depositata, senza mai installarla, in un bugigattolo dove vengono raccolti oggetti di ogni tipo. Una Lexmark 204n laser, una tipica All In One.
Un’applicata la esigeva personalmente per stampare i diplomi di terza media. Guai se ad usarla fosse stato qualcun altro degli uffici. Avrebbe abdicato al suo uso.
In questa scuola ho fatto ormai venti anni. Ho lottato contro ogni idiozia. Ho trovato dirigenti che mi hanno appoggiato. Si è deliberato ai massimi livelli (Consiglio di Istituto e Collegio Docenti) l’adozione di sistemi open-source e free.
Ma torniamo alla segreteria. Il ruolo di Direttore Amministrativo è ricoperto attualmente da un’incaricata annuale, questa è la terza, dopo che la Segretaria storica e di ruolo è andata in pensione.
Appena arrivata è balzata sulla sedia manifestando pareri negativi su Linux, Libreoffice e la “difficoltà ad avere un programma uguale per tutti” 8((
Non gliene è fregato nulla della delibera di Istituto e del Collegio Docenti sull’adozione del software Opensource e free.
Ogni volta che ho provato a descrivere i punti forti della combinazione Linux-Libroffice mi ha messo a tacere dichiarando che i REVISORI DEI CONTI vogliono Excell. Punto. E desiderano trovare PC con Windows. Punto.
Che dire, è estremamente difficile confrontarsi con una persona a conoscenze ZERO, competenze a VUOTO SPINTO su qualsiasi tematica legata all’hardware ed al software.
Su tutti i PC della segreteria c’era Xubuntu con Libroffice. Lei ha acquistato tre PC con windows 10, poi ne ha acquistati altri 4 con un secondo ordine, naturalmente con hardware totalmente diverso dai primo, ma con Windows 10 … Ora si accinge ad acquistare licenze annuali di Office.
Le ho fatto notare che ogni anno escono dall’Italia alcune centinaia di milioni di € e che finiscono in America. Tutto ciò al solo scopo di pagare le licenze Office. Mi ha risposto che Libreoffice fa schifo ed è difficile da usare.
Ha avuto il parere positivo dal nuovo dirigente (in reggenza e che non si è mai visto, nemmeno agli scrutini).
Consapevole che con i conflitti non si risolverà mai nulla, prendo atto della situazione e amareggiato incasso.
Con gli esami di licenza media di quest’anno ho concluso il mio percorso professionale come docente. A settembre sarò in pensione, alleggerito da un fardello non da poco: convivere con idioti a cui è stato dato potere decisionale.
Faccio tantissimi
auguri a tutti i membri di questa lista. Una lista popolata da
colleghi competenti, professionali, animati da principi etici, da
idee pedagogiche avanzate, da spirito di ricerca e di condivisione
del sapere.
Tenete duro.
Continuerò a seguirvi su questa lista.
Infine, stanco di sentire da decenni gli stessi pigolii-lamentele da parte di colleghi che frustrati e incazzati si lamentano delle nuove generazioni, che trovano apatiche, disinteressate e per nulla impegnate, riporto una riflessione. Uno sfogo veicolato nell'ultimo e per me definitivo, Collegio Docenti.
" ... Vorrei anche augurarvi un futuro migliore.
Perciò, prima di tutto, spero che qualche responsabile dei piani alti si tolga il paraocchi e invece di inventare nuovi acronimi con una frequenza da diapason per etichettare e classificare tutte le tipologie di difficoltà di apprendimento, di concentrazione e di ritardo mentale, cominci a battere i pugni per coinvolgere altri ministeri (Sanità?) al fine di avviare una seria ricerca con l'intento di individuarne le cause. Io ho l’impressione che si stia andando avanti con la compilazione di piani personalizzati solo per sentirsi e farci sentire a posto con la coscienza. Non credo che così si risolva il problema.
Perchè?
Numerose ricerche hanno evidenziato ipotesi davvero inquietanti: da una parte, sottoporre bambini sin dall'infanzia, per ore ed ore, in un mondo virtuale fatto di videogiochi, esperienze coi social, navigazione sulla rete, si abituano questi fanciulli a rilasci di dopamine provocando nuove dipendenze che isolano dalla realtà, modificano la capacità di attenzione, di concentrazione e di apprendimento. Isolati in un mondo virtuale favoriscono fenomeni di depressione. Altre evidenze invece ci dicono che da anni, negli ambienti inquinati, come la nostra Val Padana, i feti sono sottoposti a bombardamenti di elementi micidiali e tossici come i metalli e che questo impatta con l’aumento, evidente a tutti gli operatori, dei bambini che come si diceva sopra, evidenziano difficoltà di apprendimento, di concentrazione ecc. Infine, e non da meno, alcune ricerche mettono in evidenza le stesse problematiche in ambienti dove l'elettrosmog incide sulla vita degli abitanti, in particolare quella degli elettro-sensibili. La direzione presa verso un 5G globale aumenterà e di molto questo tipo di inquinamento.
Per questo vi auguro una scuola che, prima di tutto, faccia pressione non solo per vederci chiaro, ma anche per trarne le conseguenze.
Perciò auguro anche che, una volta preso atto della situazione, la scuola dell’obbligo,'tenga conto di queste evidenze e cambi qualcosa. Perché se il nostro compito è formare individui, consentendo a questi di scoprire i propri lati positivi, le proprie propensioni, ha senso continuare a selezionare etichettando tutti con una scala di valori unica? quella che va dal 4 al 10? Ha senso misurare individui diversi con differenti capacità, alcuni danneggiati anche dalla nostra indifferenza, utilizzando una gelida e distaccata sintesi numerica? Ha senso continuare a lamentarci della scarsa capacità di attenzione e applicazione degli studenti? ..."
Buona estate a tutti
Roberto B.
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