chi mi conosce sa che avevo appeso la divisa al chiodo... ultimamente
mi son lasciato convincere a riprendere servizio ma, sempre pi� spesso,
mi trovo a fare i conti con la spiacevole sensazione di essere preso a
calci in c*lo da varie parti... in primis dagli operatori della
centrale operativa ma anche dal personale sanitario degli MSA e, a
volte, dagli stessi volontari che operano su MSA.
Traducendo in soldoni capita che gli operatori di centrale si inca**ino
parecchio se provi a spiegargli che tal indirizzo non puo' essere
esatto o che fare il rendez-vous in tal posto non ti pare proprio il
massimo perch� con lo stesso tempo di percorrenza arrivi all'ospedale.
Discorsi simili si potrebbero fare per la collaborazione con gli altri
operatori del soccorso che mi pare essere diminuita parecchio negli
ultimi anni.
Quel che volevo chiedere �: � solo una mia impressione, magari dettata
dalle scarse motivazioni che mi spingono a fare servizio? Oppure anche
voi avete riscontrato situazioni simili?
Aldo
--
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Ciao,
> chi mi conosce sa che avevo appeso la divisa al chiodo... ultimamente
> mi son lasciato convincere a riprendere servizio ma, sempre più spesso,
Cosa buona e giusta, aldo. Di gente che sappia fare il suo mestiere
ce n'e' bisogno. :-)
> mi trovo a fare i conti con la spiacevole sensazione di essere preso a
> calci in c*lo da varie parti... in primis dagli operatori della
> centrale operativa ma anche dal personale sanitario degli MSA e, a
Io direi che dipende dall'esperienza: se uno l'emergenza sul
territorio l'ha fatta (vedi, che so, un IP che e' stato anche
volontario), certe cose le capisce e ti ascolta. Sempre piu' spesso
pero' ti capita personale (doc o ip) che ha vissuto solo "dall'altra
parte" e, com'e' naturale, non si fida di te che vieni da un mondo
che non conosce. D'altronde l'emergenza sul territorio e' un terreno
nuovo, e di gente con esperienza ce n'e' pochina: se anche da voi stanno
potenziando il personale infermieristico, mi par normale che arrivi
gente dai reparti (anche dal pronto soccorso), che non sa come funziona
il giochino e che pensa che voialtri siate solo dei tassinari un po'
incoscienti. ;-)
Se le cose andranno come credo (spero), pian piano capiranno che anche
di voialtri ci si puo' fidare e impareranno ad ascoltarvi. Questione di
tempo, insomma. :-)
A meno che non sia una questione di spocchia, tipo: "io MSA, tu povero
cretino". Ma allora ci vuole il cazzottone ne' denti, non il tempo che
passa... ;-)
Saluti dal lavoro,
--
Gianfranco Bertozzi
Linux User #183585
>
> Cosa buona e giusta, aldo. Di gente che sappia fare il suo
> mestierece n'e' bisogno. :-)
Mai detto di saper fare il mio mestiere :P
> Io direi che dipende dall'esperienza: se uno l'emergenza sul
> territorio l'ha fatta (vedi, che so, un IP che e' stato anche
> volontario), certe cose le capisce e ti ascolta. Sempre piu' spesso
> pero' ti capita personale (doc o ip) che ha vissuto solo
> "dall'altraparte" e, com'e' naturale, non si fida di te che vieni da
> un mondo
> che non conosce. D'altronde l'emergenza sul territorio e' un terreno
> nuovo, e di gente con esperienza ce n'e' pochina: se anche da voi
> stanno potenziando il personale infermieristico, mi par normale che
> arrivi gente dai reparti (anche dal pronto soccorso), che non sa come
> funziona il giochino e che pensa che voialtri siate solo dei
tassinari
> un po'incoscienti. ;-)
Si, probabilmente hai ragione... perà sono convinto che ci sia pure un
po' di spocchia da parte di certi elementi.
Un'altra problematica l'ho constatato di persona su quel caso recente
di cui ti ho parlato, in cui il paziente è stato trattato come un sacco
di patate da medico, infermiere e volontari nonostante fosse
perfettamente in grado di capire tutto quello che accadeva... supporto
psicologico zero... :(
> Se le cose andranno come credo (spero), pian piano capiranno che
> anche di voialtri ci si puo' fidare e impareranno ad ascoltarvi.
