mi chiamo Simone e sono Capo Clan del Genova 30.
Pongo a tutto il NG una questione che nella nostra zona e'
particolarmente sentita: la mancanza ormai patologica di capi R/S.
Quest'anno ci troviamo di fronte a questo fatto: un capo solo in R/S
(io), poco sicuro, visto che per motivi di lavoro dovro' forse andare
fuori Genova, i due capi gruppo e tutti capi molto giovani (1 o 2 anni
di COCA).
Dando un'occhiata alla zona ci siamo resi conto che anche in tutti gli
altri gruppi ci sono piu' o meno le stesse situazioni, e che parecchie
unita' rischiano seriamente di chiudere o di andare avanti con un solo
capo in condizioni oggettivamente precarie. Qui si tratta non solo di
difficolta' nel far andare avanti un gruppo scout, ma di una situazione
diffusa di mancanzza del valore dell'impegno e del servizio.
Allora pongo due domande per conoscere l'esperienza di altri gruppi:
1) C'e' qualcuno tra voi che ha affrontato problemi analoghi ?
2) a cosa si da' piu' peso: alle esigenze del gruppo, chiedendo a capi
giovani, che sono appena all'inizio di un servizio in una branca, di
cambiare e di fare RS; o alle esigenze dei singoli capi, giovani e non:
i primi che vogliono continuare dove il terreno e' piu' sicuro, i
secondi che dopo avere dato 4-5-6.. anni di servizio si trovano a volere
prendere fiato ?
3) avete mai sperimentato soluzioni alternative alla chiusura totale,
come ad es. Clan autogestito o Noviziato unito con quello di un altro
gruppo con capi a disposizione ?
Ovviamente qui sto facendo tranquillamente di tutta l'erba un fascio: mi
rendo conto che le situazioni e le esperienze dei gruppi italiani sono
molto diversificate e complesse. Se, comunque, volete darmi un
consiglio, un parere o anche una critica ...
... grazie mille
Simone
>Pongo a tutto il NG una questione che nella nostra zona e'
>particolarmente sentita: la mancanza ormai patologica di capi R/S.
ma va'?! :)) qui in abruzzo ormai e' cronica! ;DD
>Quest'anno ci troviamo di fronte a questo fatto: un capo solo in R/S
>(io), poco sicuro, visto che per motivi di lavoro dovro' forse andare
>fuori Genova, i due capi gruppo e tutti capi molto giovani (1 o 2 anni
>di COCA).
non e' una novita' ... quando ero IAB R/S abruzzo e mi incontravo con
gli IAB delle altre regioni al nazionale, la storia era sempre la
stessa :( e non credo che in due anni le cose siano potute cambiare...
>Qui si tratta non solo di
>difficolta' nel far andare avanti un gruppo scout, ma di una situazione
>diffusa di mancanzza del valore dell'impegno e del servizio.
tu dici? io credo ci siano dietro ben altri problemi, almeno "tastando
il polso" della situazione abruzzese ...
>Allora pongo due domande per conoscere l'esperienza di altri gruppi:
>1) C'e' qualcuno tra voi che ha affrontato problemi analoghi ?
si, 1994-96 due anni di mandato IAB R/S (al terzo mi sono dimesso)
centrai il lavoro della mia pattuglia proprio sull'aspetto dei capi...
>2) a cosa si da' piu' peso:
alle esigenze di gruppo, e dalla mia esperienza, a grave discapito del
servizio in R/S avendo dei capi non preparati e demotivati
>3) avete mai sperimentato soluzioni alternative alla chiusura totale,
>come ad es. Clan autogestito o Noviziato unito con quello di un altro
>gruppo con capi a disposizione ?
clan autogestito no (e personalmente, sono assolutamente contrario),
noviziato in zona pescara ormai e' una costante :( ... l'anno scorso
e' partito anche un noviziato cittadino :(
>Ovviamente qui sto facendo tranquillamente di tutta l'erba un fascio: mi
>rendo conto che le situazioni e le esperienze dei gruppi italiani sono
>molto diversificate e complesse. Se, comunque, volete darmi un
>consiglio, un parere o anche una critica ...
ti assicuro che non e' tutta un'erba un fascio ... certo, salvo i casi
limite personali, o il singolo gruppo (ho conosciuto capiclan del
napoletano, tanto di cappello!!), e' un discorso a parte ... ma ti
assicuro che, almeno quando c'ero io, la situazione era veramente
drammatica :(
Loris D'Emilio
http://www.metro.it/loris/index.htm
loris.d'emi...@bbs.metro.it
UIN #15817071
A quali problemi ti riferisci ?
Simone
A quali altri problemi ti riferisci ?
Simone
>A quali altri problemi ti riferisci ?
che manca una cultura r/s nei capi ... hai mai fatto caso a questo? in
mancanza di capi in un gruppo, qual'e' la prima unita' che si chiude?
il noviziato :-)
e poi, quanti sono i capi che fanno la loro formazione in funzione di
capi r/s, rispetto agli e/g o l/c? pochissimi ... perche'?
io resto della mia convinzione, datosi che ancora non riescono a
smentirmela :) ... essere capo r/s e' quanto di piu' complesso possa
esserci, a paragone con le altre due branche ... e per due motivi:
1- la fascia di eta' dei ragazzi con cui tratti
2- la metodologia di branca
il coinvolgimento personale del capo r/s e' molto maggiore delle altre
due branche, ed occorre una buona crescita personale (prima ancora che
una formazione specifica) per essere quel "compagno di strada" che
ogni capo r/s dovrebbe essere per i suoi novizi/rover ...
