ScoutTAG: Pisa 5 (PI) (AGESCI) Capo Branco "La Rupe"
A15-LC4 SC+++ CA+++ Z+++ F++ ST+ SE++ P++E+ L+ PR++ B++ CO+
numero ICQ: 63945153
"Altro dirti non vo', ma la tua festa,
c'anco tardi a venir, non ti sia grave."
(G. Leopardi "Il sabato del villaggio")
Riparliamo come il film di "Lolita"??..... ma le Scolte sono quasi tutte
maggiorenne.
Buon Sentiero!
--
-----
Alessandro Serpentini - Serpente Pignolo
ScoutTag: Cattolica 1 (RN) (AGESCI) Capo Reparto "GERICO" e "Novizio" FB
=(:-) >< (questo sono io con il mio foulard!!!)
LupoS (nick per utenti di #italiano)
Home Page: http://cattolica1.supereva.it
-----
Akela <giov...@tin.it> wrote in message 8ve273$hgm$1...@nslave3.tin.it...
Se intendi tra un/a Capo e l'RYS in Servizio con lui/lei, da noi è
capitato più di una volta. Chiaramente se ne è discusso, e la
conclusione cui si è giunti abbastanza tranquillamente è stata questa:
perché no? Chiaro, il Capo Unità dovrebbe avere un ruolo educativo
chiaro nei confronti dei suoi RYS e di solito lo ricopre effettivamente.
Ma alla fine si parla di due persone presumibilmente "maggiorenni e
vaccinate", tra le quali può con assoluta naturalezza scattare la
scintilla. Se poi il Capo è molto vicino in età alla Scolta (o la Capo
al Rover, perché no?), è possibile che il/la Capo non siano Capo Unità.
Ma anche se di Capi Unità si tratta, non vedo perché dovrebbe essere
negativo. Certo, la situazione va seguita, l'altro/a Capo Unità dovrà
prendersi più cura dell'RYS in questione per quanto riguarda il trapasso
delle nozioni. Inoltre, bisogna sperare (e nulla di più si può fare) che
i due siano persone abbastanza mature da capire che gli eventuali
problemi di coppia NON DEVONO riversarsi sulla Staff o (peggio ancora)
sull'Unità.
Per quanto riguarda un rapporto tra un/a Capo e un RYS non in Servizio
con lui/lei, beh... Io credo che il problema non si ponga nemmeno...
Suomi
--
ScoutTag: Marco "Suomi" P. (AGESCI); Padova 2 (S. Camillo de'Lellis);
Bagheera branco "Abili Cacciatori"; Totem Bufalo Affidabile
A16-LC6/7 Sc++ Ca++ Z+ F++ St+ Se+ P+++ E L Pr+++ B Co
"Ogni scelta è un rischio ed ogni rischio è vita"
Matteo "Cooper" S., il Capo Clan che mi ha dato la Partenza
"La ricchezza di una persona sta nel fatto che è unica"
Alberto "Seve" S., un compagno di strada (ora CapoGruppo)
Il problema non sta nel fatto che una "storia" possa accadere, ma nel come
questa viene gestita, in primis da chi la vive.
Le "metodiche" variano da caso a caso, non può essere definita una regola...
si possono però stabilire dei parametri generali che possano aiutare questa
coppia a vivere la cosa in maniera "scout", in linea con il nostro stile.
Ii rischio che la coeducazione ceda il passo ad una sorta di promisquità
c'è, ma attenzione a non considerare tabù una storia che nasce tra due
esseri umani. Spesso queste persone si sentono attaccate e decidono di
lasciare il gruppo, oppure si crea una sorta di assenzio e nascono storie
simili, magari per pura emulazione.
Ripeto, dipende da come questa cosa viene gestita. Noi Scout siamo bravi nel
trasformare i problemi in opportunità di crescita... perchè allora non
approfondiamo l'argomento anche nelle nostre Co.Ca?
Buona Caccia e buona strada!
