La Parola di Oggi: 23 Agosto 2025

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Aug 22, 2025, 6:44:05 PMAug 22
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Sabato 23 Agosto 2025

S. Rosa da Lima (mf); S. Zaccheo; S. Flaviano

20.a del Tempo Ordinario

Rut 2,1-3.8-11; 4,13-17; Sal 127; Mt 23,1-12

Benedetto l’uomo che teme il Signore

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente, senza del quale nulla vi è di forte e nulla vi è di santo, fa' che non contiamo sulle nostre forze, ma che cerchiamo di fare sempre la tua volontà, considerandoci tuoi servitori, chiamati, non per i nostri meriti, ma per la tua bontà amorosa, a prendere parte all'opera della nostra stessa redenzione.

 

ANTIFONA D'INGRESSO

O Dio, nostra difesa, contempla il volto del tuo Cristo. Per me un giorno nel tuo tempio, è più che mille altrove. (Sal 84,10-11)

 

COLLETTA

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 

PRIMA LETTURA

Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia

Dal libro di Rut 2,1-3.8-11; 4,13-17

Noemi aveva un parente da parte del marito, un uomo altolocato della famiglia di Elimèlec, che si chiamava Booz. Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare». Le rispose: «Va' pure, figlia mia». Rut andò e si mise a spigolare nella campagna dietro ai mietitori. Per caso si trovò nella parte di campagna appartenente a Booz, che era della famiglia di Elimèlec. Booz disse a Rut: «Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo. Non allontanarti di qui e sta' insieme alle mie serve. Tieni d'occhio il campo dove mietono e cammina dietro a loro. Ho lasciato detto ai servi di non molestarti. Quando avrai sete, va' a bere dagli orci ciò che i servi hanno attinto». Allora Rut si prostrò con la faccia a terra e gli disse: «Io sono una straniera: perché sono entrata nelle tue grazie e tu ti interessi di me?». Booz le rispose: «Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso gente che prima non conoscevi». Booz prese in moglie Rut. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: ella partorì un figlio. E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Il suo nome sarà ricordato in Israele! Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia, perché lo ha partorito tua nuora, che ti ama e che vale per te più di sette figli». Noemi prese il bambino, se lo pose in grembo e gli fece da nutrice. Le vicine gli cercavano un nome e dicevano: «È nato un figlio a Noemi!». E lo chiamarono Obed. Egli fu il padre di Iesse, padre di Davide.

Parola di Dio.

 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 127)

R. Benedetto l'uomo che teme il Signore.

Beato chi teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

Della fatica delle tue mani ti nutrirai,

sarai felice e avrai ogni bene. R.

La tua sposa come vite feconda

nell'intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d'ulivo

intorno alla tua mensa. R.

Ecco com'è benedetto

l'uomo che teme il Signore.

Ti benedica il Signore da Sion.

Possa tu vedere il bene di Gerusalemme

tutti i giorni della tua vita! R.

 

CANTO AL VANGELO

R. Alleluia, Alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste

e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

R. Alleluia.

 

VANGELO

Dicono e non fanno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

 

OMELIA

Questo brano del Vangelo introduce una serie di rimproveri rivolti agli scribi e ai farisei. E proprio san Paolo, un fariseo, opporrà alla lettera della legge che uccide lo Spirito che invece dà la vita. Il principale rimprovero riguarda il cattivo uso del potere, la vanità e l'ipocrisia di coloro che siedono per giudicare, reclamando per sé un'autorità che deriverebbe loro da Mosè (At 23,3). C'era infatti il rischio che la nuova comunità cristiana dimenticasse che i suoi membri erano servitori gli uni degli altri e che cedesse alla sete di onori (Mt 20,24-28). "Molti sono coloro che servono Dio a parole, ma che si allontanano da lui nella vita", dice san Gregorio. Del resto, Matteo ha già ricordato : "Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 5,20). Ma è proprio perché noi serviamo il nostro Maestro e Signore (Gv 13,13) che vogliamo rispettare per intero la Legge, per mezzo dell'amore per colui che è venuto a portarla a compimento e che continua ad insegnarla attraverso i successori di Pietro e degli apostoli.

 

 

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la redenzione. (Sal 130,7)

 

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita del Cristo, trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore.

 

PREGHIERA DELLA SERA

Concedici, Signore, il dono della vera umiltà, di cui il tuo Figlio unigenito è stato l'esempio vivente per la tua Chiesa. Fa' che evitiamo di far soffrire gli altri a causa del nostro orgoglio, ma che invece, per mezzo della nostra umiltà, diffondiamo il profumo della tua presenza in tutto ciò che facciamo.

 

 


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