> io resto della mia convinzione, datosi che ancora non riescono a
> smentirmela :) ... essere capo r/s e' quanto di piu' complesso possa
> esserci, a paragone con le altre due branche ... e per due motivi:
> 1- la fascia di eta' dei ragazzi con cui tratti
> 2- la metodologia di branca
Lungi da me l'idea di smentirti...E' anche vero, pero', che fare il Capo
Clan e' un impegno piu' facilmente "gestibile", vuoi per il minor impegno
quantitativo (in partcolare rispetto alla branca E/G) , vuoi perche'
l'attivita' in se' e' meno "stressante" (io ho sempre considerato la route
come parte delle mie ferie estive, cosa che non potevo certo dire delle
Vacanze di Branco! :-)))) ).
Quindi dovrebbe essere piu' facile trovare Capi Clan, anche se c'e' il
lavoro, la famiglia, ecc...
Il problema, credo, e' che per fare i Capi in R/S occorre essere proprio
"convinti".
Tu scrivi:
> il coinvolgimento personale del capo r/s e' molto maggiore delle altre
> due branche, ed occorre una buona crescita personale (prima ancora che
> una formazione specifica) per essere quel "compagno di strada" che
> ogni capo r/s dovrebbe essere per i suoi novizi/rover ...
In Clan non si puo' giocare a fare gli Scout, bisogna veramente credere
nello scautismo e nei suoi valori.Il Capo e' chiamato a testimoniare le
proprie scelte in modo piu' preciso che nelle altre branche.
Le scuse per "mollare" possono essere molte, sincere anche, ma credo che
il piu' delle volte cio' che veramente impedisce a molti di essere Capi
R/S sia il dover chiedere ai ragazzi piu' di quello che si e' in grado di
dare noi stessi...
Buona Strada
--
ScoutTag: Zona Valpolcevera (GE) (AGESCI) Pattuglia Regionale R/S
giorgio carlini ----------------------------
carlini...@dibe.unige.it
http://www.bio.dibe.unige.it/giorgio/giorgio.htm
+--------------------------------------------------------------------------+
>Lungi da me l'idea di smentirti...
acc ... sei anche qui?! :)) ti ho risposto via email ....
>...E' anche vero, pero', che fare il Capo
>Clan e' un impegno piu' facilmente "gestibile", vuoi per il minor impegno
>quantitativo (in partcolare rispetto alla branca E/G) , vuoi perche'
>l'attivita' in se' e' meno "stressante" (io ho sempre considerato la route
>come parte delle mie ferie estive, cosa che non potevo certo dire delle
>Vacanze di Branco! :-)))) ).
Beh, in quanto allo stress, credo che sia una questione quantomeno soggettiva:
se mi chiedi quali campi come capo ricordo come maggiormente divertenti, non
esito a risponderti quelli L/C, e quelli più appaganti, quelli E/G.
>Quindi dovrebbe essere piu' facile trovare Capi Clan, anche se c'e' il
>lavoro, la famiglia, ecc...
>Il problema, credo, e' che per fare i Capi in R/S occorre essere proprio
>"convinti".
>Tu scrivi:
>> il coinvolgimento personale del capo r/s e' molto maggiore delle altre
>> due branche, ed occorre una buona crescita personale (prima ancora che
>> una formazione specifica) per essere quel "compagno di strada" che
>> ogni capo r/s dovrebbe essere per i suoi novizi/rover ...
>In Clan non si puo' giocare a fare gli Scout, bisogna veramente credere
>nello scautismo e nei suoi valori.Il Capo e' chiamato a testimoniare le
>proprie scelte in modo piu' preciso che nelle altre branche.
>Le scuse per "mollare" possono essere molte, sincere anche, ma credo che
>il piu' delle volte cio' che veramente impedisce a molti di essere Capi
>R/S sia il dover chiedere ai ragazzi piu' di quello che si e' in grado di
>dare noi stessi...
Ecco qui il problema! :-)
Nelle nostre comunità capi l'idea che esprimi tu e' molto diffusa, ma non mi
trovi proprio d'accordo. :-)
Sempre piu' spesso, e magari inconsciamente, pensiamo che in R/S non possiamo
che mettere 'capi veri', che abbiano fatto scelte solide, che siano veramente
'convinti', che possano testimoniare efficacemente ai ragazzi....
... e in E/G e in L/C? Li' possiamo piazzare i capi più giovani, o magari quello
che è 'tutto-tecnica-e-niente-fede', o quell'altra che 'coi bimbi e' cosi'
affettuosa, peccato che non abbia capito niente del metodo'?
E poi magari in R/S ci finiscono quelli che hanno problemi di tempo, che tanto
in clan te lo puoi gestire come vuoi....
Personalmente mi sembra che alcuni problemi della branca R/S li abbia più
centrati Loris:
>manca una cultura r/s nei capi ...
>quanti sono i capi che fanno la loro formazione in funzione di
>capi r/s, rispetto agli e/g o l/c? pochissimi ... perchè?
>e quando scrive:
>essere capo r/s e' quanto di piu' complesso possa
>esserci, a paragone con le altre due branche ... e per due motivi:
>1- la fascia di eta' dei ragazzi con cui tratti
>2- la metodologia di branca
Infatti pochi capi fanno formazione specifica per R/S. perchè l'iter si inizia
(e si finisce...) nei primi anni di CoCa, quando ti viene chiesto di fare
servizio in L/C e in E/G; quando poi sei abbastanza grande, abbastanza 'maturo'
per essere capo R/S, beh ormai l'iter l'hai completato e 'chi me lo fa fare di
ricominciare?' ;-)
Inoltre in E/G e L/C il metodo è molto strutturato, e in molti casi puo' essere
una 'sicurezza' in piu', specialmente per un capo con poca esperienza. La branca
R/S invece appare (ed, effettivamente e') piu' scoperta da questo punto di
vista. Anche questo, secondo me, fa desistere molti capi dall'accettare un
incarico in Clan o Noviziato, oltre certamente all'età dei ragazzi.
