Perché l’Italia è l’anello debole
Angelo Panebianco
8-10 minutes
Poteri pubblici e aziende private per anni hanno alimentato
l’interscambio con la Russia senza rendersi conto della vulnerabilità
economica dell’Europa e dei rischi
Come ha fatto l’Europa a diventare così dipendente dalla Russia per
l’energia e non soltanto? Come mai a coloro che, per conto di pubblici
poteri e di imprese private, hanno alimentato per anni e anni
l’interscambio con la Russia, non è mai venuto il sospetto di avere
infilato la testa nella bocca del leone?
(...)
Anche in questa occasione l’Italia si conferma come una democrazia
difficile. Il che ne fa per l’appunto un anello debole nei tempi duri
che ci attendono. L’Italia è da sempre attraversata da robuste correnti
antioccidentali, di destra e di sinistra, afflitta da un
antiamericanismo tenace e dotato di proprietà camaleontiche, cucinato in
varie salse politiche. Ne consegue l’ostilità (minoritaria ma tutt’altro
che irrilevante ) alla Nato, un sentimento «trasversale», presente a
destra e a sinistra, nonché in settori consistenti del mondo cattolico.
È il «di più» che abbiamo rispetto ad altri Paesi europei e che ha
contribuito ad accentuare la nostra dipendenza (psicologica prima ancora
che economica) dalla Russia e la nostra conseguente vulnerabilità. Senza
contare che siamo anche il Paese più condizionato da un ecologismo
estremo (no al nucleare, no alle trivellazioni, eccetera) che ha
favorito, negli anni, la nostra dipendenza energetica dalla Federazione
russa.
Per le cause generali dette e per ragioni più specificatamente italiane,
dipendenza energetica a parte, si è sviluppata nel tempo un’ampia rete
di interessi, sia economici che politici, che collega il nostro Paese
alla Russia.
Ciò che accade sul piano politico (le ambiguità di una parte dei 5
Stelle e della Lega, il silenzio di Berlusconi) suggerisce l’esistenza
di più ramificate connessioni.
Per lo più, le guerre hanno la proprietà di bruciare le posizioni
ambigue. Se, contrariamente alle aspettative, tali posizioni non
verranno davvero punite dagli elettori, vorrà dire che le correnti
anti-occidentali saranno state in grado di resistere persino alla
guerra. Vorrà dire che l’Italia non cesserà di essere un caso speciale.
Le guerre hanno anche, in genere, un effetto «costituente», forgiano,
nei vari Paesi, gli equilibri successivi. Anche in Italia (come in
Germania) molti interessi economici dovranno comunque riposizionarsi.
Sul piano politico, sembra proprio che Enrico Letta e Giorgia Meloni,
collocando immediatamente i loro partiti dalla parte dell’Occidente, si
siano guadagnati i galloni, abbiano conquistato il diritto di essere i
principali protagonisti/avversari della prossima stagione politica. In
ogni caso, comunque si distribuiranno le parti, quali che saranno in
futuro i nomi dei protagonisti, dei comprimari e delle comparse, la
guerra ha generato una nuova divisione: fra chi vuole e chi non vuole
togliere la testa dalla bocca del leone.
28 marzo 2022
https://www.corriere.it/editoriali/22_marzo_28/perche-l-italia-l-anello-debole-577cd3b8-aec6-11ec-89b4-33ef6a8626b0.shtml