La Parola di Oggi: 19 Dicembre 2025

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Dec 18, 2025, 6:35:09 PM (8 days ago) Dec 18
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Venerdì 19 Dicembre 2025

S. Anastasio I; B. Urbano V; S. Fausta; S. Dario

3.a di Avvento

Gdc 13,2-7.24-25a; Sal 70; Lc 1,5-25

Canterò senza fine la tua gloria, Signore

 

PREGHIERA DEL MATTINO
Come sono strane le tue vie, Signore! Tu parli e Zaccaria perde l'uso della parola. Non è allora normale che l'uomo dubiti e chieda dei segni, dal momento che l'esaudimento sopravviene dopo un'attesa tanto lunga? "Zaccaria" significa: "Il Signore si ricorda", ma la nostra povera memoria... Ecco che, 2000 anni dopo, attraverso la piccola santa di Lisieux, ci parli ancora attraverso l'infanzia, e noi siamo come dei vecchi chini su una culla. Come la sento vicina la piccola Teresa, ora che giunge Natale! Ed io le chiedo un cuore di bambino per capire Dio, che si è fatto bambino.

ANTIFONA D'INGRESSO
L'atteso dei popoli verrà senza tardare; non ci sarà più timore sulla nostra terra: egli è il nostro Salvatore.

COLLETTA
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA
La nascita di Sansone è annunciata dall'angelo.
Dal libro dei Giudici 13,2-7.24-25a
In quei giorni, c'era un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"». E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 70)
R: Canterò senza fine la tua gloria, Signore.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.
Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.

CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare.
Alleluia.

VANGELO 
La nascita di Giovanni Battista è annunziata dall'angelo.
+Dal Vangelo secondo Luca 1,5-25
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto". Zaccaria disse all'angelo: "Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni". L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo". Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini".
Parola del Signore.

OMELIA
Le letture odierne pare ci vogliano mostrare l'ambiente umano   uomini e donne   che Dio sceglie per venire in soccorso al suo popolo e salvarlo dai suoi nemici. Due donne sterili e una vergine che non conosce uomo, saranno madri di portatori di salvezza. La porterà Sansone agli Israeliti oppressi dai Filistei, l'annunzierà imminente nel Messia Giovanni, e la porterà definitiva e universale Gesù. Gli uomini, custodi di queste madri e dei loro figli, sono giusti e pii, e anche a loro Dio dà la prova del suo intervento: Manoach vede l'angelo del Signore ascendere nella fiamma del sacrificio; Zaccaria diventa muto: ed ecco sarai muto fino al giorno in cui queste cose avverranno; Giuseppe è assicurato in sogno dall'angelo. Tutta la storia della Salvezza dimostra questo modo di agire di Dio. L'umiltà, la pietà e la giustizia sono le disposizioni che attirano su di noi lo sguardo dell'Onnipotente. Dio ha guardato l'umiltà della sua serva. Il Dio Fedele premia la fedeltà delle sue creature; l'Onnipotente rende ricco il povero e innalza l'umile; Egli rende feconda la sterile e fa gioire la desolata. La Liturgia ci invita a vedere il Natale sullo sfondo di tutta la storia della Salvezza e a collocare in essa la nostra storia personale e comunitaria. O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Guarda benigno, o Padre, questi doni, che la nostra povertà depone sul tuo altare, e consacrali con la potenza del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, Cristo Signore, per dirigere i nostri passi sulla via della pace.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Ti ringraziamo, Dio onnipotente, per i doni che ci hai dato; suscita in noi il desiderio dei beni promessi, perché con spirito rinnovato possiamo celebrare la nascita del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREGHIERA DELLA SERA
Dio della sorpresa e dello stupore, rendi il mio cuore docile ad ogni moto della tua grazia. Dio, che sorgi dove meno ce lo aspettiamo e che scegli proprio ciò che noi abbiamo disprezzato, rinnova la mia intelligenza e rendi tutti i miei pensieri prigionieri della tua sapienza. Concedimi l'obbedienza del giudizio, che non è una rinuncia della ragione, ma una riverenza al suo Signore. Nessuno ti ha anticipato nella oscura stalla di Betlemme: chi poteva conoscere l'ora e il modo della tua nascita prima che essa avvenisse? Concedimi almeno di riconoscerla, affinché non ti scacci dalla dimora del mio cuore.

 

 


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