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Caduta in ferrata.

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Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 13, 2009, 2:26:56 PM10/13/09
to
Qualcuno ha mai sperimentato una caduta in ferrata.

Mi interessa sapere come e se ha lavorato il dissipatore e come ne � venuto
fuori.

Credo sia un discorso che interessa a molti ma in rete non
ho trovato nulla a riguardo, ma solo incidenti di chi ha fatto
ferrate senza assicurazione.

grazie
ciao
G


Oclini

unread,
Oct 13, 2009, 3:59:37 PM10/13/09
to
Io sono scivolato per circa 2 mt sulla ferrata del Rio Secco (Trento) che
nonostante il nome era bagnatissima.

Non avevo il dissipatore (che di solito comunque uso) ed ovviamente
l'imbrago ha tenuto benissimo senza alcun problema.

Il dissipatore � certamente utile ma la possibilit� in ferrata di una caduta
libera di 10 mt (come da test sulle riviste) mi sembra del tutto teorica. Mi
sembra sufficiente avere un buon cordino da 9/11 mm ed un imbrago che
distribuisca sul corpo lo strappo e comunque sempre ... ma sempre il casco
... ciao.

Carlo

"Giulio Decimo Meridio" <GiuliofGiulio...@virginio.it> ha scritto
nel messaggio news:4ad4c627$0$1113$4faf...@reader2.news.tin.it...

Enea Fiorentini

unread,
Oct 13, 2009, 4:27:27 PM10/13/09
to

=================
Ciao Giulio,
hai provato a dare uno sguardo alla sezione: "Tecnica" del sito di ISM:
http://www.itsportmontagna.it/
in particolare alle pagine relative a: "I nodi di Franz Bachmann" ??
oppure alla stessa sezione "Tecnica" (piu' aggiornata) del mio sito:
http://www.eneafiorentini.it/ ??

Forse li' troverai qualche risposta alle tue domande e qualche nozione piu'
specifica sui danni, sull'uso, e sui "migliori nodi" di autoassicurazione
idonei anche per le ferrate...

Qualche anno fa, ho collaborato con il famoso Franz Bachmann (grande
alpinista - soprattutto ghiacciatore - e grande inventore di "famosi" nodi
usati per molti anni in Germania, Austria, Svizzera e anche in Italia...)
per lo studio di qualche "nuovo" nodo di autoassicurazione utile anche in
ferrata. Il risultato di questo "lavoro" di ricerca e di "prove" e' stato
appunto pubblicato sul sito di ISM e sul mio...

Il dissipatore lavora bene se e' posizionato correttamente all'interno del
sistema di protezione e se il cordino che attraversa le sue spire viene
sostituito di tanto in tanto, soprattutto dopo eventuali cadute o dopo
stress del cordino stesso, dovuto al suo utilizzo, e anche dopo qualche anno
anche se il suo uso e' saltuario...
Fortunatamente ho provato personalmente l'efficienza del dissipatore e posso
dire che ha lavorato bene. Devo anche dire che non sono state grandi cadute
(solo scivolate a poco distanza dalla protezione inferiore) altrimenti non
sarei qua a scriverti queste note...
Evitare, se non si e' super esperti, l'assemblaggio di cordini e dissipatore
"fai da te"...
Oggi non e' piu' necessario, in commercio ci sono ormai prodotti super
controllati ed efficienti...

Inoltre, come detto in lunghe discussioni di qualche anno fa sul news-group
di ISM, occorre fare attenzione al tipo di imbracatura da usare (bassa,
completa, combinata =bassa+pettorale).
La sua scelta dipende dalla lunghezza della via ferrata da risalire, dalla
sua difficolt� (strapiombante o meno), dal fatto che si trasporti sulle
spalle uno zaino pesante o meno, ecc...
Credo che si possano ancora rileggere (ricercandole sulle pagine del forum
di qualche anno fa) le lunghe discussioni e meditazioni sulle vie ferrate, e
sulle problematiche correlate...
Per cui non vado oltre e ti suggerisco di andare a rileggerle...