> Questione ditempo, insomma. :-)
Guarda, per quel che mi riguarda possono anche non fidarsi del
sottoscritto, non è un problema, però se ti dico un mio parere non mi
rispondi inca**ato... per me significa che non sai fare il tuo
lavoro...
Voglio dire se sto andando su un rosso e ti comunico che non ho potuto
fare l'aggiornamento DAE la scorsa settimana ma lo farò tra 10 giorni e
ti chiedo se posso usare ugualmente l'apparecchio, dovresti rispondermi
si/no invece è accaduto che l'operatore si inca**asse di brutto... ma
ti pare sensato?
Saluti perplessi
Ciao,
> Mai detto di saper fare il mio mestiere :P
Iolai, Aldo... uno ti fa un complimento e te lo smonti subito? ;-)
> Si, probabilmente hai ragione... perà sono convinto che ci sia pure un
> po' di spocchia da parte di certi elementi.
Quella e' certa. Anche dalle mie parti si vedono certi personaggi
da calcio ne' denti, e questo sia tra i tuoi che i miei colleghi.
L'educazione e la sensibilita' umana non sono cosi' diffuse, purtroppo.
E' uno dei motivi per cui la gente che queste cose ce le ha non
dovrebbe andarsene. :-p
> Un'altra problematica l'ho constatato di persona su quel caso recente
> di cui ti ho parlato, in cui il paziente è stato trattato come un sacco
> di patate da medico, infermiere e volontari nonostante fosse
Si, ricordo bene. Mi sa che questo succede per aggregazione naturale,
per somiglianza: si trovan bene tra loro e cosi' formano la squadra. E
sfortunato a chi gli tocca d'esser soccorso da certi personaggi.
Il discorso comunque e' sempre il solito (e lo sto dicendo anche in
un altro NG): se le lamentele dei pazienti avessero un seguito pratico,
sicuramente le cose cambierebbero. Ma da noi hai voglia di urlare,
l'andazzo e' il solito: ne' viene premiata la competenza, ne' punito il
contrario. Tutti fan come gli pare. :-(
> sottoscritto, non è un problema, però se ti dico un mio parere non
> mi rispondi inca**ato... per me significa che non sai fare il tuo
> lavoro...
Piu' che altro significa che la su' mamma fa un mestiere piuttosto
antico... >:]
> fare l'aggiornamento DAE la scorsa settimana ma lo farò tra 10 giorni e
> ti chiedo se posso usare ugualmente l'apparecchio, dovresti rispondermi
> si/no invece è accaduto che l'operatore si inca**asse di brutto... ma
> ti pare sensato?
Ovviamente no, ma qui lo sai che sfondi una porta aperta. Dimmi una
cosa, invece, ma come funziona da voi il DAE? Basta la certificazione
BLSD per autorizzarvi a usarlo? E come sono i protocolli con la CO?
Da noi circola voce che partira' entro poco, e vorrei capire come
funziona nelle altre zone tanto per farmi un'idea preventiva. :-)
Saluti,
> Iolai, Aldo... uno ti fa un complimento e te lo smonti subito? ;-)
ahahahahah :D
Ehi, ma siamo rimasti solo io e te in questo NG?
> E' uno dei motivi per cui la gente che queste cose ce le ha
> nondovrebbe andarsene. :-p
per quanto mi riguarda, la carriera di martire non fa per me :P
> Il discorso comunque e' sempre il solito (e lo sto dicendo anche in
> un altro NG): se le lamentele dei pazienti avessero un seguito
> pratico, sicuramente le cose cambierebbero. Ma da noi hai voglia di
> urlare, l'andazzo e' il solito: ne' viene premiata la competenza, ne'
> punito ilcontrario. Tutti fan come gli pare. :-(
io sono andato a lamentarmi, non dell'aspetto sanitario quanto di
quello relazionale... la risposta è stata: conosciamo gli elementi ed
abbiamo avuto molte lamentele... alla mia domanda "intendete fare
qualcosa" la risposta è stata cambiare discorso...
> Piu' che altro significa che la su' mamma fa un mestiere
> piuttostoantico... >:]
o che il marito/moglie si tiene impegnato mentre lei/lui è di
servizio ;)
> Ovviamente no, ma qui lo sai che sfondi una porta aperta. Dimmi una
> cosa, invece, ma come funziona da voi il DAE? Basta la
> certificazioneBLSD per autorizzarvi a usarlo? E come sono i
protocolli
> con la CO?
qui il vds fa il corso BLSD di 4 ore e, da quel momento, può usare il
DAE. Il protocollo è definito dalle singole centrali operative
provinciali anche se mi risulta che sia identico in tutto il Piemonte.
