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Timbro postale

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Davide

unread,
Jun 23, 2012, 3:34:21 AM6/23/12
to
Quando si paga alle poste un bollettino
postale , l'ufficio stampa una sorta di
timbratura sulla ricevuta con una
stampante ad aghi.

Quel tipo di timbratura puo' pero'
realizzarla anche un 15enne smanettone
di pc dicendo di aver versato denaro quando
invece non e' mai avvenuto.

La timbratura postale che tipo di garanzie
di autenticita' offre ? E' un inchiostro
speciale ? E' un timbro con aghi calibrati
fuori dai canoni commerciali delle stampanti ?

Perche' l'ufficio non firma le ricevute del
denaro incassato come fanno tutte le persone
e i "cristiani" normali ?

In banca ad esempio lo fanno , non si capisce
perche' le poste non lo debbano fare e se glielo
dici ti prendono pure per matto.

Kuotopoko Makuoto

unread,
Jun 23, 2012, 3:59:44 AM6/23/12
to
Davide scriveva il 23/06/2012 :

> Quel tipo di timbratura puo' pero'
> realizzarla anche un 15enne smanettone
> di pc dicendo di aver versato denaro quando
> invece non e' mai avvenuto.

Penso che le Poste rendicontino all'emettitore del bollettino tutti i
pagamenti effettuati presso i loro uffici.
Se e' cosi', il pagamento fasullo del 15enne non comparira' nel
rendiconto che le Poste inviano all'emettitore, e per quest'ultimo la
bolletta risultera' insoluta.
Non credo che siano cosi' sprovveduti.


Davide

unread,
Jun 23, 2012, 4:28:48 AM6/23/12
to
Il 23/06/2012 9.59, Kuotopoko Makuoto ha scritto:
> Penso che le Poste rendicontino all'emettitore del bollettino tutti i
> pagamenti effettuati presso i loro uffici.


Infatti esiste un numero di serie sulla timbratura.
Ma supponiamo che per un errore tale numero di serie non
venga registrato quando invece ho versato denaro.

In tal caso come faccio a far valere (ad esempio in sede
di giudizio o altrove) il timbro postale sulla mia ricevuta
se le poste dicono (sbagliando) di non aver mai registrato
il versamento ?

Con una firma sulla ricevuta tale evenienza verrebbe
scongiurata.


Kuotopoko Makuoto

unread,
Jun 23, 2012, 5:16:47 AM6/23/12
to
Davide scriveva il 23/06/2012 :

> Con una firma sulla ricevuta tale evenienza verrebbe
> scongiurata.

E che differenza ci sarebbe con la firma fraudolentemente apposta
dall'ipotetico quindicenne?


Davide

unread,
Jun 23, 2012, 6:50:20 AM6/23/12
to
La perizia calligrafica sulla firma non ci mette nulla a scoprire il falso.
Piu' arduo e' dimostrare il malfunzionamento o la malafede sul
numero seriale di un timbro postale.

Fattosta' e' che , da che mondo e' mondo , la firma si mette sempre
su una ricevuta. Lo fanno le banche , non vedo perche' non devono
farlo gli impiegati degli uffici postali.

Firmare e' un atto esplicito che conferisce al ricevente facolta'
di verifica della veridicita' della firma.
Contrassegnare con numero di serie , invece , toglie ogni possibilita'
al ricevente d'eseguire verifiche ,visto che non ha accesso alla
meccanografica dell'emittente (lo puo' fare ma con l'autorizzazione
di un magistrato).

Kuotopoko Makuoto

unread,
Jun 23, 2012, 7:07:12 AM6/23/12
to
Scriveva Davide sabato, 23/06/2012:

> La perizia calligrafica sulla firma non ci mette nulla a scoprire il falso.

Mi sembra molto arduo fare la perizia calligrafica su una "firma", che,
generalmente, e' un monogramma illeggibile.


