Per cui il mio basket era quello slavo.
Ricordo Delibasic, primo mito infantile. Poi Dalipagic, Kicanovic e i
venticinque Kovacevic che popolavano i parquet dell'allora Yugo.
Ricordo benissimo qualche anno dopo quei play-off dove la sorpresa era una
squadra di provincia, il Sibenka di Sebenico, con Tavcar che si esaltava nel
descrivere le capacità di quel ragazzino di 16 anni dal talento smisurato:
tale Drazen Petrovic.
E da lì nasce l'epopea Cibona, con Sergione a commentare le partite di Coppa
Campioni che Koper Capodistria dava sempre in diretta. Che partite!!!
Drazen, Aza Petrovic, Nakic, Cutura, Knego, Arapovic, Cvetitianin (o come
cavolo si scrive). Le sfide con lo Zalgiris di Sabonis e Khomichus (idem
come sopra.). Mirko Novosel in panca anche in Nazionale.
Altra grande dote del Sergione è la sua schiettezza nel descrivere i limiti
e le incapacità dei giocatori. Con un'ironia che non ho più trovato in
nessun telecronista.
I suoi commenti su Arapovic sono storia.
Insomma, altri tempi. Grazie a Tavcar io ho imparato la pallacanestro, ad
amare questo sport.
Prego, a voi la parola.
Ciao
Scarpantibus
P.S. Per Dido: per "colpa" tua alcune zone del mio cervello che credevo
libere per memorizzare importanti informazioni, sono state rioccupate dalla
tua rimembranza del basket sulla TV Svizzera: ho "rivisto" l'Olimpic
Friburgo. Fantastico.
Scarpantibus <Eactaru...@yahoo.it> wrote in message
9d1g7i$u9e$1...@nreadA.inwind.it...
Mitici i commenti di Tavcar che non esaltava chiunque e qualsiasi azione
(Flavio Tranquillo ti fischiano le orecchie? ;-) ) ma se uno era brocco
diceva proprio che era un brocco. E se per caso il broccone trovava il
numero era capace di uscirsene con frasi tipo "non farà mai più una cosa
del genere"...
Stupendi i suoi commenti quando Radovanovic andava in lunetta: "con una
mano quadra come la sua non ne segnerà neanche uno" e infatti...
Ricordo il suo commento alla Coppa vinta dal Cibona (o era quella del
Bosna? No, direi il Cibona) in cui commosso parlava del grande
professionismo del club, poi resosi conto che il professionismo da loro
era ancora vietato fece marcia indietro, dicendo una cosa tipo "beh adesso
forse stiamo esagerando".
A Bologna si TeleCapodistria si vide fino a fine degli anni '80, inizio
'90 circa. Ma
con il passaggio a Fininvest (era Fininvest, no? poi diventò telepiù e più
tardi si staccò da Fininvest) smise in pratica di dare basket...
Ciao
Paolo
Sei un grande!
> Ciao
Ciao
> Scarpantibus
Simone
> P.S. Per Dido: per "colpa" tua alcune zone del mio cervello che credevo
> libere per memorizzare importanti informazioni, sono state rioccupate
dalla
> tua rimembranza del basket sulla TV Svizzera: ho "rivisto" l'Olimpic
> Friburgo. Fantastico.
Allora ti incasino la testa ancora un po'....
Ricordi anche il Lugano, il Viganello e il Pregassona, il Vevey?
Ogni sabato pomeriggio era derby... quella palestra coi tifosi su un solo
lato, i vecchi Fultz, Raga e direi anche il vostro Yelverton ecc....
Indimenticabile!
Verso le 14.30 c'era basket slavo, poi alle 18 svizzero.
E alla sera aggiungo sabato sport svizzero con commenti di tutte le partite
+ calcio (commentato dal grande Albertini) + soprattutto Hockey su Ghiaccio
(Berna, Vevey ecc...)-
Che bei tempi!
Mi inviti a nozze, anche se devo dire che hai inquadrato già perfettamente
tu per tutti quel grande uomo di basket e di sport che è Tavcar. Un
sacerdote del gioco di grande ironia (in una partita di coppa allo Yad
Eliau, vista l'intera tribuna eseguire più volte il gesto dell'ombrello
commentò lapidario: "Il pubblico di casa si abbandona a gesti solitamente
più in voga presso i gentili...")
Spietato come ricordi tu nel colpire le debolezze dei giocatori: in una
partita dello Zadar, visto il giovane Vrankovic, dopo tre gancioni andando a
centro area scivolare invece sulla linea di fondo esultò celebrando il
secondo movimento in carriera aquisito dall'imberbe lungone.
Per non parlare dell'attenzione riservata ai movimenti di uno dei primi
superlunghi, Tasic, un 2.15 al cui confronto Tonino Fuss sarebbe stato un
mostro di agilità.
