Alfredo Bodoira
unread,Jan 9, 2024, 6:02:00 AMJan 9You do not have permission to delete messages in this group
Either email addresses are anonymous for this group or you need the view member email addresses permission to view the original message
to
Il girone d'andata del Toro finisce coi botti di Capodanno, con il coach del Napoli incornuto e mazzarro (oh, come non vi mancheranno questi calembour) e il Toro trionfalmente...decimo. Ultimo dei primi nella colonna destra, con un piccolo gap sul Monza, che comunque fa piacere per rimarcare una differenza fra noi e le raccomandatissime truppe di Zio Fester. Per chi prova piacere per queste cose, perchè siamo pur sempre appunto a campionati per appassionati di bonsai, le radici, i rami e le foglie del Torino sono stati potati accuratamente dal giardinere costante di Masio, fino a convincere l'albero di essere di quella dimensione, un Toro in sedicesimo, anzi in decimo, e ci si bea di vittorie piccole con avversari piccoli o rimpiccioliti.
Perchè non c'è dubbio che le ripassate a Atalanta e campioni d'Italia siano una buona cosa, ma sono due squadre decisamente in crisi. Poi, chiaro, specie col Napoli, solo di puro talento, potrebbero farci fuori, per quanto allenatore e società pasticcino, e invece abbiamo vinto noi, qualcosa vale, un bel fiorellino mignon sul ramo.
Trovo più significativo il fatto che il rendimento in casa è stato piuttosto buono, anche se con qualche pareggio di troppo, però almeno non si continua a prendere a schiaffi la tifoseria che viene allo stadio.
Dopodichè, guardando indietro, continuo ad avere perplessità per la gestione. Mantengo quello che dicevo a settembre, nel momento in cui tu prendi Bellanova, un terzino crossatore, e Zapata, per raccogliere questi cross, il modulo Juric con i tre quartisti è sconfessato. Inoltre anche il numero di centrocampisti era sospetto. Mi sembra che le ultime partite lo confermino ampiamente. Invece, si è partiti con il vecchio modulo, nonostante si fosse chiaramente privi di un trequartista di destra proponibile, rischiando di deprimere Sanabria in una prospettiva di viceZapata, riscaldandosi solo al fuocherello di paglia di Sragionic, che ha infilato un gol da favola al Genoa e una striscia di prestazioni da buoni a mediocri in quest'ordine, fino a infilare ciò che gli è più consueto, il tunnel dell'inutilità. Intanto si correva il rischio di alienarsi il suo gemello più sensato, cioè Karamoh, che ho l'impressione si sia rotto le scatole, ma il mercato di gennaio dirà. Tralascio altre conseguenze negative, perchè la lista è lunga, ma in generale il clima, complice un calendario anche un po' pesante, era molto deteriorato.
Quando finalmente si è passati a due punte, compice viceversa un calendario più agevole, c'è stato quasi subito un cambio di marcia. Zapatone fa forse più il riferimento che la boa, ma a tratti, solo a tratti, si vede un gioco offensivo. Perchè, in altri tratti, il gioco è invece ancora offensivo per gli occhi, specialmente quando avversari più deboli si chiudono, che è un po' il difetto storico del Toro di Juric.
Insomma, ribadendo la perplessita per un mercato da 352 con transizione al modulo così tarda, che imputerei alla testa di legno di Ivan Durak, se non fosse che il mercato deve averlo ben avallato, alla fine siamo a 27 punti, 1 più dell'anno scorso, però il mio entusiasmo è ancora pressochè nullo. Siamo decimi, certo, a tre punti dalla Sofferenz League, ma davanti a noi ci sono proprio Napoli, Roma e Lazio, squadre che di riffa o di raffa ( di raffa ce n'è parecchia quest'anno, e in tempi di raffa a noi, vedi girone d'andata, non dice bene) un posto al sole lo trovano, al massimo ne rimane fuori una. Squadre meno, come dire, supportate, come Bologna e FIorentina invece sono molto più avanti. Inoltre 27 punti sono comunque la metà di 54, punteggio da terra di nessuno da sempre, ne servono 33-35 nel girone di ritorno per sperare in qualcosa in termini di coppe.
Per quello che francamente al momento, alla luce dei blackout proprio con le competitor vere, Bologna e Fiorentina, ma anche le mancate vittorie con squadre sì buone, ma da mettere sotto se si vuole ottener qualcosa, come Frosinone e Udinese, e alla luce del fatto che il gioco offensivo ha guadagnato sprazzi, ma spesso è inconcludente come prima, io penso che per l'albero 23-24 bisogna ancora cercare fra i vasi di taglia piccola.
Un potenziale game changer è Vlasic, che in due terzi delle partite più che il regista dietro le punte, ha fatto il mediano alto. Riportare Tameze, più che buono, fra i centrocampisti, sposta meno, visto il valore del reparto con per giunta un Linetty ritrovato in una posizione che gli si addice, chiaro che l'altro vero tweak potrebbe essere un laterale sinistro che dà di più degli attuali in fase offensiva. Non son certo che Doig sia quell'uomo.
Ma lasciamo perdere il futuro, diciamo che il girone d'andata ci ha consegnato almeno qualcosa d'importante: Alessandro Buongiorno. Per la scelta di rimanere, per l'interpretazione del ruolo e la spina dorsale che mette nella squadra, per i gol, per la testimonianza granata. Magari finisce tutto domani, ma in tanto grazie. E comunque il fatto che non ci siano campagne per nominarlo capitano è un testamento all'abnegazione e concentrazione di Rodriguez, che, viste le premesse ai tempi di Giampaolo, è anche lui è una bella storia. Fra i plus si mettono poi Tameze, uomo ovunque, e Zapata, terque quaterque abbastanza sano, e assolutamente impegnato per la squadra e nella squadra. Tonny ha avuto un infortunio fastidioso, ma sta salendo. Bellanova ci ha messo un po', ma adesso se non c'è si vede e la gente non si ricorda più di un tale chiamato Singo. Va detto che la squadra ha subito la perdita di Schuurs, che era importante, e il difficile rientro di Djidji senza soffrire troppo.
In alcuni frangenti questo si è dovuto a un Vanja sicuramente migliorato. L'ho detto, per la prima volta gli possiamo ascrivere dei punti, diciamo due o tre. Poi probabilmente gliene dobbiamo togliere altrettanti. Diciamo che è in par, e questa è comunque una novità, un merito del nuovo allenatore dei portieri. Dopodichè, se prima c'erano sedici portieri della serie A che avrei voluto al suo posto, diciamo che adesso ce ne sono quattordici. Non è urlando 'Penitenziagite' ai suoi detrattori perchè Raspadori l'ha centrato domenica (VMS è bravo a fare il possibile, andare dalla parte giusta, ma è una parata normale dato l'errore del napoletano) che si dimostra che sia un portiere valido. Se fa un altro step, cioè toglie quei tre quattro momenti tragici visti in stagione, allora la campagna sostituzione può diventare meno intenza. Voto zero alla società e a Juric però per avergli fatto il deserto intorno, mettendogli dietro il povero Gemello e ora pare, pure Passador, cavallo di ritorno dalle serie minori, senza gran successo se ho ben capito. Come si possa andare all'attacco delle coppe con un portiere solo, e quel portiere è Vanja si commenta da sè.