Avete notato che ormai la percentuale di negozi di maschere e boiate varie è
circa l'80% del commercio a venezia?
Oggi passeggiando con mia madre che di solito non passa per certe stradine,
ha più volte esclamato frasi di questo tipo:
- ma qui non c'era una * ?
si può sostituire l'* con una macelleria, pasticceria, negozio che vendeva
cianfrusaglie, tabaccaio, un negozietto di abbigliamento, uno di biancheria
intima.
Mia madre era un po' triste quando notava queste cose.
Vedere una città trasformarsi in un negozio (tante volte pacchiano) di
maschere non fa bene ad una certa età.
paolo
>Avete notato che ormai la percentuale di negozi di maschere e boiate varie è
>circa l'80% del commercio a venezia?
SI lo ho notato...........
I problemi sono 2:
1) L'inevitabile crisi del commercio al dettaglio: i negozi piccoli
stanno sparendo ovunque soppiantati dai supermercati ( + o - grandi)
anche a Venezia è accaduto questo (pensa ai due BILLA, alla Standa,
alla nuova struttura di Piazzale Roma e alla decina di COOP);
2) A Venezia la situazione è peggiorata dall'esodo di abitanti (spesso
favorito dagli stessi amministratori comunali che hanno l'elettorato
in terraferma): la popolazione di Venezia è diminuita di circa il
50%.
>Mia madre era un po' triste quando notava queste cose.
>Vedere una città trasformarsi in un negozio (tante volte pacchiano) di
>maschere non fa bene ad una certa età.
>
>paolo
Venezia è comunque una città piena di potenzialità, nelle altre città
i negozi CHIUDONO E BASTA, a Venezia vengono, grazie al turismo,
trasformati in altre attività economiche.
Certi negozi di maschere incassano anche 14 milioni al giorno, si
tratta quindi anche di attività di un certo rispetto (dal punto di
visto economico).
Consoliamoci sempre meglio un negozio di maschere che un negozio
chiuso.
NB: Non sono favorevole all'aumento di questa tipologia di negozi,
tutttavia ritengo che siano un problema, ma solo conseguenza
dell'esodo.
Ciao
Marcello