chi mi aiuta, non mi riesco a convincere...
Sono stata adottata da piccolissima.
ora ho 30 anni (nata 1976) e vorrei capire le mie origini.
Ho richiesto la copia integrale dell'atto di nascita.
Il cognome di nascita (Droli) e' ovviamente diverso da quello di mio padre
adottivo.
Sull'atto di nascita e' nominato il medico ostetrico ed come testimone uno
studente.
dove dice "nata da" e' scritto:
"Donna che non consente essere nominata"
Si tratta al 100% di parto anonimo?
Quindi il nome della mia madre naturale non e' registrato da nessuna parte?
Posso rassegnarmi o mi conviene insistere anche al tribunale per vedere se
ci ricavo qualcosa sulle mie origini?
L'adozione e' ai sensi della legge 5-6-1967 n.431 "Decreto di adozione
speciale"
Grazie infinitamente.
Eliana
cut
E' ciò che è accaduto per mia figlia.
Infatti molto onestamente le ho sempre detto che nulla so della sua mamma
biologica.
A tempo debito, se lo vorrà, io sarò con lei nelle ricerche, ma la informerò
prima delle scarsissime possibilità di riuscita.
Ti auguro tanta serenità.
>
> "benves" <ben...@freemail.it> ha scritto nel messaggio
> Ciao, quello che è accaduto a te è "il diritto della partoriente" di
> non riconoscere il figlio all'atto della nascita.
Grazie per l'informazione, con google ho cercato "il diritto della
partoriente" ed ho trovato questi siti molto interessanti
http://www.computerlaw.it/entry.asp?ENTRY_ID=177
http://www.computerlaw.it/public/Corte cost e anonimato madre.pdf
Pero' prima di passare dal TDM, vorrei essere sicura che non si tratti di
parto TOTALMENTE anonimo. Ovvero se il nome di mia madre risulta agli atti
del tribunale o dell'ospedale.
> Evidentemente nel tuo caso è avvenuto proprio ciò ed è impossibile
> risalire alla madre legittima.
> temo che nulla possa essere fatto.
>
> cut
>
> E' ciò che è accaduto per mia figlia.
> Infatti molto onestamente le ho sempre detto che nulla so della sua mamma
> biologica.
> A tempo debito, se lo vorrà, io sarò con lei nelle ricerche, ma la
> informerò prima delle scarsissime possibilità di riuscita.
> Ti auguro tanta serenità.
Veramente come dice la sentenza che ho indicato il diritto alla privacy, in
questo caso va contro la costituzione.
Se magari faccio una richiesta al TDM, ci metto il rifermento a quella
sentenza e ci metto (come scusa/motivazione, magari aiuta) che ho 30 anni,
sono fidanzata e vorrei sposarmi per avere dei figli, ma il non conoscere
le mie origini mi blocca (non e' vero, pero' potrebbe aiutare) nel fare il
grosso passo di farmi una famiglia.
Che dite?
Ciao,
il tuo post mi ha molto incuriosito. Dal 2 ottobre sono diventato papà
di una stupenda bambina di appena 1 mese abbandonata dalla madre
all'ospedale dopo aver deciso di non essere nominata. Così come
prevede la legge in questo caso, gli é stato assegnato un cognome di
fantasia (il nome invece gli é stato dato dall'ostetrica) dal tutore
legale che altri non é che il sindaco del paese dove é nata. Quando
il giudice del TDM ci ha presentato il caso ci ha detto che l'unico
"handicap" di tutta questa pratica sarebbe stato proprio dal fatto che
la bimba non avrebbe mai potuto sapere chi fosse la madre. Ora io non
so che probabilità hai di rintracciarla però un tentativo é sempre
fattibile, tra l'altro la legge credo preveda che il fascicolo al
compimento del 28 esimo anno di età possa essere riaperto quindi
tentar non nuoce. Vorrei sapere da te cosa é che ti spinge alla
ricerca della tua madre naturale, o meglio, mi piacerebbe sapere quale
é quella molla che ti porta a volerla cercare. In questi tuoi 30 anni
hai mai sentito il bisogno di questo affetto mancato oppure no? Cosa
pensi della tua madre naturale? e dei tuoi genitori adottivi? Scusami
ma il mio caso é molto simile al tuo mi piacerebbe sapere le tue
sensazioni, da quando la nostra meravigliosa bimba é con noi non passa
giorno che mi chieda come sia stato possibile che una madre possa
arrivare a tanto anche se é lodevole il fatto di non aver pensato ad
un aborto per esempio. Io adoro mio figlia e credo alla fine, senza
nulla togliere alla genitorialità biologica, che l'amore che io ho per
lei é nettamente superiore a quello che avrei potuto dare x un
figlio/a biologico. Abbiamo atteso tanto per averla, quasi é stato un
miracolo riuscire a prenderla in nazionale, prego dio tutti i giorni e
lo ringrazio per questo! Se non vuoi parlarne qui scrivimi in privato x
me il tuo coivolgimento emotivo ha un senso e vorrei capire cosa devo
aspettarmi anche da mia figlia.
Grazie
Luke, è vero che cuoricini e smiles di congratulazioni non sono nello
stile di questo NG e di noi austeri partecipanti, ma potevi anche dircelo!
Sono davvero molto contento per voi! Adesso ho capito perchè non ti si
sentiva più da qualche mese.
Ciao, Francesco
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
Be', Luke, le dobbiamo sapere così le notizie?
Un abbraccio e in bocca al lupo, che adesso cominciate a pedalare...
ciao (vanakkam)
Michele
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
> Luke, è vero che cuoricini e smiles di congratulazioni non sono nello
> stile di questo NG e di noi austeri partecipanti, ma potevi anche dircelo!
> Sono davvero molto contento per voi! Adesso ho capito perchè non ti si
> sentiva più da qualche mese.
> Ciao, Francesco
Grazie di cuore! Si é vero ho latitato e non so dare neanche una vera
spiegazione del motivo per cui mi sono allontanato. Diciamo che ho
avuto molto da fare e che l'assestamento é durato molto. E' stato
tutto così veloce e inaspettato, eravamo in lista per la Colombia
avevamo davanti a noi almeno un altro anno di attesa dopodiché una
bella mattinata di settembre ci ha chiamato il TDM che ci ha voluto
vedere il giorno dopo, di corsa. E' stato tutto cosi veloce ed
emozionante che solo ora inizio a credere veramente che siamo stati noi
i prescelti. Ci é stata esposta la situazione in due secondi e mezzo,
non abbiamo avuto il tempo di fare nulla che ci siamo ritrovati
genitori diuna bambina che dire bella é poco. La siamo andati a
prendere 2 giorni dopo in un ospedale della provincia di roma, é stata
una emozione da far uscire fuori il cuore dal petto, una botta di
adrenalina inimmaginabile. Ora siamo felici, la bimba cresce bene,
mangia e dorme quasi come se non ci volesse disturbare, insomma un vero
e proprio miracolo. A fine mese usciremo dal collocamento provvisorio x
entrare nell'affido preadottivo quindi la prima fase é scavallata. La
nostra situazione é molto simile alla ragazza che ha aperto il thread,
la bimba é nata e non é stata riconosciuta dalla madre che in teoria
non sa né come é fatta né come si chiama. E' nata con parto cesario
di conseguenza non credo gliel'abbiano fatta neanche vedere. Ho cercato
di "indagare" un pò con il giudice un pò con gli assistenti sociali
su chi fosse la madre naturale ma ho sbattuto contro un muro di gomma.
Non ci hanno voluto neanche rilasciare il certificato di nascita in
quanto conteneva dei dati della madre che non non avremmo dovuto sapere
e questo ci ha anche creato delle difficoltà con i documenti da fare
con la ASL. Ti ringrazio ancora per esserti ricordato di me a presto!!!
> > Dal 2 ottobre sono diventato papà
> > di una stupenda bambina di appena 1 mese [...]
>
> Be', Luke, le dobbiamo sapere così le notizie?
> Un abbraccio e in bocca al lupo, che adesso cominciate a pedalare...
>
> ciao (vanakkam)
> Michele
Guarda sono ancora sotto choc....ho pensato di rientrare in pista
così, in sordina.
Nei prossimi giorni ho molte cose da chiedere a voi tutti esperti
papà!!
La tristezza é scomparsa di botto, mi sento un'altra persona!
cut
Le cose non sono molto cambiate da 7 anni a questa parte eh? :-)
Anche per noi ci fu la telefonata alla sera alle otto dell'assistente
sociale del TdM, che ci voleva vedere l'indomani.
E l'indomani mattina venimmo a sapere che avremmo avuto una splendida
bimba di 15 giorni, anche noi in AN e anche lei nata con cesareo....
L'emozione che tu descrivi così bene e appena vissuta io la ricordo ancora
adesso che mia figlia ha 7 anni, come se fosse accaduto ieri. Sarà così
anche per te :-)
Anche la madre biologica di mia figlia rinunciò alla bambina e noi non
chiedemmo mai nulla, non tentammo nemmeno di sondare perchè ci fu detto da
subito che non avremmo potuto sapere nulla. Stesso muro di gomma. Ma d'altra
parte così dev'essere.
Come vedi posso capire perfettamente come ti senti e ti assicuro che le
emozioni sono appena iniziate. Sarà una scoperta ogni giorno, un mondo nuovo
e affascinante, una crescita continua e maravigliosa.
Un mare di auguri e un bacio dolce a tua figlia.
Tiziana.
Ma che notizia... Una montagna di auguri.
Grazie x gli Auguri, da quello che dici in effetti non sembra cambiato
proprio nulla, stesse modalità, stessa storia. Io e mia moglie siamo
completamente fuori giri da quando é arrivato questo raggio di sole
dentro casa, a volte, quando mi sorride, vorrei stringerla a me
fortissimo per farle sentire il mio cuore. L'abbiamo desiderata cosi
tanto che l'adoriamo con tutte le nostre forze! Chiaramente i ritmi
sono cambiati, si dorme meno e le cose da fare sono molte di più ma
non ci pesa affatto, anzi. Ciò che x me era impensabile prima, tipo
alzarsi tutte le mattine (compreso sabato e domenica) alle 7 é un
qualcosa che non mi pesa affatto ed é una gioia tutti i giorni poter
provvedere a lei. Quando esco la mattina da casa x andare in ufficio mi
sento un verme, ho sempre la sua faccina davanti a me che mi dice,
papà quando torni? Il mio stile di vita é cambiato, ero uno
spericolato con lo scooter tutte le mattine a slalomare tra le macchine
nel traffico di Roma, ora invece a 30 all'ora col pensiero fisso a
lei....
Tua figlia ha 7 anni, mi puoi raccontare alcune cose in merito a quando
hai iniziato a dirgli di essere stata adottata che sistemi hai
utilizzato e come ha reagito. Ti chiede mai della sua mamma naturale?
