Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Capo e scolta / capo e rover - un amore impossibile?

820 views
Skip to first unread message

Akela

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:
MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?
Aspetto le vostre esperienze in merito, dubbi, arrabbiature e quant'altro...
Buona caccia,
Giovanni

ScoutTAG: Pisa 5 (PI) (AGESCI) Capo Branco "La Rupe"
A15-LC4 SC+++ CA+++ Z+++ F++ ST+ SE++ P++E+ L+ PR++ B++ CO+

numero ICQ: 63945153

"Altro dirti non vo', ma la tua festa,
c'anco tardi a venir, non ti sia grave."
(G. Leopardi "Il sabato del villaggio")

c.mu...@libero.it

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to



Care Amiche, Cari Amici,
                                   per favore non ignorate questo messaggio.

Tratta di qualcosa che noi tutti, uomini e donne, dobbiamo affrontare.
Non so se questa iniziativa servirà a qualcosa, ma spendi tre minuti della
tua vita per fare la tua parte.

Mahdì, il governo dell'Afghanistan, ha scatenato una guerra contro le donne.
Da quando i Talibani hanno preso il potere nel 1996, le donne hanno dovuto
portare il burqua e sono state picchiate e lapidate in pubblico perche' non
portavano gli abiti dovuti, anche se questo significava semplicemente
non coprire gli occhi nella maniera dovuta.
Una donna e' stata picchiata  a morte da una folla di fondamentalisti irati
per aver mostrato casualmente un braccio mentre guidava. Un'altra e' stata
lapidata a morte per aver cercato
di lasciare il paese con un uomo con cui non era imparentata.
Le donne non hanno il permesso di lavorare e nemmeno di uscire all'aperto in
pubblico senza un parente maschio;
professioniste come docenti, traduttrici,  dottoresse, avvocatesse, artiste
e scrittrici sono state costrette a lasciare il lavoro e chiuse nelle loro
case. Le abitazioni in cui e' presente una donna devono avere le finestre
oscurate con la vernice in modo che non sia vista dall'esterno. Devono
portare calzature silenziose in modo da non essere mai sentite. Le donne
vivono temendo per la loro vita, che potrebbero perdere per la minima
infrazione. Dato che non possono lavorare, coloro che non hanno parenti
maschi o un marito muoiono di fame o elemosinano nelle strade, anche se in
possesso di laurea.
La depressione sta diventando cosi' diffusa da raggiungere livelli di
emergenza.
Non c'e' modo, in una società retta a tal punto dalla legge islamica, di
conoscere la percentuale di suicidi con sicurezza, ma chi lavora nel paese
stima che la percentuale di suicidi fra le donne, che non possono trovare
cure adatte per la loro profonda depressione e si toglierebbero la vita pur
di non vivere in quelle condizioni, sia aumentata significativamente.
Le cure mediche per le donne sono quasi del tutto assenti.
In uno dei rari ospedali per donne un giornalista ha trovato sui letti corpi
immobili, quasi del tutto privi di vita, avvolti nei burqua, privi della
voglia di parlare, mangiare o fare altro, a consumarsi lentamente. Altre
donne sono impazzite e sono state viste rannicchiate in un angolo, a
dondolarsi di continuo in lacrime,  la maggior parte di loro terrorizzate.
Un dottore ha considerato l'idea, una volta esaurite le poche medicine
disponibili, di lasciare queste donne di fronte alla residenza presidenziale
per protesta.
Siamo al punto in cui l'espressione "violazioni dei diritti umani" è
inadeguata a descrivere la realtà. I mariti hanno potere di vita e di morte
sulle loro parenti donne, in particolare sulle loro mogli, ma la folla
impazzita ha altrettanto diritto di lapidare o picchiare una donna, spesso
fino alla morte, per aver esposto pochi centimetri di pelle o nell'idea di
aver ricevuto una incomprensibile offesa.
Le donne hanno goduto di una relativa liberta', della possibilita' di
lavorare, di vestire piu' o meno come volevano,
potevano guidare e apparire in pubblico da sole fino al 1996. La velocita'
della transizione é la principale ragione della depressione e dei suicidi;
donne che erano educatrici o medici, o semplicemente abituate alle piu'
elementari liberta' sono ora duramente limitate e trattate come esseri
subumani nel nome del fondamentalismo islamico. Non si tratta della loro
tradizione o "cultura", ma di qualcosa di estraneo, che e' estremo anche per
quelle culture dove il fondamentalismo e' la regola.
Chiunque ha il diritto ad una vita umanamente tollerabile, anche se donna in
un paese musulmano. Se possiamo minacciare l'uso della forza militare nel
Kosovo, nel nome dei diritti umani, in favore dell'etnia albanese, i
cittadini del mondo possono certamente mostrare in maniera pacifica la loro
rabbia per l'oppressione, gli omicidi e le ingiustizie commesse contro le
donne dai Talibani.


RICHIESTA:
Nel firmare questa petizione, concordiamo nel considerare l'attuale
trattamento delle donne in Afghanistan totalmente INACCETTABILE e meritevole
di un'azione da parte delle Nazioni Unite. La situazione in Afghanistan non
sara' tollerata.
I diritti delle donne non sono in alcun posto un problema secondario ed é
INACCETTABILE per le donne nel 2000  essere trattate come subumani e come
una proprieta'.
L'eguaglianza e la decenza umana sono un DIRITTO non una liberta',
che uno viva in Afghanistan o altrove.

 Seguono firme.

  1) Monica Zoppe'. Milano. Italy
  2) Andrea Buzzi, Milano, Italy
  3) Roberto Furlan, Milano, Italy
  4) Rachele Dottori, Milano, Italy
  5) Alessia Corpino, Rome, Italy
  6) Maria Solange Auteri, Rome, Italy
  7) Arianna Schiavoni, Roma, Italy
  8) Marco Di Luzio, Roma, Italy
  9) David Vicario, Roma, Italy
  10) Alessandra Catalani, Rome, Italy
  11) Silvia Catalani, Rome, Italy
  12) Gianluca Cerlini, Latina, Italy
  13) Junior Silvestro Pomenti,Latina,Italy
  14) Elisa Pomenti,Latina,Italy
  15) Luciana Abenda,Latina,Italy
  16) Elisabetta Muraglia, Latina, Italy
  17) Stefano Giancola, Latina, ITALY
  18) Rita Scipioni, Frascati(Rm) ITALY
  19) Roberta Guerrieri, Roma, Italy
  20) Paola Sabbatini, Frascati(Rm), Italy
  21) Dominique Katsers, Rome, Italy
  22) Karina De Castris, Rome, Italy
  23) Fabrizio Fiorini, Frascati(Rm), Italy
  24) Enrico Colagrossi, Roma, Italia
  25) Lorena Coppola (Na), Italy
  26) Emanuele Coppola, Torino, Italy
  27) Stefania Galli, Torino, Italy
  28) Antonietta Greco, Torino,Italy
  29) Gandin Luca, Torino, Italy
  30) Deborah Lucchetti, Torino, Italy
  31) Anna Chiesa, Torino, Italy
  32) Alfonso Zuccala', Lecce, Italy
  33) Orsola Fornara, Roma, Italy
  34) Chiara Magri, Torino, Italy
  35) Giannalberto Bendazzi, Milan, Italy
  37) Marcello Acquarone, Parma, Italy
  38) Alfonso Romano, Salerno, Italy
  39) Mimmo Zappia, Milano, Italy
  40) Manuela Colombo, Milano, Italy
  41) Marco Piccioni, Roma, Italy
  42) Raffaella Bedini, Roma, Italy
  43) Moira Passari, Varese, Italy
  44) Francesco Allevi, Milano, Italy
  45) Isabella Fabbri, Firenze, Italy
  46) Livia Brunelli, Firenze, Italy
  47) Monica Lumachi, Firenze, Italy
  48) Alessandro Formichella, ITALY
  49) Elena Bagnoli, Pisa Italy
  50] Mario Mutti, Lugano, Svizzera
  51) Anne Garavaglia, Montagnola, Switzerland
  52) Daniele Garbarino, Manno, Switzerland
  53) Camillo Ossola, Comerio, Italy
  54) Benedetta Leonardi, Comerio, Italy
  55) Barbara Ferrario, Gavirate, Italy
  56) Marco Salmini, Biandronno, Italy
  57) Anna Corrado, Milano, Italy
  58) Corrado Salvemini, Milano, Italy
  59) Rita Capurso, Molfetta (Ba), Italy
  60) Claudia Caciolli, Sesto Fiorentino (FI), Italy
  61) Chiara Banchini, Sesto Fiorentino (FI), Italy
  62) David Conti, Sesto Fiorentino (FI), Italy
63)Veruska Tattini, Fiesole (FI), Italy
64)Simonne Fantechi, Firenze, Italy
65)Alessandra Luise, Treviso, Italy
66)Emanuele Cionna, Osimo (AN), Italy
67)Serena Mortari, Mantova, Italy
68)Diana Grespi, Mantova, Italy
69)Giulia Pivetti, Mantova, Italy
70)Silvia Pivetti, Mantova, Italy
71)Luisa Padovan, Mantova, Italy
72)Matteo Durola, Voghera (PV), Italy
73)Emanuele Durola, Voghera (PV), Italy
74) Michele Orione, Voghera (PV), Italy
75) Sara Bellodi, Cusago (MI), Italy
76)Sabrina Ravasi,Milano,Italy
77)Christian Espro,Padova,Italy
78)Davide Meneghesso,Conselve(PD),italy
79)Alessandro Ruzzon, Conselve (PD), Italy
80)Vesentini Stefano, Conselve (PD), Italia
81) Dario Fortin, Trento, Italy
82) Mattia Civico, Trento, Italy
83) Piergiorgio Canini, Trento, Italy
84) Roberta Ammannati, Venezia, Italia
85) Domenico Lalli, Venezia, Italia
86) Gianni Montagni, Venezia, Italia.
87) Carlo Munari, Padova

