La Parola di Oggi: 19 Giugno 2024

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Jun 18, 2024, 6:58:57 PM (11 days ago) Jun 18
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Mercoledì 19 Giugno 2024     

S. Romualdo; Ss. Gervasio e Protasio
11.a del Tempo Ordinario

2Re 2,1.6-14; Sal 30; Mt 6,1-6.16-18

Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Mio Dio, fa' che la mia vita interiore sia veramente interiore, in modo da nutrire efficacemente la mia vita esteriore, e che sia serbato il segreto dei nostri scambi affinché i rapporti con i miei fratelli guadagnino in profondità. Che io non cerchi la preghiera se non per parlarti ed ascoltarti; il digiuno se non per offrirti la mia fame di te, e l'elemosina se non per raggiungere te nei poveri. Come un profumo evapora quando il suo flacone è aperto, così la densità della vita interiore scompare quando essa si trova esposta agli sguardi.

 

ANTIFONA D'INGRESSO

Ascolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

 

COLLETTA

O Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 

PRIMA LETTURA

Apparve un carro di fuoco ed Elia salì verso il cielo.

Dal secondo libro dei Re 2Re 2,1.6-14

In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello, l'arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull'asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d'Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov'è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch'egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò.

Parola di Dio.

 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)

R: Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!

La riservi per coloro che ti temono,

la dispensi, davanti ai figli dell'uomo,

a chi in te si rifugia. R.

 

Tu li nascondi al riparo del tuo volto,

lontano dagli intrighi degli uomini;

li metti al sicuro nella tua tenda,

lontano dai litigi delle lingue. R.

 

Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;

il Signore protegge chi ha fiducia in lui

e ripaga in abbondanza chi opera con superbia. R.

 

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 14,23)

Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,

e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

 

VANGELO

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

+ Dal Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore.

 

OMELIA

«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli». Viviamo tempi in cui la spettacolarizzazione in tutte le sue forme spinge tutti a far mostra di se per cercare il consenso e l'ammirazione degli altri. I nuovi strumenti di comunicazione rendono relativamente facile apparire, farsi conoscere, carpire notorietà e plausi. Anche nel nostro vivere quotidiano siamo tentati di vincere le nostre sfide familiari cercando tutti i modi per prevalere e goderci i nostri veri o presunti successi personali. Agire nel segreto, nel nascondimento pensando a dare gloria solo a Dio per attenderci da lui una ricompensa infinitamente superiore ad ogni nostra attesa, è virtù di pochi. Occorre la fede, la retta intenzione, la speranza nei beni futuri per smettere di cercare la fama e la ricompensa degli uomini. È anche vero che noi siamo interiormente così strutturati da non poter far a meno di umane e legittime gratificazioni: essere contenti e soddisfatti di ciò che facciamo ogni giorno, può essere un valido aiuto per perseverare nel bene e seguitare ad amarlo con la migliore intensità. Al contrario le delusioni ci opprimono, le disapprovazioni ci mortificano, l'insuccesso spegne in noi la voglia di proseguire. Dobbiamo però chiederci dove e da chi possiamo e dobbiamo attenderci tutto ciò. Dagli uomini o da Dio? Il plauso degli uomini ci può soddisfare per un istante, la fama ci esalta, ma è fugace, la ricompensa che possiamo trarne è poca cosa. Dio ci premia colmandoci di bene e il suo premio dura per l'eternità. Ecco perché il nostro dono, il nostro digiuno, le nostre preghiere, devono avere sempre la caratteristica della gratuità e il primo destinatario deve essere Lui, il Signore a cui dobbiamo onore e gloria. «A che ci giova guadagnate tutto il mondo se poi perdiamo la nostra anima?». San Paolo ci esorta: «Guardate alle cose di lassù e non a quelle della terra» e lo stesso Signore ci ripete: «accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano». (Padri Silvestrini)

 

PREGHIERA SULLE OFFERTE

O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e il sacramento che lo rinnova, fa' che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.

 

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

 

PREGHIERA DELLA SERA

Ti preghiamo per i poveri umiliati da quella forma di carità esteriore che non è amore. Ti preghiamo per i piccoli scandalizzati da un culto solo esteriore, e che non sono nutriti da nessuna interiorità, neppure dal silenzio nel quale si libera il segreto del cuore. Insegnaci ad essere veri, Signore, in tutte le cose, ed a discernere ciò che appartiene al Santo dei santi del tempio del nostro essere, e ciò che deve uscire per l'edificazione del tuo corpo.

 


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