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Sono indignato!!

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MacMax

unread,
Jun 5, 2001, 3:15:22 PM6/5/01
to ca...@comune.modena.it, roberto...@quotidiano.net, nod...@sincretech.it, giol...@gulliver.it
Qualcuno é iscritto al CAI?
Bene, allora smetta di andare in montagna!!

http://ilrestodelcarlino.monrif.net/chan/2/15:2247984:/2001/06/05

Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti ad incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro sola (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.
Come se nessuna guida sia mai rimasta uccisa da un fulmine....

Qui l'articolo in questione:

«Una pazzia quella gita»

    MODENA — «E' stata una pazzia, affrontare la montagna con quel tempo».
    Inevitabili, come quasi sempre in questi casi, le polemiche e la saggezza del
    giorno dopo. Ma le guide alpine cortinesi parlano chiaro: la morte di Roberta
    Bruscagnin, la ragazza uccisa da un fulmine sulle montagne sopra Cortina,
    poteva essere evitata. Forse bastava un po' di prudenza in più. Ma spesso
    l'escursionista fa fatica a rinunciare alla gita programmata.
    La notizia della morte di Roberta Bruscagin è giunta a San Prospero, piccolo
    paese della Bassa Modenese, nel tardo pomeriggio di domenica. Qui abita la
    famiglia della sfortunata escursionista, morta sulla cima del Sas de Stria. I
    genitori di Roberta ieri sono partiti alla volta del paese ampezzano per compiere
    il triste rito del riconoscimento della salma. Il funerale della escursionista del Cai
    (che era alla sua quinta esperienza) si terrà oggi pomeriggio.
    «Sì, questa gita al passo Falzarego - sostiene il segretario delle guide alpine locali
    - è stata una vera pazzia. Il tempo già alla mattina non prometteva nulla di
    buono e per il pomeriggio erano previsti temporali. Tutte le volte che accadono
    disgrazie 'prevedibili'- accusa il responsabile cortinese- succedono sempre a
    escursionisti del Cai o a comitive di preti, non sono preparati ai pericoli della
    montagna e fanno degli errori che purtroppo costano troppo cari». Di parere
    opposto è invece Alfredo Artioli, il 39enne di Campogalliano che era insieme a
    Roberta nella grotta e che, ancora sotto choc, racconta che: «Le previsioni
    metereologiche per la giornata tendevano al sereno».
    Stefania Pelli

Ho letto questa notizia proprio oggi sul Resto del Carlino mentre cercavo altri articoli riguardanti la penosa vicenda della nostra ragazza che é deceduta domenica sul Sass Strià.
E sono rimasto di sasso....

A prescindere dal fatto che molti INA hanno una esperienza a volte molto superiore a quelle di alcune guide, (ed é il caso del direttore del corso coinvolto nell'incidente) e che, ovviamente, la stragrande maggioranza degli escursionisti e degli alpinisti é tesserata CAI, mi chiedo:

é lecita una affermazione del genere?

Attendo una risposta in merito.
 

Saluti.

Massimo Ori

P.S.
Ho già inviato questa mail di protesta al CAI di Modena, al CAI Italiano, alla AGAI e al Resto del Carlino.
 
 

massimo

unread,
Jun 5, 2001, 3:48:54 PM6/5/01
to
stronzate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scuatemi sono quasi 30 anni che vado in montagna, ma sono puttanate!!!!!!!!!!!!!
gli incidenti succedono sicuramente anche per imprudenza, ma molto spesso per disgraziata fatalità!!!!!!!!!!!!!!!
amen
ciao max
"MacMax" <m...@musicshop.it> ha scritto nel messaggio news:3B1D2FC6...@musicshop.it...

massimo

unread,
Jun 5, 2001, 4:03:09 PM6/5/01
to
 
"massimo" <massimo....@tin.it> ha scritto nel messaggio news:...
stronzate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scusatemi sono quasi 30 anni che vado in montagna, ma queste sono puttanate!!!!!!!!!!!!!

mimar

unread,
Jun 5, 2001, 4:18:08 PM6/5/01
to
Su 5025 persone soccorse dal CNSAS nel 2000, il 91.1% NON era iscritto
CAI... evidentemente gli iscritti CAI hanno già smesso di andare in
montagna... :-)

Ciao Mario - Lecco

"MacMax" <m...@musicshop.it> ha scritto nel messaggio
news:3B1D2FC6...@musicshop.it...

