all <
domeni...@libero.it> ha scritto:
>
> L'articolo è interessante.
estremamente. serve qualche conoscenza elementare di biochimica ma ha
descritto bene la cosa
prestate molto attenzione quando dice che la potenza sviluppata totalmente
è la componente di quella di origine anaerobica e di quella aerobica
(per i maratoneti: quest'ultima a sua volta si nutre di 2 diversi
substrati energetici, che sono una necessaria componente glucidica e una
eventuale componente lipidica, che diventa percepibile solo per sforzi
massimali oltre le svariate decine di minuti)
> Questo significa che se Greg Lemond o Bjorn Daehlie avessero passato la
loro vita sul divano, avrebbero comunque avuto valori intorno a 75-80 di
VO2Max?? mah... faccio fatica a crederlo.
magari non 75 o 80 ma comunque valori elevati. sarebbero stati carenti
sulla tenuta...
> 2) La VO2Max è strettamente legata allo sforzo intenso e piuttosto
breve, ben oltre la SAN per intenderci. E si dice sempre che per aumentare
la VO2Max gli allenamenti fondamentali sono quelle cose intensissime tipo
gli scatti in salita che aumentano la gittata cardiaca, oppure ripetute a
ritmi della VO2Max o più veloci che son comunque lavori molto intensi e
piuttosto brevi.
esatto, a questo proposito i lavori della billat sono interessanti
rispondendo a pedro e napolirun, il tiraemolla (fartlek sui 30") io l'ho
fatto, è durissimo da farsi alla Vvo2max. imho molto più allenanti gli
sprint in salita
un tiraemolla più soft, a velocità inferiori, mi pare molto utile per
aumentare brillantezza e capacità di cambiare ritmo
> Mi aspetteri quindi che gli atleti con i maggiori valori di VO2Max siano
mezzofondisti, i ciclisti che fanno inseguimento su pista, i canottieri...
invece se guardiamo le classifiche degli atleti con i più alti valori di
VO2Max (es:
http://www.topendsports.com/testing/records/vo2max.htm)
vediamo che sono tutti atleti che fanno sport di fondo, fondo molto lungo.
Siamo sicuri che le cose stanno esattamente così?
in realtà l'articolo stesso ti smentisce citando clayton e salazar
dove sta il trucco?
che un mezzofondista fino ai 3000m non ha bisogno solo di avere un elevato
VO2max, ma anche ottime doti lattacide. non sono sicuro ma immagino che la
tolleranza ai prodotti della glicolisi e l'efficienza di quest'ultima
siano più allenabili della VO2max
viceversa, in un ciclista o un fondista il grosso del lavoro si fa
sull'efficienza del meccanismo aerobico, non solo sulla sua potenza
assoluta, proprio perchè è più allenabile