 PER FAVORE COPIA questo messaggio in uno nuovo, firma alla fine e inoltralo
a tutti i tuoi indirizzi.
Se ricevi questa lista con più di 300 firme, per favore mandane una copia a
                        <
sara...@brandeis.edu
mailto:sara...@brandeis.edu>
Anche se decidi di non firmare per favore fai circolare la petizione
GRAZIE



-----------------------------------------------------
Carlo Munari
------------------------------------------------------------------------------------

c.mu...@libero.it

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
Ma assolutamente NO! certo che è importante tenere presente il rapporto capo-ragazzo che per forza di cose di cose in un rapporto di coppia va a modificarsi. D'altra parte dire che sarebbe meglio evitarlo è di per sè inutile visto che capita piuttosto spesso. Teniamo presente che in associazione tutto quello che è regolamentato viene di norma disatteso.
Saluti a todos
 
 
-----------------------------------------------------
Carlo Munari
------------------------------------------------------------------------------------

@lle®

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
Se il Capo è in servizio non può dimostrare la storia con la Scolta ma se è
in privato non vedo niente di male (basta che non abbiano molta differenza
di età).

Riparliamo come il film di "Lolita"??..... ma le Scolte sono quasi tutte
maggiorenne.

Buon Sentiero!
--
-----
Alessandro Serpentini - Serpente Pignolo
ScoutTag: Cattolica 1 (RN) (AGESCI) Capo Reparto "GERICO" e "Novizio" FB
=(:-) >< (questo sono io con il mio foulard!!!)
LupoS (nick per utenti di #italiano)
Home Page: http://cattolica1.supereva.it
-----

Akela <giov...@tin.it> wrote in message 8ve273$hgm$1...@nslave3.tin.it...

Suomi

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
Akela ha scritto

>MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA
STORIA?

Se intendi tra un/a Capo e l'RYS in Servizio con lui/lei, da noi è
capitato più di una volta. Chiaramente se ne è discusso, e la
conclusione cui si è giunti abbastanza tranquillamente è stata questa:
perché no? Chiaro, il Capo Unità dovrebbe avere un ruolo educativo
chiaro nei confronti dei suoi RYS e di solito lo ricopre effettivamente.
Ma alla fine si parla di due persone presumibilmente "maggiorenni e
vaccinate", tra le quali può con assoluta naturalezza scattare la
scintilla. Se poi il Capo è molto vicino in età alla Scolta (o la Capo
al Rover, perché no?), è possibile che il/la Capo non siano Capo Unità.
Ma anche se di Capi Unità si tratta, non vedo perché dovrebbe essere
negativo. Certo, la situazione va seguita, l'altro/a Capo Unità dovrà
prendersi più cura dell'RYS in questione per quanto riguarda il trapasso
delle nozioni. Inoltre, bisogna sperare (e nulla di più si può fare) che
i due siano persone abbastanza mature da capire che gli eventuali
problemi di coppia NON DEVONO riversarsi sulla Staff o (peggio ancora)
sull'Unità.
Per quanto riguarda un rapporto tra un/a Capo e un RYS non in Servizio
con lui/lei, beh... Io credo che il problema non si ponga nemmeno...

Suomi
--
ScoutTag: Marco "Suomi" P. (AGESCI); Padova 2 (S. Camillo de'Lellis);
Bagheera branco "Abili Cacciatori"; Totem Bufalo Affidabile
A16-LC6/7 Sc++ Ca++ Z+ F++ St+ Se+ P+++ E L Pr+++ B Co
"Ogni scelta è un rischio ed ogni rischio è vita"
Matteo "Cooper" S., il Capo Clan che mi ha dato la Partenza
"La ricchezza di una persona sta nel fatto che è unica"
Alberto "Seve" S., un compagno di strada (ora CapoGruppo)

Chiara

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
nel nostro gruppo a volte sono nate storie tra capi in servizio nelle unità
e scolte in servizio associativo...sono durate per anni e alcune durano
tutt'ora...all'inizio si è gridato SCANDALO,non è educativo ecc.poi
èdiventato routine..io non ci vedo niente di male basta che,ovviamente,non
si facciano i cavoli loro durante le attività..possono essere un esempio di
"rapporto serio" in contrasto con tutte le sorie "toccatae fuga" cui
purtroppo sono abituati i ragazzi...po oguno è libero di pensarla come vuole
"Akela" <giov...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:8ve273$hgm$1...@nslave3.tin.it...

> Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:
> MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?

Falco Solitario

unread,
Nov 21, 2000, 3:00:00 AM11/21/00
to
Eh, bel problema...
Alzi la mano chi, nel proprio gruppo ha mai vissuto un simile dilemma.
E' chiaro, logico e naturale che ciò possa accadere, può accadere - ed
accade - fra capireparto troppo giovani e le loro guide, fra Capiclan/fuoco
e rispettivi RS...

Il problema non sta nel fatto che una "storia" possa accadere, ma nel come
questa viene gestita, in primis da chi la vive.
Le "metodiche" variano da caso a caso, non può essere definita una regola...
si possono però stabilire dei parametri generali che possano aiutare questa
coppia a vivere la cosa in maniera "scout", in linea con il nostro stile.

Ii rischio che la coeducazione ceda il passo ad una sorta di promisquità
c'è, ma attenzione a non considerare tabù una storia che nasce tra due
esseri umani. Spesso queste persone si sentono attaccate e decidono di
lasciare il gruppo, oppure si crea una sorta di assenzio e nascono storie
simili, magari per pura emulazione.

Ripeto, dipende da come questa cosa viene gestita. Noi Scout siamo bravi nel
trasformare i problemi in opportunità di crescita... perchè allora non
approfondiamo l'argomento anche nelle nostre Co.Ca?

