http://ilrestodelcarlino.monrif.net/chan/2/15:2247984:/2001/06/05
Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti
ad incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno
in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro
sola (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.
Come se nessuna guida sia mai rimasta uccisa da un fulmine....
Qui l'articolo in questione:
«Una pazzia quella gita»
MODENA — «E' stata una pazzia, affrontare la
montagna con quel tempo».
Inevitabili, come quasi sempre in questi casi, le
polemiche e la saggezza del
giorno dopo. Ma le guide alpine cortinesi parlano
chiaro: la morte di Roberta
Bruscagnin, la ragazza uccisa da un fulmine sulle
montagne sopra Cortina,
poteva essere evitata. Forse bastava un po' di prudenza
in più. Ma spesso
l'escursionista fa fatica a rinunciare alla gita
programmata.
La notizia della morte di Roberta Bruscagin è
giunta a San Prospero, piccolo
paese della Bassa Modenese, nel tardo pomeriggio
di domenica. Qui abita la
famiglia della sfortunata escursionista, morta sulla
cima del Sas de Stria. I
genitori di Roberta ieri sono partiti alla volta
del paese ampezzano per compiere
il triste rito del riconoscimento della salma. Il
funerale della escursionista del Cai
(che era alla sua quinta esperienza) si terrà
oggi pomeriggio.
«Sì, questa gita al passo Falzarego
- sostiene il segretario delle guide alpine locali
- è stata una vera pazzia. Il tempo già
alla mattina non prometteva nulla di
buono e per il pomeriggio erano previsti temporali.
Tutte
le volte che accadono
disgrazie 'prevedibili'- accusa il responsabile
cortinese- succedono sempre a
escursionisti del Cai o a comitive di preti,
non sono preparati ai pericoli della
montagna e fanno degli errori che purtroppo costano
troppo cari». Di parere
opposto è invece Alfredo Artioli, il 39enne
di Campogalliano che era insieme a
Roberta nella grotta e che, ancora sotto choc, racconta
che: «Le previsioni
metereologiche per la giornata tendevano al sereno».
Stefania Pelli
Ho letto questa notizia proprio oggi sul Resto del Carlino mentre cercavo
altri articoli riguardanti la penosa vicenda della nostra ragazza che é
deceduta domenica sul Sass Strià.
E sono rimasto di sasso....
A prescindere dal fatto che molti INA hanno una esperienza a volte molto superiore a quelle di alcune guide, (ed é il caso del direttore del corso coinvolto nell'incidente) e che, ovviamente, la stragrande maggioranza degli escursionisti e degli alpinisti é tesserata CAI, mi chiedo:
é lecita una affermazione del genere?
Attendo una risposta in merito.
Saluti.
Massimo Ori
P.S.
Ho già inviato questa mail di protesta al CAI di Modena, al
CAI Italiano, alla AGAI e al Resto del Carlino.
"MacMax" <m...@musicshop.it> ha scritto nel messaggio news:3B1D2FC6...@musicshop.it...
"massimo" <massimo....@tin.it> ha scritto nel messaggio news:...stronzate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scusatemi sono quasi 30 anni che vado in montagna, ma queste sono puttanate!!!!!!!!!!!!!
Ciao Mario - Lecco
"MacMax" <m...@musicshop.it> ha scritto nel messaggio
news:3B1D2FC6...@musicshop.it...
| Qualcuno é iscritto al CAI?
| Bene, allora smetta di andare in montagna!!
|
| http://ilrestodelcarlino.monrif.net/chan/2/15:2247984:/2001/06/05
|
| Secondo Franco Gaspari, capo delle GA di Cortina, i più soggetti ad
| incidenti a causa della faciloneria e della inesperienza con cui vanno
| in montagna, sono gli istruttori del CAI, i tesserati e i preti!!!
| Come se alle GA fosse conferito il potere di assicurare con la loro sola
| (e pagata) presenza la vita dei loro accompagnati.
| Come se nessuna guida sia mai rimasta uccisa da un fulmine....
|
| Qui l'articolo in questione:
......cut.....
igormax <igo...@yahoo.com> wrote in message BBkT6.6256$Zo3....@news1.tin.it...
Ma, fammi capire: e' vero quello che hanno scritto i giornali cioe' che
il fulmine e' entrato dentro una grotta?
E se si' quanto profonda?
Grazie
Paolo Checchia tel. ++39 049 8277058
--
Posted from ux1.unipd.it [147.162.1.100]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Direi che è molto triste vedere dei professionisti della montagna
strumentalizzare una disgrazia l'opportunità per fare un po' di pubblicità
gratuita alla propria professione.