--
ScoutTag: (AGESCI) Capo Unità del Reparto "Stella Nascente" Massafra 1 (TA)
"Falco Solitario" - Fabio Crudele
Scout Code: A21-CR4 SC++ CA++ Z+++ F++ ST++ SE++ E++ L++++ PR++ B++ CO+++
Al contrario di altri, io sono del parere contrario a questa cosa (ma è una
opinione mia personale),
perchè mentre il capo unità ha fatto delle scelte di vita concreta, la
scolta è in una fase di crescita in cui
una storia di questo genere non la porterebbe a maturare come persona. Io
credo che un capo educatore dovrebbe
essere coerente con se stesso e voler il bene, la crescita di quella scolta
prima di tutto come persona e poi una volta che la scolta ha maturato delle
scelte concrete, anche come donna fisicamente ed emozionalmente pronta ad un
rapporto di coppia.
Io credo che la cosa si possa eguagliare a un treno dove (certamente) i
binari vanno nella stessa direzione ma le ruote del treno non siano
paralelle l'un con l'altra ... cioè sfasate. Poi posso pure sbagliarmi, ma
io la penso cosi.
Mi sembra chiaro che se l'amore o il rapporto di coppia sia sbocciato mentre
entrambi erano in Clan poi lui o lei perchè + adulto di lui o lei ha preso
la partenza, è diventato Capo e lei o lui erano ancora in Clan a fare
servizio in unità... beh non ci vedo nessun problema....
Buona Strada
Roberto Sforza
> Al contrario di altri, io sono del parere contrario a questa cosa (ma è
una
> opinione mia personale),
> perchè mentre il capo unità ha fatto delle scelte di vita concreta, la
> scolta è in una fase di crescita in cui
> una storia di questo genere non la porterebbe a maturare come persona. Io
> credo che un capo educatore dovrebbe
> essere coerente con se stesso e voler il bene, la crescita di quella
scolta
> prima di tutto come persona e poi una volta che la scolta ha maturato
delle
> scelte concrete, anche come donna fisicamente ed emozionalmente pronta ad
un
> rapporto di coppia.
> Io credo che la cosa si possa eguagliare a un treno dove (certamente) i
> binari vanno nella stessa direzione ma le ruote del treno non siano
> paralelle l'un con l'altra ... cioè sfasate. Poi posso pure sbagliarmi, ma
> io la penso cosi.
> Mi sembra chiaro che se l'amore o il rapporto di coppia sia sbocciato
mentre
> entrambi erano in Clan poi lui o lei perchè + adulto di lui o lei ha preso
> la partenza, è diventato Capo e lei o lui erano ancora in Clan a fare
> servizio in unità... beh non ci vedo nessun problema....
>
Be, io vi dico la mia, Sono un Capo (in attesa fremente di Brevetto) e sono
felicissimo del rapporto che ho con la mia ragazza ... una scolta a pochi
giorni dalla maggiore età (stiamo assieme da poco più di un'anno); e allora
che si fa? si rinuncia a giocare lo scoutismo per evitare problemi? Io ho
preferito continuare il mio servizio di Capo Branco e adesso di Aiuto Capo
Branco, anche s'è da un paio d'anni che fremo per cambiare branca e andare
in RYS o in EG, e il bello è che per il servizio rotativo la scolta in
questione è venuta alle vacanze di branco con me e, ORRORE, abbiamo dormito
a meno di 2 metri di distanza!!!
Scherzi a parte il trucco per "evitare problemi e maldicenze" stà nel sapere
qual'è il proprio posto e saperlo occupare (scusate l'immodestia); vi posso
assicurare che stà più a cuore a me "Capo" la crescita della mia ragazza
quale "Donna della Partenza" che al capo Clan (non me ne voglia il grande
Nicola).
PS. Per evitare "Scandali" vi dico che ho compiuto 25 anni da poco.
Buona Caccia, Buon Sentiero, Buona Strada
--
Calogero Romano
Kaalogero
Lupo Laborioso
ScouTag: Menfi 1 (AG) (A.G.E.SC.I.) aiuto capo branco.
