Visto le Rocce del Gridone, ho l'impressione che questo itinerario
dev'essere con qualche arrampicata.
Qualcuno da voi conosce questa traversata delle Rocce del Gridone e
puo dire come sono le difficoltà? Il Rifugio è aperto?
Grazie!
ciao
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Ciao,
Sono salito alle Rocce del Gridone l'anno scorso da Moneto ( un po' più su di
Palagnedra) praticamente sul confine italo svizzero, gli ultimi 400 metri sono
di facile arrampicata con qualche tratto attrezzato, sbucati in cresta la si
percorre verso Est fino al punto più alto. Tu se non ho capito male sei passato
ancora più a Est alla bocchetta del Fornale.
Per raggiungere il rifugio Alpino ( credo che sia non custodito) dalla bocchetta
devi percorrere tutta la cresta in direzione Ovest, troverai quindi delle tracce
che scendono sul versante Nord molto ripido e molto umido fino a circa 1600
metri dove incroci il sentiero normale per l'Alpino, per raggiungere Finero il
sentiero più interessante riprende in direzione Sud puntando proprio sotto
l'inizio della cresta Ovest del Gridone, poi sopra una morena arriverai al
rifugio Pluni ( altro rifugio non custodito) e quindi in una pineta a Finero.
Normalmente è un percorso che può essere fatto senza corda, ( Max II grado)
comunque alcuni tratti sono un po' esposti, altri possono essere molto
scivolosi, quindi la cosa è soggettiva, dipende molto dalla tua esperienza e
capacità.
La Kompass segna addirittura con pallini grigi un sentiero che scende la parte
più ripida della cresta Ovest, io ci ho dato un'occhiata sia da sopra che da
sotto, e credo non si possa percorrere se non arrampicando su roccia pessima,
quindi in terreno pericoloso.
Alcuni brevi tratti di questo percorso non li ho mai percorsi, ma non dovrebbero
esserci problemi.
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Saluti, Ezio
Postato dalla provincia di Varese.
Ciao.
Conosco molto bene la zona, quindi posso darti informazioni precise.
La salita della quale tu parli, altro non è che la via normale alle Rocce
del Gridone dall'Italia.
Dall'Alpe Alpino ( raggiungibile da finero con lungo sentiero passando per
Pluni e il Pian delle Streghe, itinerario segnalato ma lungo, o più
facilmente in circa 1h partendo dai viadotti nei pressi delle porte
d'Italia) parte un itinerario, tutto ottimamante segnalato, che innanzitutto
tocca la Testa di Misello, poi per un sistema di cenge e canalini consente
di raggiungere la cresta principale.
Il percorso si svolge tra tratti di sentiero tra arbusti e passaggi
elementari su roccette. Tre placche, facili e brevi ma talvolta umide, sono
facilitate dalla presenza di cavi d'acciaio. L'itinerario è parecchio
complesso, ma grazie all'ottima segnaletica non è possibile alcun errore. E'
un percorso impegnativo soprattutto per il dislivello, ma senz'altro alla
portata di qualsiasi escursionista dotato di passo fermo e buona esperienza
di montagna. non è assoulutamnte necessario essere alpinisti, arrampicatori
nè tantomeno avere attrezzatura particolare. L'ambiente è senz'altro
entusiasmante. Tanto per darti un'idea, visto che sei salito da Palagnedra e
senz'altro avrai incontrato un passaggio con una corda fissa, sappi che i
passaggi che trovi salendo da questa parte sono più o meno della stessa
difficoltà. Una volta in cresta, l'itinerario segnalato la percorre
aggirandone le difficoltà con saliscendi vari, e ti porta alla bocchetta del
Fornale. Ti consiglio comunque, per le sue caratteristiche, di percorrere
questo itinerario in salita, scendendo poi a Palagnedra, Moneto, Monadello e
da qui, passando sotto la caserma del sasso Rosso, di nuovo alle porte
d'Italia ( occhio a non perderti in questo tratto di ritorno). Il giro
totale da me indicato è di grande soddisfazione ma piuttosto lungo... mi
raccomando parti per tempo!!!
Il rifugio dell'Alpino, di proprietà degli Alpini di Villette, è chiuso a
chiave... ma non so il numero di telefono per prendere le chiavi.
Se provi a chiamare venerdì sera dalle 21 alle 22 il Cai Vigezzo
(0324/94737) forse loro ti sanno dare il numero, ma non ne sono sicuro.
Ciao e buone gite
STEFANO
-Somewhere over the rainbow-
Grazie per le ottime risposte! Ho anche trovato un libro sulla
Cannobina (da Erminio Ferrari), l'autore scrive da passaggi di I e II
grado. Ma infatto sarebbe assai strano da segnalare un itinerario di
questo tipo.
Il sentiero in Valle del Boschetto e segnalato (anche quello in Val
Bordei), ci sono infatto qualche passi su roccia e un passaggio con
una corda fissa (senza corda: arrampicata I grado).
Il problemo principale sul versante Italiano del Gridone e (per me) la
quasi totale assenza dei mezzi di trasporto publicco. Martedi sono
arrivato alla strada sotto Spoccia: Nessun autobus e per ritornare a
Malesco ho dovuto fare 14 km sulla strada (autostop impossibile: 5
macchine in 3 ore). Duro, duro...