Per quanto riguarda la mia esperienza, che ho accumulato salendo diverse vie
ferrate (puoi dare un'occhiata alla relativa sezione del mio sito) e dopo
aver arrampicato su vie di falesia e su molte montagne, penso che una caduta
lungo una via ferrata (in particolare su quelle "moderne" dove le protezioni
sono maggiormente distanziate tra loro) sia molto piu' pericolosa di una
caduta lungo una arrampicata, pur se queste salite siano state entrambe
eseguite seguendo le normali norme di sicurezza (con i sistemi di protezione
personali assicurati bene agli ancoraggi , ecc..).
Le ragioni sono essenzialmente tecniche, legate a varie "forze" e "fattori"
che entrano in gioco, quali:
- "Forza di arresto";
- "Forza frenante";
- "Fattore di caduta";
- ecc...
molto piu' severi e decisivi in una caduta in "ferrata".
Per saperne di piu' ti invito a leggere, oltre la pagina del mio sito che
descrive questi argomenti
(all'indirizzo: http://www.eneafiorentini.it/icorsroc/nodroc3.html - Punto:
"Il Fattore "F" per le ferrate", dalla fig. 3.3.1 a quelle seguenti), anche
i seguenti libri (se non li possiedi gia'):
- "Sicurezza" del Collegio nazionale delle guide alpine italiane (Vivalda
Editori) da pag. 14 in poi;
- "Autosoccorso" dello stesso Collegio nazionale delle guide alpine italiane
(Vivalda Editori).
Buone letture !
Un saluto da
Enea
=====================
Web Site: http://www.eneafiorentini.it
E-mail : webmaster [at] eneafiorentini [dot] it
------------------------------------


seoman

unread,
Oct 13, 2009, 6:38:07 PM10/13/09
to
Il Tue, 13 Oct 2009 21:59:37 +0200, Oclini ha scritto:

> Il dissipatore è certamente utile ma la possibilità in ferrata di una


> caduta libera di 10 mt (come da test sulle riviste) mi sembra del tutto
> teorica. Mi sembra sufficiente avere un buon cordino da 9/11 mm ed un
> imbrago che distribuisca sul corpo lo strappo e comunque sempre ... ma
> sempre il casco ... ciao.

bisogna sempre valutare il caso peggiore, anche se fosse 5 mt senza
dissipatore avrebbe un fattore di caduta superiore a 5 il che lo rende
molto pericoloso. copio incollo una sintetica spiegazione da internet


In conclusione, un volo così fatto porterebbe al collasso dello spezzone
di corda causandone la rottura e comunque l'impatto subito dall'alpinista
(dovuto all'arresto improvviso del volo), sarebbe eccessivamente elevato.
Per ovviare a questa situazione, i due spezzoni di corda utilizzati sono
provvisti di un ulteriore tratto di corda che passa attraverso ad un
dissipatore: una piastra metallica, costituita da alcuni fori entro cui
può scorrere la corda stessa in caso di cadute violente. L'energia creata
dalla caduta viene così "dissipata", assorbita, dal tratto di corda che
scorre: il fattore di caduta viene così drasticamente diminuito.
L'attrezzatura descritta (dissipatore + spezzoni di corda + moschettoni),
viene chiamata KIT DA FERRATA (il Kit viene messo in commercio
preassemblato e garantito dal costruttore). Penso sia superfluo dire che
in caso di caduta (con conseguente scorrimento della corda nel
dissipatore) il Kit deve essere necessariamente sostituito.

Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 14, 2009, 7:48:08 AM10/14/09
to

"Enea Fiorentini" <webm...@eneafiorentini.it> ha scritto nel messaggio
news:Vn5Bm.5347$813...@tornado.fastwebnet.it...

>
> =================
> Ciao Giulio,
> hai provato a dare uno sguardo alla sezione: "Tecnica" del sito di ISM:
> http://www.itsportmontagna.it/
> in particolare alle pagine relative a: "I nodi di Franz Bachmann" ??
> oppure alla stessa sezione "Tecnica" (piu' aggiornata) del mio sito:
> http://www.eneafiorentini.it/ ??
>
> Forse li' troverai qualche risposta alle tue domande e qualche nozione
> piu'
> specifica sui danni, sull'uso, e sui "migliori nodi" di autoassicurazione
> idonei anche per le ferrate...
>


Grazie Enea, grazie a tutti, leggo spesso il tuo sito e devo che che attingo
parecchie idee, informazioni, itinerari, ecc...

E rileggendo le stesse pagine dopo settimane colgo dettagli che prima mi
erano sfuggiti.

