I: PER IL LAVORO ED I DIRITTI DI TUTTI!

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Mario Liso-

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Jun 18, 2010, 2:55:24 AM6/18/10
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PER IL LAVORO ED I DIRITTI DI TUTTI!

CON I LAVORATORI DI POMIGLIANO E DI TUTTA ITALIA.

CONTRO L’ARROGANZA FIAT, LA CONFINDUSTRIA ED IL GOVERNO

PER LA RICONVERSIONE AMBIENTALE DEL SISTEMA PRODUTTIVO.

L’accordo separato alla FIAT di Pomigliano è un atto gravissimo. E’
inaccettabile perché è imposto sotto la minaccia dell’azienda di
chiudere la fabbrica, ed è illegittimo perché in violazione di diritti
fondamentali stabiliti dalla Carta Costituzionale e dal contratto
nazionale di lavoro: cancella diritti fondamentali dei lavoratori (dal
diritto allo sciopero alla malattia pagata integralmente, alla
rinuncia del contratto nazionale) oltre ad un grave peggioramento
delle condizioni di lavoro (18 turni settimanali dalla domenica alle
22 al sabato pomeriggio alle 22, riduzione drastica della pausa ed
aumento dei ritmi, 80 ore obbligatorie di straordinario, mensa a fine
turno, ecc..) Infine l’azienda vuole avere mano libera sui
licenziamenti.

La Fiat, ancora una volta, come sempre nella storia d’Italia, fa da
avanguardia a tutto il padronato dagli anni 50 ai 35 giorni del 1980 a
Torino, ad oggi).

Pomigliano, per le lavoratrici e per lavoratori, rischia di diventare
il cimitero dei diritti e rischia (per l’importanza che la Fiat ha nel
nostro paese) di essere di esempio per tantissime altre aziende e per
moltissimi lavoratori.

La scelta della Fiat di azzerare diritti fondamentali alle persone che
lavorano e che producono la ricchezza del paese, fa parte di un
disegno più generale che Confindustria e governo stanno portando
avanti. Infatti le misure varate dal governo per risanare il debito
pubblico e che prevedono il blocco dei salari del pubblico impiego e
tagli pesanti allo stato sociale evidenziano una linea precisa che non
può essere sottovalutata dal movimento democratico del nostro paese.

TUTTO QUESTO È INACCETTABILE

La Fiat prende prima i soldi dal governo: milioni di euro per la
rottamazione e per fare investimenti in Italia: poi si arroga il
diritto di ricattare i lavoratori ed i cittadini italiani, minacciando
di andarsene dall’Italia e di chiudere le fabbriche.

Ma ora basta

Il governo deve intervenire e tutelare gli interessi della nostra
economia anche con leggi e provvedimenti coercitivi, se necessario.

Basta con l’assoluta libertà di impresa e con la globalizzazione e la
finanza senza regole

Cittadini, lavoratori

Apriamo gli occhi ed impegnamoci per la difesa dei nostri diritti,
dell’occupazione e dello stato sociale.

I diritti individuali e di libertà non possono essere eliminati con un
contratto e con il ricatto.

L’alternativa c’è:

riconversione ambientale del sistema produttivo e dei nostri consumi,
a partire dagli stabilimenti in crisi e dalle fabbriche di prodotti
ormai vecchi ed obsoleti come l’automobile o nocive come gli
armamenti.

I settori in cui progettare, creare opportunità di occupazione non
mancano: dalle fonti di energia rinnovabili all’efficienza energetica,
dalla mobilità sostenibile all’agricoltura e chilometri zero, dal
riassetto del territorio all’edilizia ecologica.

Poi ci sono autobus, treni , tram, consumi e servizi sociali, unici
strumenti per rilanciare l’economia e rispondere ai bisogni reali dei
cittadini, mentre le “stangate” servono solo a salvare momentaneamente
l’economia finanziaria e sono un grave errore che tutti pagheremo caro
con una deflazione in tutta Europa e non solo, che porterà ad
un’ulteriore diminuzione dell’economia, del reddito e
dell’occupazione.

Sinistra Ecologia Libertà Ostuni
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