Di queste 210 donne, ben 165 erano sfruttate e sotto ricatto di “Maman”
(sfruttatrici) o di “Bros” (sfruttatori).
La percentuale è quindi vicina all’80%.
Del restante 20% molte sono state vittime di sfruttamento nel passato che a
causa della crisi sono tornate in strada per disperazione. Il loro
inserimento e recupero nel mondo del lavoro risulta infatti difficoltoso
perché non hanno strumenti culturali né particolari competenze lavorative.
Età media delle ragazze è tra i 24 e i 25 anni.
La città di provenienza principale è Benin city, seguita da Lagos, Warry e
Uromi.
Nonostante i luoghi comuni si tratta quindi in larghissima maggioranza di
ragazze sfruttate.
Di queste ragazze solo nei primi 3 mesi ben 15 ragazze hanno chiesto aiuto
per lasciare la strada, le vie che l’associazione utilizza sono l’art.18
(denuncia degli sfruttatori e conseguente ottenimento del permesso di
soggiorno quando le forze dell’ordine hanno verificato che la denuncia è
veritiera), oppure le vie ordinarie per la regolarizzazione degli immigrati.
In tutti i casi l’associazione provvede (senza contributi pubblici) alla
fuga e all’accoglienza in proprio e grazie ad una vasta rete di
collaborazioni.
QUI:
http://www.amicidilazzaro.it/materiale/Tratta%20e%20prostituzione%20-%20Lo%20sfruttamento%20più%20antico%20del%20mondo.pdf
trovate un volantino sulla tratta chiamato “La prostituzione è lo
sfruttamento più vecchio del mondo” che riassume come si svolge la tratta e
le modalità di aiuto delle vittime.
Per informazioni 3404817498 in...@amicidilazzaro.it
dalla parte dei piccoli e dei poveri
www.amicidilazzaro.it
dalla parte dei piccoli e dei poveri
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