A voi la palla...
>Buona Strada
>
>--
>ScoutTag: Zona Valpolcevera (GE) (AGESCI) Pattuglia Regionale R/S
>
> giorgio carlini ----------------------------
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>
>
Buona Strada
Stefano
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Stefano Garuti
stefano...@carpi.nettuno.it
------------------------------------------------------
>... e in E/G e in L/C? Li' possiamo piazzare i capi più giovani, o magari quello
>che è 'tutto-tecnica-e-niente-fede', o quell'altra che 'coi bimbi e' cosi'
>affettuosa, peccato che non abbia capito niente del metodo'?
beh ... c'e' pero' un aspetto "quantitativo" da tener presente ... ce
lo vedi tu un capo di 22 anni in clan, con ragazzi quasi della stessa
eta', con cui magari solo l'anno prima faceva la route insieme? io
no... gli anni intercorsi tra i due mi sembrano troppo pochi ...
purtroppo, nell'iter personale in agesci c'e' questo limite (e ancora
non ho capito come lo si potrebbe risolvere, sinceramente): per chi
entra in l/c o e/g, e si fa tutto il percorso fino alla partenza, e
poi desidera entrare in coca iniziando l'iter formativo, e'
*giocoforza* iniziare la sua formazione in l/c o e/g, causa la giovane
eta' ... e la branca r/s? chi la copre? ci vorrebbe quanto meno un
trentenne, o giu' di li' ... ma questo sara' quasi sicuramente di
provenienza extrassociativa ... ed oggigiorno quanti extrassociativi
si riesce a prendere in associazione? quando c'ero io, a livello r/s
in regione in un anno solo 5 (no dico, CINQUE!! su 45 gruppi censiti);
non ho i dati ufficiali della foca, ma "a senso" non mi pare
raggiungessero i 10 (sempre in regione), di cui quattro li conosco di
persona (erano della mia zona), ed erano *tutti* in l/c (ma guarda un
po'!!)
>E poi magari in R/S ci finiscono quelli che hanno problemi di tempo, che tanto
>in clan te lo puoi gestire come vuoi....
questa e' l'idea di una "mente ba'ata" (cit. conte uguccione! ;)) che
sempre circola in una coca ... e (purtroppo) anche il mio
interlocutore precedente mi ha risposto cosi' ... niente di piu'
sbagliato, a mio modesto avviso ...
su questa idea, poi ho dovuto assistere (mio malgrado) a _storture_
metodologiche del tipo "questa settimana non si fa riunione di clan,
ma i ragazzi si incontrano da soli, cosi' fanno autoformazione (?) e
sperimentano l'autonomia (?)" ...
(nb: gli esempi che riporto, sono esempi di "vita vissuta", tutti
fatti realmente accaduti, o frasi dettemi, ai tempi in cui ero
incaricato r/s regionale)
c'e' piu' tempo in r/s? boh ... allora avro' sbagliato tutto con la
mia staff r/s, quando abbiamo impiegato due mesi (ottobre-dicembre) di
colloqui personali extra riunioni, piu' due riunioni settimanali di
staff, e due riunioni (una all'inizio ed un alla fine dei due mesi) di
clan, *solo* per impostare le PP dei ragazzi!!
in mancanza di metodologia strutturale in branca r/s, lo strumento
piu' duttile e che deve funzionare al meglio, e' proprio la PP ... e
questa te la curi soprattutto _fuori_ dai contesti "istituzionali"
(riunioni, route, capitoli/inchieste), nei rapporti "a tu per tu" con
il singolo rover/scolta ...
>Personalmente mi sembra che alcuni problemi della branca R/S li abbia più
>centrati Loris:
gia' ... non perche' chissa' chi sia ... ma per il semplice fatto che
la mia formazione (1 e 2 tempo) e' r/s, che sono stato per due anni
(di cui uno senza portare avanti un'unita' nel mio gruppo) in un
osservatorio privilegiato quale e' l'incarico regionale, da dove ho
"studiato" con la mia pattuglia la situazione della branca in
regione... e in pattuglia nazionale ho avuto l'onore (o l'onere?
uhm... ;)) di lavorare al fianco di un tal roberto cociancich, che
molto mi ha insegnato ...
che per caso si capisce che la branca r/s e' quella che mi sta piu' a
cuore? ;DD
>quando poi sei abbastanza grande, abbastanza 'maturo'
>per essere capo R/S, beh ormai l'iter l'hai completato e 'chi me lo fa fare di
>ricominciare?' ;-)
essi' ... ho conosciuto un solo capo, qui in regione, che si e' fatto
TUTTI E TRE i primi tempi!! ... ma e' una specie di folle :DD
(gli abruzzesi presenti, che mi conoscono, sanno a chi sto pensando
;))
>Inoltre in E/G e L/C il metodo è molto strutturato, e in molti casi puo' essere
>una 'sicurezza' in piu', specialmente per un capo con poca esperienza.
esattamente ... anche se occorre vedere quanto poi il metodo venga
seguito, e quanto viene distorto (altra scoperta che ho fatto l'ultimo
anno di servizio in coca, che mi passarono alla branca e/g come
caporeparto e feci le prime riunioni di staff con regolamento alla
mano)
>La branca
>R/S invece appare (ed, effettivamente e') piu' scoperta da questo punto di
>vista.
e secondo me, e' MMOLTO meglio cosi' :)) proprio per la particolare
fascia di eta' dei ragazzi ...