Buona Caccia e buona strada!


--
ScoutTag: (AGESCI) Capo Unità del Reparto "Stella Nascente" Massafra 1 (TA)
"Falco Solitario" - Fabio Crudele
Scout Code: A21-CR4 SC++ CA++ Z+++ F++ ST++ SE++ E++ L++++ PR++ B++ CO+++

Roberto Sforza

unread,
Nov 21, 2000, 6:29:43 PM11/21/00
to

> MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?
> Aspetto le vostre esperienze in merito, dubbi, arrabbiature e
quant'altro...

Al contrario di altri, io sono del parere contrario a questa cosa (ma è una
opinione mia personale),
perchè mentre il capo unità ha fatto delle scelte di vita concreta, la
scolta è in una fase di crescita in cui
una storia di questo genere non la porterebbe a maturare come persona. Io
credo che un capo educatore dovrebbe
essere coerente con se stesso e voler il bene, la crescita di quella scolta
prima di tutto come persona e poi una volta che la scolta ha maturato delle
scelte concrete, anche come donna fisicamente ed emozionalmente pronta ad un
rapporto di coppia.
Io credo che la cosa si possa eguagliare a un treno dove (certamente) i
binari vanno nella stessa direzione ma le ruote del treno non siano
paralelle l'un con l'altra ... cioè sfasate. Poi posso pure sbagliarmi, ma
io la penso cosi.
Mi sembra chiaro che se l'amore o il rapporto di coppia sia sbocciato mentre
entrambi erano in Clan poi lui o lei perchè + adulto di lui o lei ha preso
la partenza, è diventato Capo e lei o lui erano ancora in Clan a fare
servizio in unità... beh non ci vedo nessun problema....

Buona Strada
Roberto Sforza

Kaalogero

unread,
Nov 21, 2000, 7:35:20 PM11/21/00
to

Roberto Sforza <roberto...@altavista.net> wrote in message
3a1b...@news.datacomm.ch...

> Al contrario di altri, io sono del parere contrario a questa cosa (ma è
una
> opinione mia personale),
> perchè mentre il capo unità ha fatto delle scelte di vita concreta, la
> scolta è in una fase di crescita in cui
> una storia di questo genere non la porterebbe a maturare come persona. Io
> credo che un capo educatore dovrebbe
> essere coerente con se stesso e voler il bene, la crescita di quella
scolta
> prima di tutto come persona e poi una volta che la scolta ha maturato
delle
> scelte concrete, anche come donna fisicamente ed emozionalmente pronta ad
un
> rapporto di coppia.
> Io credo che la cosa si possa eguagliare a un treno dove (certamente) i
> binari vanno nella stessa direzione ma le ruote del treno non siano
> paralelle l'un con l'altra ... cioè sfasate. Poi posso pure sbagliarmi, ma
> io la penso cosi.
> Mi sembra chiaro che se l'amore o il rapporto di coppia sia sbocciato
mentre
> entrambi erano in Clan poi lui o lei perchè + adulto di lui o lei ha preso
> la partenza, è diventato Capo e lei o lui erano ancora in Clan a fare
> servizio in unità... beh non ci vedo nessun problema....
>

Be, io vi dico la mia, Sono un Capo (in attesa fremente di Brevetto) e sono
felicissimo del rapporto che ho con la mia ragazza ... una scolta a pochi
giorni dalla maggiore età (stiamo assieme da poco più di un'anno); e allora
che si fa? si rinuncia a giocare lo scoutismo per evitare problemi? Io ho
preferito continuare il mio servizio di Capo Branco e adesso di Aiuto Capo
Branco, anche s'è da un paio d'anni che fremo per cambiare branca e andare
in RYS o in EG, e il bello è che per il servizio rotativo la scolta in
questione è venuta alle vacanze di branco con me e, ORRORE, abbiamo dormito
a meno di 2 metri di distanza!!!
Scherzi a parte il trucco per "evitare problemi e maldicenze" stà nel sapere
qual'è il proprio posto e saperlo occupare (scusate l'immodestia); vi posso
assicurare che stà più a cuore a me "Capo" la crescita della mia ragazza
quale "Donna della Partenza" che al capo Clan (non me ne voglia il grande
Nicola).

PS. Per evitare "Scandali" vi dico che ho compiuto 25 anni da poco.

Buona Caccia, Buon Sentiero, Buona Strada

--
Calogero Romano
Kaalogero
Lupo Laborioso
ScouTag: Menfi 1 (AG) (A.G.E.SC.I.) aiuto capo branco.
A13-LC4 SC++ CA++ Z++ F+ ST+ SE++ P E+++ L++ PR++ B+ CO++
kaal...@tiscalinet.it
http://digilander.iol.it/menfi1


aierRE3

unread,
Nov 22, 2000, 3:00:00 AM11/22/00
to
> MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?
Non riesco proprio a capire dove stia il problema!
Una scolta è una persona, come tutte le altre, alle volte mi sembra (e mi
riferisco anche alla lettera di Roberto) che ci caliamo eccessivamente nel
ruolo di capi. Anche se un R/S è un cosiddetto "educando", ha spesso un'età
(17-20 anni) in cui si può tranquillamente pensare che sia in grado di fare
qualche scelta, voglio dire: può guidare, può votare e noi vogliamo credere
che non sia in grado di scegliersi un ragazzo/a solo perché non ha preso la
partenza!
Tanto più che, nel caso della scolta in servizio, noi collaboriamo ma non
siamo nemmeno i primi referenti del suo percorso educativo che è il capoclan
(secondo il mio parere, tra l'altro, l'autoeducazione per gli R/S dovrebbe
essere centrale e quindi anche il ruolo dei capi un po' ridimensionato
rispetto alle altre branche)
Totalmente diverso è il caso in cui si tratti di Capo con E/G o, ancora
peggio di R/S in servizio con E/G, ma non era questo il problema sollevato.
Poi è più che scontato che due persone che stanno insieme dentro una staff
debbano avere un'attenzione particolare per non sostenersi troppo nelle
decisioni, per non fare muro, per non mettere a disagio gli altri ecc...

--
Alessandro Reggiani - Sir Clanpetition
ScoutTAG: Reggio Emilia 3 (RE)(AGESCI) Capo Reparto "Excalibur"

Roberto Sforza

unread,
Nov 22, 2000, 3:00:00 AM11/22/00
to

aierRE3 <aie...@iol.it> schrieb in im Newsbeitrag:
2hQS5.17262$FV2.4...@news.infostrada.it...

> > MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA
STORIA?
> Non riesco proprio a capire dove stia il problema!
> Una scolta è una persona, come tutte le altre, alle volte mi sembra (e mi
> riferisco anche alla lettera di Roberto) che ci caliamo eccessivamente nel
> ruolo di capi. Anche se un R/S è un cosiddetto "educando", ha spesso
un'età
> (17-20 anni) in cui si può tranquillamente pensare che sia in grado di
fare
> qualche scelta, voglio dire: può guidare, può votare e noi vogliamo
credere
> che non sia in grado di scegliersi un ragazzo/a solo perché non ha preso
la
> partenza!

Ragazzi,
sarà che io ho avuto un capoclan di stampo antico, sarà forse il fatto che
nella nostra comunità capi cose del genere non hanno portato buoni frutti, e
parlo per storie reali, io o semplicemente detto la mia opinione, la cosa
che mi fa strano è essere per questo thread l'unico a pensarla in questo
modo
non c'è nessuno che la pensa come me? Dopotutto
Akela ha scritto:

>Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:

Se siete tutti d'accordo che cosi è giusto, che non possa esistere nessun
problema riguardo la storia tra un capo in servizio e una scolta,
chiudiamo la "discussione" che mi sembra a questo punto non c'è e punto.

Buona Strada
Roberto Sforza
Caporeparto
Berna (unico)
A.G.E.S.C.I.S.

