Lunedì 11 Agosto 2025
S. Chiara d’Assisi (m); S. Cassiano; S. Rufino
19.a del Tempo Ordinario
Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27
Celebra il Signore, Gerusalemme
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, proteggici dalle ansietà della nostra vita quotidiana, aiutaci ad
affidarci alle tue braccia. I nostri cuori, che sono il nostro tesoro, restino
nel tuo amore e nella tua pace. Aiutaci a rimanere svegli e pronti nella nostra
vita di fede e d'amore qui sulla terra, perché possiamo aprirti la porta senza
indugio quando busserai.
ANTIFONA D'INGRESSO
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza, non dimenticare mai la vita dei tuoi
poveri. Sorgi, Signore, difendi la tua casa, non dimenticare le suppliche di
coloro che ti invocano.
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre fa'
crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare
nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore...
PRIMA LETTURA
Non indurite più la vostra cervìce
Dal libro del Deuteronomio 10,12-22
Mosè parlò al popolo dicendo: «Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore, tuo
Dio, se non che tu tema il Signore, tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue
vie, che tu lo ami, che tu serva il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con
tutta l'anima, che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti
do per il tuo bene? Ecco, al Signore, tuo Dio, appartengono i cieli, i cieli
dei cieli, la terra e quanto essa contiene. Ma il Signore predilesse soltanto i
tuoi padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro
discendenza, cioè voi, come avviene oggi. Circoncidete dunque il vostro cuore
ostinato e non indurite più la vostra cervìce; perché il Signore, vostro Dio, è
il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che
non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all'orfano e alla
vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero,
perché anche voi foste forestieri nella terra d'Egitto. Temi il Signore, tuo
Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è
il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi
hanno visto. I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora
il Signore, tuo Dio, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 147)
R. Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.
CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, Alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
VANGELO
Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli
sono liberi dal tributo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 17,22-27
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi
discepoli: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli
uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono
molto rattristati. Quando furono giunti a Cafarnao, quelli che riscuotevano la
tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: "Il vostro
maestro non paga la tassa?". Rispose: "Sì". Mentre entrava in
casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re della
terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli
estranei?". Rispose: "Dagli estranei". E Gesù replicò:
"Quindi i figli sono liberi. Ma per evitare di scandalizzarli, va' al
mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi
troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala loro per me e per
te".
Parola del Signore.
OMELIA
La prima parte di questo vangelo la si comprende bene, è il secondo dei tre
annunzi della passione, sappiamo la profondità teologica che questi hanno nei
sinottici, ma la seconda parte, quella del tributo e della moneta nella bocca
del pesce ci è difficile afferrarla, stentiamo ad immaginarci una storia che
sembra uscita da un libro di fiabe. I commenti che si trovano su tale pericope
sono tutti improntati a rapporti cristiano e stato, chiesa e società, pagare o
meno le
tasse non provocando scandalo, all'essere, insomma, buoni cristiani e bravi
cittadini. Cose queste che hanno una loro bontà e che pur giuste, non mettono
tuttavia in evidenza il fatto che Gesù qui sta nuovamente proclamando la sua
divinità. Le applicazioni pratiche non dovrebbero mai far perdere di vista che
i vangeli sono stati scritti non come una istruzione morale ma come un'opera
catechetica atta a far comprendere il fondamento della fede, il quale risiede
nella proclamazione del Cristo vero Figlio di Dio, uguale al Padre nella
sostanza, e che è morto ed è risorto. Tale realtà, al tempo in cui
l'evangelista scrive, aveva trovato il suo compimento e la sia pur breve
tradizione di allora che cercava di metterla in risalto. Allora, ciò che deve
spiccare è il breve discorso di Gesù e non tanto la conclusione, che pur avendo
un suo valore didattico, non ha certamente la portata delle parole di Cristo,
che si proclama, Figlio di Dio e uguale al Padre, al quale l'unico tributo è la
figliale obbedienza. (Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto nelle mani
della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di
salvezza. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gerusalemme, loda il Signore, egli ti sazia con fiore di frumento.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore, e lo
confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore Gesù Cristo, tu ci hai detto che un giorno, in un tempo che solo il
Padre conosce, ritornerai sulla terra, con tutti gli angeli e i santi, per
distribuire ricompense o punizioni, secondo come avremo usato i talenti che ci
hai dato. Interceda per me Maria, mia amata madre, adesso e nell'ora della mia
morte, affinché io sia giudicato degno, con tutti coloro che amo, di stare alla
tua destra e di sentire le parole tanto attese: "Bene, servo buono e
fedele, entra nella gioia del tuo Signore".