Anche partigiano a suo modo col discreto ma appassionato tifo per la squadra
di casa, naturalmente l'Olimpia Lubiana di Vinko Jelovac e poi di Peter
Vilfan.
Il meglio di quelle partite erano sì le esibizioni dei grandi, peraltro poi
visti quasi tutti da noi, ma soprattutto i giocatori del sommerso. Ho ancora
negli occhi l'esibizione del pazzo Simonovic, tiratore (è un eufemismo)
della Stella Rossa che in un derby col Partizan di Kicanovic e Dalipagic ne
mise 59 con furore assoluto, pareggiando il normale trentello a testa dei
due nazionali e vincendo da solo la partita.
E la stupenda finale di Korac vinta dallo stesso Partizan 108-98 su Rieti
con Brunamonti, Zampolini e il duo nero Meely-Sojourner, grazie ai 26 punti
del centro Maric, mai neanche minimamente vicino alla nazionale plava,
contro il grande zio Willie.
Potrei andare avanti, con la prima Jugoplastika di Jerkov e il quintetto
tutto oltre i 2 metri, quella più nota a tutti che "sorprese" l'Europa con
Radja, Kukoc, Savic appena preso in serie B, uno già sulla trentina che la
metteva però con regolarità, tale Dusko Ivanovic, e il geniale palleggiatore
Luka Pavicevic, che irrise per tutta la partita il pressing dei Denver
Nuggets in un memorabile Open all'Eur.
E con le due partite in cui il giovane Divac si guadagnò l'ultimo visto sul
passaporto distriggendo in finale di Korac il veterano Kent Benson e Cantù,
assistito da un giovane play di talento, una giovanissima guardia assai
atletica e un'ala dai movimenti stranissimi ma altrettanto efficaci. Tutti e
tre visti a Bologna nel decennio successivo.
Ma sarà meglio tenersi qualcosa per i racconti ai nipotini, no?
>
> P.S. Per Dido: per "colpa" tua alcune zone del mio cervello che credevo
> libere per memorizzare importanti informazioni, sono state rioccupate
dalla
> tua rimembranza del basket sulla TV Svizzera: ho "rivisto" l'Olimpic
> Friburgo. Fantastico.
>
Ma proprio quello vecchio? Quello con lo jugoslavo Karati come straniero,
coi fratelli Denervaud, Dominique Curat e i lunghi (si fa per dire) Kund e
Kiener, allenato da Celestino Mrazek, il padre di quello che gioca oggi.
A quei tempi c'era il gran quadrilatero di squadre ticinesi: la
blasonatissima Federale Lugano di Manuel Raga e Ken Brady con nomi storici
come il playmaker Cedraschi e l'italiano di campione d'Italia Franco Picco,
oltre ai due Dell'Acqua, ai quali i Meneghin fanno un baffo perchè da padre
e figlio hanno giocato nella stessa squadra. E lo svizzero d'america
Betschart, dove si dimostra che gli oriundi non li abbiamo inventati noi.
Acerrimo rivale il Pregassona guidato dal primo grande giocatore turco, Umit
Nacaroglu e da Sergio Ponzio. Fecero venire apposta dagli Usa Earl Williams
(che poi giocò nel Maccabi), direttamente dai pro per vincere l'ambitissimo
trofeo: la Coppa Svizzera, grazie a un doppio trentello(33 rimbalzi)
Parenti poveri il Viganello dell'altro grande svizzero d'america, il play
tiratore di 1.75 Dan Stockalper, che anni dopo avrebbe avuto 1/3 di punti in
più perchè le sue conclusioni raramente arrivavano da meno di sette metri
E il Lugano Molino Nuovo (anzi, Molino New...) del barbuto americano Tod
McDougald, nonchè di Enzo Picco
Commento rigorosamente di Arnaldo Cremonesi, fedele epigono dei grandi
telecronisti ticinesi che hanno in Giuseppe Albertini il capostipite.
Indimenticabile il suo pivòt, impeccabilmente alla francese. Ma ancora pochi
anni fa se la cavava egregiamente nella finale europea Jugoslavia-Lituania,
tra l'altro una delle più belle partite dell'ultimo quindicennio
E qui mi congedo, non prima di aver ricordato il vero emblema del basket
elvetico, i gloriosi lunghi Nicolet e la grande speranza rossocrociata, il
pivottone Ruckstuhl.
Chissà se oggi qualche volpe di gm nostrano li porterebbe magari a Rimini o
a Scafati...
Ciao da Dido
mi aggrego ai ricordi di quelle telecronache ormai sbiadite nel tempo... ma
a proposito di QUESTA partita.... io la ricordo ma mi piacerebbe rivederla
tutta..... chissà se qualcuno ce l'ha ancora!!!