Tu cosa gli dici? Se vuoi puoi anceh scrivermi in privato.
ciao,
Luca
Grazie, spero che tutti gli aspiranti genitori possano presto
assaporare queste emozioni!
cut
Certamente, con piacere. Mia figlia sa tutto e ricevo sempre complimenti per
quanto č serena. E noi siamo felici.
Se la tua mail č valida ti scrivo privatamente perchč il discorso diventa
lungo.
Se riesco anche tra poco, altrimenti stasera. Spero mi scuserai, ma devo
andare , ahimč, al lavoro....
cut
Certamente,
Si la mia email é valida. Aspetto tue notizie quanto prima, il
discorso mi interessa molto.
Grazie!!
: Ciao,
: il tuo post mi ha molto incuriosito. Dal 2 ottobre sono diventato papà
: di una stupenda bambina di appena 1 mese abbandonata dalla madre
: all'ospedale dopo aver deciso di non essere nominata.
Felicitazioni, Luke!
susanna
GRAZIE !!!!
fatti da te valgono doppio......
Hai posta!
LETTO tutto d'un fiato!!!! da brividi....
ho certamente altro da chiederti, probabile che ti risponderà mia
moglie Barbara in privato nei prossimi giorni, ha molte cose da
chiederti.
Comunque grazie!!!!
cut
Sono qui :-)
E sempre baci alla piccola.
Francesco Roberta Yimmi, Braian y Natalia
ecco perchè non ti si leggeva più. auguri di cuore ... e non
emozionarti troppo il giorno di natale!
ecco perchè non ti si leggeva più. auguri di cuore ... e non
emozionarti troppo il giorno di natale!
è vero! chissà che emozione il primo natale per i neo-genitori! faccio parte
di una famiglia numerosa, quand'ero piccola i nostri natali erano
fantastici, tanti bambini, tra noi e i cuginetti, e tantissimi giocattoli, e
babbo natale che arrivava dal camino e non dimenticava mai di assaggiare il
latte e i biscotti che gli lasciavamo la sera prima. che nostalgia quei
natali, che bello per chi può organizzarne per i propri figli.
Ultimamente mancano gli spunti......rimpiango quasi i nostri scontri!
;-)
Quasi quasi ricomincio.....perchè sei contento di averla avuta in
nazionale?
Anche io in effetti mi sono eclissata e anche io ho una novità: sono
bismamma di un maschietto!!
Si vede che l'autunno porta bene...
auguri a tutti
zerlina
nicola ha scritto:
> Anche io in effetti mi sono eclissata e anche io ho una novitą: sono
> bismamma di un maschietto!!
> Si vede che l'autunno porta bene...
> auguri a tutti
> zerlina
Wow!
Sono totalmente frastornato da questa girandola di clamorosi outing
prenatalizi!
Stracomplimenti anche a te!
Immagino sia anche lui in AN...quanti anni ha?
auguri, Francesco
Grazie infinitamente x gli Auguri! Sono come rinato, Caterina é una
bimba stupenda, sembra quasi disegnata su misura x noi, non piange mai,
dorme e mangia e quasi quasi sembra come non volesse disturbarci
troppo! Per noi la nazionale rappresentava una utopia irrangiungibile,
già l'esserci andati vicini a giugno ci aveva lasciato molto
stupefatti e anche se in quella circostanza andò male ci accorgemmo
che quella strada per noi si era definitivamente chiusa. Mai dare
limiti alla provvidenza, x noi questo raggio di sole é stato come un
miracolo, abbiamo tanti aneddoti associati alla chiamata, il collega
che torna da san giovanni rotondo e dandomi l'immaginetta di padre pio
che mi dice "ho pregato anche per te", l'immagine di mia nonna in sogno
qualche giorno prima che era moltissimo tempo che non vedevo più,
oppure questa estate che durante un bagno con dei cavalloni altissimi
quasi affogavo il primo pensiero riemergendo dall'acqua fu c***o
momenti ci lasciavo le penne e non me lo sarei mai perdonato per il
piccolo/a che doveva arrivare, insomma tanti piccoli mesaggi non
compresi a fondo che dopo pian piano mi hanno dato l'idea che qualcosa
si stava materializzando. Ora sono qui più vivo che mai, Auguro a
tutti una gioia immensa come la nostra sono emozioni impossibili da
raccontare qualcosa che rimane scolpito nell'animo e soprattutto nel
cuore! Il messaggio da dare a tutti gli attesini é proprio questo:
crederci crederci e ancora crederci! Non bisogna mai smettere di
sperare bisogna sempre cercare di stare sereni e andare avanti giorno
per giorno pensando che forse quello che viene sarà quello giusto!
Grazie di cuore a tutti coloro mi hanno dimostrato affetto!!!!
Sono pronto x ricominciare gli "scontri" ;)
cut
:-)
Ricevuta la mia risposta?
Si certo, la tua email é il frutto di una grande esperienza e si vede,
sprizzi saggeza da tutti i pori! Condivido in pieno ciò che dici,
credo che ho ancora bisogno di un pò di tempo prima di superare il
problema della sua madre naturale, del perché principalmente. Comunque
da quello che mi dici credo che mia figlia crescerà proprio come la
tua, già mi ha dato segnali incoraggianti in merito. Caterina il 28
dicembre compirà 4 mesi. Da quando é con noi ha già cambiato
esteticamente la sua conformazione fisica, cresce a vista d'occhio,
ieri sera la pediatra ci ha detto che é oltre la media come peso
altezza e circonferenza del cranio. Pesa 7kg ed é alta ben 61 cm!! La
chiama buddina....
Rimaniamo in contatto, sei una ottima fonte.....Grazie di tutto!
NON VEDO L'ORA CHE ARRIVI FEBBRAIO!!!
zerlina
franp ha scritto:
> > Anche io in effetti mi sono eclissata e anche io ho una novità: sono
cut
Ehilà, questo non me l'aveva mai detto nessuno, grazie! :-)
>Condivido in pieno ciò che dici,
credo che ho ancora bisogno di un pò di tempo prima di superare il
problema della sua madre naturale
Tranquillo, il tempo passerà e diventerai un "vecchio e saggio" padre di
famiglia...:-D
Con l'esperienza sul campo, vedrai. A me le cose che ti ho scritto, tranne
una, non me le ha insegnate nessuno. Ho letto qualche libro sull'educazione
dei figli e mi sono fatta le mie idee.
Il resto è solo frutto dell'amore per mia figlia.
Rimaniamo in contatto, sei una ottima fonte.....Grazie di tutto!
Prego, quando vuoi...
E, se non ci leggiamo prima, auguri di Buon Natale, e credo di poter dire
che sarà il più bello che tu abbia mai passato, e come sempre baci a
Buddina....;-)
> In realtà il mio cucciolo è in AI, come il primo. Ha due anni ed è
> (ovviamente!) bellissimo!
> NON VEDO L'ORA CHE ARRIVI FEBBRAIO!!!
> zerlina
Santo Cielo, negli altri forum si cuccano anche le descrizioni di
dettaglio del vestito che aveva l'assistente sociale durante il primo
incontro, il tutto in un profluvio di cuoricini....
Qui, dopo avere condiviso (e litigato) di tutto e su tutto, arrivati
finalmente al dunque, bisogna cavarvi le informazioni con le tenaglie!
Coraggio dai, da dove arriva? L'avete già conosciuto?
ciao, Francesco
Il maggiore è molto contento e non vede l'ora di andarlo a prendere...
speriamo che non cambi idea quando si trova là...
per il momento abbiamo solo la foto: un bellissimo primo piano di due
occhi neri dolci e due guanciotte cicciotte da mordere!!!
che dire oltre?? sono una mamma felicissima!
zerlina
franp ha scritto:
Cambierà idea di sicuro, sennò che fratello sarebbe?
È chiaro che in linea di principio i maggiori sono sempre contenti
dell’idea, almeno nella sua poetica astrazione.
Quando poi realizzano l’impatto effettivo del nuovo nanerottolo sui loro
spazi ed affetti, le cose cambiano un poco.
Ognuno di loro ha un campionario infinito di modi per farcela pagare, ma,
come puoi bene immaginare, qualsiasi reazione, anche la peggiore, è meglio
dell’indifferenza o della chiusura.
Poi, nel vostro caso, siete riusciti a “doppiare” la zona di provenienza,
addirittura l’istituto, e questo costituirà una base solidissima sulla
quale improntare il loro legame.
Per noi, sia il primo che il secondo erano una incognita assoluta; non
conoscevamo nulla di cosa facevano all’istituto, le loro abitudini, e
penso che il modo di porsi dei nuovi genitori sia imprescindibilmente
correlato con quanto si sa di lui.
Anche nel pratico: è stato sedato, cosa mangia, che tipo di rapporto
affettivo ha sviluppato con chi l’accudiva e così via.
I segni dei due differenti percorsi dei nostri bimbi nei rispettivi
istituti sono ancora evidentissimi nel loro carattere.
Per voi non sarà così, ed anche questo è un bel vantaggio.
Facci sapere.
Ciao, Francesco
sai che non ci avevo pensato a questo aspetto? in effetti hai ragione,
in fondo l'impostazione dell'istituto è la stessa... la cosa mi
consola un bel po' (al di là delle gelosie immagino piuttosto normali
tra fratelli...)
grazie!!!
Zerlina
che io sia contento è dir poco, e pensare ai tuoi interventi, ai tuoi
sfoghi, .. l'evento è particolarmente bello, soprattutto per chi nel NG è
ancora in attesa. L'AN è sempre una realtà, eccome!
Insomma, niente Colombia e tutto quanto progettavi per comunicare da oltre
oceano; ma anche il tocco sulla tastiera mi sembra decisamente migliorato,
meno duro che in passato. Incredibile, già ti vedo alle prese con pappette e
biberon. Quando si dice AI: <<la mia prima il muro dei 7-chili lo ha
sfondato ad un anno di età, la seconda a 2 anni compiuti>>.
Gianni Ventura
"Luke" <lgi...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:1166101741.6...@73g2000cwn.googlegroups.com...
Gianni Ventura
"Paolo" <gol...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:3EIbh.62703$uv5.4...@twister1.libero.it...
Ti ringrazio degli auguri, si in effetti il tono é molto migliorato,
ora sono più sereno, é evidente che prima soffrivo di un certo
nervosismo interiore frutto dello stress da iter.....Purtroppo non
tutti hanno lo stesso self control e nel mio caso lì dove non
"gradivo" mi adiravo e non poco, sapete tutti a cosa mi riferisco. Nel
tempo ho imparato comunque ad apprezzare tutti voi, mi dispiace non
aver letto ancora Pietro, persona che stimo, spero che la sua presenza
comuqnue sia garantita anche se silenziosamente. Un grazie di cuore per
i tuoi Auguri.
Luca
Luke esagera, abbiamo parlato del mio e del suo modo di vivere l'abbandono
da parte delle madri biologiche delle nostre figlie e di quale sia il modo
più giusto per far vivere la cosa alle bambine, di come affrontare il
momento della richiesta di notizie sulla "mamma quell'altra" (io ho
raccontato la mia esperienza) e delle regole educative da imporre ai
bambini.