Peraltro qualcuno ha già sottolineato che le statistiche sugli interventi
del soccorso alpino smentiscono totalmente le loro affermazioni (almeno
rispetto ai teserati CAI perché credo che sui preti non ci siano
statistiche).
Dati alla mano mi piacerebbe tanto chiedere una smentita al "segretario
delle guide alpine locali" .... c'è qualcuno che ha accesso alle statistcihe
del soccorso alpino in quella zona ?
Ciao
Gipo
Le nicchie e le cavità sulle pareti e i ripari sotto i sassi isolati sono
facilmente soggetti ai fulmini.
Sul fondo delle nicchie e delle grotte, in parete, i fulmini tendono a
seguire le fessure, normalmente presenti, che risultano buoni conduttori per
la presenza di acqua durante le precipitazioni, inoltre sono pericolose le
soste sull'imboccatura delle grotte, delle nicchie e dei ripari sotto i
sassi, in quanto si costituisce una linea di continuità del conduttore.
Sono addolorato e capisco i vari stati d'animo.
Comunque il comportamento dei fulmini è ancora poco conosciuto ed
imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo è morto in rifugio,
seduto vicino alla stufa: il fulmine è entrato dal camino!!!
In Gardeccia un ragazzo è morto fulminato mentre era in tenda.
Quanto ai temporali, se non si tratta di temporali da fronte freddo, che
sono più facilmente prevedibili, è vero che sono spesso improvvisi e
talvolta non si vedono arrivare in quanto possono svilupparsi al di là della
parete che si sta salendo (temporali termici e orografici). Questi, infatti,
in genere, sono eventi molto localizzati, per cui i bollettini meteo possono
essere solo molto generici e riferirsi ad uno stato di instabilità
atmosferica molto generalizzato. La previsione locale la si può fare solo
con una buona conoscenza dei fenomeni meteorologici connessi con lo sviluppo
dei cumulonembi, che è necessario imparare ad osservare bene. Ad esempio è
un preavviso di temporale quasi sicuro lo sviluppo di "cumulus castellanus"
e "cumulus congestus" che rapidamente possono trasformarsi in "cumulus
nimbus" cioè in nube temporalesca.
Ciao
Gigitel
acc.... mi hai rubato la risposta!
concordo pienamente in quanto da sempre le sedi e soci CAI
sono "concorrenti" delle Guide Alpine (....ora forse meno)
al "capo" delle guide non è sembrato vero di ricordare a tutti
che non si deve andare in montagna senza l'aiuto di una guida,
un atteggiamento che si avvicina molto all'ambiente politico!!!
mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di quel clamoroso incidente
dove perirono parecchie guide in esercitazione (una decina o più sul Rosa)
a volte tacere è sinonimo d'intelligenza e rispetto ...a volte....
pensate alla famiglia della poveretta e a chi si è sentito,
da questo articolo, complice del tragico evento (il responsabile del corso)
ciao ciao
Zef
>imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo è morto in rifugio,
>seduto vicino alla stufa: il fulmine è entrato dal camino!!!
Quella del fulmine attraverso il camino è vecchia, in una casa di
amici a Fondo nella Nonestal :-), essendo la casa in cima ad una
collinetta con da un lato il precipizio con al fondo il torrente Noce,
riceveva una notevole scarica di fulmini che per la gran parte
scendevano giù per il camino faccendo aprire e chiudere a scatto la
pesante guardiola di ghisa :-)
--
slu...@bigfoot.com
http://www.geocities.com/Yosemite/Trails/7740/sci.html
Powder to the People
Stefano Whitemount Lucchini
-----------------
Tanti saluti e Buone Salite a Tutti
---------
Elena Del Togno
Daniele Guastavino
--
massimo
"
Luigi Telmon <net0...@cr-surfing.net> wrote in message
9flh2b$anr$1...@news.flashnet.it...
Ciao Gigitel
meno male che continui a sorvegliare questa banda di scapestrati. :-)
>
> Le nicchie e le cavitā sulle pareti e i ripari sotto i sassi isolati sono
> facilmente soggetti ai fulmini.
> Sul fondo delle nicchie e delle grotte, in parete, i fulmini tendono a
> seguire le fessure, normalmente presenti, che risultano buoni conduttori
per
> la presenza di acqua durante le precipitazioni,
Forse non č questo il caso, le conseguenze sarebbero state pių gravi.
> inoltre sono pericolose le
> soste sull'imboccatura delle grotte, delle nicchie e dei ripari sotto i
> sassi, in quanto si costituisce una linea di continuitā del conduttore.
