Una ventina d'anni fa, in libreria, Swiss Cottage, trovai un volume di poesie in italiano, lo presi, era di Primo Levi poeta, cui il critico Belle Grillo, ha reso incredibilmente di attualità in questi giorni.
Scrivo come pronuncio : A vuo sta wac ( unica frase, oh, pardon, in poesia si usa verso, che ricordi di Levi poeta ) traduzione dal polacco - si alza a mezzogiorno. - Da notare, il Parini andava convinto ancora più giù, fino in galleria, con la cronaca degli sputi dai palchi.
Per me Primo Levi è quanto di peggio sia potuto capitare alla poesia italiana, una cosa tipo Domaccia, tanto per citare qualche personaggio conosciuto di Internet.
Mi spiego: poesia è elevazione dell'animo intriso d'arte manifesta che trasporta il pensiero in un contemplativo da estasi in virtù della sublimazione della parola - ciò è completamente assente in Primo Levi, infatti ricordo facevo una fatica immane a leggere quel volume di poesie, in quanto quelle frasi poesia non suonavano, manco lontanamente, e certamente non volevo leggere un racconto breve, ma poesia.
Ho fatto ricerca circa Primo Levi scrittore su google, tante, tantissime chiacchiere, ma di poesia da poter riportare, niente.
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Moriremo tutti consumati dal tempo - solo La lettura di La Ragione del Pentimento può risparmiarci dal nulla