Io ho solo detto come la vedo io, che poi il mio pensiero sia saggio,
beh...bontà di Luke :-)
Poi se qualcuno vuole scambiare le sue opinioni ed esperienze con me io sono
ben lieta. Anche in pvt, per non tediare il ng.
Tiziana.
grandissimo Luke! Tanti tanti auguri!
Un bacione!
:-)
> Poi se qualcuno vuole scambiare le sue opinioni ed esperienze con me io
> sono ben lieta. Anche in pvt, per non tediare il ng.
LaT, io non credo sia tediare il newsgroup. Seppure sia l'ultima arrivata e
decisamente novizia in fatto d'adozioni (non ho ancora avviato alcuna
domanda d'adozione), conoscere le eventuali problematiche e, soprattutto, le
eventuali risposte (perchè probabilmente prima o poi ogni bimbo chiederà
della pancia che l'ha ospitato) penso sia utile a tutti, sia per chi ancora
non c'ha sbattuto contro ma sa che il momento verrà, sia per chi l'ha già
affrontato e ancora si chiede com'è andata agli altri. I ng sono luoghi
d'aiuto e di confronto, trovo poco utile che si rimandi sempre al privato,
snaturandone la funzione. Sempre se non sono troppo invadente, posso
chiedere a te e a voi tutti di renderci partecipi delle vostre esperienze?
Grazie e scusa la franchezza.
Grazie!
cut
Hai ragione mi sono forse espressa male io. Intendevo dire che, essendo la
mia esperienza di adozione nazionale e per di più di bambina neonata non
riconosciuta dalla madre, quindi relativamente senza un vissuto precedente,
non so se può essere utile a tutti qui, dove per la maggioranza si parla di
AI e di bimbi un tantino più grandini, con un passato alle spalle, per cui
certe considerazioni non possono essere valide per entrambi i casi.
Comunque, mia figlia ha 7 anni e ha sempre saputo di essere stata adottata.
Circa due anni fa una sera mi chiese di parlarle del momento in cui la
vedemmo la prima volta (me l'aveva già chiesto in precedenza) e della sua
adozione, e mentre raccontavo si mise a piangere disperata dicendo:" Voglio
la mia mamma" .Non posso descrivere il colpo al cuore che fu per me, ma
tentando di sondare fino a che punto la richiesta fosse come dire,
cosciente, sdrammatizzai rispondendo quasi scherzando:" Come? E io chi
sono?"
Lei mi disse:"Si lo so, ma io dico l'altra, avrei almeno voluto conoscerla".
(Luke mi perdonerà se certe frasi non le riporto nell'ordine preciso, ma con
il tempo ricordo perfettamente le parole, però può essere che l'ordine delle
frasi mi sfugga da una volta all'altra).
Non seppi cosa rispondere, quella volta era diversa dalle altre, non era una
semplice richiesta di raccontarle il nostro percorso adottivo. Quindi, mia
figlia fu più rapida di me e mi chiese ancora:" Ma tu l'hai conosciuta?"
Risposi di no, la verità.
Allora lei mi chiese:" Ma secondo te a lei è dispiaciuto lasciarmi?"
Risposi di si, perchè (secondo me, ma qui ne abbiamo già discusso parecchio
e i pareri in merito sono diversi) quella signora le aveva voluto molto
bene, perchè si era fatta visitare con regolarità, aveva fatto le cure
giuste, aveva partorito in ospedale, insomma, aveva fatto di tutto perchè la
sua bambina stesse bene. E non potendo darle tutto ciò che avrebbe voluto
darle, aveva preferito cercarle un papà e una mamma che potessero farlo al
posto suo.
Allora mia figlia mi chiese se io volessi bene a quella signora. Risposi di
si, perchè lei aveva voluto bene alla ma bambina. E non è una frase detta a
solo beneficio di mia figlia, io lo penso sul serio.
La bambina si mise a piangere e mi disse che anche lei le voleva bene, così
piansi anche io e poi, cercando disperatamente qualcosa da dire che potesse
consolarla esordii così:" Facciamo una cosa: dato che tutte e due le
vogliamo bene, obbediamole, cerchiamo di essere felici, di volerci bene,
così l'accontenteremo, come si fa con le persone cui si vuole bene".
Mia figlia rispose "Va bene mamma".
Non ha mai più pianto. E' serena, racconta a chi vuole di essere stata
adottata con una serenità disarmante tanto che riceviamo spesso complimenti
per la pace interiore che siamo riusciti a trasmetterle.
Come ho detto a Luke, mi rendo conto che se mia figlia fosse stata
abbandonata in un cassonetto della spazzatura, per fare un esempio, avrei
dovuto affrontare la cosa con lei in maniera diversa, cercando di non
mentirle ma nemmeno di riempirla di risentimento, che secondo me è
deleterio. Ripeto ciò che ho detto a Luke: sono convinta che sia meglio
sentire la mancanza di una persona che abbiamo amato, o quantomeno non
odiato, piuttosto che pensare spesso alla stessa persona ma con odio, con
sentimento di accusa. Non è così secondo me che si cerca la serenità di un
bimbo.
Parlando dell'educazione dei bambini dicevamo anche che occorre stare molto
attenti a non farsi influenzare dal fatto che sono stati adottati cedendo
spesso o non stabilendo delle regole, in primis perchè ci mettono pochissimo
a prendere il sopravvento sui genitori, e soprattutto involontariamente gli
sbatteremmo sempre davanti la loro condizione di adottati, quindi diversi.
E altre cose ancora, ma per ora mi fermo perchè sono già stata più che
prolissa.
Buona serata a tutti, Tiziana.
Giusto per far capire meglio anche il mio punto di vista, intervengo
anche io a supporto di LaT. La mia, come sapete, é una esperienza
molto recente, datata 2 ottobre, abbiamo avuto 2 giorni di tempo dalla
chiamata all'accoglimento della piccola nella nostra casa, é stato
tutto cosi rapido che lì x lì non abbiamo pensato a nulla, poi
chiaramente a mente fredda arrivano le prime domande e le prime
considerazioni. Eravamo proiettati ormai con la nostra mente x andare
in Colombia per un bimbo/a di 1 anno di età, con un vissuto, già
svezzato/a e preprato/a psicologicamente. Il fatto di doverci
ridefinire in funzione di questa nuova situazione comunque non ci ha
creato grossi problemi, siamo stati 2 giorni nel lettone con lei a
guardarla, abbiamo pianto, ho avuto un mix di emozioni che non so
descrivere molto bene, da un lato ero furioso con la sua madre
naturale, ed é proprio qui che differisce il mio pensiero da quello di
LaT, non riuscivo a capacitarmi di come fosse possibile abbandonare una
creatura in questo modo, dall'altro mi sentivo un miracolato, come
destinatario di una sorta di giustizia divina. Io e LaT abbiamo
discusso su come andrebbe approcciato il discorso da fare nel momento
in cui ci verranno chieste "spiegazioni", io affermo che tutto sommato
le madri naturali che si comportano in questo modo comunque non hanno
giustificazioni ed il semplice fatto che l'abbiano messa al mondo non
ne può far recuperare la stima. Il luogo comune di parenti ed amici in
questi giorni di visite é sempre lo stesso: "perlomeno la madre ha
pensato a lei....", mah, io non sono proprio di questa opinione. Io la
vedo come una sorta di scarico di responsabilità del tipo: "non sono
una assassina, dio mi comprenderà", una sorta di ravvedimento
cristiano che non include l'aborto o l'abbandono nel cassonetto. E'
proprio su questo aspetto che dovrò lavorare e fortunatamente ho
ancora un pò di tempo prima che mia figlia mi faccia domande
esplicite. Se dovessi essere sollecitato ora, avrei difficoltà nel
fargli capire veramente chi é la madre e perché lo ha fatto!
Probabilmente sbaglio ma ora come ora non riesco proprio a comprenderne
i motivi x gravi che siano che spingono una madre ad abbandonare il
proprio figlio!
Spero di allietarvi la giornata mostrandoci la mia piccola principessa
Caterina!!
Un abbraccio a tutti e un Augurio di un felice Natale
http://img155.imageshack.us/img155/7283/cat1nq0.jpg
http://img165.imageshack.us/img165/6305/cat2nd8.jpg
cut
Maddaiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!! :-)))))))))))))
Che bella patatona! Ma quanto ha??!! Sembra grandissima!
Tanti bacini!
> Circa due anni fa una sera mi chiese di parlarle del momento in cui la
> vedemmo la prima volta
Grazie Tiziana per il tuo racconto che mi ha anche commossa. Penso come te
che si aiuti il proprio figlio a costruire un carattere più forte e sereno
coltivando la fiducia e non il risentimento. Anche in vista
dell'adolescenza, quando tutti i ragazzi vivono il difficile periodo di
insucurezze e ribellioni, alle quali potrebbe sommarsi il dramma del rifiuto
da parte dei genitori biologici.
Sono in linea con te anche sull'educazione e credo non si debba mai perdere
di vista qual è il compito di essere genitori. Essere maggiormente
permissivi vuol dire, in fondo, considerarli diversi, sfortunati,
svantaggiati e non credo sia giusto nei loro confronti ne che sia
effettivamente così: quale figlio è più desiderato di quello che viene
adottato? I bambini, come al solito, insegnano: una conoscente del mio
compagno ha due figlie, una delle due è stata adottata. L'altra non è quel
che si dice un carattere facile, anzi è abbastanza pestifera e, nelle liti
tra sorelle, non mancava mai di rimarcare il fatto d'essere lei la figlia
biologica. Finchè un giorno, molto serenamente, la figlia adottata pose fine
a questo tipo di dispute, con una semplice domanda: "secondo te, tra noi
due, chi è che è stata *scelta*?".
> E' proprio su questo aspetto che dovrò lavorare e fortunatamente ho ancora
> un pò di tempo prima che mia figlia mi faccia domande esplicite.
Lo credo anch'io, perchè sappiamo tutti che non sempre la vita va come
vorremmo e a volte non lascia scelta. Non puoi sapere cos'ha costretto la
madre biologica di Caterina a darla in adozione, ne quali sofferenze le ha
comportato. Quali rimpianti comporterà. Non puoi nemmeno sapere quale vita
le ha risparmiato, mentre sai che le ha permesso di avere voi, due genitori
che l'adorano, una vera famiglia che la crescerà. Forse non avrebbe potuto
fare altrettanto e, dandola in adozione, ha compiuto il più grande gesto
d'amore possibile nei suoi confronti, al prezzo terribile di non rivederla
mai più. Prova a considerare quest'altra prospettiva, il sacrificio della
madre piuttosto che l'abbandono della figlia.
E di Caterina che dire? E' davvero BELLISSIMA e ha la gioia negli occhi! E
che "grandona"!