>Anche questo, secondo me, fa desistere molti capi dall'accettare un
>incarico in Clan o Noviziato, oltre certamente all'età dei ragazzi.
e su questa frase, vorrei sottolineare una cosa ...
quando feci il 1 tempo, la staff punto' molto sul discorso del
noviziato ... li' per li' non me ne curai piu' di tanto (ero aiuto
capoclan) e pensavo che, tutto sommato, se sai essere un buon capo
clan, non trovi poi tante difficolta' nell'essere anche un buon
maestro novizi ... niente di piu' sbagliato! e l'ho sperimentato sulla
mia pelle ... dopo quattro anni come capoclan, mi passarono al
noviziato ... e scoprii che quanto dettomi al primo tempo, era
dannatamente vero: un buon maestro novizi sara' sicuramente anche un
buon capoclan, ma non e' detto il contrario.
il noviziato ha una vita tutta sua, e' uno dei momenti di passaggio
piu' significativi nella PPU del ragazzo, oltretutto proprio in una
eta' (quei 16 anni) particolarmente delicata ... mai sottovalutare il
lavoro in noviziato, e soprattutto, MAI chiudere un noviziato!! i
guai, li si vedono poi a distanza di tre anni (circa) ...
>A voi la palla...
presa! :)
(se mi ribattete il chiodo sulla r/s, mi chiamate a nozze! ;DD)
>Stefano
>ScoutTag: Carpi 5 (MO) (AGESCI) Capo Clan
eeehhhsssi'! sniff!! :))
> n Clan non si puo' giocare a fare gli Scout, bisogna veramente credere
> nello scautismo e nei suoi valori
Perchè zcuza, nel reparto ce lo si può permettere ?
Tom
Tommaso Dradi wrote:
No. Non volevo affatto sostenere questo.Nel mio intervento ho cercato di
esporre sinteticamente la mia personale (e non credo originale) spiegazione
in merito alla difficolta' di trovare Capi R/S.
Il Capo "finto" non funziona da nessuna parte... credo pero' che possa
facilmente mentire ai ragazzi (e alla Co.Ca. e a se' stesso) in branca L/C,
molto piu' difficilmente in E/G, ma non abbia scampo in R/S.
Buona Strada
giorgio
--
ScoutTag: Zona Valpolcevera (GE) (AGESCI) Pattuglia Regionale R/S
carlini...@dibe.unige.it
http://www.bio.dibe.unige.it/giorgio/giorgio.htm
04 Ottobre 1998, Domenica, hai scritto a All:
LDE> il noviziato ha una vita tutta sua, e' uno dei momenti di passaggio
LDE> piu' significativi nella PPU del ragazzo, oltretutto proprio in una
LDE> eta' (quei 16 anni) particolarmente delicata ... mai sottovalutare il
LDE> lavoro in noviziato, e soprattutto, MAI chiudere un noviziato!!
Sottoscrivo.
Ciao !
Sandro
P.S.: Naturalmente anche il resto del messaggio...
ScoutTAG: Roma 124 (RM) (AGESCI) Capo Clan-Capo Gruppo - Inc. R/S
Gianicolense
... L'abbigliamento e' l'espressione della societa'...
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> <carlini...@dibe.unige.it> ha scritto:
>
> >...E' anche vero, pero', che fare il Capo Clan e' un impegno piu' facilmente
> "gestibile", vuoi per il minor impegno quantitativo (in partcolare rispetto alla
> branca E/G) , vuoi perche' l'attivita' in se' e' meno "stressante"
> Beh, in quanto allo stress, credo che sia una questione quantomeno soggettiva:
ok, te lo concedo :-)
> Sempre piu' spesso, e magari inconsciamente, pensiamo che in R/S non possiamo
> che mettere 'capi veri', che abbiano fatto scelte solide, che siano veramente
> 'convinti', che possano testimoniare efficacemente ai ragazzi....
> ... e in E/G e in L/C? Li' possiamo piazzare i capi piů giovani, o magari quello
> che č 'tutto-tecnica-e-niente-fede', o quell'altra che 'coi bimbi e' cosi'
> affettuosa, peccato che non abbia capito niente del metodo'?
Che i capi giovani non finiscano in R/S mi sembra del tutto giustificato...Che poi
tali capi giovani siano inadeguati... questo e' un problema di valutazione della
Comunita' Capi.
Chiudiamo l'Unita' o ci turamo il naso e ci mettiamo Tizio... e' il classico dilemma
annuale di molti Gruppi.
> E poi magari in R/S ci finiscono quelli che hanno problemi di tempo, che tanto
> in clan te lo puoi gestire come vuoi....
Sarebbe un pasticcio minore con un Capo Clan 'tutto-tecnica-e-niente-fede' e un Capo
Reparto con problemi di tempo ?
Il punto, per me, e' un altro: la serieta' della Comunita' Capi.
> Personalmente mi sembra che alcuni problemi della branca R/S li abbia piů
> centrati Loris:
Loris ha evidenziato un grave problema: quello formativo dei Capi R/S.La mancanza di
preparazione a mio avviso incide sulla qualita' del servizio. Come animatore dei
Capi R/S di una Zona posso tranquillamente affermare che la maggior parte dei Capi
delle mie parti conosce il metodo R/S per "trapasso nozioni" e che il roverismo vive
piu' di tradizioni che di regolamenti...
Questo e' un male. Ma non spiega perche' non si trovino Capi R/S, che era la
questione iniziale posta da Simone.
Io ritengo che il tempo dedicato allo scautismo si possa gestire molto meglio in
branca R/S. Questo non vuol dire che il Capo R/S sia meno impegnato, ma che il suo
fare il Capo e' piu' armonizzabile con gli impegni lavorativi e con la vita
familiare.
Se quindi il Capo "non ce la fa" e' solitamente per motivi diversi, cioe', a mio
avviso, perche' la sua scelta di servizio non e' poi cos' solida.
Quanti Capi R/S che hanno "mollato" continuano nella loro vita a svolgere un
servizio significativo ?