In pratica devi distinguere tra arresto testimoniato o meno, dove per
testimoniato si intende paziente andato in arresto di fronte al vds.
Prima cosa come sempre è mettere in sicurezza la scena, tenendo
presente anche l'uso del DAE.
Nel testimoniato si attacca subito il DAE e si seguono le istruzioni,
mentre nel non testimoniato si fa 1 minuto di RCP poi si attacca il
DAE.
Al netto di eventuali variazioni dell'ultimo anno perché io non ho
rifatto il retraining.
Ciao
A.
Ciao,
> Ehi, ma siamo rimasti solo io e te in questo NG?
Eh, mi sa... :-o
C'e' stata una bella caduta rispetto a qualche annetto fa. Spero solo
che non sia un segno di disaffezione all'attivita' di volontariato.
> per quanto mi riguarda, la carriera di martire non fa per me :P
Non ti piacerebbe essere flagellato? Strano, ti ci vedrei bene. ;-)
> quello relazionale... la risposta è stata: conosciamo gli elementi ed
> abbiamo avuto molte lamentele... alla mia domanda "intendete fare
> qualcosa" la risposta è stata cambiare discorso...
Perfetto. La stessa cosa piu' o meno che accade qui: le cose le sanno
ma non possono (o vogliono) provvedere. D'altra parte li capisco anche,
perche' magari te sospendi qualcuno che se lo merita, quello ti fa una
causa di lavoro e finisce che ti tocca pure pagargli i danni. :-(
> qui il vds fa il corso BLSD di 4 ore e, da quel momento, può usare il
> DAE. Il protocollo è definito dalle singole centrali operative
> provinciali anche se mi risulta che sia identico in tutto il Piemonte.
Giusto stamani ho scoperto che il protocollo BLSD e' gia' attivo
da mesi anche da noi. E l'altro giorno che per gli IP son partiti (o
in partenza, non so) gli "atti medici delegati". Del fatto poi che
c'era da mesi nell'aria l'abolizione del pet dove lavoro, anche quello
l'ho saputo per caso, facendoci oltretutto una brutta figura perche'
mi ostinavo a dire che non era possibile. Mi domando come mai in un
campo che ci coinvolge tutti non vengano diffuse adeguatamente certe
informazioni, fossero anche a livello di progetto.
> In pratica devi distinguere tra arresto testimoniato o meno, dove per
> testimoniato si intende paziente andato in arresto di fronte al vds.
> Prima cosa come sempre è mettere in sicurezza la scena, tenendo
Allora sono i protocolli del 2005, in attesa che escano le nuove
linee guida del 2010. Vedrai che e' ancora come sai tu, non mi risultano
aggiornamenti importanti.
Vi e' arrivato un protocollo scritto da parte della centrale,
per questo? Ultima domanda: se avete il personale adeguato, potete
comunicare in centrale di avere la squadra BLSD o si tratta di una
postazione assegnata (fissa) dal 118?
Saluti assonnati (ma perche' la notte non si dorme come tutti i
cristiani?), ;-)
> C'e' stata una bella caduta rispetto a qualche annetto fa. Spero
> soloche non sia un segno di disaffezione all'attivita' di
volontariato.
Diversi veci del ng non fanno più soccorso, parlo per quelli con cui
son rimasto in contatto.
> quellol'ho saputo per caso, facendoci oltretutto una brutta figura
> perche'
> mi ostinavo a dire che non era possibile. Mi domando come mai in un
> campo che ci coinvolge tutti non vengano diffuse adeguatamente
> certeinformazioni, fossero anche a livello di progetto.
Anche da queste parti funziona così: mi risulta che il coordinatore
infermieristico del 118 abbia saputo che doveva prevedere una nuova
postazione MSAB da aprile, leggendolo sul giornale.
> Vi e' arrivato un protocollo scritto da parte della centrale,
> per questo? Ultima domanda: se avete il personale adeguato, potete
> comunicare in centrale di avere la squadra BLSD o si tratta di
> unapostazione assegnata (fissa) dal 118?
La carta costa! Il protocollo ci venne illustrato al corso e ci vennero
date 2 fotocopie con un sunto. Ai retraining non danno più nulla perché
non ci sono i soldi... e se perdi il retraining presso la tua sede, se
hai fortuna devi farti 80 km per andare a fare il corso.