4 mesi il 28 dicembre! Pesa 7 kg ed é alta 62 cm. La pediatra dice che
é oltre la media.....
cut
Figurati, mi commuovo sempre da sola quando ci penso...:-)
>Penso come te che si aiuti il proprio figlio a costruire un carattere più
>forte e sereno coltivando la fiducia e non il risentimento.
Si io ne sono convinta.
Luke mi esprimeva le sue perplessità, peraltro legittime, ci mancherebbe, e
ti dico ciò che ho detto anche a lui, che all'inizio del nostro percorso
adottivo io ero durissima in merito, avrei messo a morte qualsiasi madre che
abbandoni il proprio figlio.
Poi, come ho detto al Luke, è arrivata la luce, mia figlia (dopo ovviamente
un percorso di 4 anni fatto di domande, di risposte, di ragionamenti con mio
marito, di qualche colloquio con le psicologhe, non solo di semplice
attesa).
E allora ho iniziato a pensare a ciò che avrei voluto per lei, non per me.
Avrei voluto, e vorrei, che fosse (oltre che sana, onesta e tutte le
"solite" cose), in merito ala sua adozione, SERENA e FIDUCIOSA. Lo scrivo
maiuscolo perchè per me è fondamentale.
Vorrei che un giorno, se dovese decidere di cercare la sua mamma biologica,
lo facesse con la pace nel cuore, certo, con tanti perchè nella testa,
questo sarà normale, ma vorrei che quei perchè non fossero pervasi da
rabbia, da risentimento, ma da apertura del cuore verso chi non conosce,
verso una persona che ha probabilmente sbagliato a valutare, a scegliere, ma
che col tempo magari ha pagato la sua scelta, ho sofferto per quel
comportamento, non so come spiegare.
Oltre al fatto che ritengo altresì fondamentale che il bambino adottato non
si senta rifiutato. Sarebbe, secondo, me, una sconfitta del genitore
adottivo. Il bambino, qualunque, adottato o meno, deve sentire di essere
sempre stato amato (certo, i casi di bambini picchiati, violentati, meritano
considerazioni a parte che, in tutta umiltà, non sento di essere in grado di
affrontare. Se mi fosse capitato in adozione un bimbo con un vissuto del
genere, avrei certo chiesto più supporto psicologico per affrontare il
discorso).
> Essere maggiormente
> permissivi vuol dire, in fondo, considerarli diversi, sfortunati,
> svantaggiati
Esattamente, imho.
Sarà sicuramente così ma ad oggi ancora non riesco a farmene una
ragione!
Per me la madre non ha giustificazioni! Stiamo parlando della VITA,
possono esserci i più svariati motivi x la quale si é deciso di
abbandonarla, ma io, al momento non vedo un solo motivo valido vero.
> E di Caterina che dire? E' davvero BELLISSIMA e ha la gioia negli occhi! E
> che "grandona"!
Si, é enorme! Cresce a vista d'occhio, se continua cosi non riuscirò
neanche più a prenderla in braccio.
cut
Bravissima, ti sei espressa come io non ho saputo fare.
Sai quante volte penso:" Vorrei tanto che la madre di mia figlia sapesse che
sta bene, che è amata, coccolata, viziata....:-/....che è non bellissima, di
più, uno spettacolo di bambina, intelligentissima, vivace, sensibile, e
quant'altro". E a volte mi impegno con tutto il cuore affinchè lei lo senta,
che possa avvertire in qualche modo che la creatura che ha partorito ha
avuto tutto l'amore del mondo. Sarò stupida, ma è così.
> Sarň stupida, ma č cosě.
Non sei stupida, sei una persona positiva e tua figlia č molto fortunata ad
averti per mamma!
> CIAO ELIANA, HO DUE ANNI PIU' DI TE e sto nella tua stessa situazione. La
ricerca delle proprie radici è normale e voglio rassicurare il dolce papà
che ti ha risposto, non mette a repentaglio il rapporto con la famiglia
adottiva. E' una fobia che immagino possano avere i genitori che hanno
appena accolto un bimbo piccolo o che lo stanno aspettando. Vi assicuro
però che quando vostro figlio sarà grande, voi sarete sicuri del rapporto
che avrete costruito con lui o lei, un rapporto imperfetto, di amore ed
odio, di sfide, di abbracci e di ltigi, come tutti i rapporti in tutte le
famiglie, ma di certo SIETE VOI LA FAMIGLIA PER VOSTRO FIGLIO, QUESTO NON
DIMENTICATELO, ma accettate che prima o poi, proprio intorno ai 25-30 anni
verrà quasi di sicuro questo forte desiderio, è naturale. Ciò non
metterà a repentaglio il vostro rapporto, anzi, lo rafforzerà se voi le
sarete accanto, non potete capire che dolore sia non conoscere le proprie
radici biologiche, non conoscere il nome di chi ti ha generato, i motivi
dell'abbandono. Non succederà perchè voi non la avete amata o lei non ama
voi, è un percorso istintivo, individuale, proprio della persona, è un suo
diritto, e voi lo capirete perchè amate questo essere non come bambino, non
come possesso, ma prima come individuo, persona che diventerà adulto, poi
come figlio, come poi dovrebbe essere con tutti i figli, adottati e non.
Non si può giudicare una donna sulle sue scelte, spesso le scelte non erano
proprio libere, spesso erano frutto di situazioni disperate, soprattutto
prima, nel 74, o nel 76, per es. quando sono nata io o è nata Eliana,
bisogna sempre tenere conto di tanti contesti sociali etc. MA CREDETEMI, non
si può fare di un'erba un fascio, che la madre fosse una povera donna, o
una disgraziata, il risultato non cambia: TROVARE LA VERITA' E' MILLE VOLTE
MEGLIO CHE PORTARSI QUESTO FARDELLO NEL CUORE, espresso o inespresso,
perchè poi ognuno lo esprime o lo vive a modo suo, ma c'è. UNA BRUTTA
VERITA' E' COMUNQUE UNA RISPOSTA, e voi genitori ci sarete, nel bene e nel
male, non dovete temere nulla e anzi, dovete stare dalla nostra parte di
figli adottivi che lottano per avere il diritto come avviene in altre parti
del mondo a conoscere le proprie origini. E' importante per la propria
identità, è importante per capire da chi e da cosa siamo nati, è
importante per il nostro dna, per la nostra anamnesi medica, per rafforzare
la nostra consapevolezza. Il libro della nostra vita lo scriviamo insieme a
voi nei primi anni e con tutte le altre esperienze, ma quella prima pagina
è strappata e fa parte della nostra vita, ci appartiene. NON fa bene invece
il mistero, l'anonimato, le nostre vite e le nostre famiglie con voi, non
devono avere questi fantasmi, non devono avere tabu, non si ha piu' paura
invece di ciò che si conosce, non si marchia di connotati negativi per
forza. L'ANONIMATO è incivile. CONOSCERE LE PROPRIE RADICI è un diritto
umano e non è in contrasto con la nostra famiglia, che siete voi. Anche i
miei mi hanno attesa tanto, credetemi, mi hanno amata tanto, ma di sicuro se
non avessimo avuto (perchè poi è per tutti i componenti!) il dolore per il
mistero imposto sulla mia storia, la loro impossibilità di darmi risposte,
l'ostracismo delle istituzioni, ci saremmo risparmiati dei dispiaceri.CMQ
ora invece di andare avanti si va indietro in Italia, ora è vero, dicono
che non registrano nemmeno i dati della madre. ALLORA ERANO REGISTRATI CARA
ELIANA, TE LO ASSICURO. ANCHE SE ESISTE IL DIVIETO ASSOLUTO DI SAPERLI SE
SEI NATA da donna che non vuole essere nominata. Vi dico pure che spesso
questa scelta permetteva al bambino di essere subito adottabile, di non
stare in istituto, nè ora in casa famiglia, permetteva subito di essere
amato da voi e questo è un regalo splendido di questa madre, ma pure
terribile, tremendo. A VOLTE non ci rendiamo conto che esistono situazioni
che ci sembrano impossibili, ma una madre non dimentica, in ogni caso e se
esistiamo boi o vostra figlia, è pure grazie a chi ci ha concepito. LE DUE
COSE NON SONO IN CONTRASTO, MA COMPLEMENTARI TRA LORO, perchè volenti o
nolenti, dovete comprendere che questa dualità ci appartiene per forza di
cose e negare la nostra nascita, nutrire i fantasmi dell'anonimato, le
paure, non CI FA BENE.
PER IL BENE DI VOSTRA FIGLIA AFFINCHE' ABBIA IL DIRITTO DA GRANDE, state
dalla parte degli adottati che ora sono adulti, che combattono per il
diritto a sapere le proprie origini, che ricevono tanti rifiuti e sono
trattati come cittadini di serie b, non è giusto, è davvero umiliante e
gratuito. TANTI GENITORI SONO CON NOI. un abbraccio fortissimo a voi, a
ELIANA, A QUESTO PAPA' E ALLA SUA PICCOLA PRINCIPESSA.
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Cara Tiziana, scusa se mi intrometto.
Ho letto le vostre discussioni e sono molto felice per la vostra euforia e
voglia di essere bravi genitori, questa è certo una partenza giusta e sono
certa che lo sarà pure nel tempo.
Ho letto ora di questo aneddoto su tua figlia. MI SONO COMMOSSA, MI SONO
RIVEDUTA IO DA PICCOLA.ORA HO 32 ANNI.
Volevo dire 2 cose principalmente.
IL fatto che la madre sia anonima è un vantaggio tra "" al momento del
parto, per lei, affinchè possa non riconoscendo la figlia assicurarle un
destino migliore, proteggendola da situazioni familiari dolorose, da
rivendicazioni di parenti che non sarebbero il massimo, in una circostanza
in cui lei, la mamma, non puo' tenere suo figlio. E' un vantaggio per il
bambino, perchè è reso SUBITO adottabile ed è affidato nel giro di poco
tempo a VOI, genitori adottivi. E' un vantaggio per tutti, se non ci sono
proprio alternative, perchè:
1- l'anonimato della madre consente a voi di essere da una parte più sicuri
e di sedare le vostre insicurezze e paure normalissime, di neo genitori,
come tutti del resto, perchè sapete che nessuno della famiglia di origine
potrà trovarvi e viceversa, vincolo completamente spezzato, questo penso che
aiuti NEI PRIMI ANNI, NELL'INFANZIA E NELL'ADOLESCENZA a costruire il
rapporto con vostro figlio/a senza confusioni emotive, un percorso verso la
solidità di un rapporto, che si costruisce giorno per giorno, come con
qualsiasi altro figlio. MA, C'è UN MA. IL BAMBINO ADOTTATO, seppur in
tenerissima età, sente il dolore dell'abbandono che è stata un'esperienza
vera e propria, un'esperienza fortissima e tragica avvenuta proprio quando
lui non aveva difese, alla nascita, di cui non ha un ricordo cosciente, ma
c'è e con essa tutte le domande e i confronti che verranno nel difficile
percorso della costruzione della propria identità, normale nella crescita di
ognuno, ma doppia fatica per l'adottato e non è colpa sua, non ha nulla di
meno, ma molto di piu', non è UN DIVERSO O UN DISABILE, con tutto il
rispetto, spero che si sia capito cosa io intenda, senza malintesi.
