Gabriele - onenet <
inf...@onenet.it> wrote:
> Cioè sfruttare la minore distanza tra il cabinet e la casa per avere ADSL2 più
> stabile e veloce?
> Si chiama FTTC :-D
> Non ha senso tenere in piedi un'infrastruttura in rame che costa di più, ha
> più guasti e rende di meno.
In realtà mi riferisco proprio alla possibilità di fornire ADSL da FTTC.
Quindi l’infrastruttura non sarebbe più quella originale con connessione
alla centrale con DSLAM. Piuttosto dal punto di vista hardware è a tutti
gli effetti FTTC. Con, appunto, il doppino più corto. E il cabinet rilegato
in fibra con rialzo FTTC al quale l’utente è connesso.
Dal punto di vista software non è difficile trovare manuali di
configurazione apparati FTTC Cisco e Huawei che possono essere configurati
per servire uno specifico cliente con ADSL. Invece di VDSL. Da quanto
capisco VDSL è retro-compatible per design.
> Quali lavori? La maggior parte delle persone ha solamente dovuto togliere un
> router vecchio e metterne uno nuovo.
> In alcuni casi se hanno avuto un tecnico un minimo sveglio durante il test si
> sono fatti escludere le altre prese telefoniche o in rari casi di tecnici
> preparati e router decenti hanno fatto passare dal router le derivazioni.
> Ma di base non serve alcun lavoro.
Concordo con la descrizione. Che riflette la mia esperienza. Il mio punto è
che anche questi piccoli lavori, sostituzione modem e riconfigurazione
prese, non sarebbero stati necessari per milioni di persone. Per esigenze
effettivamente ridotte più che per resistenza al progresso tecnologico.
L’ultimo step a VDSL sarebbe poi potuto avvenire con sforzo ancora più
ridotto visto che, una volta completato il passaggio a FTTC ADSL, lato
Telecom si sarebbe trattato puramente di configurazione software. Diverso
chiaramente il discorso per FTTH.
Come ostacoli alla soluzione che ho tratteggiato avranno però pesato anche
competizione ridotta su FTTC, quasi tutta su rete Telecom, e gli incentivi
europei, concordati con l’Italia, che fissano il cut off a 30 Mbps.
Discorso completamente accademico credo: il passaggio a FTTC VDSL o FTTH a
livello nazionale è quasi completo. Comunque basta guardare le statistiche
AGCOM. Però ho pensato interessante leggere il punto di vista di altri in
un forum dedicato.
>
> TIM spende comunque di marketing.
> E invece meno male che hanno cambiato il router/modem, perché in giro ci sono
> ancora troppi apparati obsoleti vulnerabili che provocano rogne.
> Il rifiuto elettronico verrà gestito come da normativa.
>
Fair enough. Però quegli apparati obsoleti sarebbero stati connessi ad
apparati FTTC molto più nuovi delle centrali. Un miglioramento
generazionale.