On 6/2/2021 6:11 PM, Termoregolato wrote:
> On 02/06/21 16:02, Capitalismo Sfrenato wrote:
>
>> Mah, alle ultime elezioni politiche ho votato per il csx. E alle
>> ultime regionali, se avessi votato, forse avrei votato per Giani.
>
> Ti assicuro che non sembra, quando difendi la Lombardia.
Votare un partito non significa diventarne un militante stile PC-IFD... :-)
> Per dire,
> capirei di piu' il Veneto, che almeno durante la prima ondata Zaia e'
> stato sveglio
Citare il caso del Veneto, e farlo come lo fate qui su IFD, è fuorviante.
Voi fate il sillogismo seguente: a inizio pandemia, molti contagi in
Lombardia, pochi in Veneto => giunta regionale lombarda cattiva, veneta
buona => (1) sanità "privata" lombarda cattiva, sanità pubblica buona;
(2) il governo nazionale ha operato bene, quello regionale in Lombardia
ha operato male.
Nulla di più sbagliato.
In Veneto è successo che un professore dell'università di Padova -
Andrea Crisanti - contattò a marzo 2020 Zaia presentandogli degli studi
che aveva condotto su di un focolaio in loco e offrendogli il suo aiuto
come consulente.
Dunque, stiamo parlando di una cosa che:
1. è stata frutto dell'iniziativa di Crisanti;
2. con ogni probabilità poteva avvenire solo in Veneto: se Crisanti
fosse stato docente, non a Padova ma a Pavia, chissà si sarebbe rivolto
a Fontana;
3. è avvenuta *dopo* lo scoppio della pandemia;
4. non ha nulla a che vedere con le politiche sanitarie regionali
(ovvero: che la regione rimborsi o meno le prestazioni fornite da
ospedali privati in convenzione, come in Lombardia).
Il problema che c'è stato in Italia è che il governo nazionale *fra fine
gennaio e inizio marzo* ha dormito e conseguentemente ha perso il
controllo della situazione, dovendovi poi rimediare imponendo un
lockdown più lungo e duro di quello che sarebbe stato necessario se
avesse agito tempestivamente.
Quello che si può dire è che la regione Veneto è forse quella che, con
quest'iniziativa speciale, è riuscita in seguito a meglio rimediare le
manchevolezze del governo nazionale.