Davide

unread,
Jun 23, 2012, 7:50:59 AM6/23/12
to
Il 23/06/2012 13.07, Kuotopoko Makuoto ha scritto:
> Mi sembra molto arduo fare la perizia calligrafica su una "firma", che,
> generalmente, e' un monogramma illeggibile.
>

La perizia calligrafica non si basa solo sulla leggibilita' o meno
della firma.
Utilizza la comparazione con altre firme dello stesso
soggetto,l'intensita' del tratto eseguendo la datazione dell'inchiostro
, il microsolco cartaceo della firma , ecc.

I periti calligrafici sono in grado di attribuire firme anche prodotte
da analfabeti.

Kuotopoko Makuoto

unread,
Jun 23, 2012, 8:48:37 AM6/23/12
to
Sembra che Davide abbia detto :

> La perizia calligrafica non si basa solo sulla leggibilita' o meno
> della firma.
> Utilizza la comparazione con altre firme dello stesso soggetto,l'intensita'
> del tratto eseguendo la datazione dell'inchiostro
> , il microsolco cartaceo della firma , ecc.
>
> I periti calligrafici sono in grado di attribuire firme anche prodotte da
> analfabeti.

Vabbe', non ho altro da aggiungere.


MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 10:41:55 AM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 09:34:21 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> La timbratura postale che tipo di garanzie
> di autenticita' offre ? E' un inchiostro
> speciale ? E' un timbro con aghi calibrati
> fuori dai canoni commerciali delle stampanti ?

Non è un timbro "speciale", non usa caratteri, font od inchiostri
speciali.
E' una sorta di timbro apposto automaticamente da macchine come la
Olivetti PR6 (ma non solo).
Non esistono circolari specifiche interne alle poste, ma solo
indicazioni tecniche
Neppure i timbri di tipo Guller (ovvero i classici timbri tondi a
caratteri mobili) usano un inchiostro specifico o altre misure
fantascientifiche. Eppure ha elevata validità legale, come nel caso
dell'apposizione di timbro postale per data certa.
Non fanno fede, ovviamente, le obliterazioni di comodo a fini
filatelici.

Il timbro di cui parli tu, però, è sì falsificabile visivamente ma non
nel "contenuto": ovvero

contiene il codice frazionario dell'ufficio postale nella prima riga,
il numero progressivo dell'operazione nella seconda, una sigla che
identifica il tipo di operazione e l'importo nella nella terza e mi
pare il conto di accredito nella quarta.
La veridicità del timbro è appurabile semplicemente verificandone i
dati:
se dall'ufficio postale 28044 (Marassi), è stata effettuata
un'operazione VCY il 23.06.2012 alle 10,29, operazione numero 00123 di
EUR 123,45 accreditata sul conto 9876543210, ci sarà una ricevuta
corrispondente nel database coi relativi date ed allora effettivamente
quel 'timbro' è genuino.
Come quando compri qualcosa online e ti viene inviato un numero univoco
di ordine, che è collegato a te, alla tua cdc ed a quell'oggetto.

Più semplice di quanto si possa pensare, no?

--

Consigli per gli acquisti:
http://shop.ebay.it/merchant/enraz


MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 10:42:29 AM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 12:50:20 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> La perizia calligrafica sulla firma non ci mette nulla a scoprire il falso.
> Piu' arduo e' dimostrare il malfunzionamento o la malafede sul
> numero seriale di un timbro postale.

al contrario

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 11:51:37 AM6/23/12
to
Il 23/06/2012 16.41, MarcoGE ha scritto:
> se dall'ufficio postale 28044 (Marassi), è stata effettuata
> un'operazione VCY il 23.06.2012 alle 10,29, operazione numero 00123 di
> EUR 123,45 accreditata sul conto 9876543210, ci sarà una ricevuta
> corrispondente nel database coi relativi date ed allora effettivamente
> quel 'timbro' è genuino.



Ma il problema sta tutto li' : se per un malfunzionamento o malafede
non appare la ricevuta nel database , come dimostro di aver versato
una certa somma ? (con la firma calligrafa posso , senza firma no).


