"Lele®" <
new2...@yahoo.it> ha scritto:
>
> La nave va, ma per quanto ancora? Quale altro circuito salterà? Monza?
> Barcellona, Suzuka? Spa? Dopo Hockenheim quale il prossimo?
> Potranno sopravvivere i motori lontano dai "grandi circuiti" della storia?
.... cominciamo col dire che dei circuiti che hai citato forse Monza è un
"grande circuito della storia", gli altri sono nuovi (Barcellona),
semi-nuovi (Suzuka) o completamente rifatti (Hockenheim e Nuerburgring, che
non hai elencato ma che condivide il GP di Germania).
Il problema dei circuiti non è se sono nella storia, è se richiedono certe
capacità ai piloti e ne evidenziano la bravura o meno. Tenere giù il piede
al Radillon sul bagnato lo facevano giusto Rosberg (padre), Senna ed
Hakkinen. I piloti di oggi non sono capaci, ma non è colpa loro,
semplicemente nessuno può imparare una cosa che non deve mai fare perché i
tilkkodromi di oggi non lo richiedono. Se un circuito è "serio", che sia
nuovo o vecchio e che sia in Spagna o in Qatar non cambia nulla. Quello che
cambia è che i circuiti nuovi non sono "seri", indipendentemente da dove si
trovino.
Per il resto, è una banale legge del mercato. Finché c'è pubblico anche
correndo in Cina, in Malesia ed in Barhein, che possono pagare, perché non
farlo? Organizzare un GP costa un sacco di soldi e rende pochissimo: gli
introiti attuali sono dalle TV, i biglietti sono un contentino che non
risolve certo il budget. Con l'attuale crisi economica in Europa non vedo
perché i contribuenti già spremuti come limoni dovrebbero pagare ancora
altre tasse per mantenere un GP. Che a me e a te magari interessa anche, ma
a quanti oltre noi?
Ciao.
Mauro
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