In teoria noi dovremmo coprire ogni turno con almeno 1 abilitato
BLSD... visto però che da quando è iniziata la sperimentazione nella
nostra sede hanno fatto solo 2 corsi BLSD (oltre ai retraining) in
pratica ci troviamo con circa 30 abilitati che diminuiscono ogni anno
quindi si copre come si può.
In ogni caso noi saremmo una postazione assegnata dal 118.
All'inizio avevano detto che avrebbero formato gli istruttori locali
per tenere i retraining BLSD ma non l'hanno mai fatto...
Saluti umidi
Ciao
nella provincia di Brescia la certificazione viene fatta a tutti i
soccorritori con BLSD.
Gli equipaggi devono sempre essere composti come minimo da tre soccorritori,
1 autista-soccorritore e 2 soccorritori, certificati BLSD.
E' stata una faticaccia ma ormai abbiamo raggiunto l'obbiettivo di
certificare tutti i volontari soccorritori.
Naturalmente l'impegno formativo è aumentato notevolmente, considerando il
corso di 120 ore per la certificazione e tutti i retraining da fare.
Ciao
Cinese
__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 4966 (20100322) __________
Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.
> On Sun, 21 Mar 2010 21:31:52 +0000 (UTC), Aldo wrote:
>> Ehi, ma siamo rimasti solo io e te in questo NG?
>
> Eh, mi sa... :-o
no no! ci sono anche io! ma non intervengo perchè son relativamente nuovo
e non so ancora bene come funziona il tutto (devo fare l'esame psti a
metà aprile :)
--
Ciao!
Andrew McBlues
msn: mcblues78 at people.it
> no no! ci sono anche io! ma non intervengo perchè son relativamente
> nuovo e non so ancora bene come funziona il tutto (devo fare l'esame
> psti a metà aprile :)
Beh, benvenuto nel deserto ;)
Intervieni pure... le opinioni sono sempre utili anche se non sono
tecniche :)
> Quel che volevo chiedere è: è solo una mia impressione, magari dettata
> dalle scarse motivazioni che mi spingono a fare servizio? Oppure anche
> voi avete riscontrato situazioni simili?
Sicuramente dipende dalla singola realtà, però un certo cambiamento mi
sembra di notarlo anche nella mia, e quindi siamo già in due :)
Intravedo una certa insofferenza nei confronti dei nostri equipaggi, che
sia perché non trovano una via, o chiedono il supporto dell'automedica, o
hanno bisogno di passare in officina...
Che sia che forse qualche anno fa si dava più per scontata la presenza del
laico in ambulanza, mentre adesso questa presenza pesa un po' di più?
Che sia parte della transizione verso un soccorso in mano a
professionisti?
(non voglio fare il disfattista, è solo un'interpretazione...)
Luigi
Ciao,
> Sicuramente dipende dalla singola realtà, però un certo cambiamento mi
> sembra di notarlo anche nella mia, e quindi siamo già in due :)
Tre. :-D
> Intravedo una certa insofferenza nei confronti dei nostri equipaggi, che
> sia perché non trovano una via, o chiedono il supporto dell'automedica, o
> hanno bisogno di passare in officina...
Beh, se ti chiamano per un rosso e tu gli dici "prima passo in
officina", mi sa che hanno pure ragione! ;-)
A parte scherzi, qui da noi questo aspetto e' ancora raro ed e'
piu' facile che sia il "territorio" che si lascia scappare qualche
bestemmione contro l'operatore di CO (il piu' delle volte incolpevole,
sia chiaro). Solo qualcuno appare un tantino sopra le righe nei
confronti di noialtri manovali. :-o
Credo che sia per il fatto che adesso qui da noi c'e' la famosissima
automedica, che tanto riempie la bocca e fa sentire come servizio di
serie "B" quello effettuato dai "semplici" volontari: e' un problema
che, devo dirlo con dispiacere, sembra piu' presente tra i medici che
tra gli IP o i laici di CO. Prima delle automediche non c'era. :-p
Un saluto,
Ciao,
> Ed è per questo che ho dato un calcio a buona fetta dello stipendio e a
> 10 anni di anzianità (con il passaggio alla dipendenza) pur di fare
> dell'altro...
Traditore! ;-)
Puoi spiegar meglio che aria tirava dalle tue parti? Avevan (ri)preso
a trattarvi con sufficienza?