> Come quando compri qualcosa online e ti viene inviato un numero univoco
> di ordine, che è collegato a te, alla tua cdc ed a quell'oggetto.

Un conto e' agire online , e li' e' piu' arduo ottenere una firma
calligrafa salvo la firma digitale.
Un altro conto e' essere al cospetto di un impiegato che non ci mette
nulla a firmarmi la ricevuta con buona pace sua , delle poste e del cliente.

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 1:47:48 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 17:51:37 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> Ma il problema sta tutto li' : se per un malfunzionamento o malafede
> non appare la ricevuta nel database , come dimostro di aver versato
> una certa somma ?

Il numero dell'operazione viene generato contestualmente al buon fine
dell'operazione stessa. Stop, non si pone altro caso, non accade altro,
non sono mai sbarcati Visitors con le sembianze di Morena Baccarin

>> Come quando compri qualcosa online e ti viene inviato un numero univoco
>> di ordine, che è collegato a te, alla tua cdc ed a quell'oggetto.
>
> Un conto e' agire online , e li' e' piu' arduo ottenere una firma calligrafa
> salvo la firma digitale.
> Un altro conto e' essere al cospetto di un impiegato che non ci mette
> nulla a firmarmi la ricevuta con buona pace sua , delle poste e del cliente.

Nessun impiegato, giustamente, esegue una procedura non prevista dalla
procedura stessa.
La procedura prevede la generazione del numero di operazione, legato al
frazionario ed alla data. Nessuna firma.

Quel numero attesta che è stato effettuato/ricevuto un pagamento o
inviata una raccomandata/assicurata/raccomandata1/pacco.

Stop. Nessuna firma. E' così e basta.
Se non ti va bene usa un altro metodo di pagamento

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 1:57:02 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 17:51:37 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> Un altro conto e' essere al cospetto di un impiegato che non ci mette
> nulla a firmarmi la ricevuta con buona pace sua , delle poste e del cliente.

Tu sei uno di quelli che, accompagnando un parente, picchia nel vetro
della cellula dicendo all'autista dell'ambulanza di accendere sirena e
lampeggiatori perchè giudica il caso urgente, vero?

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 2:27:36 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 19.47, MarcoGE ha scritto:
> Il numero dell'operazione viene generato contestualmente al buon fine
> dell'operazione stessa. Stop, non si pone altro caso, non accade altro,
> non sono mai sbarcati Visitors con le sembianze di Morena Baccarin


E' un sistema che tutela le poste ma non il cliente per il fatto che
la prova risiede nei loro sistemi mentre normalmente (cioe' quando la
banca o i normali cristiani rilasciano una ricevuta ordinaria) la prova
risiede nelle mani del possessore della ricevuta firmata.

In poche parole , nel primo caso devi smuovere le montagne per
dimostrare il pagamento cioe' avere accesso ai loro sistemi
(impossibile senza il ricorso ad un giudice).

Nel secondo caso possiedi gia' la prova poiche' non devi andarti
a cercare una firma che la tua ricevuta contiene.

E' il cosiddetto onere della prova : nel primo caso tale onere
e' a carico del cliente in modo considerevole , nel secondo
caso gli basta solo esibire la ricevuta firmata e ha dimostrato
d'aver pagato.

C'e' una bella differenza!



> La procedura prevede la generazione del numero di operazione, legato al
> frazionario ed alla data. Nessuna firma.


Eppure in banca c'e' generazione di numero ed apposizione di una firma.


> Quel numero attesta che è stato effettuato/ricevuto un pagamento o


Quel numero attesta un PRESUNTO pagamento che non potremo mai
dimostrare senza accedere ai sistemi informatici delle poste.


> Stop. Nessuna firma. E' così e basta.


E se ne guardano bene dal firmare le ricevute evidentemente perche'
gli impiegati delle poste (per tramite del loro sindacato) non vogliono
responsabilita' e grane.

Bella la vita eh ?

