Problema 2: quanti sono i giovani ordinari in Italia?

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isa_b

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Jan 11, 2007, 7:14:03 AM1/11/07
to italiani in ricerca
Inizio una nuova discussione per l'anno appena inaugurato... Diciamo
che chi ben comincia è a metà dell'opera, no??!
A dir la verità avevo molto da scrivere, ultimamente sulla nostra
stampa sono uscite inchieste sullo stato della ricerca in Italia
particolarmente documentate che mi avevano stimolato riflessioni.
Tra l'altro ho piacevolmente scoperto che a Trento c'è un fantastico
centro di studi, messo su da un italiano dove lavorano 30 ricercatori
di ogni parte del mondo(tra chimici, biologi, medici), dove l'unica
lingua per comunicare è l'inglese. Mi è sembrato un bella cosa,
magari se non lo sapevate potreste approfondire, ora io proprio non
ricordo il nome. Ma è davvero una bella cosa.

Oggi giro per i giornali e leggo sul Corsera una risposta del sen.
Ignazio Marino, il Pres. della Commisione Sanità del Senato, anche
conosciuto come il cardiochirurgo che lavora in America, ad un articolo
di Stella e Rizzo apparso sul medesimo giornale il 9 gennaio.
Vi linko qui sotto i due riferimenti:

http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?articleFormat=pdf&articleCurrentPage=1&currentArticle=D37F0

http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=D3ZXE

Si parla dell' età degli ordinari in Italia: sotto i 35 anni solo 9 su
18.651, corrispondente allo 0.05%
Ormai questi dati personalmente non mi toccano più: in Italia la
popolazione ha prospettive di vita allungate, si sta iniziando a
parlare di "quarta età", sapere che la fascia anagrafica più affolata
tra gli accademici è quella dei 60 anni non mi sconvolge.
Non mi sconvolge uscire di casa e vedere gente di 85 anni che guida
l'auto, non mi sconvolge sapere che Carmen Russo (di cui ormai ho perso
il conteggio degli anni) vuole un figlio, non mi sconvolge che a 25
anni sei considerata appena appena una persona uscita da poco
dall'adolescenza.
Però è netto il confronto con gli Stati che ci circondano, ed è qui
che casca l'asino. Perchè se ovunque fosse così allora l'accetterei
come dato di fatto, ma anche in questo caso mi sento di far parte
dell'eccezione che conferma la regola:
Sotto i 35 anni i cattedratici in America sono il 7.3%, 11.6% in
Francia, 16% nel GB; quelli oltre i 65 anni sono rispettivamente il
5.4%, 1.3%, 1%.

I giornalisti nell'articolo li definiscono "rottami umani", io non
voglio essere così lapidaria, ma è stato calcolato che tra i 26 e 32
anni una persona ha la possibilità di esprimersi al meglio
professionalmente parlando, soprattutto in questo campo. Avere una
classe accademica così "datata" ahimè non può farci onore. Un turn
over sembra quanto mai necessario.

Poi come al solito leggendo tutto l'articolo e anche la risposta alla
risposta di Marino verifico che il motivo per cui i nostri eterni
rimangono lì inchiodati al loro posto, anche se hanno subito 3-4
bypass coronarici, o hanno problemi a deambulare, o non ci sentono con
l'orecchio sinistro e non ci vedono con l'cchio destro, è sempre (o
comunque la sensazione è questa) dato dall'aspetto economico: "la loro
retribuzione costa allo Stato 150 mila euro l'anno" per gli ordinari
(fine carriera) e 129.024 euro l'anno per gli associati a fine
carriera.
Viene di certo in questo premiata l'esperienza, la conoscenza, il
patrimonio intellettuale che si portano dietro.
Ma poi appare strano che tutte queste qualità vengano spontaneamente
ed indubbiamente ereditate dai figli, nipoti, pronipoti che prendono il
loro posto, mentre agli altri, agli esterni, a quelli dal cognome
sconosciuto tocchi la trafila solita, tipo quella dei 460 ricercatori
riportati in Italia da programma "Rientro dei cervelli" e mai
regolarizzati.
Fa strano che gli accademici eletti in Senato o Camera possano
risultare fuori ruolo percependo comunque lo stipendo ma, in quanto
fuori ruolo non devono fare un'ora di lezione e/o ricerca.

Nuotare in acque diverse... certo, ma per tutti noi senza pesi sulle
gambe e con un bel salvagente gonfio e resistente.

Isa

Michele Mattioni

unread,
Jan 11, 2007, 8:18:07 AM1/11/07
to italiani_...@googlegroups.com
isa_b ha scritto:
Resistere resistere resistere. :)

Però mi chiedo c'è un modo per migliorare le cose?

Possiamo fare delle proposte?

Ci sarà una soluzione là fuori...

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