Ovviamente tutti ;-).
buona strada
giorgio, uno di quelli che ha fatto anche il I tempo R/S :-)
ScoutTag: Zona Valpolcevera (GE) (AGESCI) Pattuglia Regionale R/S
giorgio carlini ---------------------------- carlini...@dibe.unige.it
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> LDE> il noviziato ha una vita tutta sua, e' uno dei momenti di passaggio
> LDE> piu' significativi nella PPU del ragazzo, oltretutto proprio in una
> LDE> eta' (quei 16 anni) particolarmente delicata ... mai sottovalutare il
> LDE> lavoro in noviziato, e soprattutto, MAI chiudere un noviziato!!
>
> Sottoscrivo.
>
Attenzione!Il Noviziato non si puo' chiudere, perche' non e' un'Unita'.
E' un pezzo di Comunita' R/S.
Se ci sono novizi, allora c'e' un Noviziato, cosi' come in Reparto se ci sono
ragazzi degli ultimi due anni allora c'e' un'AltaSquadriglia.
Il Capo Clan e' il primo responsabile del Noviziato e ne gestisce il progetto
con chi, all'interno dello staff R/S, ha l'incarico di Maestro dei Novizi.
Anche se ci sono problemi (pochi ragazzi e/o mancanza di Capi) non si puo' far
sparire il Noviziato (a meno di non sopprimere fisicamente tutti i sedicenni
del Gruppo :-))) ). I novizi hanno diritto ad un loro progetto e a loro
specifiche attivita' anche quando sono affiancati al Clan.
buona strada
--
ScoutTag: Zona Valpolcevera (GE) (AGESCI) Pattuglia Regionale R/S
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>Loris ha evidenziato un grave problema: quello formativo dei Capi R/S.La mancanza di
>preparazione a mio avviso incide sulla qualita' del servizio.
siamo d'accordo ...
>Come animatore dei
>Capi R/S di una Zona posso tranquillamente affermare che la maggior parte dei Capi
>delle mie parti conosce il metodo R/S per "trapasso nozioni" e che il roverismo vive
>piu' di tradizioni che di regolamenti...
e lo so ... succede sempre cosi' :(
>Questo e' un male. Ma non spiega perche' non si trovino Capi R/S, che era la
>questione iniziale posta da Simone.
beh, in parte lo spiega pero' ... perche' dici cosi'?
>Io ritengo che il tempo dedicato allo scautismo si possa gestire molto meglio in
>branca R/S. Questo non vuol dire che il Capo R/S sia meno impegnato, ma che il suo
>fare il Capo e' piu' armonizzabile con gli impegni lavorativi e con la vita
>familiare.
insomma ... la mia esperienza personale non e' stata cosi' ... ma
questo, evidentemente,e' un mio problema :)
>Se quindi il Capo "non ce la fa" e' solitamente per motivi diversi, cioe', a mio
>avviso, perche' la sua scelta di servizio non e' poi cos' solida.
no, questo non lo credo ... ho conosciuto diversi capi r/s validi e
motivati, ma che han dovuto lasciare per vari motivi personali
>Quanti Capi R/S che hanno "mollato" continuano nella loro vita a svolgere un
>servizio significativo ?
>Ovviamente tutti ;-).
questa non 'ho capita :))
LD> purtroppo, nell'iter personale in agesci c'e' questo limite (e
LD> ancora non ho capito come lo si potrebbe risolvere, sinceramente):
LD> per chi entra in l/c o e/g, e si fa tutto il percorso fino alla
LD> partenza, e poi desidera entrare in coca iniziando l'iter
LD> formativo, e'
LD> *giocoforza* iniziare la sua formazione in l/c o e/g, causa la
LD> giovane eta' ... e la branca r/s? chi la copre? ci vorrebbe quanto
LD> meno un trentenne, o giu' di li' ... ma questo sara' quasi
LD> sicuramente di provenienza extrassociativa ... ed oggigiorno quanti
LD> extrassociativi si riesce a prendere in associazione?
Scusa se sono ancora piu` pessimista, ma... io vedo il Clan ancora piu`
difficile delle altre unita` per un extrassociativo!
In Branco o in Reparto si puo` iniziare un servizio seguendo il regolamento
"a macchinetta", prendendo il programma dell'anno prima e adattandolo un po',
e quantomeno riesci un po' ad avviare le attivita`, in attesa di completare
l'iter di formazione capi di base.
Non dico che sia una buona cosa, intendiamoci, ma si puo` bluffare molto di
piu` seguendo schemi predefiniti.
In Noviziato questo diventa quasi impossibile, ed in Clan e` del tutto
impossibile.
Ecco perche` vedo molto male un extrassociativo che, come prima esperienza,
va in Clan. Senza voler togliere nulla agli extrassociativi, ovviamente (ne
abbiamo avuti alcuni parecchio in gamba, nel mio gruppo).
Come dici tu, un Capo Clan deve avere una certa eta` (magari se non 30,
comuque direi almeno 26...), quindi deve necessariamente essere un capo che
gia` ha fatto esperienza in altre branche.
L'importante e` la disponibilita` a imparare una nuova branca!
Per fortuna che un MdN puo` essere piu` giovane (io lo ho fatto a 23 anni)
LD> un buon maestro novizi sara' sicuramente anche un buon capoclan,
LD> ma non e' detto il contrario.
Beh, insomma, non e` detto. Un MdN potrebbe essere troppo giovane come Capo
Clan!
Ciao,
Gino
ScoutTag: L'Aquila 3 (AQ) (AGESCI) Aiuto Capo Reparto, membro del GSI
---
|
| EMail replies to: gino.l...@scoutnet.org
06 Ottobre 1998, Martedi, hai scritto a All:
>> LDE> il noviziato ha una vita tutta sua, e' uno dei momenti di passaggio
>> LDE> piu' significativi nella PPU del ragazzo, oltretutto proprio in una
>> LDE> eta' (quei 16 anni) particolarmente delicata ... mai sottovalutare
>> LDE> il lavoro in noviziato, e soprattutto, MAI chiudere un
>> LDE> noviziato!!