Akela

unread,
Nov 22, 2000, 6:06:57 PM11/22/00
to
Sono d'accordo con Roberto, andiamo un po' oltre degli stereotipi
semplicistici dell'amore "bello e possibile"... Proviamo una disussione non
di merito, basata cioč su fatti concreti piů o meno buoni, ma prettamente
teorica... Dite quello che pensate, liberamente.
OK?
Io personalmente ringrazio Roberto, una voce contro al "libero amore" (e
prendete con le molle questa definizione).

aierRE3

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
> Sono d'accordo con Roberto, andiamo un po' oltre degli stereotipi
> semplicistici dell'amore "bello e possibile"... Proviamo una disussione
non
> di merito, basata cioč su fatti concreti piů o meno buoni, ma prettamente
> teorica... Dite quello che pensate, liberamente.

Io ho detto quello che pensavo. Non si tratta di amore o cosa, si tratta di
due persone mature che penso possano scegliere. Tutto qui.
Non volevo e non voglio offendere nessuno, semplicemente ritengo che non
dovrebbe essere un problema.

Raffaele Fiume

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Il capoclan e la scolta no. Ma mi pare di aver capito che non ti riferivi a
questo.

Io ritengo di poter esprimere un bel NO tondo ed altisonante.
Cosa c'e' piu' di relazione capo-ragazzo (che serve pure nel caso di
capounita'- R/S in servizio)?


--

Fraternamente,
Raffaele Fiume

ICQ #50737511

ScoutTag: Napoli 7 (NA)(AGESCI) Capogruppo, Inc.reg.Informatica


Raffaele Fiume

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Proprio perche' possono vivere la loro storia (che e' piu' importante del
servizio in questa o quella unita'), perche' la scolta, o il rover, non puo'
_semplicemente_ cambiare servizio?

Fraternamente,
Raffaele Fiume

ICQ #50737511

ScoutTag: Napoli 7 (NA)(AGESCI) Capogruppo, Inc.reg.Informatica


"Suomi" <marco_su...@cava.libero.it> ha scritto nel messaggio
news:YmAS5.11763$FV2.3...@news.infostrada.it...
> Akela ha scritto


> >MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA
> STORIA?
>

aierRE3

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to

Raffaele Fiume <fi...@unina.it> wrote in message
8vinnl$6fa$1...@news.unina.it...

> Il capoclan e la scolta no. Ma mi pare di aver capito che non ti riferivi
a
> questo.
Infatti, su questo avrei parecchi dubbi anch'io, se non altro perché mi
sembrerebbe una scorrettezza da parte del capoclan, in questo caso, infatti,
ci sarebbe troppo conflitto tra il rapporto educativo e quello sentimentale
(e poi si sa che la posizione di capo può favorire una sorta di
"idealizzazione" su cui non è bello far leva), a maggior ragione non vedrei
mai capo con E/G o rover con E/G.
Io mi riferivo solo a rapporti tra un capo e un rover in servizio o capo con
capo. (A proposito io e la caporeparto stiamo insieme da 6 anni di cui 4
insieme in L/C, uno divisi e questo insieme in E/G e abbiamo avuto qualche
screzio solo il primo anno)

Massimo Nicosia

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Prudenza, prudenza, prudenza ho aggiunto nell'oggetto.
Perchè?
Perchè io sono completamente contrario alla storia tra capo-scolta (e
viceversa capo femminile-rover), i motivi sono due:

Il capo ha se non mi sbaglio un rapporto con i ragazzi da fratello maggiore
(anche se non appartengono alla sua branca anche se non sono in servizio da
lui), se così è si corre il rischio di rapporti incestuosi. Al di là della
battuta il significato è (e qui so che mi attirerò un sacco di critiche, ma
fa parte della discussione ^__^) Il capo ha una valenza educativa che non
può essere conciliata con il rapporto affettivo da innamorati. Così come
spesso abbiamo detto e sappiamo che il capo non può essere l'amico dei
ragazzi (inteso come l'amicone), ma è l'educatore, ruolo che può anche (anzi
deve) ricoprire in un rapporto affettivo-amichevole, ma che non ha caso nel
reg. è determinato come rapporto di fratellanza.

Il secondo motivo, secondo non certo per importanza, è che mi chiedo quanti
abbiano considerato l'influenza psicologica che ha un capo nei confronti di
una ragazza (e qui certamente non vale molto il paragone con il sesso
opposto, cioè capo femminile-ragazzo) proprio per la figura che il capo
ricopre (colui che ti aiuta sempre, che ti sostiene, il punto di
riferimento, colui in cui hai fiducia, che ti da senza VOLERE (cosa molto
rara oggi)), è molto facile (e sarà capitato a molti) che le ragazze
riconoscano nel capo una sorta di figura paterna affezzionandosi a volte
anche in maniera morbosa (a seconda della propria storia personale). Ora
siccome sappiamo che un rapporto maturo non è fatto solo di baci, abbracci e
dolci parole, ma anche da una consapevolezza di se stessi e del proprio
ruolo nella coppia allora, per questo, penso che l'ambito del rapporto
capo-ragazzo non è MAI un terreno adatto ad affrontare un rapporto di amore
(inteso come innamoramento) in maniera matura, proprio perchè le circostanze
limitano, se non impediscono, ai protagonisti una riflessione matura e
libera da vincoli psicologici sul proprio rapporto.


--
--
Massimo Nicosia
Leone Canterino
Capo-Clan Agesci Catania 18
mailto: ake...@iol.it
Visita il sito del Nostro Gruppo: http://digilander.iol.it/akela18
--
"Questo chiasso ha sentito Roma
e non lo dimentichera' mai."
Giovanni Paolo II in occasione della GMG2000
--
Il Signore ti Benedica e ti Protegga
A te mostri il suo volto e di te abbia Misericordia
Il suo sguardo a te rivolga e a te dia Pace

Akela <giov...@tin.it> wrote in message 8ve273$hgm$1...@nslave3.tin.it...

> Posto questo quesito con lo scopo di aprire una discussione in merito:

> MA IL CAPO IN SERVIZIO NELLE UNITA' E LA SCOLTA POSSONO AVERE UNA STORIA?

> Aspetto le vostre esperienze in merito, dubbi, arrabbiature e
quant'altro...

> Buona caccia,

aierRE3

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
[...]

> ruolo nella coppia allora, per questo, penso che l'ambito del rapporto
> capo-ragazzo non è MAI un terreno adatto ad affrontare un rapporto di
amore
> (inteso come innamoramento) in maniera matura, proprio perchè le
circostanze
> limitano, se non impediscono, ai protagonisti una riflessione matura e
> libera da vincoli psicologici sul proprio rapporto.
>
Dissento.
Per due motivi: il primo è che è vero che ci deve essere un rapporto di
"fratellanza" ma io l'ho sempre visto e lo vedo tuttora principalmente verso
i diretti "sottoposti" (all'azione educativa). E' altresì vero che è prassi
comune, e, ritengo, corretta, attribuire il ruolo educativo di ciascun
ragazzo alla comunità capi per intero, ma, estendere a questo concetto il
rapporto simil-fraterno mi sembra una forzatura, e vado a chiarire.
Come capi abbiamo sicuramente interesse al percorso educativo di ogni
ragazzo, ma come "gestori di unità" i rover e le scolte hanno la doppia
valenza di educandi e di persone che, partecipando alle riunioni di staff,
intendono apprendere l'esercizio dell'azione educativa, in questo senso
riesce difficile pensare che il rapporto debba restare sullo stesso piano
che avrebbe tra Capoclan e R/S, in sostanza ritengo che il ruolo educativo
nostro nei confronti degli R/S in servizio (che da noi sono solo
maggiorenni) abbia un distacco sufficiente, unito ad una dose di confidenza,
tale da superare l'idealizzazione della figura del capo di cui parlavo in un
precedente msg. e di cui ho appena letto.
Il secondo è che se uno a 18 anni mi fosse venuto a dire che io ero ancora
un educando e quindi non potevo capire che cosa fosse meglio per me e non
avrei potuto scegliere e gestire una storia di questo tipo, probabilmente mi
sarei un po' alterato (e io sono un uomo, le donne dicono di maturare anche
prima), perché mi sarei (giustamente) detto: "prima di essere un educando
credo di essere una persona".
Spero di non essere frainteso, la mia è -ovviamente- un'opinione.
Buona Strada

Massimo Nicosia

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to

aierRE3 <aie...@iol.it> wrote in message
Po9T5.24613$FV2.7...@news.infostrada.it...