Ciao, Luigi
Io ce l'ho, registrata in diretta da una Tv spagnola (con tanto di
interruzione sul collegamento internazionale...)
Sappimi dire se può interessarti e come.
Ciao, Marco.
> Ciao, Luigi
>
>
Se qualcuno ha QUELLA finale fra Caserta e Real Madrid commentata da Tavcar
mi può contattare?
--
Chao
g83
=================================================
"The Corrs Italian Club": http://welcome.to/thecorrsitalianclub
=================================================
Andrea
P.S. Peccato che Capodistria no ci fece vedere l'sordio del Duca Nero contro Dalipagic...ho
atteso vanamente davanti al monoscopio...che partita che fu...
[...]
Non puoi avere una memoria di questo tipo, impossibile ...
;-)))
Data la non più giovane età, pure io ero un disperato assetato di
basket che di dissetava alla fonte del campionato svizzero e delle
indredibili telecronache di Sergio
Mia personale squadra, quella di Raga, Brady e Cedraschi
Inoltre mi hai fatto ricordare uno dei momenti più disarmanti della
mia storia di tifoso canturino, la Cantù di Benson "massacrato" da un
bimbetto che di nome faceva Vlade (e tutto il resto, che generazione
di fenomeni...)
Leggendo le tue righe ricordo molto bene il 90% dei nomi da te fatti,
ma ricordarsi, nomi di di battesimo, risultati e punteggi individuali
....
Dicci di quale raccolta di figurine Panini disponi ....
;-)
Ciao da Artis
Si può, si può...basta dimenticare altre cose e il conto torna ;-)
> Data la non più giovane età, pure io ero un disperato assetato di
> basket che di dissetava alla fonte del campionato svizzero e delle
> indredibili telecronache di Sergio
>
> Mia personale squadra, quella di Raga, Brady e Cedraschi
Ma come, la Virtus (o in quegli anni la Varese) del Canton Ticino...Ti avrei
fatto tifoso del Viganello ;-)
A proposito del quale, mi è tornato alla mente il mitico americano Robert
Heck, l'hippy con la bandana, spirito libero ancora di più sul campo.
> Inoltre mi hai fatto ricordare uno dei momenti più disarmanti della
> mia storia di tifoso canturino, la Cantù di Benson "massacrato" da un
> bimbetto che di nome faceva Vlade (e tutto il resto, che generazione
> di fenomeni...)
Quella è stata una gran finale, sicuramente tra le più belle e di alto
livello. Cantù era ancora forte, ma quella generazione slava stava
esplodendo come nessun'altra in Europa.Infatti bicampione europea a mani
bassi con in mezzo il mondiale '90 Cosa non sarebbe stata quella Jugoslavia
senza la disintegrazione: nella stessa squadra Petrovic, Kukoc, Radja,
Danilovic, Djordjevic, Vrankovic, Divac, Paspalj(i virtussini lo ricordano
male, ma era micidiale), Komazec, Zdovc.C'era anche Naumoski, il dodicesimo
tanto per far numero...
Il mondiale '90, terrificante per noi con gli unici lunghi Vianini e
Cantarello, mi fa tornare alla mente un'altra grandiosa prestazione, non
saprei dire se più del giocatore o del telecronista: Panayotis Yannakis era
l'unico leader della Grecia priva di Galis che arrivò quinta, mettendo sotto
per oltre un tempo la nazionale Usa con 20' suoi da Leonida alle Termopili.
Tavcar godeva visibilmente (non ha mai amato troppo gli americani...)
accompagnando il guerriero greco con commenti omerici ;-)
>
> Leggendo le tue righe ricordo molto bene il 90% dei nomi da te fatti,
> ma ricordarsi, nomi di di battesimo, risultati e punteggi individuali
> ....
>
> Dicci di quale raccolta di figurine Panini disponi ....
>
> ;-)
>
Se mi trovi una raccolta di figurine Panini sul basket elvetico anni '70
vengo personalmente a Bologna a prenderla ;-)
>
> Ciao da Artis
Ciao da Dido
Taglio il resto....
Mi corre un brivido lungo la schiena leggendo il tuo post, e ricordando che
(come detto altre volte) se c'è una persona che mi ha fatto amare il basket
questo è proprio il mitico Sergio con il campionato slavo del sabato
pomeriggio..... e in seconda battuta il Grande Dan e la Nba allora su Canale
5.
Niente altro da aggiungere, se non grazie a te (e anche a Dido per le sue
rievocazioni storiche).
Ciao, Ludwig.
Taglio il resto....
>Si può, si può...basta dimenticare altre cose e il conto torna ;-)
Nononono ....