>> SP> Sottoscrivo.
gc> Attenzione!Il Noviziato non si puo' chiudere, perche' non e' un'Unita'.
gc> E' un pezzo di Comunita' R/S.
Che sia un "pezzo" della Comunita` R/S non ci piove; tuttavia, a volte, si
puo' correre il rischio di "annacquare" il momento-noviziato se non ci si
pone abbastanza attenzione e si fa tutto insieme al clan... (in questo caso
e`, di fatto, una chiusura del noviziato)
gc> Se ci sono novizi, allora c'e' un Noviziato, cosi' come in Reparto se
gc> ci sono ragazzi degli ultimi due anni allora c'e' un'AltaSquadriglia.
Non paragonerei l'alta squadriglia col noviziato. Il noviziato ha dei capi
che si dedicano a loro, l'alta squadriglia ha come capi gli stessi capi
reparto. Stare in noviziato serve soprattutto a decidere (attraverso
esperienze e riflessioni) se voler essere rover scolte in un clan (o, se
preferisci, in una comunita` r/s). Voglio dire che all'interno della
comunita` r/s deve essere chiaro che ci sono novizi, novizie, rover e scolte;
cioe` c'e' un clan e un noviziato. In reparto non c'e' una bassa e alta
squadriglia; c'e' un reparto che prevede delle attivita` particolari per i
piu' grandi...
gc> Il Capo Clan e' il primo responsabile del Noviziato e ne gestisce il
gc> progetto con chi, all'interno dello staff R/S, ha l'incarico di
gc> Maestro dei Novizi.
E dove sta scritto ? Il maestro dei novizi non e` un aiuto capo unita`, non
e' l'aiuto del capo clan. Ha pari dignita` con il capo clan e lavora
semplicemente di piu' con i novizi come il capo clan di piu' con gli r/s.
gc> I novizi hanno diritto ad un loro progetto e a loro specifiche
gc> attivita' anche quando sono affiancati al Clan.
D'accordo.
Ciao !
Sandro
ScoutTAG: Roma 124 (RM) (AGESCI) Capo Clan-Capo Gruppo - Inc. R/S
Gianicolense
... F.U.C.K. you ( an ode to no one )....
--- GoldED 2.50+
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| EMail replies to: sandr...@scoutnet.org
>Scusa se sono ancora piu` pessimista, ma... io vedo il Clan ancora piu`
>difficile delle altre unita` per un extrassociativo!
aiutami a dire :))
>Ecco perche` vedo molto male un extrassociativo che, come prima esperienza,
>va in Clan. Senza voler togliere nulla agli extrassociativi, ovviamente (ne
>abbiamo avuti alcuni parecchio in gamba, nel mio gruppo).
io non volevo dire con questo che "necessariamente" ... il mio era
solo un esempio ... se un giovane capo va in l/c, e con la penuria di
capi anziani che c'e', chi copre la branca r/s?
>L'importante e` la disponibilita` a imparare una nuova branca!
questo e' un altro paio di maniche, certo :)
Innanzitutto::
Grazie mille a tutti per le risposte e per i contributi al thread. Non ho
trovato la soluzione , ma in compenso mi sono potuto formare una mia
opinione.
poi:
Loris D'Emilio <loris.d'emi...@NObbs.metro.it> scritto nell'articolo
<361a399d...@news.uu.ml.org>...
>
> purtroppo, nell'iter personale in agesci c'e' questo limite (e ancora
> non ho capito come lo si potrebbe risolvere, sinceramente): per chi
> entra in l/c o e/g, e si fa tutto il percorso fino alla partenza, e
> poi desidera entrare in coca iniziando l'iter formativo, e'
> *giocoforza* iniziare la sua formazione in l/c o e/g, causa la giovane
> eta' ... e la branca r/s? chi la copre? ci vorrebbe quanto meno un
> trentenne, o giu' di li' ...
Perche' non provare pero' a dare fiducia ai giovani ? E' vero che la
maturita' a quell'eta' e' quello che e' (anche se non e' per niente detto
che un trentenne sia maturo), ma l'entusiasmo, la voglia di giocarsi, la
voglia di testimoniare i propri valori ci sono tutti. Ed e' questo che
probabilmente ci vuole in R/S.
Per quanto riguarda i problemi di "giovinezza" : chi di noi non ha mai
avuto difficolta' all'inizio di un servizio in una nuova branca ? E chi non
considera il suo primo anno di servizio in una unita' come un "porre le
basi" ? Ma la COCA ci ha sempre continuato a dare fiducia, convinta che
comunque stavamo facendo DEL NOSTRO MEGLIO...
Mi sembra che il limite dell'agesci di cui parla Loris sia un po' un gatto
che si morde la coda.
Voglio dire: manca la cultura della branca R/S ? Proviamo a crescere fin da
"piccoli" dei capi R/S!
Non sara' forse la paura eccessiva di affrontare il metodo , piu' che la
sua difficolta' intrinseca, che fa stare lontano dall' R/S ???
Mah ?? Ai posteri ....
Simone
GC> Io ritengo che il tempo dedicato allo scautismo si possa gestire
GC> molto meglio in branca R/S. Questo non vuol dire che il Capo R/S
GC> sia meno impegnato, ma che il suo fare il Capo e' piu'
GC> armonizzabile con gli impegni lavorativi e con la vita familiare.
LD> insomma ... la mia esperienza personale non e' stata cosi' ... ma
LD> questo, evidentemente,e' un mio problema :)
Loris, dovresti anche dire che razza di orari di lavoro avevi all'epoca in
cui eri Capo Clan :-)
Scherzi a parte, penso che quello che dice Giorgio sia in buona parte vero.
