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R: SINDROME DI DOWN

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Luciano Somma

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Dec 9, 1998, 3:00:00 AM12/9/98
to


Negli ultimi 20 anni chi e' nato con la sindrome di Down,rispetto ai
predecessori,e' sicuramente destinato
a normalizzare il suo status.
Non e' una questione farmacologica ma soprattutto di "educazione medica"
che attraverso la psicologica di insegnanti e genitori ha fatto raggiungere
risultati impensabili prima.
lo scopo di questa mia e-mail pero' e' quello di conoscere cosa ne
pensate,cari amici ed amiche,sulla chirurgia estetica che si effettua su
alcuni soggetti potartatori di questo tipo d'handicap.
Premetto che per mio principio sono contrario a trasformazioni estetiche
che possano cambiare le caratteristiche d'un individuo.
L'accetto solo se terapeutica ma non voluttuaria.
Se dovesse servire ad eliminare un difetto fisico,ben venga,ma se invece
dovesse servire a gonfiare un seno piccolo o ad ingrandire un pene,ritenuto
di micro-dimensioni, secondo il mio punto di vista, ci sarebbe una
trasformazione fisica diversa da quella congeniale e dunque per me sarebbe
una violenza al proprio corpo.
Sempre a mio avviso un buon psicologo dovrebbe convincere il soggetto
affetto da problemi estetici,e conseguenziali complessi d'inferiorita'(vedi
seni o peni piccoli)che si ha in sè un patrimonio genetico che non si ha il
diritto di adulterare.
Nel caso di chi e' affetto da sindrome di down non vedo perche' alcuni
genitori,pochi per la verita',
hanno comunque affidato il viso del figlio nelle mani d'un chirurgo
estetico.
Quel volto e' stato,dalla nascita,il volto della propria creatura e
cambiarlo,a mio avviso,e' come
mettergli una maschera.
Cosa ne pensate?
Ciao.


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f.piro

unread,
Dec 10, 1998, 3:00:00 AM12/10/98
to
So a pieno d' accordo conil tuo passo finale.
Come dici, sono i genitori a decidere. Per il bene del figlio o per non
far apparire, quindi per vergogna?
Cambiare una cultura nei confronti dei "diversi" non è certo quella di
non farli aparire.
Io ho un figlio con sindrome di Down. E' il figlio più bello che avrei
mai potuto immaginare e avrei ripugnanza di me se mai mi dovessi
vergognare di lui. Il suo taglio degli occhi, il suo modo di metter le
labbra, sono lui, nella sua interezza è una persona che amo e devo e
voglio rispettare senza pormi problemi di cosa è. Non è un bel nasino a
dare valori a una persona.
Forse chi ricorre a certi sistemi dà all' apparire un valore maggiore
dell' essere.
Pochi genitori, dici. Uno, secondo me, è troppo. Posso comprendere più
chi non riconosce il proprio figlio ( e spesso avviene), non ce la
faccio a trovare nessuna giustificazione per chi modifica, inutilmente,
cruentemente e non senza rischi, quello che è suo figlio.


Felice Pirozzi
f.p...@ita.flashnet.it


Idan...@aol.com

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Feb 26, 2017, 8:15:34 AM2/26/17
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