Spiego: qui da noi ai primi tempi del 118 capitava spesso che in
pronto soccorso il medico o l'ip di turno ti guardassero con l'aria
tipica di: "ma te che ne vuoi sapere?". Poi pero' si sono accorti che
invece qualcosina si sapeva, e adesso c'e' un rapporto paritario di
collaborazione tra il personale del PS e quello (sanitario o laico che
sia) del territorio.
Quello che invece sta succedendo e' che chi prevalentemente lavora
in automedica ha cominciato ad assumere un tono, come dire, di leggera
superiorita' verso i peones che ancora vanno ueee ueee sul carretto
dell'ambulanza. E' una cosa che sperimento io stesso parlando con alcuni
colleghi, e che diversi volontari delle mie postazioni mi riferiscono di
aver percepito quando lavorano con loro.
Non vorrei che questa cosa si allargasse anche alla CO, magari dalle
parti di aldo e' successo cosi'... :-o
Domanda personale e OT: al passaggio alla dirigenza hai perso tutta
l'anzianita' maturata con la convenzione?
Saluti,
Ciao,
> Oh, questo non era un problema: dalle mie parti io che mi vestivo di
> arancione ero lo stesso che vestito d'azzurro stava in PS. Il problema è
Qui da noi invece non succede, e ne sono arcicontento. Sono nato per
la strada e vorrei restarci fino alla pensione. :-)
> problema è nato tra personale dipendente del PS e i convenzionati 118
> per questioni di turni... una sorta di guerra tra poveri.
Questo se Dio vuole da noi non e' successo, ci consideriamo ancora
tutti uguali. Noi del 118, intendo.
> Giaggià: gli ultimi tempi di macchina, quando non facevo più turni in
> CO, capitava spesso che l'operatore di centrale mi trattasse con
> sufficienza. Penso di aver registrato almeno un vaffa a turno :-(
Allora qui si va meglio noi, che di grossi sarchiaponi non ne volano.
La sufficienza tra automedicali e stradaioli e' solo una sensazione
strisciante e, devo ripetere, purtroppo sembra piu' legata ai doc che
agli altri operatori. Vabbe'. :-/
> Sì, perchè la dirigenza non l'ho ottenuta attraverso la "sanatoria" 118,
> ma con regolare concorso per entrare dove sono ora.
Accidenti. Ci sei proprio voluto andare, insomma. Vabbe', tanto non e'
che ci sia quella grande differenza di trattamento / stipendio, mi sa.
Siamo sempre i soliti ricconi, no? Mica i mutualisti! ;-)
> Giaggià : gli ultimi tempi di macchina, quando non facevo più turni
> in CO, capitava spesso che l'operatore di centrale mi trattasse
> consufficienza. Penso di aver registrato almeno un vaffa a turno :-(
Eh... ho come una sensazione di deja-vu...
Peraltro tra qualche giorno qui si diventa india ed ho come la
sensazione che gli infermieri si stiano prendendo gioco di noi... sarà
che si sono presi la stanza più bella della sede, sarà che hanno
provveduto ad attrezzare il mezzo riorganizzando tutto senza lasciarci
uno straccio di check list, così il primo intervento sarà
interessante...
Così la domanda diventa: perché impegnamo il nostro tempo libero per
dare una mano alla società se poi chi ha scelto quella professione per
lavoro ci tratta a calci in c*lo?
Suggerirei di dedicarci tutti a qualche altra attività :)
Ciao
A.
Ciao,
> Sì, ci sono proprio voluto andare. E di corsa, per giunta. Cambiando
> pure città. E vivo notevolmente meglio.
Io invece sono al contrario, sto decisamente meglio sul territorio
anche perche', vedrai per indole personale, in pronto proprio non mi ci
trovo. Non mi piacciono ne' la burocrazia (e li' ce n'e' tanta!) ne' i
problemi della gestione del personale. Sara' che sono abituato a far
tutto da me, ma anche i turni con l'IP mi infastidiscono.
> Eh, e senza sarcasmo. Se mi mettessi a fare il mutualista a 650 scelte
> e 24 ore di inutile GM guadagnerei di più (tabelle postate altrove).
Ma infatti. Ho come l'impressione (riferendomi alla discussione in
altro ng) che se noi abbiamo un'idea balzana dei generalisti, loro ne
hanno una altrettanto balzana di noi. Vabbe'.
Saluti e buon lavoro,
confesso che nella mia realtà (118Milano) non è la stessa cosa; lo dico
per esperienza personale, me credo che la mia possa essere una
considerazione condivisa.