Il tempo, come dici tu, ci vuole lo stesso, e ce ne vuole tanto. Ma per molti
il fatto di poter fare le riunioni dopo cena (cosa impensabile con gli
Esploratori, noi abbiamo problemi a farlo con il Consiglio Capi, figurati
farlo con tutta l'unita` o con le squadriglie) e` un vero toccasana.
Non riduce l'impegno richiesto, ma almeno rende possibile conciliarlo con
altri impegni.
Non e` un discorso generalizzabile, ma e` una dei pochissimi vantaggi che i
capi R/S hanno :-)
Ciao,
Gino
---
|
| EMail replies to: gino.l...@scoutnet.org
- Inserirsi nella società, nel mondo del lavoro.
- Trovare l'altra mezza mela con cui affrontare la vita.
Queste due necessità sono primarie ed insopprimibili
(anche qui con le dovute eccezioni e vocazioni:
tra queste c'è anche chi capisce che c'è Qualcuno
con la Q maiuscola
che lo sta chiamando, ma il problema NON si sposta,
cambia solo tipo di necessità)
E, ripeto, cascano proprio nel momento in cui si arriva
all'eta` giusta per potersi far carico di un clan.
Una possibile soluzione passa per una pausa,
in cui il nostro, magari non rinunciando totalmente
alla vita e alla continuità con lo scoutismo,
invece di "spegnere" completamente il motore scout
lo mette in "stand by".
Arrivato ad una fase di assestamento della propria vita,
non avendo messo da parte tutto, ma avendo continuato,
sia pure col motore al minimo, magari in coppia,
il nostro toglie il freno a mano e da' una schiacciatina
all'acceleratore per vedere che il motore giri
e poi riparte per l'avventura.
Quella che vi ho prospettato non è solo una bella
favoletta.
L'ho visto accadere e funzionare.
Inutile o almeno superfluo che vi dica quale possa essere
il modo di stare in stand by.
Abbiamo gia` parlato di quanto poco siano indicati
i 'capi a disposizione'...
devo proprio scriverlo o basta vedere il mio scoutTAG?
Buona strada...
_______ _______
(-_-<_ \ / _>-_-)
-_-<_ \ / _>-_-
GioVanni- Caluri
Giovann...@CSELT.SFILAMI.IT
http://www.pegacity.it/parco/abita/caluri/index.htm
SFILARE .SFILAMI che e` li per gli spammers
(Lupo Volante)
ScoutTag LEUMANN 1 (TO) (MASCI) A.S.
Cicero pro domo sua :-)
>Voglio dire: manca la cultura della branca R/S ? Proviamo a crescere fin da
>"piccoli" dei capi R/S!
a prescindere dal fatto che l'obiettivo del metodo agesci NON E'
quello di formare dei capi, ma "l'uomo e la donna della partenza"
(ovvero, tutto quello che comporta questa frase) ... cosa pensi che
sia la PPU? :-)
>Non sara' forse la paura eccessiva di affrontare il metodo , piu' che la
>sua difficolta' intrinseca, che fa stare lontano dall' R/S ???
per me, l'unico vero metodo in r/s e' e resta il rapporto capo/ragazzo
al'interno della dinamica del clan ... il metodo e' "solo" lo
strumento tecnico in cui si esplicano questi due rapporti ...
>Loris, dovresti anche dire che razza di orari di lavoro avevi all'epoca in
>cui eri Capo Clan :-)
ahahah :-)) e' vero ...
ma e' anche vero che ho avuto degli ottimi numeridue :) ... uno di
questi e' stato mario (conosci, si?) che all'epoca era OdC, in una
sede e con un servizio direi "ottimale" :) ... tant'e' che non faceva
altro che parlare con i ragazzi ...
>Non riduce l'impegno richiesto, ma almeno rende possibile conciliarlo con
>altri impegni.
attenzione ... stiamo parlando sempre e cmq di "momenti
istituzionali"... e su questi siamo d'accordo (ho sperimentato il
ruolo di capo reparto, e mi rendo perfettamente conto della
differenza! ;)) ... ma io mi riferisco a tutto il resto ... come
indicato nell'altro msg, al rapporto capo/ragazzo ...
forse non e' un caso, ma alcuni problemi interpersonali (tra ragazzi e
un paio di situazioni capo/ragazzo) accaduti durante una route
(intendiamoci, li' sono "esplosi"), son riuscito a ricucirli, indovina
un po'?, sotto l'ombrellone :) ... gia', mentre si era al mare,
chiacchierando sotto l'ombrellone ...
>Non e` un discorso generalizzabile, ma e` una dei pochissimi vantaggi che i
>capi R/S hanno :-)
su questo (inteso "momento istituzionale") son d'accordo ...
> <carlini...@dibe.unige.it> wrote:
>
> >Se quindi il Capo "non ce la fa" e' solitamente per motivi diversi, cioe', a mio
> >avviso, perche' la sua scelta di servizio non e' poi cos' solida.
>
> no, questo non lo credo ... ho conosciuto diversi capi r/s validi e
> motivati, ma che han dovuto lasciare per vari motivi personali
Quella che riporto e' sempre la mia personale e parziale lettura di una realta' specifica
di Zona.A fronte dei Capi come quelli che descrivi io ne ho incontrati diversi che hanno
fatto del servizio in R/S il loro "ultimo (magari breve) sforzo" prima di abbandonare
definitivamente ogni forma di servizio (alla faccia delle scelte della Partenza che
chiedevano agli altri...).
> >Quanti Capi R/S che hanno "mollato" continuano nella loro vita a svolgere un
> >servizio significativo ?
> >Ovviamente tutti ;-).
> questa non 'ho capita :))
vedi sopra.
