La Parola di Oggi: 28 Giugno 2024

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Jun 27, 2024, 6:56:52 PM (2 days ago) Jun 27
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Venerdì 28 Giugno 2024

S. Ireneo (m); S. Vincenza Gerosa; S. Paolo I
12.a del Tempo Ordinario

2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4

Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo

 

PREGHIERA DEL MATTINO

"...Ed egli guarì i malati, affinchè si compisse la parola di Isaia: Egli ha preso le nostre infermità, si è caricato delle nostre malattie". Come aspiriamo, Signore a questo "già - qui" del regno! Poichè, pur credendo che tu guarisci i malati e particolarmente i posseduti per mezzo dei sacramenti, vediamo che non tutti sono guariti. Fa' crescere in noi la fede affinchè ci venga dato secondo la fede, e si moltiplichino i segni della tua venuta e della tua gloria.

 

ANTIFONA D’INGRESSO

Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.

 

COLLETTA

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell'amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore...

 

PRIMA LETTURA

Tutto l'esercito dei Caldèi, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme

Dal secondo libro dei Re 2 Re 25, 1-12

Nell'anno nono del regno di Sedecìa, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio. La città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedecìa. Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per il popolo della terra, fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldèi erano intorno alla città, presero la via dell'Aràba. I soldati dei Caldèi inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui. Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui. I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia. Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l'esercito dei Caldèi, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme. Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine. Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.

Parola di Dio

 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 136)

R: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.

Lungo i fiumi di Babilonia,

là sedevamo e piangevamo

ricordandoci di Sion.

Ai salici di quella terra

appendemmo le nostre cetre. R.

 

Perché là ci chiedevano parole di canto

coloro che ci avevano deportato,

allegre canzoni, i nostri oppressori:

«Cantateci canti di Sion!». R.

 

Come cantare i canti del Signore

in terra straniera?

Se mi dimentico di te, Gerusalemme,

si dimentichi di me la mia destra. R.

 

Mi si attacchi la lingua al palato

se lascio cadere il tuo ricordo,

se non innalzo Gerusalemme

al di sopra di ogni mia gioia. R.

 

CANTO AL VANGELO (Mt 8,17)

R. Alleluia, Alleluia.

Cristo ha preso le nostre infermità

e si è caricato delle nostre malattie.

R. Alleluia.

 

VANGELO

Se vuoi, tu puoi purificarmi

+ Dal Vangelo secondo Matteo 8,1-4

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Parola del Signore

 

OMELIA

La nostra lebbra è interiore! Si chiama orgoglio, erotismo, cupidigia! Se è così, rechiamoci da Gesù e, come i lebbrosi, inginocchiamoci davanti a lui nel Santo Sacramento e diciamogli: "Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi". Se la nostra fede è intensa, se la nostra speranza è solida, se il nostro amore è profondo, Gesù stenderà la mano sulla nostra anima e dirà al nostro orecchio interiore: "Lo voglio, sii sanato". Noi saremo subito purificati dalla nostra lebbra interiore. Poi Gesù dirà: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote. E confessati, affinché ciò serva come testimonianza della tua riconciliazione per tutta la Chiesa!".

 

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Accogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.

 

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa' che la partecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

 

PREGHIERA DELLA SERA

Gesù tocca un lebbroso. Tocca un intoccabile. Lui, il puro, prende contatto con l'impuro; lui, la vita, posa la mano su colui che è abitato e lentamente corroso dalla morte. Tu ci hai appena offerto il tuo discorso sulla montagna e la prima immagine della pianura potrebbe essere l'immagine dell'impurità e della morte. Ma tu trasformi la morte in vita e coinvolgi nel tuo amore chi ne era escluso. Concedici, Signore, come a san Francesco, di non accettare il  volto della morte quotidiana, ma di trasformarla per mezzo di questo bacio all'umanità, che dai e ricevi.

 


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