E' pių probabile che sia andata cosė e gli altri saranno stati colpiti di
striscio per la vicinanza ed il contatto con la sfortunata ragazza.
Dal racconto di pao pao non sappiamo se avevano un'altra possibilitā, ma pių
ne imparo sui fulmini e meno facilmente riesco ad individuare un posto
relativamente sicuro.
> Sono addolorato e capisco i vari stati d'animo.
> Comunque il comportamento dei fulmini č ancora poco conosciuto ed
> imprevedibile: anni fa, sul Rocciamelone, un uomo č morto in rifugio,
> seduto vicino alla stufa: il fulmine č entrato dal camino!!!
> In Gardeccia un ragazzo č morto fulminato mentre era in tenda.
> Quanto ai temporali, se non si tratta di temporali da fronte freddo, che
> sono pių facilmente prevedibili, č vero che sono spesso improvvisi e
> talvolta non si vedono arrivare in quanto possono svilupparsi al di lā
della
> parete che si sta salendo (temporali termici e orografici). Questi,
infatti,
> in genere, sono eventi molto localizzati, per cui i bollettini meteo
possono
> essere solo molto generici e riferirsi ad uno stato di instabilitā
> atmosferica molto generalizzato. La previsione locale la si puō fare solo
> con una buona conoscenza dei fenomeni meteorologici connessi con lo
sviluppo
> dei cumulonembi, che č necessario imparare ad osservare bene. Ad esempio č
> un preavviso di temporale quasi sicuro lo sviluppo di "cumulus
castellanus"
> e "cumulus congestus" che rapidamente possono trasformarsi in "cumulus
> nimbus" cioč in nube temporalesca.
Se avessi avuto un comandante come te avrei un'altro ricordo degli alpini.
:))
> Ciao
> Gigitel
>
Ciao
--
Bjbo
Togli le scarpe per rispondere
----------------------------------------------------------------
>stronzate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scuatemi sono quasi 30 anni che vado =
>in montagna, ma sono puttanate!!!!!!!!!!!!!
Non pensate che, prima di lanciarsi in anatemi, sarebbe meglio
accertarsi sulla fondatezza delle notizie e delle dichiarazioni?
Purtroppo, delle volte, i giornali alimentano ad arte le polemiche.
E' successo gia' nel NG, e molti se ne ricorderanno, di una polemica
per un articolo su "Ghiri murati vivi", apparso sulla rivista "Su
alto". Fortunatamente l'"assassino" di ghiri ha avuto modo di esporre
il proprio punto di vista, che, come potete immaginare, era
completamente diverso da quello scritto nella rivista.
Concordo con l'opinione di molti, comunque, che parlare di questi
argomenti puo' servire solo per cercare di imparare dalle tragiche
esperienze altrui. Additare un colpevole, scagliarsi contro questo o
quello, cercare un capro espiatorio, serve soltanto ai "pennivendoli".
Paolo
Sono perfettamente d'accordo.
> Concordo con l'opinione di molti, comunque, che parlare di questi
> argomenti puo' servire solo per cercare di imparare dalle tragiche
> esperienze altrui.
Si, è importante analizzare i fatti con completa obiettività (certo
non è facile, specie per chi è direttamente o indirettamente coinvolto
negli avvenimenti, ma bisogna provarci) per individuare, se possibile,
le cause (reali, non fittizie o presunte) e gli eventuali errori al
fine di poterne trarre insegnamento (non ne ricordo il titolo ma ho
visto un libro che raccoglieva e analizzava diversi incidenti di
montagna, traendone conclusioni molto interessanti ed istruttive).
Personalmente sono alpinisticamente (e non solo) cresciuto sulla base
delle critiche ai miei stessi comportamenti, riconoscendo i miei
stessi errori, evitando di accusare la fatalità, il caso, la sfortuna
(nei quali assolutamente non credo).
Al contrario, mi sono sempre astenuto dal valutare gli altrui
comportamenti, salvo specifica richiesta da parte dell'interessato o
degli interessati.
> Additare un colpevole, scagliarsi contro questo o
> quello, cercare un capro espiatorio, serve soltanto ai
"pennivendoli".
Questo non serve a niente e a nessuno.
Salvo, ovviamente, casi di colpa grave (per quel che mi risulta mai
rilevati dalle indagini) o dolo (lo metto per completezza ma lo
escludo di principio dai fatti alpinistici), per i quali, però, deve
pensarci il giudice.
Ciao
Emanuele