Il 26/04/2022 09:18, Il Viola ha scritto:
>
fe...@delenda.net ha detto questo domenica :
>
>> Ebbene sì.
>
> Il battagline Azov è una manica di nazisti.
In realtà volendo fare un discorso serio bisognerebbe prima dare una
definizione di nazismo, che esattamente come fascismo, può indicare 1)
tutto quello alla tua destra che non ti va bene 2) una
ideologia/movimento politico ben preciso
La simbologia e iconografia usata da Azov, ma anche da altri gruppi come
Pravyi Sector a me fa ridere. E' roba da mercatino delle pulci di
estrema destra, lo dimostra anche il video del Corriere. Sui soliti
canali telegram russi si vedono vagonate di materiale con medaglie,
magliette, croci uncinate, libri e foto con i soliti volti..nemmeno al
banco delle offerte speciali del peggior negozietto di Predappio si vede
roba simile - posto che sia materiale effetivamente ucraino e non tirato
fuori dal cilindro dei russi. Probabilmente è un sistema per darsi
un'aria truce. C'è comunque la costruzione di un mito nazionale e
soprattutto di un mito fondante della nazione ucraina come separata da
quella russa che ha molto dell'ideologia del nazionalsocialismo.
L'antisemitismo c'è, ma a chiazza di leopardo: manca totalmente il
dirigismo/corporativismo in campo economico e sociale - del resto non si
chiama nazional-socialismo per nulla. Rimangono i metodi spicci che si
vedevano anche dopo Maidan e si possoo vedere anche oggi (leggi
speciali, Mevdevchuk etc)
> Ma sono alcune migliaia,
> non una nazione. Ti invito a documentarti sugli estremisti nelle
Li gli estremisti non sono le unità di elite dell'esercito e - temo -
non hanno in mano le redini del governo, insieme ai pupari americani
ovviamente. Senza di loro il piccoletto che si tiene su a merendine e
cocaina (l'aspetto è inequivocabile) avrebbe già firmato un trattato
dopo 48 ore.
> La Russia oggi è lo stato più fascista del pianeta. Dittatura, culto
> della personalità, imperialismo, nazionalismo, omofobia, oligarchia,
> soppressione fisica degli oppositori, controllo dei media,
> disinformatjia, potere economico in poche mani. Però guarda caso ce
> l'hai solo col battaglione Azov.
Che sia una dittatura lo dici tu. Io vedo una repubblica presidenziale
gestita in modo autoritario, con un'economia sostanzialmente di mercato
ma in cui lo stato esercita un certo controllo. Non credo che Fanfani se
fosse ancora vivo avrebbe avuto un giudizio così tranchant sulla Russia
di oggi ad esempio. Alcune cose sono dei miti: la soppressione degli
oppositori è tutta da dimostrare, l'omofobia se si vuole chiamarla così
è la stessa che c'era anche qui da noi prima che iniziasse il lavaggio
del cervello 24/7 partito in grande stile negli anni 90. Anche l'unica
legge effettivamente antigaya non è dissimile da quanto c'era in UK fino
ala fine degli anni 80. Anche sulle informazioni i blocchi veri sono
stati fatti ora dopo le sanzioni - l'immagine della Russia in stile
Stampa/Iacoboni/Zafesova è una versione da parrocchia anni 50 dell'URSS.
Faccio un esempio copiancollando da un altro post:
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Antefatto. Qualche giorno dopo l'affondamento dell'incrociatore
lanciamissili Moskva sono rimbalzate sui media occidentali due
interviste a genitori di marinai apparentemente periti nel naufragio
della nave da guerra russa.
Ora, non è che in generale in Russia non si comunichi alle famiglie la
perdita in guerra di un parente, anzi, più volte ho notato la presenza
di necrologi o anche di articoli di cronaca locale su siti russi (russi
di Russia, non siti propagandistici come radio svoboda) cercando di
verificare come potevo il diluvio di fake news cui siamo tutti
sottoposti dall'inizio della guerra.
Ma le interviste, che sembrano di per se non inventate, sono state
tagliate in modo da dare questa impressione. Direi che un punto di
entrata nel giro di rimbalzi mediatico occidentale sia stato questo
articolo del Guardian
https://www.theguardian.com/world/2022/apr/18/moskva-warship-need-answers-relatives-missing-crew-russia
Da notare che un paio di giorni dopo questo articolo il ministero della
difesa russo ha parlato per la prima volta di circa 27 "dispersi" periti
nel naufragio.
Riguardo al padre del povero cuoco Dmity Shkrbets, la sua tragedia
personale mi è stata ricordata in un'altra discussione online e mi è
capitato - questione di pochi minuti - di fare qualche ricerca online.
In realtà almeno nel caso del guardian non si è trattato di una vera
intervista, ma della traduzione di post social in russo da Vkontakte. Il
profilo, leggibile anche senza essere registrati è quello di d.vetrov78.
La cosa interessante è che - chiaramente ammesso e non concesso che il
profilo sia autentico - è che il padre sembra assolutamente patriottico
anche se non risparmia qualche critica alla marina.
La curiosità più interessante è questo post, specie alla luce della
recente debacle Azovstal/Sergei Markov del programma di Formigli.
https://vk.com/d.vetrov78?w=wall601245129_490
Questa è la traduzione automatica di Google.
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(Da inoltrato)
Grazie per l'aiuto.
Lavoro per un programma chiamato Piazzapulita ed è molto popolare.
Abbiamo Steve Bannon come nostro ospite stasera, ospitiamo molte persone
con idee diverse e diamo loro la possibilità di confrontarsi.
Arriva un professore molto famoso in Italia di nome Orsini, che sostiene
la Russia.
Vorrei solo intervistare i genitori che non sanno più nulla dei loro
figli che erano a Mosca e aiutarli.
Vorrei parlare con il signor Dmitry Shkrebets
So che sei molto ostile ai media europei, ma in realtà vorrei solo
aiutarlo a scoprire cosa è successo a suo figlio.
8<------------
Nella trasmissione non si è visto certo il signor Dmitry, ma solo un
Parenzo in versione particolarmente cabarettistica contro una dignitosa
professionista russa. Dmitry
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> Le tue critiche, come quelle dei
> veterocomunisti rincoglioniti dell'Anpi, che con i veri partigiani non
> hanno più niente a che vedere, non hanno credibilità.
Il Venticringe aprile di ieri è stata una delle giornate più divertenti
degli ultimi 12 mesi, superiore a tutti i 25 aprile che ho vissuto
finora, ahimé ormai non pochi...