Musica e pubblicità

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Giovedì musicali

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Nov 6, 2010, 4:12:11 PM11/6/10
to LAMAndria
Cosa accade a un brano musicale quando entra nel mondo della
pubblicità? Assume connotazioni che lo segnano per sempre nella mente
dell’ascoltatore? Il potenziale consumatore riesce a dissociare
l’ascolto dal messaggio pubblicitario?
Un annuncio può servire a diffondere la conoscenza di un genere o di
un artista altrimenti poco noto? Questa possibilità è veramente
auspicabile? Il connubio tra pubblicità e musica non fomenta forse
l’ascolto “usa e getta”?

Elisabetta Spagnolo

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Nov 8, 2010, 6:05:09 AM11/8/10
to LAMAndria
Ho ragionato su questo argomento quando nel 2004 la mia cantante
preferita è stata scelta come sottofondo di uno spot della compagnia
telefonica Wind.
Anastacia in quel periodo stava tornando dopo una lunga pausa e "Left
Outside Alone", la traccia scelta per la pubblicità appunto, era il
primo singolo del nuovo album.
Tutti hanno sicuramente avuto occasione di ascoltare quei pochi
secondi del brano, poiché lo spot veniva trasmesso moltissime volte
durante il giorno, anche a breve distanza una dall'altra. In più, la
casa discografica le aveva organizzato un ottimo tour promozionale e
quindi non c'era canale che, per un motivo o per un altro, non
trasmettesse la sua musica.
La canzone era indiscutibilmente bella e orecchiabile e la sua voce
caratteristica come sempre, gli ascoltatori/telespettatori non ci
misero molto prima di incuriosirsi e andare a cercare informazioni su
quella voce. Il risultato fu che "Left Outside Alone" fu il suo
singolo più venduto e così lo fu il relativo album, il numero di fans
aumentò tantissimo e quell'anno segnò la sua "consacrazione" nel mondo
della musica. Certo, non è mai tutto dovuto alla pubblicità ma credo
che sì, sia un buon supporto e opportunità di raggiungere anche le
persone più distratte. Credo anche che l'ascoltatore sappia dissociare
melodia e prodotto pubblicizzato e che la curiosità lo spinga a
volerne sapere di più e quindi a conoscere un artista. Il rischio,
secondo me, è che il brano alla lunga annoi o innervosisca, proprio
per il numero di volte in cui è trasmesso. Ma credo anche che poi stia
alla discografia del tale artista far sì che questo non accada e che
la pubblicità sia solo un "trampolino di lancio", solo una prima
occasione per farsi conoscere.
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Giovedì musicali

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Nov 9, 2010, 12:26:53 PM11/9/10
to LAMAndria
Riposta di Savina Francioni, pervenuta al nostro indirizzo mail
...come dare una risposta univoca a questa " domandina "?
insomma...beethoven ed i rotoloni!
intanto vorrei chiedere al pubblicitario il perchè di questo
connubio...
magari qualcuno si ricorda di " fame ", la serie tv americana: lì i
futuri musicisti si chiedevano se fosse giusto scrivere musica da spot
- o anche da piano bar se per quello - per sopravvivere, o se fosse
uno svilire quello in cui credevano. mi sembra che per esempio
ludovico einaudi sia stato spesso criticato proprio per aver lasciato
una strada accademica, di ricerca, per un percorso ritenuto troppo
commerciale. ma a me la sua musica piace così.
io trovo che alcune associazioni di immagini e suoni siano molto
belli, o divertenti. che so, brian ferry che canta "more than this" su
( si possono dire i nomi? ) un martini e pensare ad un momento di cui
anche la musica fa parte
insieme a tanto altro. altre volte c'è solo la musica, oppure solo un
po' di tutto il resto.
è un modo per acoltare e per guardare, e per quando non si ha tempo
un inizio di ascolto che può diventare una bella scoperta.

Chiara Sandretto

unread,
Nov 13, 2010, 5:58:55 AM11/13/10
to LAMAndria
Sicuramente la pubblicità, che raggiunge milioni di persone,
contribuisce alla conoscenza di un gruppo, di un artista, e certamente
una canzone di sottofondo è necessaria. Può essere un bene quando
stimola l'ascoltatore positivamente. Ovvero: ascolto una canzone di un
gruppo che non conosco, e rimango impressionata al punto da andare a
informarmi meglio sul loro stile, sulla discografia. Negativamente,
secondo me, quando il tal gruppo rimane "il gruppo della pubblicità
di..". Io stessa ho scoperto uno dei miei gruppi preferiti grazie a
una pubblicità che sfruttava una loro canzone. Sto parlando dei Muse e
di Space Dementia, che impreziosiva lo spot di "Midnight Poison" di
Dior. Tutto era in sintonia: l'atmosfera elettrica, c'era tensione ma
anche un'euforia ubriaca di fondo.
Ma la maggior parte delle volte - e questo accade anche per le
soundtrack dei film - l'ascoltatore rimane "bloccato" prima della vera
scoperta, perché, anche se in genere una canzone usata in pubblicità è
usata perché colpisce, noi siamo troppo pigri per fare un piccolo
sforzo in più. Per una mia mica Here comes the sun dei Beatles rimane
tuttora "quella della pubblicità in cui il vaso di fiori cade in testa
alla signora" (assicurazioni). Quindi la pubblicità, e la televisione
in generale, è un'arma a doppio taglio. Espande i nostri orizzonti, ma
a volte li inscatola anche in situazioni dalle quali è poi difficile
separarle.

Cinzia de Robertis

unread,
Nov 13, 2010, 2:25:18 PM11/13/10
to LAMAndria
Credo che tutto dipenda dal tipo di pubblicità.
Se la pubblicità è ben fatta e sceglie come sottofondo una musica che
si armonizza bene col resto sono positvamente colpita e probabilmente
cercherò di informarmi di più sul brano dello spot.
Ma se una pubblicità è malfatta, ridicola o volgare, ne avrò un senso
di repulsione, così anche una canzone carina, se usata per
reclamizzare la Rodriguez che telefona o il calciatore che mangia il
budino, mi diventerà insopportabile (peccato, perché "Bad Romance" di
Lady GaGa non era nemmeno troppo male..)

Invece sto ancora cercando la canzone della pubblicità con
l'automobile-robot che balla..la conoscete?? ^^
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