Ti posso dire che io ero molto carina e intelligente da piccola, lo sono
tutt'ora, e allora mi è capitato che delle persone che avevano figli propri,
bruttini o poco svegli, erano molto invidiosi di me e dei miei genitori,
come se l'adottato in quanto tale non avesse il diritto di essere con tali
qualità, fosse quasi inferiore, diverso, mi dissero cattiverie sull'unica
cosa in cui potevano colpire, il fatto che io fossi adottata. Basta
pregiudizi e tabu sull'adozione come se fosse uno status distintivo
inferiore di una persona, la gente che nel bene o nel male si incuriosisce o
si stupisce e vi dice cose stupide, va educata e opportunamente messa a
posto nel dire cose.
Pure il fatto che gente ti faccia complimenti per la serenità della bambina,
non lo vedo SEMPRE come qualcosa di positivo dall'ESTERNO, già a 2, 3 anni i
bambini capiscono un po' quando si parla davanti a loro.
Cose insignificanti per voi, sono fortissime per la sensibilità di un
bambino.
Per cui iniziate a non considerarla adottata, nel senso di essere alieno a
voi e oggetto di curiosità di chi vi sta intorno. I PRIMI TEMPI è normale,
ma lei è vostra figlia e vi dimenticherete che è adottata, in questo senso.
Se non fosse stata adottata, non QUELLE PERSONE NON si stupirebbero di tale
serenità. L'EDUCAZIONE è identica come per tutti i bambini, i FIGLI SONO
FIGLI, non bisogna pensare che siano adottati, allora non ha senso, non
bisogna viziarli quasi come risarcimento del loro status. Vi puo' essere
utile l'insegnamento della psicologa NANCY VERRIER, ora i testi sono solo in
inglese, ma mi sono informata io stessa con l'autrice per la pubblicazione
dei libri in italiano e la loro diffusione in Italia.
Parlavo di quella ferita. IL CONFRONTO CON LE PROPRIE ORIGINI E' NORMALE ed
è un fantasma che va demonizzato con la verità e il completo dialogo. Non
avverrà tutto insieme, MA in diverse fasi della vita.
L'ANONIMATO CHE AVEVA UN SENSO AL MOMENTO DEL PARTO, DEVE CADERE PRIMA O
POI.
UN foglio di carta o il fatto di crescere in un'altra famiglia che è LA
FAMIGLIA, non vuol dire cancellare quella ferita, quelle domande, il DNA.
Imparerete a voler bene a questo figlio non come possesso, non deve avere la
responsabilità di essere su misura per voi, ma voi dovete essere su misura
per lui, accettarlo come individuo, anche se ha il naso diverso dal vostro o
la pelle, o se sviluppa doti che chissa' da chi avra' preso, non da voi. Voi
siete i genitori e l'educazione e l'affetto sono fondamentali, ma col
rispetto delle sue origini. Rispettarle vuol dire NON AVERNE PAURA, MAI. Se
a 7 anni basta la favoletta dolcissima che la signora che l'ha partorita le
voleva bene anche se ha dovuto donarla a voi, a 15 non sara' sufficiente, a
20 nemmeno e via via, deve trovare una risposta. Voi potete rafforzare il
rapporto e il percorso dell'identita' raccontando a vostro figlio QUANTO LO
AVETE ATTESO, IL GIORNO CHE LO AVETE PORTATO A CASA, ETC. ma non potete
raccontare la SUA NASCITA, tutti i bambini chiedono la storia della loro
nascita. E' un dato di fatto che gli adottati abbiano una sola famiglia,
VOI, ma che abbiano 4 genitori. Conoscere i primi non vuol dire TRADIRE VOI,
ma conoscere SE' STESSI E COMPLETARE LA PROPRIA IDENTITA'. Cio' deve essere
un diritto non per IL BAMBINO, MA PER L'ADULTO. PERCHE' QUEL BAMBINO, CHE E'
E SARA' SEMPRE VOSTRO FIGLIO, è un essere in divenire, un individuo a se',
come tutti, dovra' avere quelle risposte un giorno. Voi non siete tenute a
saperle, o a darle, sara' sufficiente amarli tanto, accettarli e gestirli
con il dialogo aperto e come dici te, il non far provare mai rancore verso
quella mamma.
Un adottato puo' non pensare alla ricerca in modo cosciente, per anni, è
sempre individuale il momento in cui questo bisogno sara' reale, fortissimo,
non solo curiosita', da adulto specialmente sfociera' e non dovete temerlo,
voi avete costruito un rapporto con lui, non siete piu' gli apprensivi
genitori con un neonato tutto da scoprire. ALLORA ci sara' la persona che
ricaccera' dentro di se' il tutto, ma è un male perchè da qualche altra
parte questo conflitto interiore andrà, poi ci sarà quello che ci sta male
coscientemente, ma ha paura di fare un torto a voi, una paura immotivata, ma
che spesso è alimentata da genitori che vedono ERRONEAMENTE la conoscenza
delle origini come INGRATITUDINE (E allora che genitori sono stati? UHM..)
E poi ci sarà la persona matura e capace di scavare dentro di sè che
accetterà questa voce dentro di sè e la affronterà, parlerà con voi
serenamente e vorrà il vostro appoggio nel suo percorso di completamento
dell'identità. Potrà essere un ragazzo felice, amato, bello, realizzato,
quello che vi pare. La risposta che cerca, quello che gli manca non PUO'
TROVARE SODDISFAZIONE in nulla al di fuori dell'oggetto stesso, è logico:
conoscere la sua storia, conoscere persone consaguinee, conoscere le sue
origini, i suoi fratelli, sua madre biologica, i motivi, etc.
QUESTO non vuol dire che a 25 anni lui chiamerà quella donna mamma. Vuol
dire che finalmente finirà dentro di sè quel doppio percorso che i figli che
crescono con chi li ha generati (questa è l'unica differenza) non devono
fare. Da adulto sarà forte, anche grazie a voi, maturo e cittadino che si
sente in diritto, per poter conoscere TUTTO, anche quello che a voi è stato
taciuto, perchè è lui il protagonista di tutto, non deve subire le scelte di
altri (madre, genitori, stato) per sempre su ciò che lo riguarda
intimamente.
DEVE AVERE QUESTO DIRITTO. OGGI come sappiamo, l'anonimato è perpetuo, il
mistero idem, il divieto pure. Ciò è profondamente ingiusto ed insensato e
così il percorso della propria identità finisce non con leggere la prima
pagina della propria vita e andare avanti più sereni, nel momento in cui uno
è adulto e in diritto di farlo, ma finisce con l'ostracismo delle
istituzioni, con il divieto sulle proprie origini per sempre.
Quello è molto più doloroso che il fatto di accettare l'adozione da piccoli.
I figli non sono solo bambini eterni, da coccolare, la novità, l'appagamento
dei nostri desideri.
Diverranno adulti, accettatelo. i figli sono sempre figli, da piccoli e da
adulti. Confrontatevi con adottati adulti, ascoltateli, combattete anche voi
per il DIRITTO ALLE ORIGINI, CHE IN ITALIA (diversamente da altri paesi piu'
civili) e' NEGATO PER SEMPRE. Allora tutto quello che avete fatto voi, con
le vostre storie affettuose, parlando con vostro figlio sulla sua storia di
nascita, per prepararlo, etc. nel tempo, si perde, quando da adulto trova
davanti a sè un muro. NON CI DOBBIAMO VERGOGNARE DI NIENTE, il mistero sulle
nostre storie crea pregiudizi e inquietuidini. iL CAMMINO VERSO LE ORIGINI
(che come ho detto non è continuo, ma sono fasi nel corso della crescita)
deve ESSERE SERENO, andando di pari passo con il cammino verso la
costruzione del rapporto genitoriale e familiare, etc. e trovare un senso
alla fine.
Meglio una brutta verità che un mistero eterno. SCUSATE SE HO SCRITTO
UN'ENCICLOPEDIA. MA MI STA A CUORE, SO CHE SIETE INTELLIGENTI E MODERNI E
CAPIRETE. SCRIVETEMI PER QUALSIASI DOMANDA.
UN BACIO a voi e ai vostri cuccioli
Se anche in Italia ci fosse questo diritto, riconosciuto come diritto della
personalità da corti europee ed esercitato in molti paesi, senza per questo
creare problemi ma solo vantaggi, pensa che le persone andrebbero chi in tv,
chi sul giornale e chi nel web?
Non sarebbe auspicabile per chi vuole sapere cose che riguardano SE' STESSO
potere accedere privatamente andando serenamente in tribunale e chiedere?
Ovviamente il tutto dovrebbe essere mediato con molta discrezione e
valutazione del caso e delle persone.
L'anonimato perpetuo è incivile.
L'anonimato viene spesso sbandierato IN ITALIA (SOTTOLINEO) come un DIRITTO
VOLUTO E DEGNO DI ESSERE TUTELATO PER SEMPRE. SPesso non sapete tante di
quelle cose che si nascondono dietro le storie di chi "abbandona" un figlio.
Fa male ed è più facile non volerlo sapere, posso capire. Ma non sono tutte
storie di donne potenziali omicide, o scapestrate, o donne che lo lasciano
con leggerezza, disprezzo e rifiuto e liberate di un peso vogliono essere
lasciate in pace per sempre non pensandoci mai più.
Capisco perfettamente che per una coppia di persone serene e normali,
benestanti, sposate, etc. che lottano per avere un figlio e non possono
averlo, soffrono, lottano ancora per adottarlo, UNA MADRE che invece lo
lascia appena nato possa essere INCONCEPIBILE e senza giustificazioni, ma ci
sono situazioni assurde, dolorose, che chi ha sempre vissuto bene non potra'
mai comprendere.....che fanno sì che avvenga questo.
CIO' NON VUOL DIRE che quella situazione è eterna per la madre, che se ne
sbatte. DEVE avere anche lei il diritto (dopo ovviamente analisi del caso da
parte delle autorità etc. tutto legalmente) di fare pace col suo passato, di
vedere che suo figlio sta bene, è cresciuto, è felice grazie ai genitori
adottivi, deve avere il diritto di spiegare a lui le sue ragioni e la sua
storia.
IL DIVIETO E' PERENNE DA ENTRAMBI LE PARTI.