A13-LC4 SC++ CA++ Z++ F+ ST+ SE++ P E+++ L++ PR++ B+ CO++
kaal...@tiscalinet.it
http://digilander.iol.it/menfi1
--
Alessandro Reggiani - Sir Clanpetition
ScoutTAG: Reggio Emilia 3 (RE)(AGESCI) Capo Reparto "Excalibur"
Ragazzi,
sarà che io ho avuto un capoclan di stampo antico, sarà forse il fatto che
nella nostra comunità capi cose del genere non hanno portato buoni frutti, e
parlo per storie reali, io o semplicemente detto la mia opinione, la cosa
che mi fa strano è essere per questo thread l'unico a pensarla in questo
modo
non c'è nessuno che la pensa come me? Dopotutto
Akela ha scritto:
>Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:
Se siete tutti d'accordo che cosi è giusto, che non possa esistere nessun
problema riguardo la storia tra un capo in servizio e una scolta,
chiudiamo la "discussione" che mi sembra a questo punto non c'è e punto.
Buona Strada
Roberto Sforza
Caporeparto
Berna (unico)
A.G.E.S.C.I.S.
Io ho detto quello che pensavo. Non si tratta di amore o cosa, si tratta di
due persone mature che penso possano scegliere. Tutto qui.
Non volevo e non voglio offendere nessuno, semplicemente ritengo che non
dovrebbe essere un problema.
Io ritengo di poter esprimere un bel NO tondo ed altisonante.
Cosa c'e' piu' di relazione capo-ragazzo (che serve pure nel caso di
capounita'- R/S in servizio)?
--
Fraternamente,
Raffaele Fiume
ICQ #50737511
ScoutTag: Napoli 7 (NA)(AGESCI) Capogruppo, Inc.reg.Informatica
Fraternamente,
Raffaele Fiume
ICQ #50737511
ScoutTag: Napoli 7 (NA)(AGESCI) Capogruppo, Inc.reg.Informatica
"Suomi" <marco_su...@cava.libero.it> ha scritto nel messaggio
news:YmAS5.11763$FV2.3...@news.infostrada.it...
> Akela ha scritto
> >MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA
> STORIA?
>
Il capo ha se non mi sbaglio un rapporto con i ragazzi da fratello maggiore
(anche se non appartengono alla sua branca anche se non sono in servizio da
lui), se così è si corre il rischio di rapporti incestuosi. Al di là della
battuta il significato è (e qui so che mi attirerò un sacco di critiche, ma
fa parte della discussione ^__^) Il capo ha una valenza educativa che non
può essere conciliata con il rapporto affettivo da innamorati. Così come
spesso abbiamo detto e sappiamo che il capo non può essere l'amico dei
ragazzi (inteso come l'amicone), ma è l'educatore, ruolo che può anche (anzi
deve) ricoprire in un rapporto affettivo-amichevole, ma che non ha caso nel
reg. è determinato come rapporto di fratellanza.
Il secondo motivo, secondo non certo per importanza, è che mi chiedo quanti
abbiano considerato l'influenza psicologica che ha un capo nei confronti di
una ragazza (e qui certamente non vale molto il paragone con il sesso
opposto, cioè capo femminile-ragazzo) proprio per la figura che il capo
ricopre (colui che ti aiuta sempre, che ti sostiene, il punto di
riferimento, colui in cui hai fiducia, che ti da senza VOLERE (cosa molto
rara oggi)), è molto facile (e sarà capitato a molti) che le ragazze
riconoscano nel capo una sorta di figura paterna affezzionandosi a volte
anche in maniera morbosa (a seconda della propria storia personale). Ora
siccome sappiamo che un rapporto maturo non è fatto solo di baci, abbracci e
dolci parole, ma anche da una consapevolezza di se stessi e del proprio
ruolo nella coppia allora, per questo, penso che l'ambito del rapporto
capo-ragazzo non è MAI un terreno adatto ad affrontare un rapporto di amore
(inteso come innamoramento) in maniera matura, proprio perchè le circostanze
limitano, se non impediscono, ai protagonisti una riflessione matura e
libera da vincoli psicologici sul proprio rapporto.