Anche grazie al tuo sito sono riuscito a fare gia' qualche ferrata :

http://www.gulliver.it/index.php?modulo=pagine&template=pagina_personale&username=giuliof

Ben vengano altri racconti su fatti e misfatti accaduti in ferrata ...

grazie

ciao
g


Viki

unread,
Oct 14, 2009, 12:16:21 PM10/14/09
to
Giulio Decimo Meridio ha scritto:

> Qualcuno ha mai sperimentato una caduta in ferrata.
>
> Mi interessa sapere come e se ha lavorato il dissipatore e come ne ᅵ venuto
> fuori.
>
> Credo sia un discorso che interessa a molti ma in rete non
> ho trovato nulla a riguardo, ma solo incidenti di chi ha fatto
> ferrate senza assicurazione.
>
> grazie
> ciao
> G
>
>
Io si, piᅵ che una caduta rovinosa, si ᅵ trattata di una "scivolata
controllata" mancando l' appoggio dei piedi sulla roccia bagnata mi sono
lasciato scorrere un pᅵ la catena frᅵ le mani fino a quasi il fittone
poi ho mollato. Il tutto per circa 70 - 80cm di scivolata. Il
dissipatore ᅵ intervenuto solo parzialmente visto l'urto non forte,
comunque il suo dovere l' ha fatto molto bene, nessuno strappo.
Per la cronaca il "fattaccio" era avvenuto a circa metᅵ del caminone
finale della Gamma2 al Resegone :-(
bye

Rebrac

unread,
Oct 15, 2009, 8:24:40 AM10/15/09
to

"Viki" ha scritto nel messaggio:

> Per la cronaca il "fattaccio" era avvenuto a circa met� del caminone


> finale della Gamma2 al Resegone :-(

Per altro una "signora" ferrata ....

Rebrac


GiorgioB

unread,
Oct 16, 2009, 5:58:51 AM10/16/09
to

"Rebrac" <reb...@postino.it> ha scritto nel messaggio
news:hb73vk$9gv$1...@newsread.albacom.net...

>
>>
> Per altro una "signora" ferrata ....
>

"signora ferrata" perch� � impegantiva o perch� � bella?


Rebrac

unread,
Oct 16, 2009, 12:41:24 PM10/16/09
to

"GiorgioB" ha scritto nel messaggio:

> "signora ferrata" perch� � impegantiva o perch� � bella?

Anni fa me la spacciarono per "la pi� difficile della Lombardia".
Stupida non �, specie il camino a 1/2 ferrata.
Bella � bella ma paesaggisticamente penso si trovi anche di meglio....

Rebrac


Viki

unread,
Oct 16, 2009, 2:04:49 PM10/16/09
to
GiorgioB ha scritto:

> "Rebrac" <reb...@postino.it> ha scritto nel messaggio
> news:hb73vk$9gv$1...@newsread.albacom.net...
>> Per altro una "signora" ferrata ....
>>
>
> "signora ferrata" perchᅵ ᅵ impegantiva o perchᅵ ᅵ bella?
>
>
Per essere una ferrata ᅵ sicuramente impegnativa, lunga, e di ferro ce
ne ᅵ veramente poco ( a parte la catena di sicurezza).
Per la veritᅵ i pezzi proprio difficili sono poi 2, una placca
abbastanza liscia. E il caminone di 25- 30 mt che si trova proprio alla
fine ! :-)
Guai a usare troppo le braccia per tirarsi sᅵ .

bye

Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 16, 2009, 2:13:50 PM10/16/09
to

"Viki" <TOGLIv...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:4ad8b5c8$0$1099$4faf...@reader2.news.tin.it...
> Per essere una ferrata � sicuramente impegnativa, lunga, e di ferro ce ne
> � veramente poco ( a parte la catena di sicurezza).
> Per la verit� i pezzi proprio difficili sono poi 2, una placca abbastanza
> liscia. E il caminone di 25- 30 mt che si trova proprio alla fine ! :-)
> Guai a usare troppo le braccia per tirarsi s� .
>
> bye

