Il 27/12/16 12:14, Gabriele - onenet ha scritto:
>
> Questa discussione è interessante, mi permetto di far notare però che
> siamo quasi nel 2017 e c'è stata una evoluzione sia nei consumi degli
> apparati (diminuiti) che per gli UPS (maggiore efficienza sia HW che SW
> e ridotte dimensioni).
> Soli 8 minuti per 240W con 2Kva mi pare un po' poco :-)
>
forse mi sono spiegato male: gli 8 minuti sono riferiti all'ups
"caricato" alla potenza nominale della casa, ovvero 2Kva
In questo caso l'ups con le caratteristiche sopra riportate è in grado
di tenere acccese le lampade (che, per inciso, montano alimentatori
elettronici che, rispetto ai vecchi ferromagnetici, hanno un ottimo
rendimento con un cosfi pari a 0,99) con un consumo reale di 240W per
circa 40 minuti.
Per inciso l'ups è del tipo fatto per apparati di telecomunicazione (del
tipo on line doppia conversione), riprogrammato in modalità "eco"
(ovvero off line, mantenimento batterie, commutazione da rete a batteria
in 4ms in caso di rete fuori tolleranza).
L'uso di questo tipo di configurazione (anche se adesso sono nati
appositi ups con questo scopo, vengono denominati CPS) ti permette di
utilizzare un minor numero di lampade per l'illuminazione di sicurezza,
abbassando i costi di manutenzione nel tempo rispetto all'uso di lampade
autonome con propria batteria.
Per inciso una lampada 1x18w, se alimentata a 2230vca ha un flusso
nominale pari al 100% del valore del tubo fluorescente.
La stessa lampada, con batteria autonoma, in emergenza ha una resa,
nella migliore delle ipotesi, del 22%.
Domani in ufficio vedo di recuperare i dati finali piu' precisi
--
Saluti
Bruno