Da quando molti fattori socioeconomici e giuridici sono cambiati, i bambini
lasciati alla nascita, italiani, sono pochissimi, ecco perchè andate a fare
l'adozione internazionale. Ciò vuol dire che molte donne una volta erano
costrette a lasciare quel figlio per motivi che oggi ci sembrano
incredibilmente insufficienti:
l'essere non sposate, essere povere, essere costrette perchè non avevano
casa, perchè bastava che il padre non lo riconoscesse o non volesse
regolarizzare, che veniva fatto di tutto affinchè quella donna desse il
figlio in adozione, puntando sulla sua debolezza, si pensa sempre alla
madre, ma spesso i padri se la svignavano, lasciando impuniti donne sole
incinte, colpite dallo scandalo, dal disonore, i figli erano illegittimi, la
società condannava, non dava casa o lavoro, riconoscerlo voleva dire
mandarlo in brefotrofio e i danni erano gravissimi, non c'erano i nidi, etc
etc. la famiglia della madre spesso la costringeva, insomma....
tante madri si sono trovate incastrate dall'anonimato..................CHE
NON ERA UN DIRITTO, MA LA RINUNCIA COMPLETA AI PROPRI DIRITTI. PER SEMPRE.
Perchè un giovane non può sapere cosa è successo a sua madre allora?
Perchè una madre non può raccontarglielo?
Perchè i genitori adottivi non possono finalmente liberarsi di quei
fantasmi, ringraziare chi ha messo al mondo il loro figlio, non sentirsi in
colpa per non poter dare quelle risposte?
BASTA CON L'ITALIA DEI MISTERI E DELLE LEGGI FATTE A SPESE DI CHI NON SI
PUO' DIFENDERE.
DOVE STA IL PROBLEMA?
Sono d'accordo. Non so se hai letto qualche post più su, da 6 mesi é
con noi una bimba che é stata
abbandonata alla nascita dalla madre, quando l'abbiamo presa aveva
solo 1 mese.
Detto questo vorrei aggiungere a quello che dici che non dovrebbe
essere un diritto solo dell'adottato SAPERE ma anche della famiglia
adottiva non credi? Io non so perché la madre di mia filgia abbia
deciso di abbandonarla e sinceramente, per quanto possa io sbagliare,
non credo riuscirò mai a capire il suo gesto e non mi basta neanche il
discorso legato al fatto che "tu non puoi sapere cosa l'ha spinta a
farlo" perché non ci possono essere motivazioni, perlomeno in paesi
occidentali come l'italia ed opulenti in cui anche minimu livelli di
welfare fanno si che bene o male in casi di povertà comunque venga
garantita assistenza, oppure motivazioni di degrado, vergogna,
indigenza, e quant'altro che tengano.
Su questo, anche se rispetto quasi tutto il tuo pensiero, mi dispiace
ma siamo distanti anni luce.
Non darò mai questo "assist" a mia figlia durante il suo percorso
formativo, mi limiterò unicamente e pedissequamente al racconto dei
fatti senza né, ma, forse o "poverina non ti ha potuto tenere", oppure
"chissà forse era cosi povera".
> L'anonimato viene spesso sbandierato IN ITALIA (SOTTOLINEO) come un DIRITTO
> VOLUTO E DEGNO DI ESSERE TUTELATO PER SEMPRE. SPesso non sapete tante di
> quelle cose che si nascondono dietro le storie di chi "abbandona" un figlio.
Infatti personalmente mi trovo assolutamente indignato per questa
cosa. Lo dicevo proprio ieri sera a mia moglie, sarei disposto ad
incontrare ora solo x una volta e basta la madre di mia figlia per
farmi dire tutto da lei, le vorrei parlare affinché possa avere le
massime garanzie sullo stato di salute di sua figlia, sul fatto che la
curerò e le starò vicino amandola incondizionatamente e dedicandomi al
100% al suo bene x sempre, vorrei dirle che sua figlia é adorabile e
che la amo più della mia stessa vita e che non dovrà preoccuparsi di
pensarla chissà dove ma di pensarla felice, amata!
> Fa male ed è più facile non volerlo sapere, posso capire. Ma non sono tutte
> storie di donne potenziali omicide, o scapestrate, o donne che lo lasciano
> con leggerezza, disprezzo e rifiuto e liberate di un peso vogliono essere
> lasciate in pace per sempre non pensandoci mai più.
> Capisco perfettamente che per una coppia di persone serene e normali,
> benestanti, sposate, etc. che lottano per avere un figlio e non possono
> averlo, soffrono, lottano ancora per adottarlo, UNA MADRE che invece lo
> lascia appena nato possa essere INCONCEPIBILE e senza giustificazioni, ma ci
> sono situazioni assurde, dolorose, che chi ha sempre vissuto bene non potra'
> mai comprendere.....che fanno sì che avvenga questo.
Mi piacerebbe avere degli esempi, sai sono anni che sento parlare di
queste "storie", ma sinceramente
non riesco, per nessuna di esse, a trovare delle giustificazioni.
Fammi capire che cosa intendi per situazioni che noi non possiamo
sapere. E' troppo facile cosi. L'ha portata in grembo 9 mesi, avrà
fatto delle ecografie, avrà pensato milioni di volte "ora che faccio",
nel nostro casio abbiamo anche saputo che é stata seguita da un equipe
di psicologi ma x quanto io mi possa sforzare di capire proprio non
riesco a perdonarla. Chiariamoci, io voglio il bene di mia figlia e
mai e poi mai nessuno riuscirà a portarmela e devo benedire quella
donna però é una ingiustizia umana!
> CIO' NON VUOL DIRE che quella situazione è eterna per la madre, che se ne
> sbatte.
Perdonami ma questo é un tuo pensierp, io la penso in modo
diametralmente opposto.
Come ti dicevo precedentemente sono con te quando affermi che é una
ingiustizia il silenzio perenne, immagino che x un figlio adottato
rappresenti una croce, un nodo da sciolglere con il quale fare i
conti. Personalmente spero che le cose cambino e che mia figlia possa
sapere quali siano le sue origini ed io farò di tutto per aiutarla
utilizzando tutti gli strumenti legali in possesso però cercherò anche
di capire il PERCHE' vuole saperlo. Ho conosciuto in questi anni
alcuni adulti adottati, per molti di loro la ricerca non c'é proprio
stata anche perché appagati dalla loro vita fatta comunque di amore e
normalità per gli altri invece era un problema, un cruccio che serviva
a sanare il proprio disagio psichico come una sorta di ricerca
maniacale ed a tutti i costi dichi fosse. Nei due profili ho visto da
una parte la consapevolezza di aver assorbito il trauma e
dell'accettazione del proprio status subendolo e basta con estrema
serenità dall'altro un misto tra disturbo comportamentale e curiosità
dove non si arriva proprio a quale sia il confine tra vera voglia di
conoscere e curiosità.
Io la penso cosi.
cut
Credimi, non ignoro questo dolore, queste sensazioni, anzi. A volte penso
siano la causa, piщ o meno cosciente, di alcune insicurezze che, puт
capitare a qualsiasi bambino, mia figlia puт avere. A volte c'и un fondo di
veritа, a volte invece le radici sono da ricercarsi in tutt'altra cosa.
> tutte le domande e i confronti che verranno nel difficile
> percorso della costruzione della propria identitа, normale nella crescita
> di
> ognuno, ma doppia fatica per l'adottato
So anche questo, e spero che sarт preparata a costruire la serenitа di mia
figlia cosм come lo sono stata sinora.
>e allora mi и capitato che delle persone che avevano figli propri,
> bruttini o poco svegli, erano molto invidiosi di me e dei miei genitori,
Ecco, questo finora a noi non и successo, devo dire che per ora siamo
fortunati. Siamo circondati da persone intelligenti, ma non escludo che
andando avanti si possa verificare ciт che purtroppo и accaduto a te.
> Pure il fatto che gente ti faccia complimenti per la serenitа della
> bambina,
> non lo vedo SEMPRE come qualcosa di positivo dall'ESTERNO,
Io si, se viene da persone amiche e se, come in effetti и, accade
esclusivamente quando mia figlia racconta spontaneamente la sua storia,
cosa che fa a volte, secondo la simpatia che le ispira chi le sta davanti.
> Per cui iniziate a non considerarla adottata, nel senso di essere alieno a
> voi e oggetto di curiositа di chi vi sta intorno.
Questo lo abbiamo SEMPRE fatto. MAI mi viene in mente che mia figlia sia
adottata, se non quando posso pensare che una sua sofferenza o un suo
disagio in merito a un fatto qualsiasi accaduto, possano celare quel dolore
e quelle domande di cui tu parli.
E, ripeto, mia figlia non и mai oggetto di curiositа, non lo permetterei.
Lei racconta, e, ovviamente, chi ascolta domanda, ma in tutta serenitа.
Se lei non racconta, nessuno domanda.
> Se non fosse stata adottata, non QUELLE PERSONE NON si stupirebbero di
> tale
> serenitа.
Per forza! La serenitа di cui parlavo e per la quale riceviamo complimenti
viene rimarcata perlopiщ quando la bambina racconta di essere stata
adottata. Se non lo fosse, non lo racconterebbe e la cosa sarebbe chiusa lм,
si parlerebbe di lei come di qualsiasi altro bambino. E difatti и cosм, ma
se lei dice di essere stata adottata, и ovvio che si rilevi la gioia con cui
lo dice. C'и per forza una differenza, sarebbe sciocco non volerla notare,
da parte mia intendo.
L'EDUCAZIONE и identica come per tutti i bambini, i FIGLI SONO
> FIGLI, non bisogna pensare che siano adottati, allora non ha senso, non
> bisogna viziarli quasi come risarcimento del loro status.
Perfettamente daccordo, infatti ma figlia и viziata nи piщ nи meno di
qualsiasi altro suo amichetto.
E se le devo dire un NO secco, eccome se lo faccio!
> IL CONFRONTO CON LE PROPRIE ORIGINI E' NORMALE ed
> и un fantasma che va demonizzato con la veritа e il completo dialogo. Non
> avverrа tutto insieme, MA in diverse fasi della vita.
sono daccordo.
> L'ANONIMATO CHE AVEVA UN SENSO AL MOMENTO DEL PARTO, DEVE CADERE PRIMA O
> POI.
> UN foglio di carta o il fatto di crescere in un'altra famiglia che и LA
> FAMIGLIA, non vuol dire cancellare quella ferita, quelle domande, il DNA.
Giustissimo, infatti come mi и giа capitato di dire, il giorno in cui mia
figlia vorrа sapere qualcosa della sua mamma biologica, io sarт al suo
fianco e mi sbatterт con lei per sapere chi и.
> Imparerete a voler bene a questo figlio non come possesso, non deve avere
> la
> responsabilitа di essere su misura per voi, ma voi dovete essere su misura
> per lui, accettarlo come individuo, anche se ha il naso diverso dal vostro
> o
> la pelle, o se sviluppa doti che chissa' da chi avra' preso, non da voi.
> Voi
> siete i genitori e l'educazione e l'affetto sono fondamentali, ma col
> rispetto delle sue origini. Rispettarle vuol dire NON AVERNE PAURA, MAI.