--
--
Massimo Nicosia
Leone Canterino
Capo-Clan Agesci Catania 18
mailto: ake...@iol.it
Visita il sito del Nostro Gruppo: http://digilander.iol.it/akela18
--
"Questo chiasso ha sentito Roma
e non lo dimentichera' mai."
Giovanni Paolo II in occasione della GMG2000
--
Il Signore ti Benedica e ti Protegga
A te mostri il suo volto e di te abbia Misericordia
Il suo sguardo a te rivolga e a te dia Pace
Akela <giov...@tin.it> wrote in message 8ve273$hgm$1...@nslave3.tin.it...
> Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:
> MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?
> Aspetto le vostre esperienze in merito, dubbi, arrabbiature e
quant'altro...
> Buona caccia,
Non sono d'accordo, io credo di poter essere fratello maggiore di ogni scout
che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma mia
che famiglia ^__^)
> E' altresì vero che è prassi
> comune, e, ritengo, corretta, attribuire il ruolo educativo di ciascun
> ragazzo alla comunità capi per intero, ma, estendere a questo concetto il
> rapporto simil-fraterno mi sembra una forzatura, e vado a chiarire.
> Come capi abbiamo sicuramente interesse al percorso educativo di ogni
> ragazzo, ma come "gestori di unità" i rover e le scolte hanno la doppia
> valenza di educandi e di persone che, partecipando alle riunioni di staff,
> intendono apprendere l'esercizio dell'azione educativa, in questo senso
> riesce difficile pensare che il rapporto debba restare sullo stesso piano
> che avrebbe tra Capoclan e R/S, in sostanza ritengo che il ruolo educativo
> nostro nei confronti degli R/S in servizio (che da noi sono solo
> maggiorenni) abbia un distacco sufficiente, unito ad una dose di
confidenza,
> tale da superare l'idealizzazione della figura del capo di cui parlavo in
un
> precedente msg. e di cui ho appena letto.
Sono daccordo con te sul piano teorico, esperienze dirette personali mi
fanno riflettere che ciò purtroppo non è vero, specie quando si tratta di
ragazzi in partenza e capi molto giovani (praticamente quasi coetanei).
> Il secondo è che se uno a 18 anni mi fosse venuto a dire che io ero ancora
> un educando e quindi non potevo capire che cosa fosse meglio per me e non
> avrei potuto scegliere e gestire una storia di questo tipo, probabilmente
mi
> sarei un po' alterato (e io sono un uomo, le donne dicono di maturare
anche
> prima), perché mi sarei (giustamente) detto: "prima di essere un educando
> credo di essere una persona".
Infatti non discutevo certo di cosa dire al ragazzo (che è appunto ragazzo e
persona in maturazione), ma di cosa dire al capo, purtroppo se sei stato
Rover e se sei stato Capo-Clan ti sarai accorto che non sempre a 18 anni si
è pianamente maturi e consapevoli. Tanto è vero che la partenza....
> Spero di non essere frainteso, la mia è -ovviamente- un'opinione.
> Buona Strada
Ci mancherebbe ^___^
Buona Strada anche a te!
"perche' la scolta, o il rover, non puo' semplicemente_ cambiare servizio?"
Mi pare una scelta troppo semplicistica, anche perche in questo modo
comunichi alle persone interessate l'assoluta impossibilità di stare insieme
in unità. Devo quindi considerarti tra quelli che considerano IMPOSSIBILE
una storia d'amore tra RYS e capo?
Ma non vanno trascurate le problematiche educative connesse.
Se la scolta in servizio si fidanza con il caporeparto, come si fa a dire
che il caporeparto "educa" la scolta in servizio? Eppure, la scolta nel suo
servizio associativo deve essere trattata da persona da educare.
Sommando due piu' due, secondo me correttezza e rigore educativo vogliono
che accada piu' o meno cosi'.
Il caporeparto va' in coca, prima della sua "storia" e dice alla coca:
"penso che mi sto innamorando di ......"; forse e' meglio se smette di fare
servizio nella mia unita'.
E non c'e' nulla di punitivo. In questo modo si salvano sia le capire, sia i
cavoli.