Ovviamente capita la volta-NO, ma sono casi isolati: in linea di massima lo
spirito rimane quello della collaborazione.
E' chiaro che ognuno debba restare al proprio posto, ma nel rispetto dei
ruoli le cose mi pare funzionino bene; addirittura con il personale dei PS
che più frequenti e che poi ti ritrovi in automedica il rapporto è
sicuramente migliorato da quando anche loro si sono messi a "battere la
strada".
Ciao a tutti,
Massimo
VdS CRI San Donato Milanese
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
"Aldo" <kopj...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:nemo-1903...@nemo.com...
> Ciao,
>
> chi mi conosce sa che avevo appeso la divisa al chiodo... ultimamente
> mi son lasciato convincere a riprendere servizio ma, sempre più spesso,
> mi trovo a fare i conti con la spiacevole sensazione di essere preso a
> calci in c*lo da varie parti... in primis dagli operatori della
> centrale operativa ma anche dal personale sanitario degli MSA e, a
> volte, dagli stessi volontari che operano su MSA.
>
> Traducendo in soldoni capita che gli operatori di centrale si inca**ino
> parecchio se provi a spiegargli che tal indirizzo non puo' essere
> esatto o che fare il rendez-vous in tal posto non ti pare proprio il
> massimo perché con lo stesso tempo di percorrenza arrivi all'ospedale.
> Discorsi simili si potrebbero fare per la collaborazione con gli altri
> operatori del soccorso che mi pare essere diminuita parecchio negli
> ultimi anni.
>
> Quel che volevo chiedere è: è solo una mia impressione, magari dettata
> Io condivido il pensiero di Massimo, lavoro (ops...non pi� ora
> volontareggio!) vicino a lui: 118 Monza e il rapporti con il
personale
> del ps � sempre stato abbastanza amichevole, cosa che succede anche
> con l'equipe dell'automedica anche se, a volte, qualcuno con la
> sindrome di superman e poca educazione capita di trovarlo
(specialmente
> se si esce con una delle als che vedi meno).Quando succede, la bocca
> ce l'ho, la s� usare e la uso, non mi interessa se sei infermiere,
> medico o autista, come non deve interessare a te se sono vds, dip,
> ecc. se si usa l'educazione andiamo tutti d'accordo, altrimenti si
> parla e si cerca di chiarire...fino ad oggi ha sempre funzionato,
> tutto risolto! D'altra parte, cosa che spesso i vds si dimenticano,
> anche medici e infermieri di CO,PS, automedica sono sempre persone!!
Ciao,
beh, che dire, meglio per voi... anche qui fino a qualche anno fa era
cos�. :)
Quando ci son problemi, certo, parlarne a volte aiuta... ma se non si
vuol sentire c'� poco da fare... puoi discuterne finch� vuoi ma il
coordinamento di un intervento non spetta a te e se dall'altra parte
insistono c'� poco da fare...
A.
Ciao,
> sensazione che gli infermieri si stiano prendendo gioco di noi...
> sarà che si sono presi la stanza più bella della sede, sarà che
> hanno provveduto ad attrezzare il mezzo riorganizzando tutto senza
> lasciarci uno straccio di check list, così il primo intervento sarà
Il tuo ultimo intervento (al quale non rispondo, non ho niente da
aggiungere!) mi ha pero' fatto tornare in mente questa frase per cui
intervengo qui. Questo tuo quotato, mi pare, la dice tutta sulla
relazione IP - territorio: sa di prepotenza supponente che la base
subisce a capo chino senza ribellarsi.
Cosa intendi dire con "si sono presi"? La sede e' *vostra* come
immagino sia *vostra* anche l'ambulanza. Qui da noi, e credo che sia il
comportamento piu' giusto, chi e' il proprietario della sede decide
logistica e mezzi, chiaramente nei limiti dei i regolamenti locali. Al
limite *collabora* o si mostra *disponibile*, non certo risponde
"obbedisco" ad ogni capriccio del personale dipendente USL (noi).
Faccio un esempio poi una domanda: proprio dove lavoro, il magistrato
dell'ente dispose un bel giorno che il medico dell'abz, in andata,
per motivi vari doveva salire dietro. Indipendentemente dal motivo
reale della disposizione e dai problemi che cio' ha comportato, noi non
abbiamo potuto (ne' voluto) far altro che adeguarci: l'ambulanza e'
dell'ente e certe decisioni spettano a loro. Un po' come se io volessi
metter bocca sulla progettazione dell'ambulanza: posso offrirmi di
collaborare, ma pretendere assolutamente mai.