| Qualcuno é iscritto al CAI?
| Bene, allora smetta di andare in montagna!!
|
| http://ilrestodelcarlino.monrif.net/chan/2/15:2247984:/2001/06/05
|
| Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti ad
| incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno
| in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
| Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro sola
| (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.
| Come se nessuna guida sia mai rimasta uccisa da un fulmine....
|
| Qui l'articolo in questione:

......cut.....

igormax

unread,
Jun 6, 2001, 3:04:01 AM6/6/01
to
Per quanto riguarda gli iscritti CAI non riesco a capire perchè Gaspari abbia detto una cosa del genere, ma per quanto riguarda il resto, non vorrei andare controcorrente, ma se non ricordo male in alcuni post precedenti c'era molta gente del ng che riteneva preti e comitive simili non adatti alla montagna.....
Cos'è hanno cambiato idea?
Quello che è successo domenica in molte zone del Belluense non è stata assolutamente solo fatalità. Questo è quanto emerso da un'analisi attenta e obbiettiva da parte di molti "esperti" (evito l'analisi dettagliata dei fatti, sarebbe troppo lunga).
Ripeto ancora una volta che non voglio dare giudizi o criticare nessuno, ma spesso quello che ci affrettiamo a giustificare con il termine "tragica fatalità" è solo imprudenza, negligenza, azzardo, leggerezza, o semplice voglia di andare avanti, a qualunque costo.
A chi non è mai successo?
A me è capitato diverse volte, ma fortunatamente mi è sempre andata bene, domenica invece non è andata così, punto e basta.
Gaspari non ha il diritto di dire quello che ha detto nei confronti degli iscritti CAI ma sono certo che l'esperienza non gli manca e forse, anche esagerando, quello che voleva dire era semplicemente che le disgrazie in montanga non sono tutte da attribuire alla fatalità.
E' vero che il giorno dopo è facile parlare, ma allora, o stiamo tutti zitti e non diciamo niente, oppure diciamo le cose come stanno, senza ipocrisia e moralismi.
Sincero dolore per le vittime ma dura accettazione dei fatti e che siano di monito a noi stessi.
 
Massimo
 
 

paolini

unread,
Jun 6, 2001, 4:31:20 AM6/6/01
to
io direi che piuttosto che parlare senza sapere, senza esserci stati lì, al fianco di Roberta, in quei momenti, allora è moooolto meglio starsi zitti. La previsione del tempo dava 40-60% di probabilità di temporali al mattino presto, e al mattino presto, ore 8.00, qd siamo partiti, c'era il sole. Il pomeriggio davano lo 0.20% di probabilità temporali.
 Noi siamo allievi di un corso di alpinismo, e i nostri istruttori non sono pazzi da legare, da mettere a repentaglio le nostre vite: il loro giudizio è stato ponderato e sono sempre stati attentissimi e accorti ai rischi in montagna, mai e poi mai hanno smesso di stimolare la nostra sensibilità al riguardo.
Nessuno ha voluto fare il banzai, la pazzia di arrampicare a tutti i costi. Il tempo ci ha sorpresi, ha cominciato a nevicare, eppoi sono venuti i fulmini, del tutto inaspettati, con la neve. Non c'era possibilità di scampo, è difficile da spiegare per chi non era lì, difficilissimo: è stato tutto estremamente improvviso.
 
Come potete pensare che istruttori di un corso di alpinismo, enormemente responsabilizzati nei nostri confronti, abbiamo pensato di fare la fighinata di commettere "imprudenza, negligenza, azzardo, leggerezza, o semplice voglia di andare avanti, a qualunque costo", per usare le parole che sono state usate.
 
spesso quello che ci affrettiamo a giustificare con il termine "tragica fatalità" è solo imprudenza, negligenza, azzardo, leggerezza, o semplice voglia di andare avanti, a qualunque costo.
 
già, spesso, ma non stavolta: ve lo dico io, che c'ero...
Il nostro capocorso non si è inventato il bollettino metereologico, e ad ogni modo, si stava scendendo per tornare a casa qd si è visto che il tempo volgeva al brutto.
 
Per ciò che riguarda prevedere mezz'ora o un'ora prima il temporale, come qualcuno ha detto, o sentire friggere le corde e l'aria per i fulmini, vi possiamo assicurare che non c'era nessuna di queste avvisaglie. Nevicava, eppoi improvvisamente sono arrivati i lampi.
 
