On Fri, 2014-06-20 at 00:48 -0700, flautimirano wrote:
> MI ha appena risposto l'ing Villani. Mi ha dato il file recupero
> dati .jar corretto.
>
Se posso dare un consiglio, e' bene usare quella che qui in Italia
chiamano l"impronta" digitale (credo traducendo dall'inglese
"fingerprint").
Si tratta di una funzione hash, cioe' una funzione che dipende
direttamente dal contenuto di un qualsiasi file e cosi' lo individua in
modo univoco. In GNU/linux i comandi sono md5sum, sha1sum etc.
Certamente in altri sistemi c'e' qualcosa di equivalente, magari non
cosi' ovvio perche' si pensa che all'utente generico non serva.
Invece non e' cosi'.
Queste funzioni sono molto interessanti dal punto di vista matematico e
sono molto importanti perche' sono una delle componenti essenziali del
riconoscimento digitale (firma elettronica etc) che pervade gia' ora
parte della pubblica ammininistrazione (quella piu' evoluta, la macchina
per farci pagare) e che sara' parte di tutta la nostra vita prossima
ventura (quella a cui la scuola prepara).
Nel caso specifico di questo thread, ed altri simili, consentono di
individuare in modo univoco il contenuto del file di cui si parla: e' un
nuovo file corretto? Era gia' nell'archivio di dropbox? Sono domande a
cui rispondere a parole genera solo ulteriore confusione, mantre se si
comunica il risultato, che so, di md5sum o di sha1sum per il file jar di
cui si parla in questo mail e' semplice confrontarlo con l'md5sum di
altri file precedenti e vedere immediatamente se si tratta o meno dello
stesso file, senza nessuna ambiguita'.
Le funzioni hash sono utilissime e semplicissime da usare. Fanno
risparmiare un sacco di tempo ed evitano confusione e conseguenti
errori. Magari l'ing Villani puo' distribuire sia il file che la sua
"impronta", cosi' tutti sanno di quale versione si tratta e la "cultura"
si diffonde con la pratica quotidiana come veicolo.
Nome e data sono due altre componenti utili, ma il nome di un file si
puo' cambiare senza cambiare il contenuto e il concetto di data digitale
deve essere ulteriormente specificato per avere valore di riferimento
preciso. Se si copia un file, a seconda di come lo si faccia, si puo'
mantenere o meno la data del file di partenza, o si "adotta" la data nel
momento della copia, ad esempio. E ci sono altre varianti.
Questi sono tutti concetti molto generali che, al di la' di come siano
poi di fatto implementati in un sistema o l'altro, valgono sempre ed e'
bene conoscerli. Avendo a mente come funziona e' anche molto piu'
semplice scoprire quale sia il tastino giusto :)
Loredana