A forza di parlare e leggere di Volodimiri e Vladimiri (a proposito, 100
di questi anni) e simili mi è venuta voglia di provare qualcosa di russo
a tavola. Volendo iniziare da qualcosa di semplice (il Kvass, per la
cronaca) mi sono ricordato che andando in bicicletta in centro e
passando per una via in zona piazza Indipendenza avevo notato da qualche
anno un minimarket che aveva come insegna, in font più o meno
'slavonici', un qualcosa tipo "I' budello di tu' madre Russia in
Toscana" (non proprio così, ma ci siamo capiti).
Insomma, stasera ero da quella parti in orario di apertura, avevo sete e
mi sono detto, proviamo. Sorpresa, il negozio c'è, ma l'insegna è
cambiata. C'è scritto solo "I'budellone bazar di Firenze". Entro
comunque, credendo ormai di trovarvi il solito cinese che casomai mi
venderà gli stessi spaghetti di soia dell'Esselunga a metà prezzo (ma
senza scontrino). Invece no, trovo ancora il minimarket di specialità
russe e una signora che mi vende un litro e mezzo di Kvass a un prezzo
onesto.
Uscendo, do un'occhiata più attenta alla vetrina. Piatti col tridente
ucraino. Piatti e tazzini con tridente e 'slava ucraini'.
CALZINI, con slava ucraini. Per carità, se sono ucraini e hanno rilevato
dai russi, buon per loro, buon pro gli faccia. Torno a casa e vado su
streetmap.. A inizio febbraio l'insegna era come la ricordavo. Mi sa
che la gestione è sempre rimasta la stessa, solo che quando hanno
iniziato gli conveniva fare i russi di santa madre russia...
Vabbè, peace out. Poi vi faccio sapere com'era il Kvass. In Italia, è
molto difficile trovare roba simile.
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fe...@delenda.net
Volle adunque mia bona ventura che nel paese nostro che si chiama il
regno degli sperduti, capitasse spinta da contrari venti una nave, che
dall'isola di Vtopia carca di carote veniva, sopra della quale, tra
molti, vi era un Fiorentino chiamato Tetigio, ottimo maestro di piantar
carote.
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