> [...]
> > ruolo nella coppia allora, per questo, penso che l'ambito del rapporto
> > capo-ragazzo non è MAI un terreno adatto ad affrontare un rapporto di
> amore
> > (inteso come innamoramento) in maniera matura, proprio perchè le
> circostanze
> > limitano, se non impediscono, ai protagonisti una riflessione matura e
> > libera da vincoli psicologici sul proprio rapporto.
> >
> Dissento.
> Per due motivi: il primo è che è vero che ci deve essere un rapporto di
> "fratellanza" ma io l'ho sempre visto e lo vedo tuttora principalmente
verso
> i diretti "sottoposti" (all'azione educativa).

Non sono d'accordo, io credo di poter essere fratello maggiore di ogni scout
che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma mia
che famiglia ^__^)

> E' altresì vero che è prassi
> comune, e, ritengo, corretta, attribuire il ruolo educativo di ciascun
> ragazzo alla comunità capi per intero, ma, estendere a questo concetto il
> rapporto simil-fraterno mi sembra una forzatura, e vado a chiarire.
> Come capi abbiamo sicuramente interesse al percorso educativo di ogni
> ragazzo, ma come "gestori di unità" i rover e le scolte hanno la doppia
> valenza di educandi e di persone che, partecipando alle riunioni di staff,
> intendono apprendere l'esercizio dell'azione educativa, in questo senso
> riesce difficile pensare che il rapporto debba restare sullo stesso piano
> che avrebbe tra Capoclan e R/S, in sostanza ritengo che il ruolo educativo
> nostro nei confronti degli R/S in servizio (che da noi sono solo
> maggiorenni) abbia un distacco sufficiente, unito ad una dose di
confidenza,
> tale da superare l'idealizzazione della figura del capo di cui parlavo in
un
> precedente msg. e di cui ho appena letto.

Sono daccordo con te sul piano teorico, esperienze dirette personali mi
fanno riflettere che ciò purtroppo non è vero, specie quando si tratta di
ragazzi in partenza e capi molto giovani (praticamente quasi coetanei).

> Il secondo è che se uno a 18 anni mi fosse venuto a dire che io ero ancora
> un educando e quindi non potevo capire che cosa fosse meglio per me e non
> avrei potuto scegliere e gestire una storia di questo tipo, probabilmente
mi
> sarei un po' alterato (e io sono un uomo, le donne dicono di maturare
anche
> prima), perché mi sarei (giustamente) detto: "prima di essere un educando
> credo di essere una persona".

Infatti non discutevo certo di cosa dire al ragazzo (che è appunto ragazzo e
persona in maturazione), ma di cosa dire al capo, purtroppo se sei stato
Rover e se sei stato Capo-Clan ti sarai accorto che non sempre a 18 anni si
è pianamente maturi e consapevoli. Tanto è vero che la partenza....

> Spero di non essere frainteso, la mia è -ovviamente- un'opinione.
> Buona Strada

Ci mancherebbe ^___^
Buona Strada anche a te!


Akela

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Mah, Raffaele, hai scritto:

"perche' la scolta, o il rover, non puo' semplicemente_ cambiare servizio?"

Mi pare una scelta troppo semplicistica, anche perche in questo modo
comunichi alle persone interessate l'assoluta impossibilità di stare insieme
in unità. Devo quindi considerarti tra quelli che considerano IMPOSSIBILE
una storia d'amore tra RYS e capo?

Raffaele Fiume

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Non e' una scelta "semplicistica", ma "semplice".
Una storia d'amore tra capo e R/S non solo e' possibile, ma è frequente,
data la bassa eta' media dei capi in Agesci.
Deve essere rispettata, e se e' _amore_, valorizzata.

Ma non vanno trascurate le problematiche educative connesse.
Se la scolta in servizio si fidanza con il caporeparto, come si fa a dire
che il caporeparto "educa" la scolta in servizio? Eppure, la scolta nel suo
servizio associativo deve essere trattata da persona da educare.
Sommando due piu' due, secondo me correttezza e rigore educativo vogliono
che accada piu' o meno cosi'.
Il caporeparto va' in coca, prima della sua "storia" e dice alla coca:
"penso che mi sto innamorando di ......"; forse e' meglio se smette di fare
servizio nella mia unita'.
E non c'e' nulla di punitivo. In questo modo si salvano sia le capire, sia i
cavoli.


--

Akela

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
E quì la discussione si allarga...
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che:

" credo di poter essere fratello maggiore di ogni scout
> che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma
mia

> che famiglia ^__^)" (Massimo)

Anche io sono convinto della valenza educativa del rapporto fraterno tra gli
appartenenti dell'associazione, che si esplica tra i ragazzi vedendosi
fratelli e sorelle e tra il capo e il ragazzo vedendosi il primo fratello
maggiore...
Ed anche io sono arciconvinto che sia mia responsabilità l'educazione
DIRETTA (nel senso che DEVO essere il fratello maggiore) di ogni altra
guida, scout, lupetto, coccinella, ROVER o SCOLTA! Come potrei dire di amare
una persona ed allo stesso tempo essere convinto di educarla?

Ricordo poi che il metodo in branca RYS è esplicito, e questo perchè i
ragazzi sonoconsiderati abbastanza maturi, ci si deve aspettare che un
ragazzo considerato così maturo capisca il perchè se viene allontanato da
un'unità...Ma, e qui un'altra domandona, DAVVERO SIAMO CONVINTI CHE POSSIAMO
"GIOCARE" COSI' CON LE PERSONE?
Mettersi con una scolta significa, questo è abbastanza appurato, farle
cessare lo scoutismo: chi ci dà il permesso di intromettersi così nella sua
vita?

Buona strada
Giovanni

Akela

unread,
Nov 23, 2000, 3:00:00 AM11/23/00
to
Sono uno dei (penso) tanti che non sono d'accordo con te, Raffaele... Voglio
dire, perchč io capo dovrei andare in Co.Ca. ed espormi come persona, in
modo che sia giudicato non il mio servizio ma il mio essere umano?
Non so se capite, ma la "soluzione" č ancora lungi dall'essere chiara...
Dico questo perchč nel mio gruppo vige la stupida regola non scritta che due
capi nella stessa staff non possano stare insieme, io nvolutamente non ho
mai affrontato in Co.Ca. l'argomento perchč penso che non siano "affari"
interessanti il gruppo da discutere, ma solo due (solo DUE!) persone...
Quindi la penso cosě anche per le scolte in servizio...
Il mio "dilemma" iniziale, forse, non era espresso bene...
Ciao e grazie per la grande partecipazione alla discussione, Raffaele!

Polvansen

unread,
Nov 24, 2000, 2:23:26 AM11/24/00
to
Akela wrote in message

> Come potrei dire di amare
> una persona ed allo stesso tempo essere convinto di educarla?

Beh, sto leggendo da alcuni giorni senza intervenire,
ma questa proprio non la capisco!

Come potrei educare una persona *senza* amarla???

