*Davide* <
mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 09:34:21 ha
scritto su italia.genova.discussioni :
> La timbratura postale che tipo di garanzie
> di autenticita' offre ? E' un inchiostro
> speciale ? E' un timbro con aghi calibrati
> fuori dai canoni commerciali delle stampanti ?
Non è un timbro "speciale", non usa caratteri, font od inchiostri
speciali.
E' una sorta di timbro apposto automaticamente da macchine come la
Olivetti PR6 (ma non solo).
Non esistono circolari specifiche interne alle poste, ma solo
indicazioni tecniche
Neppure i timbri di tipo Guller (ovvero i classici timbri tondi a
caratteri mobili) usano un inchiostro specifico o altre misure
fantascientifiche. Eppure ha elevata validità legale, come nel caso
dell'apposizione di timbro postale per data certa.
Non fanno fede, ovviamente, le obliterazioni di comodo a fini
filatelici.
Il timbro di cui parli tu, però, è sì falsificabile visivamente ma non
nel "contenuto": ovvero
contiene il codice frazionario dell'ufficio postale nella prima riga,
il numero progressivo dell'operazione nella seconda, una sigla che
identifica il tipo di operazione e l'importo nella nella terza e mi
pare il conto di accredito nella quarta.
La veridicità del timbro è appurabile semplicemente verificandone i
dati:
se dall'ufficio postale 28044 (Marassi), è stata effettuata
un'operazione VCY il 23.06.2012 alle 10,29, operazione numero 00123 di
EUR 123,45 accreditata sul conto 9876543210, ci sarà una ricevuta
corrispondente nel database coi relativi date ed allora effettivamente
quel 'timbro' è genuino.
Come quando compri qualcosa online e ti viene inviato un numero univoco
di ordine, che è collegato a te, alla tua cdc ed a quell'oggetto.
Più semplice di quanto si possa pensare, no?
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