Arruba

unread,
Jun 23, 2012, 2:26:01 PM6/23/12
to
MarcoGE <enraz....@gmail.com> wrote:
> ... ci sarà una ricevuta corrispondente nel database coi relativi date ed
> allora effettivamente quel 'timbro' è genuino...

e mi sembra che i sia anche un giornale di fondo cartaceo su cui vengono
stampate tutte le transazioni.



--
from my iPad

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 2:29:07 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 19.57, MarcoGE ha scritto:
> Tu sei uno di quelli che, accompagnando un parente, picchia nel vetro
> della cellula dicendo all'autista dell'ambulanza di accendere sirena e
> lampeggiatori perchè giudica il caso urgente, vero?
>

Se il paziente si agita e sta male , che dovrei fare ? Stare zitto ?

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 2:30:08 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 20.26, Arruba ha scritto:
> e mi sembra che i sia anche un giornale di fondo cartaceo su cui vengono
> stampate tutte le transazioni.
>
>
>

Si' ma e' un documento DI PARTE che possono consultare solo loro,
non lo rilasciano certo al cliente che si trova in una posizione
di minoranza.

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 2:41:38 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 20:29:07 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

>> Tu sei uno di quelli che, accompagnando un parente, picchia nel vetro
>> della cellula dicendo all'autista dell'ambulanza di accendere sirena e
>> lampeggiatori perchè giudica il caso urgente, vero?
>>
>
> Se il paziente si agita e sta male , che dovrei fare ? Stare zitto ?

Secondo te l'autista può decidere, in base alla sua valutazione, se
accendere o meno i sistemi di emergenza?

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 2:44:04 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 20:27:36 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> Nel secondo caso possiedi gia' la prova poiche' non devi andarti
> a cercare una firma che la tua ricevuta contiene.
>
> E' il cosiddetto onere della prova : nel primo caso tale onere
> e' a carico del cliente in modo considerevole , nel secondo
> caso gli basta solo esibire la ricevuta firmata e ha dimostrato
> d'aver pagato.
>
> C'e' una bella differenza!

L'onere della prova è a carico delle Poste: tu hai il numero di
operazione, valevole q tutti gli effetti come una dichiarazione firmata

>> La procedura prevede la generazione del numero di operazione, legato al
>> frazionario ed alla data. Nessuna firma.
>
>
> Eppure in banca c'e' generazione di numero ed apposizione di una firma.

In posta no.

>> Quel numero attesta che è stato effettuato/ricevuto un pagamento o
>
>
> Quel numero attesta un PRESUNTO pagamento che non potremo mai
> dimostrare senza accedere ai sistemi informatici delle poste.

La firma allora attesta un presunto pagamento, che non potremo mai
dimostrare senza accedere ai servizi informatici bancari od
interbancari.
Sveglia, la banca non è quella dei film western

>> Stop. Nessuna firma. E' così e basta.
>
>
> E se ne guardano bene dal firmare le ricevute evidentemente perche'
> gli impiegati delle poste (per tramite del loro sindacato) non vogliono
> responsabilita' e grane.
>
> Bella la vita eh ?

No. La procedura non lo prevede. Stop.

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 2:44:38 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 20:30:08 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> Si' ma e' un documento DI PARTE che possono consultare solo loro,
> non lo rilasciano certo al cliente che si trova in una posizione
> di minoranza.

Tu invece hai accesso ai database interbancari e SEPA?

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 2:46:43 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 20:27:36 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> E se ne guardano bene dal firmare le ricevute evidentemente perche'
> gli impiegati delle poste (per tramite del loro sindacato) non vogliono
> responsabilita' e grane.

Sulla ricevuta c'è scritto frazionario, sezione, data ed ora. Il che
individua univocamente l'impiegato (che ha pure tesserino al collo con
nome e cognome, mai visto in alcuna banca)

Bob Rock

unread,
Jun 23, 2012, 3:31:00 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 14:48, Kuotopoko Makuoto ha scritto:

>> I periti calligrafici sono in grado di attribuire firme anche prodotte
>> da analfabeti.
>
> Vabbe', non ho altro da aggiungere.