Credo che si stia facendo molta confusione, facendo diventare impossibile ,
sconveniente e illecito qualcosa che e' solo molto difficile, e richiede una
tale responsabilita' da chi ne e' coinvolto che forse si preferisce fuggire
la questione e non affrontarla.

Ma una coppia del genere, non potrebbe forse diventare un esempio di
rapporto affettivo vissuto *con maturita'* ? Addirittura mi verrebbe da
pensare che (attenzione alla mia presunzione) che a una scolta il ragazzo
ideale che posso augurare e'... un capo maturo!!!
O no?

--
paolo - delfino puntiglioso -
ScoutTag: Carpi 6 (MO) (AGESCI) Capo Reparto


Massimo Nicosia

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

Polvansen <polv...@hotmail.com> wrote in message
8vl4un$4rl$1...@pinco.nettuno.it...

>
> Come potrei educare una persona *senza* amarla???
>
> Credo che si stia facendo molta confusione, facendo diventare impossibile
,
> sconveniente e illecito qualcosa che e' solo molto difficile, e richiede
una
> tale responsabilita' da chi ne e' coinvolto che forse si preferisce
fuggire
> la questione e non affrontarla.
>
> Ma una coppia del genere, non potrebbe forse diventare un esempio di
> rapporto affettivo vissuto *con maturita'* ? Addirittura mi verrebbe da
> pensare che (attenzione alla mia presunzione) che a una scolta il ragazzo
> ideale che posso augurare e'... un capo maturo!!!
> O no?

No, non lo credo affatto, almeno non finchè è in età da scolta. Non sono
daccordo in linea generale sul discorso che amare non può andare di pari
passo con educare, anzi due persone che si amano si educano sempre a
vicenda, ma capisco perfettamente il discorso di Akela che si riferiva
all'ambito capo-ragazzo. Il fatto, ripeto, è condizionato e condiziona la
libertà e la maturità della scelta dei due proprio per il particolare legame
che un rapporto capo-ragazzo richiede. Io credo, per rifarmi al tuo discorso
sulla sconvenienza o sulla difficoltà, che un rapporto di amore si coltiva e
costruisce in maniera attiva e non passiva; l'occhio con cui io capo vedo i
miei ragazzi (ma con cui vedo qualunque scout), è l'occhio del capo, in
questa ottica NON PUO' nascere un amore. L'amore è qualcosa che è
liberamente accettato, non si impone coercitivamente alla persona, sono io
che scelgo di donarmi o meno ad esso, un capo saggio avrà l'accortezza,
credo, di saper far prevalere sempre il suo rapporto da fratello che non
altro, e questo credo si imponga alla mia scelta di capo.

Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del capo
come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni presupposti
(ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di missione,
come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.

Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere una
meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da fare.
Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di rabbia.
Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste esperienze
che - per suo amore - non ho mai voluto provare."

alnor

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
Beh se il capo e' il capo c/f della scolta credo sia necessario che prima
possibile cambi servizio. In tutte le altre situazioni, non ci vedo niente
di problematico, purche' questa storia che probabilmente e' agli occhi di
tutti i ragazzi sia coerente con le scelte del capo.
Ciao


--
Paolo
ScoutTag: Ancona 9 (AN)
AGESCI Caporeparto
al...@libero.it

Raffaele Fiume

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
Non credo sia giusto che la coca debba "giudicarti".
Piuttosto, credo che sia responsabilita' di _tutti_ i capi affrontare
problemi educativi cosi' complessi con fraternita' e senso di
responsabilita'.
E poi, le "regole non scritte" e meglio metterle in discussione, ogni tanto.
O no?

Polvansen

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
Massimo Nicosia wrote in message

>
> Io credo, per rifarmi al tuo discorso
> sulla sconvenienza o sulla difficoltà, che un rapporto di amore si coltiva
e
> costruisce in maniera attiva e non passiva; l'occhio con cui io capo vedo
i
> miei ragazzi (ma con cui vedo qualunque scout), è l'occhio del capo, in
> questa ottica NON PUO' nascere un amore. L'amore è qualcosa che è
> liberamente accettato, non si impone coercitivamente alla persona, sono io
> che scelgo di donarmi o meno ad esso, un capo saggio avrà l'accortezza,
> credo, di saper far prevalere sempre il suo rapporto da fratello che non
> altro, e questo credo si imponga alla mia scelta di capo.

Vero.
Ma ho l'impressione che tu parli comunque di un amore che non ha prospettive
di essere Amore (perdona il banale uso di minuscole e maiuscole, spero che
ci capiamo).
L'Amore, il matrimonio, la mia famiglia, fanno parte della mia vita con una
dignita' non inferiore al mio essere capo. Non e' che parti dal presupposto
che l'amore di cui dibattiamo non possa in nessun caso essere quell'Amore
che diventa *senso della mia vita* ?

> Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del
capo
> come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
> volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni
presupposti
> (ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di
missione,
> come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.

Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?
Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in modo
coerente.

> Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere
una
> meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
> sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
> selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da
fare.
> Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
> carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di rabbia.
> Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
> presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste
esperienze
> che - per suo amore - non ho mai voluto provare."

Per quanto Saint'Exuperie sia affascinante e profondo, la scelta di questo
brano mi conferma che parti da un'idea di amore un po' limitata. E sono
d'accordo che davanti a questa situazione il problema in oggetto si pone. Ma
non considerarlo la totalita' dei casi.


"Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
«Avete visto l'amato del mio cuore?».
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l'amato del mio cuore.
Lo strinsi fortemente e non lo lascerò"

aierRE3

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

> Non sono d'accordo, io credo di poter essere fratello maggiore di ogni

scout
> che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma
mia
> che famiglia ^__^)
>
Vorresti dire che sto da sei anni con mia sorella?
A parte le battute, forse le mie esperienze sono troppo positive, ma anche
se mi sentissi "diretto" educatore (mai primo però) degli R/S credo che, dal
momento che decidessi di accettare una relazione, il mio discernimento di
capo già avrebbe abbondantemente considerato tutte le implicazioni.
Stiamo cercando di fare un caso generale di una cosa che, secondo me, è
strettamente personale. Se la Co.Ca. affida al capo 40 ragazzi significa che
si fida abbastanza di lui, io credo, anche per lasciargli decidere in un
caso del genere se sia meglio continuare o desistere e perché. Attenzione,
questo non significa che la comunità non possa AIUTARLO, chiedere
delucidazioni o sollevare obiezioni: tutti possono sbagliare, significa solo
che si riconosce ad ogni capo la responsabilità piena di ogni azione. Per lo
stesso motivo mi sembra un abominio che due capi sposati/fidanzati non
possano fare servizio nella stessa unità, è una regola che va bene per dei
ragazzini, ma un capo dovrebbe aver sviluppato una maturità e una coscienza
"educativa" tali da rendere questa situazione fonte ulteriore di esempio per
i ragazzi e occasione di arricchimento(secondo il mio parere queste "norme"
sono dettate il più delle volte da invidia, in molti casi dalla scarsa
fiducia e in qualche altro da esperienze pregresse negative).
Se il capo è molto giovane e inesperto (anche se chi ha scelto la partenza
dovrebbe aver interiorizzato una qualche specie di valori...) è ovvio che la
Co.Ca. può "indurre" o suggerire una riflessione, ma l'imposizione è
tutt'altra cosa e, per esperienza, assolutamente controproducente se non
gravemente dannosa (capi bruciati, risentimenti, inimicizie).
Insomma una comunità di adulti dovrebbe sempre comportarsi come tale,
anteponendo riflessione e confronto, se abbiamo bisogno di regoline del
cavolo per mantenere l'ordine forse dovremmo tutti tornare in reparto.

"Avete il diritto e il dovere di dubitare su quanto vi ho detto"
Marco Paolini

Massimo Nicosia

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

Polvansen <polv...@hotmail.com> wrote in message
8vlr8l$ftg$1...@pinco.nettuno.it...