Alcuni amici stanno pensando di fare quella ferrata, per il momento mi sono
riservato di decidere ...
Esiste qualche paragone circa la difficolta' / tipologia
con le ferrate da me percorse , se ne hai / avete fatta qualcuna ? (vedi
elenco in mio post precedente)

grazie
ciao
g


Viki

unread,
Oct 16, 2009, 4:41:24 PM10/16/09
to
Giulio Decimo Meridio ha scritto:
> "Viki" <TOGLIv...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
> news:4ad8b5c8$0$1099$4faf...@reader2.news.tin.it...
>> Per essere una ferrata ᅵ sicuramente impegnativa, lunga, e di ferro ce ne
>> ᅵ veramente poco ( a parte la catena di sicurezza).
>> Per la veritᅵ i pezzi proprio difficili sono poi 2, una placca abbastanza
>> liscia. E il caminone di 25- 30 mt che si trova proprio alla fine ! :-)
>> Guai a usare troppo le braccia per tirarsi sᅵ .

>>
>> bye
>
> Alcuni amici stanno pensando di fare quella ferrata, per il momento mi sono
> riservato di decidere ...
> Esiste qualche paragone circa la difficolta' / tipologia
> con le ferrate da me percorse , se ne hai / avete fatta qualcuna ? (vedi
> elenco in mio post precedente)
>
> grazie
> ciao
> g
>
>
Personalmente non ne conosco nemmeno una di quelle che hai in elenco :-(
Stando al sito vieferrate.it sembrerebbe una delle piᅵ difficili,
superata solo da una ferrata nella zona del Garda ( ferrata Pisetta, credo)
cmq. per la gamma2 ᅵ molto utile saper arrampicare almeno con un pᅵ di
sucurezza, primo perchᅵ ti diverti di piᅵ poi perchᅵ ᅵ impensabile farla
tutta tirandoti sulla catena.
La roccia cmq. ha quasi sempre buoni appigli ed appoggi.
bye

Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 16, 2009, 5:15:22 PM10/16/09
to

"Viki" <TOGLIv...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:4ad8da7a$0$823$4faf...@reader5.news.tin.it...

> Personalmente non ne conosco nemmeno una di quelle che hai in elenco :-(
> Stando al sito vieferrate.it sembrerebbe una delle pi� difficili, superata
> solo da una ferrata nella zona del Garda ( ferrata Pisetta, credo)
> cmq. per la gamma2 � molto utile saper arrampicare almeno con un p� di
> sucurezza, primo perch� ti diverti di pi� poi perch� � impensabile farla
> tutta tirandoti sulla catena.
> La roccia cmq. ha quasi sempre buoni appigli ed appoggi.
> bye

grazie delle info , la sto studiando e sto raccogliendo impressioni sulle
ferrate delle altre regioni,
ormai per quel che riguarda piemonte-aosta-liguria ho visto la maggior
parte, almeno le piu' comode,
poi tentero' qualche puntata verso lombardia-laghi oppure francia e solo
successivamente
verso il trentino, dopo un buon allenamento

ciao
g


Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 19, 2009, 2:56:57 AM10/19/09
to

"Viki" <TOGLIv...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:4ad5f959$0$1104$4faf...@reader3.news.tin.it...
> Io si, pi� che una caduta rovinosa, si � trattata di una "scivolata
> controllata" mancando l' appoggio dei piedi sulla roccia bagnata mi sono
> lasciato scorrere un p� la catena fr� le mani fino a quasi il fittone poi
> ho mollato. Il tutto per circa 70 - 80cm di scivolata. Il dissipatore �
> intervenuto solo parzialmente visto l'urto non forte, comunque il suo
> dovere l' ha fatto molto bene, nessuno strappo.
> Per la cronaca il "fattaccio" era avvenuto a circa met� del caminone
> finale della Gamma2 al Resegone :-(
> bye

Tra i vari problemi accaduti in ferrata ho sentito raccontare anche di
recuperi eseguiti con l'elicottero del soccorso alpino
a persone che, non hanno avuto incidenti,
ma si sono esaurite dal punto di vista emotivo e/o fisico
e non sono pi� riuscite a progredire.

Di certo, proprio sulla gamma 2 e sui tratti alti della Guide di Gressoney
(nera e gialla).
ma anche un caso sulla pi� facile ferrata di Caprie (TO).