Non è come voi pensate. Non è vero che i nostri istruttori sono stati imprudenti.
Punto e basta. Eppoi adesso elencate pure tutte le cose che ci sono da dire per evitare incidenti, per essere di aiuto agli altri, per evitare che si ripetano episodi tragici: questo mi va benissimo!!!!!
Non è ironia, nel vero senso della parola.
ciao
pao

igormax

unread,
Jun 6, 2001, 5:26:01 AM6/6/01
to
Non avercela con me, capisco come ti senti, credimi.
Ho perso un amico, istruttore, durante un corso di alpinismo, caduto con il suo allievo sul passo Giau, e se qualcuno mi avesse detto le cose che ho detto io, mi sare comportato come te.
Forse tra qualche tempo capirai cosa intendo veramente dire quando affermo che tutti noi, sia che siamo allievi, istruttori, soci Cai o guide alpine, siamo semplicemente UOMINI.....dei semplici e vulnerabili piccoli uomini.
La montagna non è cattiva, è solo che alle volte non ci perdona.
 
Massimo
 
PS. Domenica il mio compare, istruttore, era con gli allievi di un corso roccia proprio sul falzarego ad arrampicare.....
 
 

Paolo Checchia

unread,
Jun 6, 2001, 6:04:15 AM6/6/01
to
Io come avrete capito dal messaggio che trovate sotto
(caduta e ritorno), ho avuto fortuna.
Quindi posso solo aggiungermi al dolore di chi era vicino a chi non
l'ha avuta.

Ma, fammi capire: e' vero quello che hanno scritto i giornali cioe' che
il fulmine e' entrato dentro una grotta?
E se si' quanto profonda?

Grazie


Paolo Checchia tel. ++39 049 8277058


--
Posted from ux1.unipd.it [147.162.1.100]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Gipo

unread,
Jun 6, 2001, 9:32:04 AM6/6/01
to
> Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti
>ad incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno
>in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
>Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro
>sola (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.

Direi che è molto triste vedere dei professionisti della montagna
strumentalizzare una disgrazia l'opportunità per fare un po' di pubblicità
gratuita alla propria professione.

Peraltro qualcuno ha già sottolineato che le statistiche sugli interventi
del soccorso alpino smentiscono totalmente le loro affermazioni (almeno
rispetto ai teserati CAI perché credo che sui preti non ci siano
statistiche).

Dati alla mano mi piacerebbe tanto chiedere una smentita al "segretario
delle guide alpine locali" .... c'è qualcuno che ha accesso alle statistcihe
del soccorso alpino in quella zona ?

Ciao
Gipo


Luigi Telmon

unread,
Jun 6, 2001, 11:13:40 AM6/6/01
to

Paolo Checchia <chec...@pd.infn.it> wrote in message
3B1E1D41...@pd.infn.it...

Le nicchie e le cavità sulle pareti e i ripari sotto i sassi isolati sono
facilmente soggetti ai fulmini.
Sul fondo delle nicchie e delle grotte, in parete, i fulmini tendono a
seguire le fessure, normalmente presenti, che risultano buoni conduttori per
la presenza di acqua durante le precipitazioni, inoltre sono pericolose le
soste sull'imboccatura delle grotte, delle nicchie e dei ripari sotto i
sassi, in quanto si costituisce una linea di continuità del conduttore.
Sono addolorato e capisco i vari stati d'animo.
Comunque il comportamento dei fulmini è ancora poco conosciuto ed
imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo è morto in rifugio,
seduto vicino alla stufa: il fulmine è entrato dal camino!!!
In Gardeccia un ragazzo è morto fulminato mentre era in tenda.
Quanto ai temporali, se non si tratta di temporali da fronte freddo, che
sono più facilmente prevedibili, è vero che sono spesso improvvisi e
talvolta non si vedono arrivare in quanto possono svilupparsi al di là della
parete che si sta salendo (temporali termici e orografici). Questi, infatti,
in genere, sono eventi molto localizzati, per cui i bollettini meteo possono
essere solo molto generici e riferirsi ad uno stato di instabilità
atmosferica molto generalizzato. La previsione locale la si può fare solo
con una buona conoscenza dei fenomeni meteorologici connessi con lo sviluppo
dei cumulonembi, che è necessario imparare ad osservare bene. Ad esempio è
un preavviso di temporale quasi sicuro lo sviluppo di "cumulus castellanus"
e "cumulus congestus" che rapidamente possono trasformarsi in "cumulus
nimbus" cioè in nube temporalesca.
Ciao
Gigitel


Zef

unread,
Jun 6, 2001, 12:02:44 PM6/6/01
to

> > Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti
> >ad incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno
> >in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
> >Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro
> >sola (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.
>
> Direi che è molto triste vedere dei professionisti della montagna
> strumentalizzare una disgrazia l'opportunità per fare un po' di pubblicità
> gratuita alla propria professione.
>


acc.... mi hai rubato la risposta!

