Alfredo Bodoira
unread,Jan 22, 2024, 5:54:55 AMJan 22You do not have permission to delete messages in this group
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Qualche giorno fa si è sparsa la notizia che Urbano Cairoeditore chiude non uno ma ben cinque periodici della sua collana, Airone, Bell'Europa, Antiquariato, For Men e In Viaggio. Sospesa la pubblicazione da marzo. Praticamente ha cancellato 5 dei 9 mensili. Pare che i dipendenti siano stati avvisati con molto poco preavviso, ma rassicurati che non ci saranno licenziamenti. Magari usera la famosa tecnica Cairo, quando scade il contratto non te lo rinnovo, anzi non rispondo al telefono.
A parte For Men erano tutti mensili prelevati dalla Giorgio Mondadori, definiti all'epoca mensili d'alta qualità.
La rivista di maggior spicco era probabilmente Airone. Ricordo all'epoca, parliamo di anni '80, il passaparola al riguardo di una pubblicazione che rubava l'occhio agli appassionati di natura, quasi un National Geographic in sedicesimo, cui ammiccava esplicitamente nella veste grafica, con una gran cornice gialla. Poi, si sa, il merdificatore di Masio l'ha comprato, è sparita la cornice gialla, ma è pure diventato un'altra rivista, con tematiche più varie e un taglio molto più divulgativo rispetto al rigore dei tempi giorgiomondandoriani. Insomma, la rivista ha perso negli anni la propria anima, probabilmente la propria base e ora chiude.
Suppongo che basti questa frase a far intuire anche ai meno pronti dove sto andando a parare.
La corruzione della qualità, dei principi, la perdità di una reputazione e di un animus duramente guadagnati, sforbiciando e pareggiando i bilanci in qualsiasi modo, alla fine non solo è un delitto contro la cultura, ma rischia anche di non pagare alla lunga.
Il parallelo fra Toro e Airone come dicevo si impone da sè. Mortificazione dei principi sportivi, corruzione della qualità, mortificazione del pubblico, anche sulla "veste grafica" si potrebbe dire qualcosa, al netto delle necessita di marketing del calcio moderno. L'anima è tenuta con i denti da una base sempre più erosa e probabilmente sempre più anziana, la società più che del rigore (del resto rigori mai avuti, né prima né dopo), manca totalmente della pressione su giocatori e allenatori per ottenere risultati sportivi oltre una data soglia.
Ma son cose già dette, quello che la chiusura dei mensili cairiani porta è una riflessione su quanto questo stato di aurea mediocrità, anzi mediocrità di pirite, può poi veramente durare. Un giorno di una stagione vicina o lontana che verrà sbagliata (prima o poi a danzare sulla corda del pareggio di bilancio capita, inoltre aumentano le squadre più ricche di noi ), magari incombe la B e pure il player trading farà cilecca, allora con poco preavviso saremo venduti. E prima di gioire bisognerà guardare bene l'acquirente.
Molto più nell'immediato, lo scrutaToro pensa anche che chiudere cinque mensili significa che la lumaCairo stava perdendo soldi, quindi automaticamente ritrae le corna. Sarà un'altra società, un'altra amministrazione, ma il mercato di gennaio è al momento immobile, i gnurnalisti disperati si sono inventati marzullianamente un trasferimento di Buongiorno, facendosi domande e dandosi risposte, idiote sia le une che le altre. Sempre scendendo più nel concreto e nell'attuale, dai paragoni aerei e aironici, ci sarebbe un bisogno fregato di un terzino sinistro o di un qualsiasi bipede che sappia creare un po' di gioco a sinistra, ma non si muove nulla, tranne la solita balla di Doig (mai creduto, a Juric non piace) andato al Sassuolo di "Guarda mamma, senza mani" Consigli. Le gnus più accreditate dicono che l'Atalanta per emendarsi del pacco Soppy ci presta Pakker, pardon Bakker, che però, per quello che si è visto, non si capisce come dovrebbe cambiare le sorti della fascia sinistra, proprio come una successione fra segretari PD. Perchè c'era Cuiabano, il solito dark horse brasiliano, ma si è infortunato, ora si parla di Angeligno, che dovrebbe arrivare praticamente con un accordo trilaterale fra Galatasaray, Lipsia e una di tre squadre di serie A. Manca solo Erdogan che fa il mediatore.
Vedremo, poi magari cambia tutto, ma al momento, in primo luogo c'è stata quiete totale fino a oggi, a parte i 'Buongiorno e caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buona sera e buona notte' di Di Marzio e friends. In secondo luogo si parla solo di prestiti o cose transistorie (Angeligno sarebbe un parcheggio), mica Ilic o Ricci o Sanabria a gennaio.
Già c'era il dubbio che l'ediToro, visto il suo personalissimo piano di pareggio, non avesse molta intenzione di cacciare il grano, alla luce della dismissione delle perle della sua collana, secondo me, ne ha ancora di meno.
P.S. E' nelle sale il nuovo Miyazaki 'Il ragazzo e l'airone'. Avevo una mezza idea di inserirlo nel parallelo, ma l'airone di Hayao, senza fare spoiler, diciamo solo che non si adatta perfettamente alla metafora. Il titolo italiano, a cura del solito dio dei titoli Uottefak, come dice il genio Ortolani, dà senz'altro un'impressione fuorviante. Il titolo giapponese è invece il titolo di un romanzo giapponese 'E voi come vivrete?' di Genzaburo Yoshino, che nulla c'entra con la trama, ma è la domanda che il dodicenne protagonista pone a fine romanzo, intendendo come si vuole comportarsi con la propria vita. Il tifoso del Toro soprattutto nell'era Cairo, ma non solo, si trova a porsi la domanda in continuazione, rispetto alla propria vita di tifoso s'intende.
P.P.S. Il 24 febbraio si avvicina, mi piacerebbe scrivere un post di commiato assoluto che riassume venti e più anni, ma ci vorrebbe anche un entusiasmo di qualche tipo, e come avete capito da quello che scrivo non ne ho molta, e poi ho pure la pressione bassa, come diceva Gaber. Quindi penso che sarà business as usual, riflessioni sul mercato invernale concluso e poi...sospensione delle pubblicazioni, come Airone, Bell'Europa, In Viaggio, Antiquariato (adatta questa) e pure For Men..