> Se
> a 7 anni basta la favoletta dolcissima che la signora che l'ha partorita
> le
> voleva bene anche se ha dovuto donarla a voi, a 15 non sara' sufficiente,
> a
> 20 nemmeno e via via, deve trovare una risposta. Voi potete rafforzare il
> rapporto e il percorso dell'identita' raccontando a vostro figlio QUANTO
> LO
> AVETE ATTESO, IL GIORNO CHE LO AVETE PORTATO A CASA, ETC. ma non potete
> raccontare la SUA NASCITA,
Perdonami, ma da cosa deduci tutte queste cose su di noi?!
Non mi riconosco in nulla di ciт che scrivi, e non ho mai preteso di
raccontare a mia figlia la sua nascita. Le ho semplicemente detto che non so
perchи la sua mamma di pancia non l'abbia tenuta, ma che CREDO sia stato
per i motivi citati anche da te. E lo credo davvero, non и una "favoletta".
Cosa dovrei dirle, scusa, che quella stronza di sua madre и un'indegna
perchи non l'ha voluta riconoscere?
Non ci pensate neanche.
Mia figlia DEVE crescere SERENA, non deve vivere l'abbandono due volte,
almeno non ora che и piccola. Con gli anni farа domande e io adeguerт le
risposte alla sua etа e alle domande sempre pensando che "quella donna" le
abbia voluto bene, magari nel modo sbagliato, ma ne sono convinta. Lei se
vorrа la cercherа e, se potrа, avrа le sue risposte.
Ma io non posso e non voglio che giа ora abbia sentore che io disapprovo la
sua mamma biologica (cosa peraltro non vera), ne soffrirebbe, perchи le
vuole bene e ne resterebbe intaccata la sua gioia di vivere.
>E' un dato di fatto che gli adottati abbiano una sola famiglia,
> VOI, ma che abbiano 4 genitori. Conoscere i primi non vuol dire TRADIRE
> VOI,
> ma conoscere SE' STESSI E COMPLETARE LA PROPRIA IDENTITA'. Cio' deve
> essere
> un diritto non per IL BAMBINO, MA PER L'ADULTO. PERCHE' QUEL BAMBINO, CHE
> E'
> E SARA' SEMPRE VOSTRO FIGLIO, и un essere in divenire, un individuo a se',
> come tutti, dovra' avere quelle risposte un giorno.
Infatti, sono daccordo, ma, anche qui, se parli per me non so da dove deduci
queste considerazioni.
>il non far provare mai rancore verso
> quella mamma.
Questo и fondamentale per me e sto lavorando perchи sia sempre cosм.
> Un adottato puo' non pensare alla ricerca in modo cosciente, per anni, и
> sempre individuale il momento in cui questo bisogno sara' reale,
> fortissimo,
> non solo curiosita', da adulto specialmente sfociera' e non dovete
> temerlo,
Infatti non lo temo.
> I figli non sono solo bambini eterni, da coccolare, la novitа,
> l'appagamento
> dei nostri desideri.
> Diverranno adulti, accettatelo. i figli sono sempre figli, da piccoli e da
> adulti.
Ma certo, chi ti dice che io pensi il contrario, scusa?
> iL CAMMINO VERSO LE ORIGINI
> (che come ho detto non и continuo, ma sono fasi nel corso della crescita)
> deve ESSERE SERENO,
Concordo, ma non puт esserlo, se fin da bambini facciamo capire loro (perchи
i bambini capiscono BEN oltre ciт che noi vogliamo dire....) che siamo
contro le loro madri biologiche.
> Meglio una brutta veritа che un mistero eterno.
Perfettamente daccordo, ma se tu hai reso tuo figlio forte nell'anima,
sereno e privo di pregiudizi (intendo come giudicare a priori), anche la
brutta veritа sarа affrontata con tutt'altro spirito.
SCUSATE SE HO SCRITTO
> UN'ENCICLOPEDIA. MA MI STA A CUORE, SO CHE SIETE INTELLIGENTI E MODERNI E
> CAPIRETE. SCRIVETEMI PER QUALSIASI DOMANDA.
> UN BACIO a voi e ai vostri cuccioli
Ci mancherebbe, hai fatto bene, ogni scambio и comunque una crescita :-)
<omissis>
: E' troppo facile cosi. L'ha portata in grembo 9 mesi, avrà
: fatto delle ecografie, avrà pensato milioni di volte "ora che faccio",
: nel nostro casio abbiamo anche saputo che é stata seguita da un equipe
: di psicologi ma x quanto io mi possa sforzare di capire proprio non
: riesco a perdonarla.
Devi scusarmi, Luke.
Ma si perdona qualcuno che ci ha fatto del male, comunque qualcuno che ha
avuto un rapporto con noi.
Quando (non) si 'perdona' una perdona mai conosciuta, si chiama giudizio.
E' difficile giudicare una persona mai conosciuta.
Molto.
Moltissimo.
susanna
IMHO
Non sono d'accordo. Il perdono é un sentimento di natura cristiana, a
sfondo perlopiù religioso. Dio in più passi nel Vangelo ne spiega
virtù e modalità di attuazione. Il fatto che tu aggiunga "qualcuno che
ha avuto rapporti con noi" non sposta di una virgola ciò che penso
della madre biologica di mia figlia e comunque fa parte di una tua
elucubrazione, non é certo una formula matematica o un 2+2 qualsiasi.
Come ho già avuto modo di dire nei post precedenti, e non sto qui a
rimangiarmi le cose, ribadisco che l'abbandono é un atto ignobile e
privo di qualsiasi giustificazione. Probabilmente la ricerca delle
origini da parte degli ormai adulti adottati é da ricercare proprio in
questa direzione, il voler ritrovare i propri consaguigni per
guardarli con miserazione, una sorta di vendetta.
Non parlerò sicuramente male della madre biologica, cercherò di capire
innanzitutto i motivi (qualora ne senta il desiderio) di una ricerca
dopodiché gli racconterò tutto ciò che so senza enfatizzare e senza
commentare, lascerò che sia lei, sulla scorta delle mie informazioni,
a farsi una idea e se avrà bisogno di aiuto io sarò sempre al suo
fianco.
Personalmente non riesco a trovare ragioni valide che possano
giustificare un abbandono a meno di casi veramente limite, ma siccome
nel comune dove siamo andati a prendere mia figlia di poco più di 5000
abitanti era già il 14 esimo caso in meno di un anno sinceramente di
casi limite se ne potranno contare 1 o 2.
L'Italia é un paese anche se non efficientissimo in grado di poter
provvedere a situazioni di indigenza o degrado non credo proprio che
la totalità delle mamme che abbandonano siano costrette a farlo.
IMHO
cut
Ciao Luke, non credi che, per quanto ti sforzerai di usare un tono neutro,
tua figlia capirà che tu disapprovi?
Lo capirebbe anche un adulto, ma i bambini maggiormente, loro hanno una
sensibilità estrema ai toni della nostra voce.
Quando un bambino non riesce a capire in maniera del tutto chiara qual'è il
tuo pensiero, sai che fa? Te lo chiede in modo diretto. Sai quante volte mi
succede con mia figlia, quando cerco di spiegarle che so, una situazione, un
comportamento di certe persone che conosciamo (genitori di suoi compagni, ad
esempio), cercando, per non turbarla, di usare parole e toni neutri?
*Sempre*.
Puntulamente lei mi chiede:" Ma secondo te fanno bene?". Oppure:" Per me è
sbagliato, vero mamma? Secondo te anche?". E credimi, non accettano risposte
evasive, MAI.
E quando anche tua figlia ti farà questa domanda, tu che risponderai? Lei
avrà *bisogno* di sapere che, per i suoi genitori ossia le persone che più
ama al mondo e dal cui giudizio sarà maggiormente influenzata, non è nata da
una persona sbagliata, cattiva, negativa.
E' un grande atto d'amore, secondo me, del quale personalmente non credevo
di essere capace, quello di non provare rancore per la madre biologica di
mia figlia, ma di più: di esserle riconoscente. Ed è l'unica persona al
mondo che è riuscita a farmi fare questo. Solitamente mi incavolo per molto
meno. Ma ho una motivazione così forte, ma così forte, una motivazione che è
la ragione della mia vita, ed è il sorriso di mia figlia. Ma non solo i
sorrisi che fa oggi, io intendo il primo sorriso in assoluto, quello che ci
fece all'età di 17 giorni, dopo aver sperimentato i suoi primi 2 giorni di
coccole, di carezze, di bacini, di parole dolci. Ecco, per quel sorriso la
madre di mia figlia non avrà mai pensieri negativi da me, e mia figlia può
dormire tranquilla per questo.
Ne parlammo già una volta, Luke, ricordi, e ti dissi, e ne sono ancora
convinta, che un giorno anche tu rasserenerai il tuo animo, ti verrà
spontaneo, magari solo perchè tua figlia ti avrà gettato le braccia al
collo dicendoti "grazie papi" per un regalino :-))
Un bacione alla cucciola.
Tiziana.
Ciao Tiziana, probabilmente hai ragione ed il mio percorso formativo
non é ancora maturo.
Fortunatamente ho ancora del tempo a disposizione per recuperare,
chissà magari tra 6 mesi avrò cambiato idea, per il momento non posso
che essere contento solo ed esclusivamente del fatto che la sua mamma
biologica abbia pensato di "affidarla a noi" piuttosto che gettarla in
un cassonetto, umanamente però non posso non considerarla meno di
niente, l'abbandono lo considero un gesto ignobile e x quanto mi possa
sforzare di pensare che l'abbia fatto solo per il bene della figlia,
non credo esistano giustificazioni morali atte a giustificare tale
gesto. La cosa che mi lascia perplesso é leggere, oltre al post di
brujita, di come ci sia una sorta di ostinazione nelle persone
adottate ora adulte nel ricercare le proprie origini.
Non so se hai avuto modo di leggere l'altro thread del ragazzo attore,
nelle sue parole mi é sembrato di leggere rabbia, la caparbietà con
cui mette l'accento sul fatto di aver voluto con tutte le forse sapere
chi fossero i suoi genitori fa il paio con l'amarezza che trapela
dalle parole di brujita. Non so cosa pensare.
ciao
: IMHO
: Non sono d'accordo. Il perdono é un sentimento di natura cristiana, a
: sfondo perlopiù religioso. Dio in più passi nel Vangelo ne spiega
: virtù e modalità di attuazione. Il fatto che tu aggiunga "qualcuno che
: ha avuto rapporti con noi" non sposta di una virgola ciò che penso
: della madre biologica di mia figlia e comunque fa parte di una tua
: elucubrazione, non é certo una formula matematica o un 2+2 qualsiasi.
Fammi capire: se intendi il perdono 'religioso', per quanto sia piuttosto
ottusa in materia, ricordo che in questi casi il perdono sia concesso
comunque e a chiunque.
Ricordo essere un passaggio chiave, per la religione di cui stai parlando.