ArgHHHH!!!! :-DDD
Me steso...

--

Bob

http://www.webalice.it/argonex/

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 3:59:25 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 20.44, MarcoGE ha scritto:
> L'onere della prova è a carico delle Poste: tu hai il numero di
> operazione, valevole q tutti gli effetti come una dichiarazione firmata


Se devo dimostrare il versamento in sede di giudizio , l'onere della
prova e' solo mio.Se faccio causa alle poste , figuriamoci se per
primi ammettono il torto, scaricano su di me l'onere della prova.

Quel numerino stampato al pari della stampa fatta da un adolescente
smanettone , non ha valore di dichiarazione firmata fino a quando
non viene eseguita con inchiostri specifici che conferiscano
autenticita' alla stampa.
Una stampa fatta con inchiostri generici e stampanti generiche
non puo' avere un'individualita' come quella che ha una firma.


> No. La procedura non lo prevede. Stop.
>

La "procedura" come la chiami te , non e' frutto del codice civile
bensi' di soggetti privati che possono anche cadere in errore
scivolando nell'illegalita'.
La procedura e' una cosa ed e' arbitraria ma la legge
e' una e devono rispettarla.

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 4:02:30 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 21:59:25 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

> Una stampa fatta con inchiostri generici e stampanti generiche
> non puo' avere un'individualita' come quella che ha una firma.

Tu non hai l'home banking, giusto?

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 4:05:12 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 20.46, MarcoGE ha scritto:
> Sulla ricevuta c'è scritto frazionario, sezione, data ed ora. Il che

Ma un numero e' uguale a tanti altri numeri scritti per il mondo.
Una firma no.



> individua univocamente l'impiegato (che ha pure tesserino al collo con
> nome e cognome, mai visto in alcuna banca)
>

Tesserino al collo ? Ma quando ? Non hanno mai il tesserino al collo.
Una volta , consegnando un assegno di grosso valore , per prudenza
ho chiesto a chi consegnavo quell'assegno e l'impiegato scandalizzato
si e' rifiutato di dirmi il nome e cognome.
Mi ha detto di andarmi a cercare il suo numero di matricola.

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 4:19:17 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 20.41, MarcoGE ha scritto:
>> Se il paziente si agita e sta male , che dovrei fare ? Stare zitto ?
>
> Secondo te l'autista può decidere, in base alla sua valutazione, se
> accendere o meno i sistemi di emergenza?
>

Se il tizio ha le convulsioni oppure una sta per partorire , come minimo
sventolo il fazzoletto bianco dal finestrino per chiedere strada alle
altre auto.

Davide

unread,
Jun 23, 2012, 4:26:14 PM6/23/12
to
Il 23/06/2012 22.02, MarcoGE ha scritto:
> Tu non hai l'home banking, giusto?
>

Ho l'home banking ma so benissimo che il giorno
che dovro' esibire una ricevuta stampata in casa mia
, avro' la vita maggiormente travagliata per dimostrare
la sua validita' rispetto al dimostrare la validita'
di una firma.

Perche' ?

Perche' non posso certo sedermi ad un terminale delle
poste ed ottenere tutte le dichiarazioni che desidero
se non e' un giudice ad ordinarlo.

Il problema e' l'onere della prova.
Con la firma sulla ricevuta non devo incasinarmi la
vita per chiedere ad un giudice di ordinare alle poste di
scoperchiare tutti i terminali informatici che le poste
non rivelerebbe mai su un mio cenno.

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 4:50:25 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 22:05:12 ha
scritto su italia.genova.discussioni :

>> individua univocamente l'impiegato (che ha pure tesserino al collo con
>> nome e cognome, mai visto in alcuna banca)
>>
>
> Tesserino al collo ? Ma quando ? Non hanno mai il tesserino al collo.
> Una volta , consegnando un assegno di grosso valore , per prudenza
> ho chiesto a chi consegnavo quell'assegno e l'impiegato scandalizzato
> si e' rifiutato di dirmi il nome e cognome.
> Mi ha detto di andarmi a cercare il suo numero di matricola.