--
" credo di poter essere fratello maggiore di ogni scout
> che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma
mia
> che famiglia ^__^)" (Massimo)
Anche io sono convinto della valenza educativa del rapporto fraterno tra gli
appartenenti dell'associazione, che si esplica tra i ragazzi vedendosi
fratelli e sorelle e tra il capo e il ragazzo vedendosi il primo fratello
maggiore...
Ed anche io sono arciconvinto che sia mia responsabilità l'educazione
DIRETTA (nel senso che DEVO essere il fratello maggiore) di ogni altra
guida, scout, lupetto, coccinella, ROVER o SCOLTA! Come potrei dire di amare
una persona ed allo stesso tempo essere convinto di educarla?
Ricordo poi che il metodo in branca RYS è esplicito, e questo perchè i
ragazzi sonoconsiderati abbastanza maturi, ci si deve aspettare che un
ragazzo considerato così maturo capisca il perchè se viene allontanato da
un'unità...Ma, e qui un'altra domandona, DAVVERO SIAMO CONVINTI CHE POSSIAMO
"GIOCARE" COSI' CON LE PERSONE?
Mettersi con una scolta significa, questo è abbastanza appurato, farle
cessare lo scoutismo: chi ci dà il permesso di intromettersi così nella sua
vita?
Buona strada
Giovanni
> Come potrei dire di amare
> una persona ed allo stesso tempo essere convinto di educarla?
Beh, sto leggendo da alcuni giorni senza intervenire,
ma questa proprio non la capisco!
Come potrei educare una persona *senza* amarla???
Credo che si stia facendo molta confusione, facendo diventare impossibile ,
sconveniente e illecito qualcosa che e' solo molto difficile, e richiede una
tale responsabilita' da chi ne e' coinvolto che forse si preferisce fuggire
la questione e non affrontarla.
Ma una coppia del genere, non potrebbe forse diventare un esempio di
rapporto affettivo vissuto *con maturita'* ? Addirittura mi verrebbe da
pensare che (attenzione alla mia presunzione) che a una scolta il ragazzo
ideale che posso augurare e'... un capo maturo!!!
O no?
--
paolo - delfino puntiglioso -
ScoutTag: Carpi 6 (MO) (AGESCI) Capo Reparto
No, non lo credo affatto, almeno non finchè è in età da scolta. Non sono
daccordo in linea generale sul discorso che amare non può andare di pari
passo con educare, anzi due persone che si amano si educano sempre a
vicenda, ma capisco perfettamente il discorso di Akela che si riferiva
all'ambito capo-ragazzo. Il fatto, ripeto, è condizionato e condiziona la
libertà e la maturità della scelta dei due proprio per il particolare legame
che un rapporto capo-ragazzo richiede. Io credo, per rifarmi al tuo discorso
sulla sconvenienza o sulla difficoltà, che un rapporto di amore si coltiva e
costruisce in maniera attiva e non passiva; l'occhio con cui io capo vedo i
miei ragazzi (ma con cui vedo qualunque scout), è l'occhio del capo, in
questa ottica NON PUO' nascere un amore. L'amore è qualcosa che è
liberamente accettato, non si impone coercitivamente alla persona, sono io
che scelgo di donarmi o meno ad esso, un capo saggio avrà l'accortezza,
credo, di saper far prevalere sempre il suo rapporto da fratello che non
altro, e questo credo si imponga alla mia scelta di capo.
Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del capo
come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni presupposti
(ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di missione,
come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.
Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere una
meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da fare.
Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di rabbia.
Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste esperienze
che - per suo amore - non ho mai voluto provare."
--
Paolo
ScoutTag: Ancona 9 (AN)
AGESCI Caporeparto
al...@libero.it
Vero.
Ma ho l'impressione che tu parli comunque di un amore che non ha prospettive
di essere Amore (perdona il banale uso di minuscole e maiuscole, spero che
ci capiamo).
L'Amore, il matrimonio, la mia famiglia, fanno parte della mia vita con una
dignita' non inferiore al mio essere capo. Non e' che parti dal presupposto
che l'amore di cui dibattiamo non possa in nessun caso essere quell'Amore
che diventa *senso della mia vita* ?
> Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del
capo
> come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
> volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni
presupposti
> (ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di
missione,
> come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.
Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?
Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in modo
coerente.
> Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere
una
> meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
> sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
> selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da
fare.
> Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
> carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di rabbia.
> Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
> presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste
esperienze
> che - per suo amore - non ho mai voluto provare."
Per quanto Saint'Exuperie sia affascinante e profondo, la scelta di questo
brano mi conferma che parti da un'idea di amore un po' limitata. E sono
d'accordo che davanti a questa situazione il problema in oggetto si pone. Ma
non considerarlo la totalita' dei casi.
"Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
«Avete visto l'amato del mio cuore?».
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l'amato del mio cuore.
Lo strinsi fortemente e non lo lascerò"
"Avete il diritto e il dovere di dubitare su quanto vi ho detto"
Marco Paolini
No, parto dal presupposto che l'Amore nasce in un contesto libero da
condizionamenti e per i motivi che ho già spiegato il rapporto d'amore
capo-ragazzo non può esserlo.
>
> > Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del
> capo
> > come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
> > volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni
> presupposti
> > (ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di
> missione,
> > come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.
>
> Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?
> Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in modo
> coerente.
Infatti non dicevo che il capo-scout debba vivere da celibe, parlavamo solo
del rapporto d'amore vissuto con i ragazzi. Fuori ognuno è libero di trovare
tutto l'amore che vuole ^_^
>
> > Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere
> una
> > meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
> > sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
> > selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da
> fare.
> > Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
> > carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di
rabbia.
> > Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
> > presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste
> esperienze
> > che - per suo amore - non ho mai voluto provare."
>
> Per quanto Saint'Exuperie sia affascinante e profondo, la scelta di questo
> brano mi conferma che parti da un'idea di amore un po' limitata. E sono
> d'accordo che davanti a questa situazione il problema in oggetto si pone.
Ma
> non considerarlo la totalita' dei casi.
No, il fatto ti conferma solo che credi alla rinuncia solo come a qualcosa
di negativo, e da perseguire solo in casi estremi, l'esempio di Guy de La
Rigadieu era preso perchè indica che nella rinuncia c'è un valore,
certamente non credo che l'amore sia solo l'atto sessuale, così come non
credo che, ad esempio, quando un prete vive il celibato, stia rinunciando
solo all'attività sessuale, ma sta rinunciando all'Amore per un Amore più
grande. Così vedo la missione del capo; sono chiamato a dare un'altro tipo
di Amore ai ragazzi, per questo ho scelto di essere scout, non è un amore nè
più grande nè più piccolo dell'amore che si dona nell'innamoramento, ma è
quello che ho scelto di dare.
>
> > Non sono d'accordo, io credo di poter essere fratello maggiore di ogni
> scout
> > che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma
> mia
> > che famiglia ^__^)
> >
> Vorresti dire che sto da sei anni con mia sorella?
Eheh! Io con mia sorella ci sto da 24 anni, però l'anno prossimo si sposa e
va via ^________^
> A parte le battute, forse le mie esperienze sono troppo positive, ma anche
> se mi sentissi "diretto" educatore (mai primo però) degli R/S credo che,
dal
> momento che decidessi di accettare una relazione, il mio discernimento di
> capo già avrebbe abbondantemente considerato tutte le implicazioni.
Tu credi Alessandro? Io non lo so, ripeto, se dovessi considerare tutte le
implicazioni, quanto meno come capo aspetterei che la ragazza prenda la
partenza. (E non sono neanche tanto convinto)
> Stiamo cercando di fare un caso generale di una cosa che, secondo me, è
> strettamente personale.
No, il discorso è affrontato sempre in maniera generale, è normale che ogni
esperienza è un caso a sé. Ma qui non si tratta della vita di un capo al di
fuori dell'Associazione, ma si stratta del rapporto di un capo con i suoi
ragazzi, e questo non credo sia mai totalmente personale
> Se la Co.Ca. affida al capo 40 ragazzi
40 ragazzi?!?!