Se, invece, intendi un perdono 'laico', beh, mi sembra scontato che si possa
perdonare SOLO chi ha avuto un rapporto con noi: che senso avrebbe perdonare
(o non perdonare) una persona mai conosciuta?
E' per questo che, in questi casi si usa il termine 'giudicare' e non
'perdonare'.
: Come ho già avuto modo di dire nei post precedenti, e non sto qui a
: rimangiarmi le cose, ribadisco che l'abbandono é un atto ignobile e
: privo di qualsiasi giustificazione. Probabilmente la ricerca delle
: origini da parte degli ormai adulti adottati é da ricercare proprio in
: questa direzione, il voler ritrovare i propri consaguigni per
: guardarli con miserazione, una sorta di vendetta.
Mi sento di dire che hai ben poca esperienza, in merito.
La ricerca delle proprie origini 'naturali' e' quasi sempre originata da un
sentimento di conoscenza e di bisogno, piuttosto che da propositi
vendicativi o biasimevoli. I corsi, che trattano sovente l'argomento,
tendono ad escludere questo atteggiamento.
Ti e' stato riferito davvero cosi'?
: Personalmente non riesco a trovare ragioni valide che possano
: giustificare un abbandono a meno di casi veramente limite, ma siccome
: nel comune dove siamo andati a prendere mia figlia di poco più di 5000
: abitanti era già il 14 esimo caso in meno di un anno sinceramente di
: casi limite se ne potranno contare 1 o 2.
E se fossero il *tuo* caso?
Meglio la presunta colpevolezza, della possibile innocenza?
Ne sei certo, non avendo alcun dato?
Guai a quel tribunale, se tu fossi giudice.
: L'Italia é un paese anche se non efficientissimo in grado di poter
: provvedere a situazioni di indigenza o degrado non credo proprio che
: la totalità delle mamme che abbandonano siano costrette a farlo.
:
: IMHO
Nemmeno io, naturalmente.
Ma io parto dal presupposto che le mamme siano come me, non peggio di me.
E se qualche mamma abbandona, deduco che abbia sperimentato una condizione
cosi' speciale che non merita alcun giudizio a priori. Soprattutto da me,
che non ho, evidentemente, sperimentato alcuna condizione cosi' speciale.
L'abbandono in assenza di condizioni cosi' speciali lo ascrivo a patologie
mentali gravi, tali da non rientrare nell'ambito del giudizio morale.
Non so, poi vedi tu.
susanna
Lasciamo perdere sarebbe troppo lungo spiegartelo.....
> Mi sento di dire che hai ben poca esperienza, in merito.
> La ricerca delle proprie origini 'naturali' e' quasi sempre originata da un
> sentimento di conoscenza e di bisogno, piuttosto che da propositi
> vendicativi o biasimevoli. I corsi, che trattano sovente l'argomento,
> tendono ad escludere questo atteggiamento.
Mi piacerebbe che ci si potesse confrontare su ciò che pensiamo noi
piuttosto che basarsi sulla pura teoria,
i corsi, i trattati e tutto ciò a cui fai riferimento viene elaborato
da altre persone che hano un cervello e che pensano
in modo diverso da me e da te, prenderli come riferimento é un grave
errore lì dove si da per scontato che SOLO ciò che dicono "loro" sia
vero e basta. Che poi stiamo parlando di teorie che in tutti campi
vengono smentite giorno dopo giorno. Ti faccio un esempio banale per
farti capire a cosa mi riferisco, in 10 anni é cambiato il modo in cui
viene fatto dormire un bambino neonato, mio fratello ha 2 figli, uno
di 9 e uno di 4, per il primo gli fu consigliato a pancia sotto, per
il secondo su di un fianco, ora, x mia figlia, assolutamente no, deve
dormire supina. In 10 anni tutte queste teorie sono state
completamente stravolte e smontate a favore di altre teorie, chi avrà
ragione? Neanche più l'acqua va bene, una volta era la Sangemini, ora
c'é la Panna perché é più leggera, ma su dai.
Generalmente, x non correre rischi, si da retta al pediatra di turno
ma ti garantisco che tante stron**** che dicono neanche le sto a
sentire. Il pediatra di mia figlia vuole solo mellin perché Plasmon in
passato ha avuto problemi.....ma mi faccia il piacere!!!! Mi viene in
mente un megaprofessore dell'università la sapienza di roma esperto in
disagio giovanile ieri sera a Porta a Porta, avrà avuto 75 anni o giù
di li, in 2 minuti ha detto più stupidaggini lui che tutti i presenti
insieme, ma a 75 anni no, ma che vuoi capire del disagio dei giovani?
Che gli hanno riferito di studenti che si fanno gli spinelli nel bagno
della scuola? Ma dai, ma che davvero? Va bene i libri i trattati e
quant'altro, io personalmente mi baso sulle certezze: 2+2=4 non 5 o 6
ma 4 certo, secco, sicuro senza ma e senza forse. I trattati
lasciamoli agli altri, io preferisco filtrarli e farmi una mia
personalissima idea, finora é andata sempre bene, non sarà certo la
"capoccia" di un professorone a farmi capire che il mio pensiero é
sbagliato ma la somma dei pensieri che mi farà ragionare.
> Ti e' stato riferito davvero cosi'?
No, non mi é stato riferito né l'ho letto da nessuna parte, l'ho
elaborato io valutando il pensiero di persone con cui ho avuto modo di
parlare. Non mi piace generalizzare, ho avuto la fortuna di sentire le
due campane, l'adottato ormai adulto sereno e quello inquieto. Come
dicevo nel post precedente, il primo manifestava anche solo parlando
serenità, felicità, il secondo disagio. Questi due atteggiamenti non
li riconduco allo status di adottato ma ciò che i genitori gli hanno
dato durante la crescita. Al tempo dei colloqui con gli assistenti
sociali ebbi modo di capire quanto sia importante tornare indietro nel
tempo ed analizzare il vissuto familiare, l'infanzia, il ricordare
determinati eventi positivi e negativi, l'esaminare passo dopo passo i
percorsi di crescita e valutarne gli impatti in base a come vedo ora i
miei genitori. E' stato fondamentale per capire chi sono, cosa voglio
e perché. Se sei stato abbandonato alla nascita, dubito si possa
soffrire di questo a 30 anni perché il "distacco" dal cordone
ombelicale non é legato alla mamma che ti ha cresciuto. Il disagio che
si manifesta nelle persone non può essere ricondotto sempre e comunque
ad una teoria basata su credenze più o meno riscontrabili altrimenti
ora non ci sarebbero milioni di depressi in Italia. Ci sono dei traumi
che ognuno di noi si porta dentro per eventi, accadimenti o
condizionamenti che hanno modificato il nostro IO. Non mi piace
generalizzare ma esaminare caso per caso, un pò come quando si legge
sulla cronaca "morto di infarto a 43 anni", letta cosi sarebbe
anormale e incomprensibile, poi però vai a scoprire che costui x 20
anni ha fumato 3 pacchetti al giorno di sigarette, pesava 120 kg,
aveva un colesterolo a 1000 ed era pure iperteso.
> E se fossero il *tuo* caso?
> Meglio la presunta colpevolezza, della possibile innocenza?
> Ne sei certo, non avendo alcun dato?
> Guai a quel tribunale, se tu fossi giudice.
Ma che c'entra questo? Il "giudizio" é un elemento introdotto nel tuo
post, il mio PENSIERO é un qualcosa di personale frutto di mie
elucubrazioni. Io ho detto che non esiste giustificazione umana e
morale per l'abbandono di un figlio punto. Ora tu dimmi dove é
rappresentato il grado di giudizio in questa affermazione. Non dico
quindi: "siccome l'abbandono é un reato reato tu ora vai in galera".
Ti sarei grato se rispondessi alle citazioni e non introduccessi ogni
volta elementi nuovi di discussione privi di fondamento o frutto di
tue personali considerazioni.
Prima il Perdono ora il giudizio....fossi un pò vittima
> Nemmeno io, naturalmente.
> Ma io parto dal presupposto che le mamme siano come me, non peggio di me.
> E se qualche mamma abbandona, deduco che abbia sperimentato una condizione
> cosi' speciale che non merita alcun giudizio a priori.
Nessun giudizio, lo stai dicendo tu e te l'ho spiegato, IO NON LE
GIUSTIFICO PUNTO!
>Soprattutto da me, che non ho, evidentemente, sperimentato alcuna condizione cosi' speciale.
> L'abbandono in assenza di condizioni cosi' speciali lo ascrivo a patologie
> mentali gravi, tali da non rientrare nell'ambito del giudizio morale.
Parli come i libri, fossi più te stessa riusciremmo a dialogare
meglio, fidati.
Non lo ascrivere a nulla é un semplice consiglio
> Non so, poi vedi tu.
> susanna
IMHO
>> RESTERA' Salvo il diritto all'anonimato della persona cercata, o salva la
> paura di chi insicuro pensa che conoscere da adulti le proprie origini sia
> in contrasto con l'amore e il rapporto con la propria ed unica famiglia, i
> genitori adottivi?!
>
Assolutamente NO! non è questo che volevo dire e non è questa la mia paura;
anzi prima ancora di dilungarmi, vorrei subito precisare che (non ho mai
scritto in maiuscolo) SONO CON VOI.
Ho dato per scontato che l'anonimato sia un diritto in quanto previsto dalla
legge vigente, ma sono d'accordo che la stessa possa essere in parte
carente.
Prima di rispondere ho letto i tuoi precedenti interventi (3 in tutto) e
condivido quasi tutto di quello che scrivi, ma non credi che al di là delle
possibili lacune della legge attuale, che si potrà migliorare, il diritto di
chi voglia restare nell'anonimato debba essere comunque salvaguardato??
Lungi dal voler rappresentare le posizioni della categoria (meglio inetti in
proprio che per conto terzi), ho sempre cercato di rispettare le origini
delle mie figlie adottive e ti posso garantire che la favoletta della
signora che voleva loro bene già non regge più all'età di 8 anni!! credo di
capire quindi la complessità delle esigenze dei figli, da te così ben
rappresentate, e quanto lavoro ci sia ancora da fare per noi. Per questo ti
ringrazio di aver partecipato alla discussione apportando un contributo che
ritengo di grande valore.
Il problema che sollevi però, ripeto, resterebbe comunque in tutti quei casi
in cui le persone in anonimo, pur avendo fatto pace con se stesse, trascorsi
magari 25 anni e previa solita istruttoria delle autorità competenti,
vorranno continuare a rimanere tali, senza dare spiegazioni ne' raccontare
storie a chicchessia; e mai una nuova legge potrebbe trasformare il diritto
all'anonimato in un obbligo a comparire.
Certamente ritengo condivisibile che la stessa possibilità concessa dalla
legge del 2001 agli adottati (che consente loro di chiedere in tribunale)
dovrebbe almeno essere estesa ai relativi genitori naturali, così da
aumentare la possibilità ad entrambe le parti -liberamente- interessate di
incontrasi. Ciao, gianni ventura.