Qua parliamo di paleolitico e tu te ne esci con quante righe e di che
colore erano i tubolari di Ivano Dall'acqua tra la fine dei '70 e gli
inizi dell'80 ....
Io non mi ricordo il compleanno di mia moglie ...
>> Data la non più giovane età, pure io ero un disperato assetato di
>> basket che di dissetava alla fonte del campionato svizzero e delle
>> indredibili telecronache di Sergio
>>
>> Mia personale squadra, quella di Raga, Brady e Cedraschi
>
>Ma come, la Virtus (o in quegli anni la Varese) del Canton Ticino...Ti avrei
>fatto tifoso del Viganello ;-)
Ricorda sempre che sono nato come tifoso canturino, forse motivo per
il quale sono risulto sempre scomodo quando discuto con gli attuali
"fratelli" di fede ...
Evidentemente non c'erano tifosi con cui confrontarsi, ne a favore, ne
contro ....
>Il mondiale '90, terrificante per noi con gli unici lunghi Vianini e
>Cantarello, mi fa tornare alla mente un'altra grandiosa prestazione, non
>saprei dire se più del giocatore o del telecronista: Panayotis Yannakis era
>l'unico leader della Grecia priva di Galis che arrivò quinta, mettendo sotto
>per oltre un tempo la nazionale Usa con 20' suoi da Leonida alle Termopili.
>Tavcar godeva visibilmente (non ha mai amato troppo gli americani...)
>accompagnando il guerriero greco con commenti omerici ;-)
Tipo il mio "amore" verso gli elleneci ....
>Se mi trovi una raccolta di figurine Panini sul basket elvetico anni '70
>vengo personalmente a Bologna a prenderla ;-)
Io insisto nel pensare che sei dotato di strumenti di supporto non
organici ...
Ciao da Artis
> Nononono ....
>
> Qua parliamo di paleolitico e tu te ne esci con quante righe e di che
> colore erano i tubolari di Ivano Dall'acqua tra la fine dei '70 e gli
> inizi dell'80 ....
>
> Io non mi ricordo il compleanno di mia moglie ...
18 luglio !
E poi io gioco ancora con i tubolari lunghi ;-)
> >> Mia personale squadra, quella di Raga, Brady e Cedraschi
> >
> >Ma come, la Virtus (o in quegli anni la Varese) del Canton Ticino...Ti
avrei
> >fatto tifoso del Viganello ;-)
>
> Ricorda sempre che sono nato come tifoso canturino, forse motivo per
> il quale sono risulto sempre scomodo quando discuto con gli attuali
> "fratelli" di fede ...
>
> Evidentemente non c'erano tifosi con cui confrontarsi, ne a favore, ne
> contro ....
Beh, qui in zona perlomeno la tv svizzera era molto seguita, a quei tempi.
Primo, secondo, svizzera (capodistria e montecarlo vennero dopo). Ricordo
molti compagni di scuola che non seguivano il basket ma su Federale & C.
erano sempre al corrente. Come della Coppa Spengler di hockey su
ghiaccio....
>
>
> >Il mondiale '90, terrificante per noi con gli unici lunghi Vianini e
> >Cantarello, mi fa tornare alla mente un'altra grandiosa prestazione, non
> >saprei dire se piů del giocatore o del telecronista: Panayotis Yannakis
era
> >l'unico leader della Grecia priva di Galis che arrivň quinta, mettendo
sotto
> >per oltre un tempo la nazionale Usa con 20' suoi da Leonida alle
Termopili.
> >Tavcar godeva visibilmente (non ha mai amato troppo gli americani...)
> >accompagnando il guerriero greco con commenti omerici ;-)
>
> Tipo il mio "amore" verso gli elleneci ....
Mi trovi d'accordo, ma in quel caso Yannakis fu semplicemente eroico nel
primo tempo. Non mi ricordo bene gli americani, sicuramente uno che andň piů
volte a farfalle contro di lui č Todd Day. Tra i lunghi c'era Laettner.
Comunque Tavcar avrebbe esaltato qualsiasi europeo, in quella circostanza.
Perfino un italiano...;-)
>
>
> >Se mi trovi una raccolta di figurine Panini sul basket elvetico anni '70
> >vengo personalmente a Bologna a prenderla ;-)
>
> Io insisto nel pensare che sei dotato di strumenti di supporto non
> organici ...
>
> Ciao da Artis
In effetti sono un intellettuale inorganico...;-)
Ma basterebbe la mia pigrizia a escludere che possa consultare qualcosa che
non sia reconditi anfratti del mio cervello. Gli anni poi mi si sono tutti
abbastanza confusi. E poi si comincia a dar segni di senescenza proprio
ricordandosi il passato remoto e non quello prossimo...
Ciao da Dido