> significa che
> si fida abbastanza di lui, io credo, anche per lasciargli decidere in un
> caso del genere se sia meglio continuare o desistere e perché. Attenzione,
> questo non significa che la comunità non possa AIUTARLO, chiedere
> delucidazioni o sollevare obiezioni: tutti possono sbagliare, significa
solo
> che si riconosce ad ogni capo la responsabilità piena di ogni azione.
Si, infatti non ho mai detto che la Co.Ca. dovesse avere compiti
polizieschi, ho detto solo la mia opinione sull'argomento. Poi è anche vero
che spesso con questo discorso che le Co.Ca. hanno dato fiducia ecc. ecc.
spesso si finisce per avere situazioni non troppo felici in cui non si
interviene perchè il capo è maturo, perchè ha fatto la sua scelta bla bla
bla. Purtroppo spesso poi i casi concreti sono molto più sfumati, le
situazioni possono essere molto ambigue, e personalmente non mi va che ne
paghino il prezzo i ragazzi.
> Per lo
> stesso motivo mi sembra un abominio che due capi sposati/fidanzati non
> possano fare servizio nella stessa unità, è una regola che va bene per dei
> ragazzini, ma un capo dovrebbe aver sviluppato una maturità e una
coscienza
> "educativa" tali da rendere questa situazione fonte ulteriore di esempio
per
> i ragazzi e occasione di arricchimento(secondo il mio parere queste
"norme"
> sono dettate il più delle volte da invidia, in molti casi dalla scarsa
> fiducia e in qualche altro da esperienze pregresse negative).
Hmmm si infatti, non credo si discutesse di questo, anche perchè non ci vedo
nessun problema che due capi (ma due capi eh!) sposati/fidanzati facciano
servizio insieme, anzi testimoniano la loro scelta consapevole e matura. (E
poi non potrei fare questo discorso per nulla, la mia partner associativa lo
è anche nella vita ^_^)
> Se il capo è molto giovane e inesperto (anche se chi ha scelto la partenza
> dovrebbe aver interiorizzato una qualche specie di valori...) è ovvio che
la
> Co.Ca. può "indurre" o suggerire una riflessione, ma l'imposizione è
> tutt'altra cosa e, per esperienza, assolutamente controproducente se non
> gravemente dannosa (capi bruciati, risentimenti, inimicizie).
Già, l'imposizione è dannosa, ma lasciare che certe situazioni negative
cancrenizzino? Su, guardiamo in faccia la realtà, ci sono un sacco di ottimi
capi-scout responsabili e maturi ok, certamente. Ma c'è anche il
"cretinetti" della situazione, con la storiella non troppo chiara che
certamente non verrà a dire alla Co.Ca. "avete ragione, accolgo i vostri
suggerimenti, è vero...", ma piuttosto dirà "Si, vi ho ascoltati, ma
tranquilli questo pericolo non c'è, va tutto bene, è tutto ok..ecc. ecc." e
poi ci si ritrova in Co.Ca. ad interrogarsi come fargli capire che sta
sbagliando senza però imporre nulla...
> Insomma una comunità di adulti dovrebbe sempre comportarsi come tale,
> anteponendo riflessione e confronto, se abbiamo bisogno di regoline del
> cavolo per mantenere l'ordine forse dovremmo tutti tornare in reparto.
Dovrebbe..., è vero, ma una comunità di adulti è anche una comunità in
crescità che quindi ha bisogno delle regole per crescere, senza esserne
schiavi ma senza neanche volerle eliminare. Quando le si vogliono eliminare
i motivi sono solo due: o si è arrivati o non si vuole più crescere
> No, il fatto ti conferma solo che credi alla rinuncia solo come a qualcosa
> di negativo, e da perseguire solo in casi estremi, l'esempio di Guy de La
> Rigadieu era preso perchè indica che nella rinuncia c'è un valore, ...
---che figura---
mi riprendo e poi ti rispondo
Eheh, tranquillo, pensa che io ho potuto leggere il simpatico opuscoletto
solo quest'anno ^__________^
> > Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?
> > Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in
modo
> > coerente.
> Infatti non dicevo che il capo-scout debba vivere da celibe, parlavamo
solo
> del rapporto d'amore vissuto con i ragazzi. Fuori ognuno č libero di
trovare
> tutto l'amore che vuole ^_^
> [cut...]
> Cosě vedo la missione del capo; sono chiamato a dare un'altro tipo
> di Amore ai ragazzi, per questo ho scelto di essere scout, non č un amore
nč
> piů grande nč piů piccolo dell'amore che si dona nell'innamoramento, ma č
> quello che ho scelto di dare.
Si, perfetto.
Sono sempre preoccupato dall'affermazione che l'agesci e' la piu' grande
agenzia matrimoniale italiana (eh si', ho sentito anche questa! :-)),
condivido la tripla PRUDENZA e io per primo *chiedo* che qualsiasi coppia o
coppietta nasca nel mio gruppo viva un rapporto coerente.
Ma non pretendo che un capo volti le spalle all'amore.
Conosco tanti (troppi?) casi che confermano a posteriori le mie o le tue
idee. Matrimoni meravigliosi o coppie finite nel nulla... Per questo non
posso pretendere di imporre a priori quello che solo le scelte personali
possono costruire o demolire. Chiedo semplicemente coerenza.
Buona strada.
> Si, perfetto.
> Sono sempre preoccupato dall'affermazione che l'agesci e' la piu' grande
> agenzia matrimoniale italiana (eh si', ho sentito anche questa! :-)),
Eheh, e poi c'è il calo dei censiti... ma che fine fanno tutti i figli dei
capi-scout sposati tra loro? ^________^ Ehehe
> condivido la tripla PRUDENZA e io per primo *chiedo* che qualsiasi coppia
o
> coppietta nasca nel mio gruppo viva un rapporto coerente.
> Ma non pretendo che un capo volti le spalle all'amore.
> Conosco tanti (troppi?) casi che confermano a posteriori le mie o le tue
> idee. Matrimoni meravigliosi o coppie finite nel nulla... Per questo non
> posso pretendere di imporre a priori quello che solo le scelte personali
> possono costruire o demolire. Chiedo semplicemente coerenza.
> Buona strada.
In questo senso sono pienamente daccordo con te, le uniche divergenze che mi
restano sono piccole, noiose, puntualizzazioni, per cui...me le tengo. ^__*
saluTONI
--
ScoutTag: Cornedo 1 (VI) zona Piccole Dolomiti (AGESCI) Maestro dei novizi
________________________________________________________
Facendo quello che hai sempre fatto,
otterrai quello che hai sempre ottenuto.
Massimo Nicosia ha scritto nel messaggio ...
Nel mio gruppo c'è stato un rapporto di amore tra un Rover ed una Guida (non
sto parlando di adesso......) e si sono continuati a stare insieme fino a
quando lui è diventato Capo e lei ancora una Scolta. Io non vedo niente di
male perché negare un amore. sai che l'amore è una cosa meravigliosa e non
va cercata. L'amore è un sentimento che colpisce dentro il cuore di ogni
persona e nessuno può impedire.
Adesso la scolta ha preso la Partenza e ancora stanno insieme.... :o))))))))
Il discorso che stai dicendo una parte sono favorevole, ci vuole la prudenza
ma non impedire l'amore di queste due persone. Se il cuore ti colpisce per
una persona perché negare? Non hai mai sentito l'amore tra un'insegnante ed
un alunno???
Beh comunque io direi che quando sono in servizio della branca non devono
farsi vedere questo rapporto di amore ma semplicemente come un Capo ed una
Scolta. Mentre in privato possono fare quello che vogliono.
O no??
--
-----
Alessandro Serpentini - Serpente Pignolo
ScoutTag: Cattolica 1 (RN) (AGESCI) Capo Reparto "GERICO" e "Novizio" FB
=(:-) >< (questo sono io con il mio foulard!!!)
LupoS (nick per utenti di #italiano)
Home Page: http://cattolica1.supereva.it
-----