concordo pienamente in quanto da sempre le sedi e soci CAI
sono "concorrenti" delle Guide Alpine (....ora forse meno)

al "capo" delle guide non è sembrato vero di ricordare a tutti
che non si deve andare in montagna senza l'aiuto di una guida,
un atteggiamento che si avvicina molto all'ambiente politico!!!

mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di quel clamoroso incidente
dove perirono parecchie guide in esercitazione (una decina o più sul Rosa)
a volte tacere è sinonimo d'intelligenza e rispetto ...a volte....

pensate alla famiglia della poveretta e a chi si è sentito,
da questo articolo, complice del tragico evento (il responsabile del corso)

ciao ciao
Zef

Whitemount Stefano

unread,
Jun 6, 2001, 12:04:27 PM6/6/01
to
On Wed, 6 Jun 2001 17:13:40 +0200, "Luigi Telmon"
<net0...@cr-surfing.net> wrote:


>imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo è morto in rifugio,
>seduto vicino alla stufa: il fulmine è entrato dal camino!!!

Quella del fulmine attraverso il camino è vecchia, in una casa di
amici a Fondo nella Nonestal :-), essendo la casa in cima ad una
collinetta con da un lato il precipizio con al fondo il torrente Noce,
riceveva una notevole scarica di fulmini che per la gran parte
scendevano giù per il camino faccendo aprire e chiudere a scatto la
pesante guardiola di ghisa :-)

--
slu...@bigfoot.com
http://www.geocities.com/Yosemite/Trails/7740/sci.html
Powder to the People
Stefano Whitemount Lucchini

Daniele Guastavino

unread,
Jun 6, 2001, 12:58:47 PM6/6/01
to

>mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di quel clamoroso incidente
>dove perirono parecchie guide in esercitazione (una decina o piů sul Rosa)
>a volte tacere č sinonimo d'intelligenza e rispetto ...a volte....
>
ho sentito il racconto di uno degli scampati...all'incidente sul
lyskamm...(era appena morta colpita da un fulmine una guida sul
cervino)...i morti erano meno di una decina...ed in pratica...si sono
trovati su uno "scudo" di neve...che caricato dal loro peso č
scivolato a valle...le vittime sopra in peidi mentre cadevano...


-----------------
Tanti saluti e Buone Salite a Tutti
---------
Elena Del Togno
Daniele Guastavino

Massimo

unread,
Jun 6, 2001, 3:04:25 PM6/6/01
to
i cortinesi sono famosi per le loro farnetificazioni sulla montagna, non
prendertela. sembra lo sfogo di un frustato

--
massimo
"


paolini

unread,
Jun 7, 2001, 2:41:12 AM6/7/01
to
grazie, finalmente qualche parola intelligente......
paopao

Luigi Telmon <net0...@cr-surfing.net> wrote in message
9flh2b$anr$1...@news.flashnet.it...

Bjbo

unread,
Jun 7, 2001, 6:56:54 AM6/7/01
to

"Luigi Telmon" <net0...@cr-surfing.net> ha scritto nel messaggio

Ciao Gigitel
meno male che continui a sorvegliare questa banda di scapestrati. :-)
>
> Le nicchie e le cavitā sulle pareti e i ripari sotto i sassi isolati sono


> facilmente soggetti ai fulmini.
> Sul fondo delle nicchie e delle grotte, in parete, i fulmini tendono a
> seguire le fessure, normalmente presenti, che risultano buoni conduttori
per
> la presenza di acqua durante le precipitazioni,

Forse non č questo il caso, le conseguenze sarebbero state pių gravi.

> inoltre sono pericolose le
> soste sull'imboccatura delle grotte, delle nicchie e dei ripari sotto i

> sassi, in quanto si costituisce una linea di continuitā del conduttore.

E' pių probabile che sia andata cosė e gli altri saranno stati colpiti di
striscio per la vicinanza ed il contatto con la sfortunata ragazza.
Dal racconto di pao pao non sappiamo se avevano un'altra possibilitā, ma pių
ne imparo sui fulmini e meno facilmente riesco ad individuare un posto
relativamente sicuro.

> Sono addolorato e capisco i vari stati d'animo.

> Comunque il comportamento dei fulmini č ancora poco conosciuto ed
> imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo č morto in rifugio,
> seduto vicino alla stufa: il fulmine č entrato dal camino!!!
> In Gardeccia un ragazzo č morto fulminato mentre era in tenda.