In tutti gli uffici in cui sono stato l'ho sempre visto al collo
dell'impiegata o alla peggio attaccato alla postazione.
Infatti, facendo reclamo per la non accettazione del modulo web per un
PostaCelere1 ho indicato nome e cognome dell'operatrice

MarcoGE

unread,
Jun 23, 2012, 5:00:11 PM6/23/12
to
*Davide* <mauri....@email.it> il sabato 23/06/2012 alle 22:19:17 ha
scritto su italia.genova.discussioni :
ROTFL

1. Quando arriva l'ambulanza, l'autista telefona al 118 e descrive la
situazione. L'operatore del 118, tutto personale formato e preparato,
decide innanzitutto il codice di gravità: india1, codice verde, *non*
si può usare la sirena (non si può e basta, è così e basta); india2 e
india3 si *può* usare la sirena (ma non si è obbligati, ma di fatto la
si usa). La comunicazione avviene via telefono perchè il canale radio
non si usa per comunicazioni vocali, ma *solo* per le selettive (quei
suoni che fanno le radio di polizia, VVFF, ambulanze etc).
E' scelta esclusiva del 118 inviare o meno, nei casi più gravi,
l'automedica ('Golf')

2. *SMETTIAMO DI FARE CASINI* : quando uno sta male si chiama il 118,
non ci si improvvisa medici perchè si sono seguiti tutti gli episodi di
Royal Pains o Scrubs. Non si carica un malato in automobile alla bene e
meglio, scuotendo magari un traumatizzato o soffocando uno che ha le
convulsioni. Il traumatizzato va legato alla tavola spinale col ragno,
non sballottato sui sedili di una Panda.
Non si fanno cazzate tipo correre nel traffico sventolando fazzoletti,
garze, pannolini o calzini. Si chiama il 118 e si fa fare a chi è
appositamente formato. La differenza può, in alcuni casi, essere una
vita normale o in sedia a rotelle.


Cerchiamo di aver cognizione di causa, prima di giudicare.

matteocrino...@gmail.com

unread,
Apr 21, 2018, 12:54:02 PM4/21/18
to
Sì, devi stare zitto. Nel vano sanitario con te c'è gente che ne sa più di te. Saranno loro a decidere cosa fare e se è il caso o meno di accendere i dispositivi. Così come all'ufficio postale c'è gente che ne sa più di te. Saranno loro a decidere se è il caso o meno di apporre una firma.

coro56

unread,
Apr 21, 2018, 1:03:23 PM4/21/18
to
Il 21/04/2018 18:54, matteocrino...@gmail.com ha scritto:
> Sì, devi stare zitto. Nel vano sanitario con te c'è gente che ne sa più di te. Saranno loro a decidere cosa fare e se è il caso o meno di accendere i dispositivi. Così come all'ufficio postale c'è gente che ne sa più di te. Saranno loro a decidere se è il caso o meno di apporre una firma.
>
eh no Matteo lo sai che non devi bere!!!


---
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com

Arruba

unread,
Apr 21, 2018, 3:52:56 PM4/21/18
to
<matteocrino...@gmail.com> wrote:

> Sě, devi stare zitto. Nel vano sanitario con te c'č gente che ne sa piů di
te. Saranno loro a decidere cosa fare e se č il caso o meno di accendere
i dispositivi. Cosě come all'ufficio postale c'č gente che ne sa piů di
te. Saranno loro a decidere se č il caso o meno di apporre una firma.

Riflessi pronti? 6 anni per rispondere... se alla cri a firenze sono
tutti cosě, sai che sirene bisogna accendere per svegliarli?
:-)

--
I'll have mine stirred, not shaken, and with two olives.
<http://www.robertocipriani.it/>
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