Ora la domanda: mi spieghi meglio com'e' andata e come mai, se le cose
stanno come immagino, li avete lasciati fare? A questo punto, se un
giorno vorrete sfruttare la cucina e ci trovate gli IP che giocano a
tressette, digiunate? ;-)
Saluti sferici,
> Cosa intendi dire con "si sono presi"? La sede e' *vostra* come
> immagino sia *vostra* anche l'ambulanza. Qui da noi, e credo che sia
> il comportamento piu' giusto, chi e' il proprietario della sede
decide
> logistica e mezzi, chiaramente nei limiti dei i regolamenti locali.
Al
> limite *collabora* o si mostra *disponibile*, non certo
> risponde"obbedisco" ad ogni capriccio del personale dipendente USL
> (noi).
guarda, io non ho più voce in capitolo nella gestione dell'associazione
e so solamente quanto è successo che mi è stato raccontato: chi
coordina i turni è venuto a fare un'ispezione da noi assieme ad alcuni
infermieri; noi avevamo predisposto una stanza, loro ne hanno scelta
un'altra, più grande, che era la camera da letto dei volontari, e se la
sono presa, assieme all'armadio (lo volevano tutto ma sono giunti ad un
accordo per lasciargliene i 2/3 più l'armadio che l'associazione aveva
destinato ad uso infermieri).
Questo fu il primo round... qualche giorno dopo tornarono alla carica
(coordinatore + vari infermieri) e ribaltarono completamente
l'ambulanza sistemando tutto come aggradava a loro, che è poi come il
materiale è sistemato sulle altre medicalizzate... così loro non devono
sbattersi ad imparare cose nuove, i volontari si.
Il tutto mentre gli attuali responsabili dell'associazione lasciavano
fare... che ti devo dire?
Va bene collaborare, va bene essere disponibili e cercare di andare
incontro alle esigenze di tutti, ma non in questo modo... ho poi
parlato con uno degli infermieri relativamente all'aspetto che mi
interessa di più, cioè quello della disposizione del materiale sul
mezzo, e sono stato rassicurato che, per i primi mesi, saranno gli
infermieri ad aiutare i volontari ad imparare la disposizione del
materiale...
peraltro mi girano parecchio perché 2 anni fa mi ero fatto un discreto
mazzo ad ottimizzare la disposizione del materiale di modo che ad ogni
intervento si minimizzasse il peso da portare e si avesse a
disposizione tutto il necessario senza avere uno sherpa appresso :)
> Faccio un esempio poi una domanda: proprio dove lavoro, il
> magistratodell'ente dispose un bel giorno che il medico dell'abz, in
> andata,
> per motivi vari doveva salire dietro. Indipendentemente dal motivo
> reale della disposizione e dai problemi che cio' ha comportato, noi
> non abbiamo potuto (ne' voluto) far altro che adeguarci: l'ambulanza
> e' dell'ente e certe decisioni spettano a loro. Un po' come se io
> volessi metter bocca sulla progettazione dell'ambulanza: posso
> offrirmi dicollaborare, ma pretendere assolutamente mai.
A me questo pare esagerato nella direzione opposta... ;)
> Ora la domanda: mi spieghi meglio com'e' andata e come mai, se le
> cose stanno come immagino, li avete lasciati fare? A questo punto, se
> un giorno vorrete sfruttare la cucina e ci trovate gli IP che giocano
> atressette, digiunate? ;-)
guarda, io ho già immaginato che un giorno non molto lontano non ci
sarà più possibile utilizzare il bagno... ci manderanno al bar
vicino... fantascienza o realtà?
Saluti vorticanti ed ipotetici
Ciao,
e buona pasqua a que' quattro gatti che ancora son rimasti a discutere
qui dentro. ;-)
> guarda, io non ho più voce in capitolo nella gestione dell'associazione
> e so solamente quanto è successo che mi è stato raccontato: chi
Questo lo sapevo gia'. Ci fossi stato tu, avresti fatto un macello
incredibile. ;-)
> infermieri; noi avevamo predisposto una stanza, loro ne hanno scelta
> un'altra, più grande, che era la camera da letto dei volontari, e se la
> sono presa, assieme all'armadio (lo volevano tutto ma sono giunti ad un
Vorra' dire che i vostri responsabili li han lasciati fare. Se va bene
a loro, ok. Ma non credo che una cosa del genere motivera' i volontari a
continuare a frequentar l'associazione. Specie se gli IP che arriveranno
saranno i classici "io so' io e voi non siete un cazzo". ;-)
> l'ambulanza sistemando tutto come aggradava a loro, che è poi come il
> materiale è sistemato sulle altre medicalizzate... così loro non devono
> sbattersi ad imparare cose nuove, i volontari si.