Buona Strada
> A fronte dei Capi come quelli che descrivi io ne ho incontrati diversi che hanno
>fatto del servizio in R/S il loro "ultimo (magari breve) sforzo" prima di abbandonare
>definitivamente ogni forma di servizio (alla faccia delle scelte della Partenza che
>chiedevano agli altri...).
io non ho escluso che esistano queste figure ... ho solo aggiunto che
a queste, ce ne sono altre (quelle che indicavo io) per cui mi sento
di escludere il fatto che "in r/s possono convivere gestioni
associative ed extrassociative meglio che in altre branche" ... tutto
qua :)
e cmq, per quanto il discorso sia interessante, non stiamo arrivando
ad alcuna conclusione ... a prescindere dall'opinione di tutti quelli
che stanno partecipando al thread, mi pare che siamo tutti d'accordo
su un punto: i capi della branca r/s sono pochi, la branca e' in
crisi... ora, se questa e' la situazione, c'e' via di uscita o no? e
se si, quale puo' essere?
a voi la palla! :-))
On Sun, 4 Oct 1998, Loris D'Emilio wrote:
> beh ... c'e' pero' un aspetto "quantitativo" da tener presente ... ce
> lo vedi tu un capo di 22 anni in clan, con ragazzi quasi della stessa
> eta', con cui magari solo l'anno prima faceva la route insieme? io
> no... gli anni intercorsi tra i due mi sembrano troppo pochi ...
Una piccola annotazione su questo problema......
E' senza dubbio mooooolto problematica la piccola differenza di eta' tra
capo e giovane ma e' ancora piu' grave il fatto che generalmente il capo
di 22 anni e' stato r/s un anno o due prima e sicuramente lo e' stato con
qualcuno che ancora sta in clan!!
Trasformare il rapporto di amicizia in cui magari si sono fatte pure
cavolate insieme (doccia al capo!! scappatella notturna per fumare la
sigaretta ecc. magari pure in reparto!) in un rapporto educativo non e'
cosa semplice... tanto piu' per un capo giovane e ancora inesperto di
rapporti educativi...
Buona Strada!
Georges
On Fri, 2 Oct 1998, Loris D'Emilio wrote:
> il coinvolgimento personale del capo r/s e' molto maggiore delle altre
> due branche, ed occorre una buona crescita personale (prima ancora che
> una formazione specifica) per essere quel "compagno di strada" che
> ogni capo r/s dovrebbe essere per i suoi novizi/rover ...
A questo proposito mi viene in mente 1 cosina: qualche giorno fa al
convegno pastorale della mia zona il sacerdote responsabile della
catechesi nella zona ha detto: 'alla catechesi per gli adulti non ci
abbiamo pensato, del resto e' molto piu' complessa di quella per i
bambini'.
Io (che son Bagheera :PP ) mi sono detto perche' dovrebbe essere piu'
difficile lavorare con gli adulti???
Confrontandomi anche con altri e' venuto fuori che il motivo centrale e'
che con gli adulti per essere accettato devi dare qualcosa di sostanzioso
mentre con i bambini puoi importi con metodi piu' o meno violenti e
comunque i piu' giovani sono meno interessati a metterti in contraddizione
su cio' che dici.
Pero' io credo veramente che se il catechismo dei bambini (e cosi' il
lupettismo) venisse fatto in maniera seria e profonda poi non ci sarebbero
tutti i problemi che ci sono nelle eta' piu' avanzati.
La scelta (purtroppo frequente) di affidare la cura dei piu' piccoli a
persone piu' giovani e, per forza di cose, piu' immature, e' una scelta
piu' comoda perche' cosi' hai un numero totale di persone a disposizione
piu' grande, ma e' sempre la scelta migliore???
Che cosa fa dire che hai lupetti non devi fornire risposte e proposte
profonde e coerenti??
Se non ti metteranno in crisi subito magari perche' non abituati a
valutare criticamente cio' che gli viene proposto, sicuramente vaglieranno
cio' che gli e' stato proposto e come gli e' stato proposto in eta' piu'
matura, proprio quando non hanno piu' nessuno adatto con cui confrontarsi.
Insomma, io penso che se non gettiamo basi solide sui bambini, e' ovvio
che dovremo faticare come pazzi per costruire le mura dei giovani e i
tetti degli adulti, inoltre alla prima scossetta crollera' tutto cio' che
abbiamo costruito.
Be', come al solito non mi saro' fatto capire!
Buona Strada,
Georges.
ScoutTag: Bagheera Monti del Trasimeno 1 Umbria (AGESCI)
>Io (che son Bagheera :PP ) mi sono detto perche' dovrebbe essere piu'
>difficile lavorare con gli adulti???
pensa te che per la formazione come educatore professionale (e non
solo per quello) esiste un punto specifico, si chiama "adult
education"... un motivo ci sara' no? :)
>Se non ti metteranno in crisi subito magari perche' non abituati a
>valutare criticamente cio' che gli viene proposto, sicuramente vaglieranno
>cio' che gli e' stato proposto e come gli e' stato proposto in eta' piu'
>matura, proprio quando non hanno piu' nessuno adatto con cui confrontarsi.
il tuo ragionamento e' giusto ...
ma non tieni conto degli aspetti piu' specifici di psicologia
evolutiva...
un conto e' un bambino di otto anni, e come lui vede IL capo (le
maiuscole non sono a caso) ...
un conto e' un adolescente di 16 anni, e di come lui veda il capo..
indipendentemente da come si pone il capo nei confronti del ragazzo
(sia esso lupetto o rover), e' specifico dell'eta' "osservare" le cose
secondo una precisa angolazione ... la propria ...
se poi a questo aggiungiamo la variabile "capo", ecco che ti rendi
conto che la relazione educatore-educando e' quanto di piu' complesso
possa esserci ...
Loris D'Emilio
http://www.metro.it/loris/index.htm
loris.d'emi...@bbs.olografix.org
UIN #15817071