No, parto dal presupposto che l'Amore nasce in un contesto libero da
condizionamenti e per i motivi che ho già spiegato il rapporto d'amore
capo-ragazzo non può esserlo.

>
> > Il mio timore, piuttosto, è quello che si veda sempre più la scela del
> capo
> > come volontariato e sempre meno come missione. Se è solo una scelta di
> > volontariato, forse (e sottolineo "forse") cadono un po' alcuni
> presupposti
> > (ma non sono neanche poi tanto convinto...). Ma se è una scelta di
> missione,
> > come ogni missione impone delle rinuncie anche costose.
>
> Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?
> Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in modo
> coerente.

Infatti non dicevo che il capo-scout debba vivere da celibe, parlavamo solo
del rapporto d'amore vissuto con i ragazzi. Fuori ognuno è libero di trovare
tutto l'amore che vuole ^_^

>
> > Ricordo allora un passo del Rover Leggendario che diceva: "Doveva essere
> una
> > meticcia. Aveva delle spalle splendide e quella bellezza animale dei
> > sanguemisti, dalle labbra grosse e dagli occhi immensi. Era bella,
> > selvaggiamente bella. Non ci sarebbe stato, veramente, che una cosa da
> fare.
> > Io non l'ho fatta. Sono rimontato a cavallo e sono ripartito a gran
> > carriera, senza voltarmi indietro, piangendo di disperazione e di
rabbia.
> > Credo che nel giorno del Giudizio, se non avrò niente di meglio da
> > presentare, potrò offrire a Dio, come un bel mazzo, tutte queste
> esperienze
> > che - per suo amore - non ho mai voluto provare."
>
> Per quanto Saint'Exuperie sia affascinante e profondo, la scelta di questo
> brano mi conferma che parti da un'idea di amore un po' limitata. E sono
> d'accordo che davanti a questa situazione il problema in oggetto si pone.
Ma
> non considerarlo la totalita' dei casi.

No, il fatto ti conferma solo che credi alla rinuncia solo come a qualcosa
di negativo, e da perseguire solo in casi estremi, l'esempio di Guy de La
Rigadieu era preso perchè indica che nella rinuncia c'è un valore,
certamente non credo che l'amore sia solo l'atto sessuale, così come non
credo che, ad esempio, quando un prete vive il celibato, stia rinunciando
solo all'attività sessuale, ma sta rinunciando all'Amore per un Amore più
grande. Così vedo la missione del capo; sono chiamato a dare un'altro tipo
di Amore ai ragazzi, per questo ho scelto di essere scout, non è un amore nè
più grande nè più piccolo dell'amore che si dona nell'innamoramento, ma è
quello che ho scelto di dare.

Massimo Nicosia

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

----- Original Message -----
From: aierRE3 <aie...@iol.it>
Newsgroups: it.sociale.scout
Sent: Friday, November 24, 2000 2:45 PM
Subject: R: Capo e scolta / capo e rover - PRUDENZA PRUDENZA PRUDENZA


>
> > Non sono d'accordo, io credo di poter essere fratello maggiore di ogni
> scout
> > che possa incontrare anche casulamente per strada, o qui nel ng. (Mamma
> mia
> > che famiglia ^__^)
> >
> Vorresti dire che sto da sei anni con mia sorella?

Eheh! Io con mia sorella ci sto da 24 anni, però l'anno prossimo si sposa e
va via ^________^

> A parte le battute, forse le mie esperienze sono troppo positive, ma anche
> se mi sentissi "diretto" educatore (mai primo però) degli R/S credo che,
dal
> momento che decidessi di accettare una relazione, il mio discernimento di
> capo già avrebbe abbondantemente considerato tutte le implicazioni.

Tu credi Alessandro? Io non lo so, ripeto, se dovessi considerare tutte le
implicazioni, quanto meno come capo aspetterei che la ragazza prenda la
partenza. (E non sono neanche tanto convinto)

> Stiamo cercando di fare un caso generale di una cosa che, secondo me, è
> strettamente personale.

No, il discorso è affrontato sempre in maniera generale, è normale che ogni
esperienza è un caso a sé. Ma qui non si tratta della vita di un capo al di
fuori dell'Associazione, ma si stratta del rapporto di un capo con i suoi
ragazzi, e questo non credo sia mai totalmente personale


> Se la Co.Ca. affida al capo 40 ragazzi

40 ragazzi?!?!

> significa che
> si fida abbastanza di lui, io credo, anche per lasciargli decidere in un
> caso del genere se sia meglio continuare o desistere e perché. Attenzione,
> questo non significa che la comunità non possa AIUTARLO, chiedere
> delucidazioni o sollevare obiezioni: tutti possono sbagliare, significa
solo
> che si riconosce ad ogni capo la responsabilità piena di ogni azione.

Si, infatti non ho mai detto che la Co.Ca. dovesse avere compiti
polizieschi, ho detto solo la mia opinione sull'argomento. Poi è anche vero
che spesso con questo discorso che le Co.Ca. hanno dato fiducia ecc. ecc.
spesso si finisce per avere situazioni non troppo felici in cui non si
interviene perchè il capo è maturo, perchè ha fatto la sua scelta bla bla
bla. Purtroppo spesso poi i casi concreti sono molto più sfumati, le
situazioni possono essere molto ambigue, e personalmente non mi va che ne
paghino il prezzo i ragazzi.

> Per lo
> stesso motivo mi sembra un abominio che due capi sposati/fidanzati non
> possano fare servizio nella stessa unità, è una regola che va bene per dei
> ragazzini, ma un capo dovrebbe aver sviluppato una maturità e una
coscienza
> "educativa" tali da rendere questa situazione fonte ulteriore di esempio
per
> i ragazzi e occasione di arricchimento(secondo il mio parere queste
"norme"
> sono dettate il più delle volte da invidia, in molti casi dalla scarsa
> fiducia e in qualche altro da esperienze pregresse negative).

Hmmm si infatti, non credo si discutesse di questo, anche perchè non ci vedo
nessun problema che due capi (ma due capi eh!) sposati/fidanzati facciano
servizio insieme, anzi testimoniano la loro scelta consapevole e matura. (E
poi non potrei fare questo discorso per nulla, la mia partner associativa lo
è anche nella vita ^_^)

> Se il capo è molto giovane e inesperto (anche se chi ha scelto la partenza
> dovrebbe aver interiorizzato una qualche specie di valori...) è ovvio che
la
> Co.Ca. può "indurre" o suggerire una riflessione, ma l'imposizione è
> tutt'altra cosa e, per esperienza, assolutamente controproducente se non
> gravemente dannosa (capi bruciati, risentimenti, inimicizie).

Già, l'imposizione è dannosa, ma lasciare che certe situazioni negative
cancrenizzino? Su, guardiamo in faccia la realtà, ci sono un sacco di ottimi
capi-scout responsabili e maturi ok, certamente. Ma c'è anche il
"cretinetti" della situazione, con la storiella non troppo chiara che
certamente non verrà a dire alla Co.Ca. "avete ragione, accolgo i vostri
suggerimenti, è vero...", ma piuttosto dirà "Si, vi ho ascoltati, ma
tranquilli questo pericolo non c'è, va tutto bene, è tutto ok..ecc. ecc." e
poi ci si ritrova in Co.Ca. ad interrogarsi come fargli capire che sta
sbagliando senza però imporre nulla...

> Insomma una comunità di adulti dovrebbe sempre comportarsi come tale,
> anteponendo riflessione e confronto, se abbiamo bisogno di regoline del
> cavolo per mantenere l'ordine forse dovremmo tutti tornare in reparto.

Dovrebbe..., è vero, ma una comunità di adulti è anche una comunità in
crescità che quindi ha bisogno delle regole per crescere, senza esserne
schiavi ma senza neanche volerle eliminare. Quando le si vogliono eliminare
i motivi sono solo due: o si è arrivati o non si vuole più crescere

Polvansen

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
> > Per quanto Saint'Exuperie ...

