Ne parlano tutti, chi dicendo che è impossibile, chi invece paventandolo
(dicendo che prima gli mancavano 50 voti, poi 25, ora pare solo 15),
tranne che IFD. Per rimediare, ecco un articolo che dileggia la cosa.
* * *
Da qualche tempo in qua Calenda, nonostante tutto, mi è simpatico perché
dice cose spiritose che contengono verità illuminanti. Recentemente,
interrogato sulla prossima elezione del Capo dello Stato, ha detto che
gli piacerebbe che venisse scelto Silvio Berlusconi, ma non per motivi
ideologici, bensì per vedere la faccia di Marco Travaglio di fronte a
quella che per costui sarebbe una immane tragedia. Per lo stesso motivo,
sarei contento anche io se il Cavaliere entrasse al Quirinale,
specialmente se portasse con sé nelle auguste stanze qualche bella pupa
in grado di rallegrare il palazzo che fu reale.
Indubbiamente osservare l'espressione del direttore del Fatto quotidiano
davanti alla notizia che il dominus di Arcore è diventato addirittura
presidente della Repubblica, sarebbe uno spettacolo memorabile. Un
divertimento ineguagliabile. Per non parlare degli articoli fantastici
che il giornale di Marco, uomo a suo modo geniale, dedicherebbe per
sette anni al cosiddetto garante della costituzione già leader di Forza
Italia. Indubbiamente, con la sua stravagante uscita, Calenda ha
rallegrato il mio pomeriggio domenicale a prescindere delle prestazioni
dell'Atalanta.
Per parlare più seriamente, vorrei ricordare a Travaglio che sul Colle
in un passato non remoto salirono personaggi ben più imbarazzanti di
Silvio senza che nessuno si sia scandalizzato. Mi riferisco per esempio
a Giorgio Napolitano, un comunista inossidabile, per altro ex fascista,
la cui storia politica collide con le tradizioni democratiche. Un uomo
di potere sicuramente astuto ma con la falce e martello ben stampato in
testa, con cui non poteva osservare serenamente le regole imposte dalla
nostra Carta.
In effetti gestì il baraccone repubblicano come fosse un negozio di
frutta e verdura, a proprio piacimento, infischiandosene dei partiti
poco amici della sinistra. Siccome si continua a ripetere fino alla
nausea che il capo dello Stato deve essere un uomo al di sopra delle
parti, il che appunto non succede mai, Travaglio dovrebbe dirci perché
Berlusconi dovrebbe essere meno affidabile del partigiano da salotto di
nome Napolitano. Senza contare che al Quirinale alloggiò perfino
Scalfaro, brava persona, ma non certo simpatizzante per il centrodestra,
come tutti ricordano quando manovrò per togliere il Cavaliere da Palazzo
Chigi con l'aiuto di Bossi e D'Alema. E allora nessuno ci scocci con
discorsi retorici sulle qualità richieste al prossimo numero uno della
Repubblica.
https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/29774133/vittorio-feltri-marco-travaglio-silvio-berlusconi-quirinale-giorgio-napolitano-partigiano-salotto.html