Questo potrebbe invece essere un metodo corretto: almeno anche
i volontari, nel caso (come qui succede) che ruotino tra piu'
associazioni, si trovan sempre lo stesso schema. Idem per il personale
medico e paramedico.
Mi piacerebbe pero' sapere come sono organizzate queste ambulanze: e'
una disposizione logica e soprattutto pratica, o la roba e' messa alla
come viene?
> mazzo ad ottimizzare la disposizione del materiale di modo che ad ogni
> intervento si minimizzasse il peso da portare e si avesse a
> disposizione tutto il necessario senza avere uno sherpa appresso :)
Sta' bonino... qui hanno messo un mezzo nuovo e indovina un po'? Un
unico zainone di dimensioni mostruose che contiene tutto. Volevano
metterci anche (e meno male che non ci stava) il bombolino
dell'ossigeno. Cosi' negli interventi classici uno porta il borsone e
gli altri lo frustano, tanto per farlo sentire ancora piu' ascaro di
quel che e'. ;-)
Che poi dico: se una roba del genere puo' andare sulla costa, dove
fermi il mezzo sotto casa o al massimo ti fai 100m di spiaggia, come
pensano che possa andare in ambiente montano dove spesso devi farti
mulattiere in salita per arrivare alla casetta del pastore? :-o
>> volessi metter bocca sulla progettazione dell'ambulanza: posso
>> offrirmi dicollaborare, ma pretendere assolutamente mai.
> A me questo pare esagerato nella direzione opposta... ;)
Beh, se l'ambulanza la compra l'associazione X, mi par normale che io
possa dar consigli ma non ordini. Che poi sarebbe meglio che dessero
retta a noi e' un altro discorso, e infatti spesso e' cosi'. Ma non
sempre.
> guarda, io ho già immaginato che un giorno non molto lontano non ci
> sarà più possibile utilizzare il bagno... ci manderanno al bar
> vicino... fantascienza o realtà?
Eh. Viste le premesse, non saprei risponderti. :-)
Saluti pasqualizi,
> e buona pasqua a que' quattro gatti che ancora son rimasti a
> discuterequi dentro. ;-)
io faccio che augurare buona pasquetta va ;)
> volontari a continuare a frequentar l'associazione. Specie se gli IP
> che arriverannosaranno i classici "io so' io e voi non siete un
> cazzo". ;-)
Per ora tutto ok... i volontari si stan facendo la check list 2 volte a
turno per memorizzare dove si trova il materiale... gli ip, la maggior
parte, dormono ;)
> Questo potrebbe invece essere un metodo corretto: almeno anche
> i volontari, nel caso (come qui succede) che ruotino tra piu'
> associazioni, si trovan sempre lo stesso schema. Idem per il
> personalemedico e paramedico.
per gli ip è ok... per i volontari no perché son solo da noi...
> Mi piacerebbe pero' sapere come sono organizzate queste ambulanze:
> e' una disposizione logica e soprattutto pratica, o la roba e' messa
> allacome viene?
mah, mi pare abbia una discreta logica ma non ho ancora approfondito
visto che il mio prossimo turno sarà fra 2 settimane...
ti dirò di più quando ci guarderò :)
> Sta' bonino... qui hanno messo un mezzo nuovo e indovina un po'? Un
> unico zainone di dimensioni mostruose che contiene tutto. Volevano
> metterci anche (e meno male che non ci stava) il bombolino
> dell'ossigeno. Cosi' negli interventi classici uno porta il borsone e
> gli altri lo frustano, tanto per farlo sentire ancora piu' ascaro
> diquel che e'. ;-)
LOL
> Che poi dico: se una roba del genere puo' andare sulla costa, dove
> fermi il mezzo sotto casa o al massimo ti fai 100m di spiaggia, come
> pensano che possa andare in ambiente montano dove spesso devi
> fartimulattiere in salita per arrivare alla casetta del pastore? :-o
eh... qui vale lo stesso discorso tranne per il fatto che non abbiamo
la costa :P
Saluti lavorativi :)