> No, il fatto ti conferma solo che credi alla rinuncia solo come a qualcosa
> di negativo, e da perseguire solo in casi estremi, l'esempio di Guy de La

> Rigadieu era preso perchè indica che nella rinuncia c'è un valore, ...


---che figura---
mi riprendo e poi ti rispondo

Massimo Nicosia

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

Polvansen <polv...@hotmail.com> wrote in message
8vm0v3$iig$1...@pinco.nettuno.it...

> > > Per quanto Saint'Exuperie ...
>
> > No, il fatto ti conferma solo che credi alla rinuncia solo come a
qualcosa
> > di negativo, e da perseguire solo in casi estremi, l'esempio di Guy de
La
> > Rigadieu era preso perchè indica che nella rinuncia c'è un valore, ...
>
>
> ---che figura---
> mi riprendo e poi ti rispondo

Eheh, tranquillo, pensa che io ho potuto leggere il simpatico opuscoletto
solo quest'anno ^__________^

Polvansen

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
Massimo Nicosia wrote in message

> > Un uomo con la missione del capo deve rinunciare all'amore?


> > Non credo. Credo abbia sulle spalle la responsabilita' di viverlo in
modo
> > coerente.

> Infatti non dicevo che il capo-scout debba vivere da celibe, parlavamo
solo

> del rapporto d'amore vissuto con i ragazzi. Fuori ognuno č libero di


trovare
> tutto l'amore che vuole ^_^

> [cut...]
> Cosě vedo la missione del capo; sono chiamato a dare un'altro tipo
> di Amore ai ragazzi, per questo ho scelto di essere scout, non č un amore

> piů grande nč piů piccolo dell'amore che si dona nell'innamoramento, ma č


> quello che ho scelto di dare.

Si, perfetto.
Sono sempre preoccupato dall'affermazione che l'agesci e' la piu' grande
agenzia matrimoniale italiana (eh si', ho sentito anche questa! :-)),
condivido la tripla PRUDENZA e io per primo *chiedo* che qualsiasi coppia o
coppietta nasca nel mio gruppo viva un rapporto coerente.
Ma non pretendo che un capo volti le spalle all'amore.
Conosco tanti (troppi?) casi che confermano a posteriori le mie o le tue
idee. Matrimoni meravigliosi o coppie finite nel nulla... Per questo non
posso pretendere di imporre a priori quello che solo le scelte personali
possono costruire o demolire. Chiedo semplicemente coerenza.
Buona strada.

Massimo Nicosia

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to

Polvansen <polv...@hotmail.com> wrote in message
8vm4db$kbr$1...@pinco.nettuno.it...

> Si, perfetto.
> Sono sempre preoccupato dall'affermazione che l'agesci e' la piu' grande
> agenzia matrimoniale italiana (eh si', ho sentito anche questa! :-)),

Eheh, e poi c'è il calo dei censiti... ma che fine fanno tutti i figli dei
capi-scout sposati tra loro? ^________^ Ehehe

> condivido la tripla PRUDENZA e io per primo *chiedo* che qualsiasi coppia
o
> coppietta nasca nel mio gruppo viva un rapporto coerente.
> Ma non pretendo che un capo volti le spalle all'amore.
> Conosco tanti (troppi?) casi che confermano a posteriori le mie o le tue
> idee. Matrimoni meravigliosi o coppie finite nel nulla... Per questo non
> posso pretendere di imporre a priori quello che solo le scelte personali
> possono costruire o demolire. Chiedo semplicemente coerenza.
> Buona strada.

In questo senso sono pienamente daccordo con te, le uniche divergenze che mi
restano sono piccole, noiose, puntualizzazioni, per cui...me le tengo. ^__*

tabaqui

unread,
Nov 24, 2000, 3:00:00 AM11/24/00
to
Grande Massimo: chiaro e preciso.
Sottoscrivo al 100%

saluTONI

--

ScoutTag: Cornedo 1 (VI) zona Piccole Dolomiti (AGESCI) Maestro dei novizi
________________________________________________________
Facendo quello che hai sempre fatto,
otterrai quello che hai sempre ottenuto.
Massimo Nicosia ha scritto nel messaggio ...


@lle®

unread,
Dec 6, 2000, 3:00:00 AM12/6/00
to
"Massimo Nicosia" <ake...@iol.it> ha scritto nel messaggio
news:LppT5.16070$s61.5...@news1.giganews.com...

>
> Polvansen <polv...@hotmail.com> wrote in message
> 8vl4un$4rl$1...@pinco.nettuno.it...

> >
> > Come potrei educare una persona *senza* amarla???
> >
> > Credo che si stia facendo molta confusione, facendo diventare
impossibile
> ,
> > sconveniente e illecito qualcosa che e' solo molto difficile, e richiede
> una
> > tale responsabilita' da chi ne e' coinvolto che forse si preferisce
> fuggire
> > la questione e non affrontarla.
> >
> > Ma una coppia del genere, non potrebbe forse diventare un esempio di
> > rapporto affettivo vissuto *con maturita'* ? Addirittura mi verrebbe da
> > pensare che (attenzione alla mia presunzione) che a una scolta il
ragazzo
> > ideale che posso augurare e'... un capo maturo!!!
> > O no?
>
> No, non lo credo affatto, almeno non finchè è in età da scolta. Non sono
> daccordo in linea generale sul discorso che amare non può andare di pari
> passo con educare, anzi due persone che si amano si educano sempre a
> vicenda, ma capisco perfettamente il discorso di Akela che si riferiva
> all'ambito capo-ragazzo. Il fatto, ripeto, è condizionato e condiziona la
> libertà e la maturità della scelta dei due proprio per il particolare
legame
> che un rapporto capo-ragazzo richiede. Io credo, per rifarmi al tuo

discorso
> sulla sconvenienza o sulla difficoltà, che un rapporto di amore si coltiva
e
> costruisce in maniera attiva e non passiva; l'occhio con cui io capo vedo
i
> miei ragazzi (ma con cui vedo qualunque scout), è l'occhio del capo, in
> questa ottica NON PUO' nascere un amore. L'amore è qualcosa che è
> liberamente accettato, non si impone coercitivamente alla persona, sono io
> che scelgo di donarmi o meno ad esso, un capo saggio avrà l'accortezza,
> credo, di saper far prevalere sempre il suo rapporto da fratello che non
> altro, e questo credo si imponga alla mia scelta di capo.


Nel mio gruppo c'è stato un rapporto di amore tra un Rover ed una Guida (non
sto parlando di adesso......) e si sono continuati a stare insieme fino a
quando lui è diventato Capo e lei ancora una Scolta. Io non vedo niente di
male perché negare un amore. sai che l'amore è una cosa meravigliosa e non
va cercata. L'amore è un sentimento che colpisce dentro il cuore di ogni
persona e nessuno può impedire.
Adesso la scolta ha preso la Partenza e ancora stanno insieme.... :o))))))))

Il discorso che stai dicendo una parte sono favorevole, ci vuole la prudenza
ma non impedire l'amore di queste due persone. Se il cuore ti colpisce per
una persona perché negare? Non hai mai sentito l'amore tra un'insegnante ed
un alunno???

Beh comunque io direi che quando sono in servizio della branca non devono
farsi vedere questo rapporto di amore ma semplicemente come un Capo ed una
Scolta. Mentre in privato possono fare quello che vogliono.

O no??

--
-----
Alessandro Serpentini - Serpente Pignolo
ScoutTag: Cattolica 1 (RN) (AGESCI) Capo Reparto "GERICO" e "Novizio" FB
=(:-) >< (questo sono io con il mio foulard!!!)
LupoS (nick per utenti di #italiano)
Home Page: http://cattolica1.supereva.it
-----

0 new messages