Giovedì 27 Novembre 2025
Madonna della Medaglia Miracolosa (rue du Bac, Parigi); S. Virgilio; S. Laverio; B. Bernardino da Fossa
34.a del Tempo Ordinario
Dn 6,12-28; Cant. Dn 3,68-74; Lc 21,20-28
A lui la lode e la gloria nei secoli
PREGHIERA DEL MATTINO
Santifica, o Dio, le mie azioni con la tua grazia e sostienile con il tuo
aiuto. Ognuno dei miei atti abbia inizio con te e così si compia in te. O Dio,
fa' che l'inizio e la fine di questo giorno siano nelle tue mani. Amen.
ANTIFONA D'INGRESSO
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi
ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
COLLETTA
Ridesta, Signore,
la volontà dei tuoi fedeli perché, collaborando con impegno alla tua opera di
salvezza, ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua
misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni.
Dal libro del profeta Daniele 6,12-28
In quei giorni, alcuni uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando
e supplicando il suo Dio. Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al
suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di
trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re,
sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è
irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene –
replicarono al re –, Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun
rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue
preghiere». Il re, all'udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in
animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per
liberarlo. Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero:
«Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto
emanato dal re non può essere mutato». Allora il re ordinò che si prendesse
Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli
disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!». Poi fu
portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con
il suo anello e con l'anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato
riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte
digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò.
La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e allo spuntare del giorno andò in
fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce
mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con
perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?». Daniele rispose: «O re, vivi in
eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed
essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti
a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male». Il re fu pieno
di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito,
non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo
Dio. Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato
Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli.
Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro
di loro e ne stritolarono tutte le ossa. Allora il re Dario scrisse a tutti i
popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace.
Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me
soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perché egli è il Dio
vivente, che rimane in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo
potere non avrà mai fine. Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e
in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dn 3,68-74)
R. A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, rugiada e brina, il Signore.
Benedite, gelo e freddo, il Signore. R.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore.
Benedite, notti e giorni, il Signore. R.
Benedite, luce e tenebre, il Signore.
Benedite, folgori e nubi, il Signore. R.
Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli. R.
CANTO AL VANGELO (Lc 21,28)
R. Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
R. Alleluia.
VANGELO
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano
compiuti.
+ Dal Vangelo secondo Luca 21,20-28
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme
circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che
sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non
tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò
che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte
e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro
questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte
le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani
non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e
sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà
accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora
vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore.
OMELIA
Questo testo è il compimento apocalittico di Israele, della parola di Gesù e
dell'esperienza della Chiesa. La completa disfatta di Israele nella guerra del
70 e l'angoscia generale contengono già in germe la distruzione del mondo. La
tragedia di Israele ha sconvolto il popolo di quel tempo, perché ha visto la
terra dei suoi antenati devastata e ridotta a un cumulo di rovine. La caduta di
Gerusalemme non fece che confermare le apprensioni di quelli che dicevano: il
tempo di questa terra sarà presto compiuto e le catastrofi sulle quali scenderà
l'ombra minacciosa della morte dilagheranno sul mondo intero. Tuttavia, coloro
che credevano nell'immortalità dell'anima umana sapevano bene che questi
cataclismi non erano la fine del mondo, perché, se un individuo può morire, la
sua anima è liberata e sale in cielo. Questa verità è affermata chiaramente
nella Nuova Alleanza; la Chiesa afferma inoltre: in mezzo alle rovine del
mondo, si erge la presenza salvatrice di Dio, che ci offre asilo e salvezza. La
venuta del Figlio dell'uomo renderà giustizia ad ogni uomo. Così, nello stesso
tempo la parola misteriosa della devastazione ha una risonanza consolatrice:
"Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina". Il senso della storia non sta
nella distruzione dei popoli di questo mondo. Perciò in questa successione di
massacri, in questa storia priva di significato e che annienta, stritola la
vita dei suoi figli, dobbiamo ascoltare malgrado tutto le parole di Gesù:
"Rallegratevi". La vittoria non sta nel trionfo del male o della
morte, ma nel Cristo che ci invita a conservare la sua parola, a stare in
guardia e a camminare sulle sue orme. La risposta ai nostri interrogativi sulla
vita e sul senso della vita si trova nella risurrezione di Cristo, che è la
verità eterna. Ogni cosa acquista valore alla luce di Cristo, nel trionfo di
Gesù sulla morte. Chi scopre Gesù nella propria vita ha trovato la pienezza
assoluta della sua esistenza.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, questi santi doni che ci hai comandato di offrire in tuo
onore, perché, obbedienti alla tua parola, diventiamo anche noi un'offerta a te
gradita. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt
28, 20)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, non
permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro
Signore.