Mentre alcuni amici mi propongono la Gamma 2 ... ci pensero' un attimino,
idem per la Nera delle Guide, anche se ho gi� fatto la Gialla senza troppe
difficolta'
ed un facile 3mila dopo la ferrata ...

ciao
G


Enea Fiorentini

unread,
Oct 19, 2009, 6:59:03 AM10/19/09
to
"Giulio Decimo Meridio" <GiuliofGiulio...@virginio.it> ha scritto
nel messaggio news:4adc0d67$0$1107$4faf...@reader2.news.tin.it...
>
>> CUT

>
> Tra i vari problemi accaduti in ferrata ho sentito raccontare
> anche di recuperi eseguiti con l'elicottero del soccorso
> alpino a persone che, non hanno avuto incidenti,
> ma si sono esaurite dal punto di vista emotivo e/o fisico
> e non sono pi� riuscite a progredire.
>
> CUT
>
> ciao
> G
-------------------------
ciao Giulio, ciao ragazzi,
proprio per le tue considerazioni indicate qui sopra, ecco perche' sul mio
sito (sez. Tecnica) e nella sezione "Tecnica" del sito ISM, viene spiegato
e suggerito di portare con se' un minimo di attrezzatura aggiuntiva (una
longe, un moschettone aggiuntivo e un anello Kong) per effettuare -da soli-
un bloccaggio di autoassicurazione sul cavo d'acciaio o su altro tipo di
cavo, quando le altre protezioni infisse nella roccia (normalmente i gradini
o le placchette di ferro della ferrata) sono troppo distanti tra loro e la
ferrata e' anche strapiombante, come nel caso dei rami superiori della
ferrata delle Guide di Gressoney (il ramo "rosso" e il ramo "giallo").
Usando alcuni nodi di autobloccaggio, spiegati in quelle sezioni (con un po'
di pratica sono piu' veloci e sicuri di un normale "Prusik"), si puo'
rimanere appesi alla corda d'acciaio portando sollievo alle gambe e,
soprattutto, alle braccia...
Anch'io utilizzo questa tecnica per questo scopo, quando sento le braccia
troppo stanche su alcune ferrate difficili, soprattutto su quelle "moderne"
che hanno protezioni molto distanziate, ma mi e' molto utile per avere le
mani libere quando voglio scattare delle fotografie "suggestive" da queste
zone impervie...
Come gia' detto, e' importante non cadere di peso verso il basso, verso la
protezione sottostante, magari che dista oltre 2 metri piu' in basso,
poiche' tale caduta potrebbe avere esiti molto nefasti per l'attrezzatura e
per la persona, anche se il dissipatore e i cordini del kit di ferrata
funzionano correttamente.
Occhio ad utilizzare l'attrezzatura piu' idonea per affrontare le ferrate e
occhio alle difficolta' da superare...
Se la ferrata e' troppo difficile e' meglio non salirla e aspettare momenti
di miglior forma fisica...
In ogni caso, portare con se' qualche attrezzatura aggiuntiva e' sempre un
segno di intelligente precauzione...

Un saluto da Enea
==============================
Enea Fiorentini


Web Site: http://www.eneafiorentini.it
E-mail: webmaster [at] eneafiorentini [dot] it

-----------------------------------------------------


Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 19, 2009, 12:05:08 PM10/19/09
to

"Enea Fiorentini" <webm...@eneafiorentini.it> ha scritto nel messaggio
news:5DXCm.10015$813....@tornado.fastwebnet.it...

> "Giulio Decimo Meridio" <GiuliofGiulio...@virginio.it> ha
> scritto
> nel messaggio news:4adc0d67$0$1107$4faf...@reader2.news.tin.it...
>>
>>> CUT
>>
>> Tra i vari problemi accaduti in ferrata ho sentito raccontare
>> anche di recuperi eseguiti con l'elicottero del soccorso
>> alpino a persone che, non hanno avuto incidenti,
>> ma si sono esaurite dal punto di vista emotivo e/o fisico
>> e non sono pi� riuscite a progredire.
>>
>> CUT
>>
>> ciao
>> G
> -------------------------
> ciao Giulio, ciao ragazzi,
> proprio per le tue considerazioni indicate qui sopra, ecco perche' sul mio
> sito (sez. Tecnica) e nella sezione "Tecnica" del sito ISM, viene
> spiegato

Ciao Enea, vedo un'incongruenza nel tuo sito, che si propaga anche nei
messaggi.
Osservando il cartello ad inizio ferrata vedo che il tratto iniziale � il
rosso,
quello dopo il tibetano grande � il giallo e quello dopo il tibetano piccolo
� il nero
ossia il piu' difficile, come leggiamo anche dal sito delle guide di
Gressoney :

http://www.guidemonterosa.info/programma.asp?ID=7

Tu invece credo che intendi come rosso quello che � il nero ...