> Quanto ai temporali, se non si tratta di temporali da fronte freddo, che

> sono pių facilmente prevedibili, č vero che sono spesso improvvisi e
> talvolta non si vedono arrivare in quanto possono svilupparsi al di lā


della
> parete che si sta salendo (temporali termici e orografici). Questi,
infatti,
> in genere, sono eventi molto localizzati, per cui i bollettini meteo
possono

> essere solo molto generici e riferirsi ad uno stato di instabilitā
> atmosferica molto generalizzato. La previsione locale la si puō fare solo


> con una buona conoscenza dei fenomeni meteorologici connessi con lo
sviluppo

> dei cumulonembi, che č necessario imparare ad osservare bene. Ad esempio č


> un preavviso di temporale quasi sicuro lo sviluppo di "cumulus
castellanus"
> e "cumulus congestus" che rapidamente possono trasformarsi in "cumulus

> nimbus" cioč in nube temporalesca.

Se avessi avuto un comandante come te avrei un'altro ricordo degli alpini.
:))

> Ciao
> Gigitel
>
Ciao
--
Bjbo

Togli le scarpe per rispondere
----------------------------------------------------------------


Paolo Bacoccoli

unread,
Jun 7, 2001, 4:42:50 PM6/7/01
to
On Tue, 05 Jun 2001 19:48:54 GMT, "massimo" <massimo....@tin.it>
wrote:

>stronzate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scuatemi sono quasi 30 anni che vado =


>in montagna, ma sono puttanate!!!!!!!!!!!!!

Non pensate che, prima di lanciarsi in anatemi, sarebbe meglio
accertarsi sulla fondatezza delle notizie e delle dichiarazioni?
Purtroppo, delle volte, i giornali alimentano ad arte le polemiche.
E' successo gia' nel NG, e molti se ne ricorderanno, di una polemica
per un articolo su "Ghiri murati vivi", apparso sulla rivista "Su
alto". Fortunatamente l'"assassino" di ghiri ha avuto modo di esporre
il proprio punto di vista, che, come potete immaginare, era
completamente diverso da quello scritto nella rivista.

Concordo con l'opinione di molti, comunque, che parlare di questi
argomenti puo' servire solo per cercare di imparare dalle tragiche
esperienze altrui. Additare un colpevole, scagliarsi contro questo o
quello, cercare un capro espiatorio, serve soltanto ai "pennivendoli".

Paolo


Emanuele Cinelli

unread,
Jun 8, 2001, 5:00:57 AM6/8/01
to
"Paolo Bacoccoli" <ba...@protec.it> ha scritto nel messaggio
news:3b1fe68...@News.protec.it...

> On Tue, 05 Jun 2001 19:48:54 GMT, "massimo"
<massimo....@tin.it>
> wrote:
> Non pensate che, prima di lanciarsi in anatemi, sarebbe meglio
> accertarsi sulla fondatezza delle notizie e delle dichiarazioni?
> Purtroppo, delle volte, i giornali alimentano ad arte le polemiche.
>

Sono perfettamente d'accordo.

> Concordo con l'opinione di molti, comunque, che parlare di questi
> argomenti puo' servire solo per cercare di imparare dalle tragiche
> esperienze altrui.

Si, è importante analizzare i fatti con completa obiettività (certo
non è facile, specie per chi è direttamente o indirettamente coinvolto
negli avvenimenti, ma bisogna provarci) per individuare, se possibile,
le cause (reali, non fittizie o presunte) e gli eventuali errori al
fine di poterne trarre insegnamento (non ne ricordo il titolo ma ho
visto un libro che raccoglieva e analizzava diversi incidenti di
montagna, traendone conclusioni molto interessanti ed istruttive).

Personalmente sono alpinisticamente (e non solo) cresciuto sulla base
delle critiche ai miei stessi comportamenti, riconoscendo i miei
stessi errori, evitando di accusare la fatalità, il caso, la sfortuna
(nei quali assolutamente non credo).

Al contrario, mi sono sempre astenuto dal valutare gli altrui
comportamenti, salvo specifica richiesta da parte dell'interessato o
degli interessati.

> Additare un colpevole, scagliarsi contro questo o
> quello, cercare un capro espiatorio, serve soltanto ai
"pennivendoli".

Questo non serve a niente e a nessuno.
Salvo, ovviamente, casi di colpa grave (per quel che mi risulta mai
rilevati dalle indagini) o dolo (lo metto per completezza ma lo
escludo di principio dai fatti alpinistici), per i quali, però, deve
pensarci il giudice.

Ciao
Emanuele


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