Ciao
g


Enea Fiorentini

unread,
Oct 19, 2009, 1:40:51 PM10/19/09
to
"Giulio Decimo Meridio" <GiuliofGiulio...@virginio.it> ha scritto
nel messaggio news:4adc8de1$0$1116$4faf...@reader1.news.tin.it...
>
> CUT

>
> Ciao Enea, vedo un'incongruenza nel tuo sito, che si propaga anche nei
> messaggi.
> Osservando il cartello ad inizio ferrata vedo che il tratto iniziale � il
> rosso, quello dopo il tibetano grande � il giallo e quello dopo il
> tibetano piccolo � il nero ossia il piu' difficile, come leggiamo
> anche dal sito delle guide di Gressoney :
>
> http://www.guidemonterosa.info/programma.asp?ID=7
>
> Tu invece credo che intendi come rosso quello che � il nero ...
>
> Ciao
> g
=======================
Ciao Giulio, ciao amici,
si, ovviamente e' come dici tu...
Ho appena letto la pagina del sito delle Guide di Gressoney
dove c'e' la suddivisione "colorata" tra i tre tratti (rosso,
giallo e nero).
L' incongruenza che hai notato sulla descrizione di questa
ferrata sul mio sito e' data semplicemente dal fatto che
quando ho salito io i tratti superiori della ferrata delle Guide
di Gressoney, questi erano stati appena aperti e indicati su un
semplice d�pliant cartaceo che avevo reperito all'uffico turistico
di Gressoney La Trinit�, dove i due tratti erano indicati in:
- "giallo" il tratto di ferrata di destra dopo il ponte tibetano;
- "rosso" il tratto di ferrata piu' difficile a sinistra dopo il tronco
e il piccolo ponte...
- il tratto inferiore, quello piu' "antico", non era indicato con
alcun colore, anche perche' fino allora era l'unico presente
in zona, e i tratti nuovi non erano ancora presenti sul loro
sito web.
Evidentemente, ora le guide di Gressoney hanno voluto
"colorare" tutti i tre tratti della ferrata e, dato che la ferrata e'
la loro ferrata, mi adeguero' anch'io aggiornando il mio sito,
seguendo la loro "colorazione".
Grazie comunque per la segnalazione.... :-))

Enea Fiorentini

unread,
Oct 19, 2009, 7:29:14 PM10/19/09
to

"Giulio Decimo Meridio" <GiuliofGiulio...@virginio.it> ha scritto
nel messaggio news:4adc8de1$0$1116$4faf...@reader1.news.tin.it...
>
> CUT

>
> Ciao Enea, vedo un'incongruenza nel tuo sito, che si propaga anche nei
> messaggi.
> Osservando il cartello ad inizio ferrata vedo che il tratto iniziale � il
> rosso, quello dopo il tibetano grande � il giallo e quello dopo il
tibetano piccolo
> � il nero ossia il piu' difficile, come leggiamo anche dal sito delle
guide di
> Gressoney :
> http://www.guidemonterosa.info/programma.asp?ID=7
> Tu invece credo che intendi come rosso quello che � il nero ...
> Ciao
> g
--------------------------------------------
Ciao Giulio,
ho aggiornato la scheda sul mio sito per questa ferrata, secondo
le "nuove" indicazioni presenti sul sito delle Guide di Gressoney,
sopra indicato.
Grazie !

Giulio Decimo Meridio

unread,
Oct 20, 2009, 3:22:05 AM10/20/09
to

"Enea Fiorentini" <webm...@eneafiorentini.it> ha scritto nel messaggio
news:oC6Dm.10773$813....@tornado.fastwebnet.it...

>
> Ciao Giulio,
> ho aggiornato la scheda sul mio sito per questa ferrata, secondo
> le "nuove" indicazioni presenti sul sito delle Guide di Gressoney,
> sopra indicato.
> Grazie !
> Un saluto da Enea
>


Grazie a te , ottimo sito !

ciao
g


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