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Lo sperma di papa'

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Dot Doted

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Sep 12, 2000, 1:09:38 PM9/12/00
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-=- Another -=Doted Dot=- production for your pleasure -=-

Questo testo contiene materiale pornografico severamente VIETATO AI MINORI DI 18
ANNI
Per il tema trattato si sconsiglia la lettura ai bigotti.

-=- Another -=Doted Dot=- production for your pleasure -=-

Titolo: Lo sperma di papa'
Genere: Incesto (padre/figlia+18)

Sergio viveva da quasi dieci assieme alla sua figlia diciottenne Veronica, dopo
che la madre scomparve in seguito ad una grave malattia.
Tutti questi anni di convivenza aveva fatto crescere un grande affiatamento fra
i due, e grande era anche l'attrazione sessuale che segretamente Sergio provava
per la figlia.
Sapeva bene che la sua era una pulsione non accettata dalla societa', ma al
cazzo, come all'amore, non si comanda.
Erano ormai un paio d'anni che la sua perversione lo aveva preso, ma l'aveva
sempre tenuta per se', cosi' si accontentava solo di masturbarsi pensando a lei.
Nel tempo pero' l'attrazione era diventata sempre maggiore, e dall'autoerotismo
passo' ad adorare l'intimo usato della figlia e al voyerismo.
Rubava di nascosto dal cesto della biancheria usata le mutandine della figlia,
le odorava, le leccava, se le passava su tutta la faccia e sul cazzo. Spesso
sborava nelle mutandine stesse, oppure veniva mentre le succhiava avidamente.
Inoltre spesso spiava Veronica mentre andava in bagno, correndo al buco della
serratura appena sentiva scattare la serratura. Ormai grazie a questa pratica
conosceva bene il corpo della figlia, le sue gambe lunghe, il suo corpo
longilineo, i suoi fianchi, i suoi seni, il suo pelo pubico che lo eccitava
cosi' tanto.
Sergio andava avanti a masturbarsi, anche una volta al giorno, pensando alla
figlia o odorando e leccando la sua biancheria intima. Non ce la faceva piu'.
Era completamente preso da questa storia.
Di recente aveva persino iniziato a mettere un po' del suo sperma nei cibi che
preparava e serviva alla figlia. L'idea che la sua sbora venisse a contatto con
la sua calda bocca e che finisse nel suo stomaco lo faceva impazzire di piacere.
Un giorno pero' la situazione precipito'.
Veronica scopri' il padre mentre si masturbava in cucina, e imbarazzata ma anche
divertita rimase nascosta a guardare la scena. Immaginava che il padre si
masturbasse ogni tanto, ma che lo facesse in cucina gli parve strano. Dopo
qualche minuto di pratica onanista Sergio prese un piatto di pasta e ci sboro'
dentro. La figlia era ammutolita, e ad un accenno di movimento del padre corse
nella sua stanza senza farsi sentire.
Non poteva credere a quello che aveva visto. Prima si chiese se suo padre amasse
mangiare il proprio sperma, poi ancora piu' scioccata si chiese se quel piatto
di pasta non fosse destinato a lei!
Stordita dalla scoperta torno' in cucina dove trovo' suo padre che la invito' a
sedersi a tavola. Veronica si sedette lentamente e guardo' nel suo piatto.
Ben mescolato assieme al sugo e all'olio della pasta si vedeva della sostanza
bianca, lattiginosa. Non ci avrebbe sicuramente mai badato se non avesse saputo.
Cosa fare a questo punto? Mettersi a urlare? Chiedere spiegazioni? Mangiare come
se nulla fosse successo? Sentiva che l'ultima ipotesi la eccitava, ma era ancora
un po' frastornata dalla situazione.
Si fece coraggio e provo' ad avvicinare un po' della pasta che aveva nel piatto
alla sua bocca. La mise in bocca, mastico' lentamente, e inghiotti'.
Non era male, sapeva di normale pasta al pomodoro. Il gioco inizio' a piacerle e
ad eccitarla. Mangio' ancora finche' non fini' tutto quello che aveva nel
piatto.
Si era mangiata una sborata di suo padre, era quasi impossibile da credere.
Spinta dall'eccitazione riusci' a dire a mezza voce: "... sapeva di sperma".
Sergio trasecolo', per qualche secondo rimase totalmente stordito, incapace
persino di ragionare. Poi chiese alla figlia di ripetere. Veronica risposte solo
con "ti ho visto, prima, quello che hai fatto...".
Il padre aveva i brividi dal timore e dalla tensione, ma cerco' di superarli per
chiederle scusa.
"Scusa Veronica... Non so come scusarmi... Non so cosa dire...".
Veronica, anche lei imbarazzatissima, gli chiese se lo facesse da tanto. Lui le
spiego' di come fosse quasi un anno che le sborava nel cibo, due o tre sere a
settimana. Nella paura e nel pentimento racconto' anche di tutto il resto, delle
mutandine leccate e del voyerismo.
Veronica dopo aver ascoltato il padre si alzo' da tavole e ando' in camera sua,
da cui non usci' fino alla mattina successiva. Il padre non sapeva cosa pensare
di questo suo atteggiamento, aveva una paura del diavolo e riusci' a dormire
solo un paio di ore.
Il mattino dopo entrambi dovevano andare a lavorare, e la colazione fu rapida e
col minor numero di scambi verbali possibile.
Quando Sergio torno' a casa verso le sei di sera trovo' come sempre Veronica
gia' a casa. Le chiese di parlare di quello che le aveva confessato.
- "Veronica... Pensi di denunciarmi?".
- "... No. Voglio chiederti una cosa: tu desideravi avere rapporti... rapporti
sessuali con me?".
Il padre imbarazzato ammise di desiderarlo da vari mesi.
"E perche' non me lo hai detto? Perche' non me lo hai chiesto?" chiese Veronica.
"Ma Veronica! Sei mia figlia, non potevo, non potevamo..." risposte il padre.
- "Ci ho pensato papa'. Io lo vorrei".
- "... Cosa?".
- "Hai capito... quello".
"Quello... Quelli... Rapporti???" chiese il padre. Veronica annui'.
"Rapporti con me???" incalzo' il padre. Veronica annui' ancora con lo sguardo
basso.
Sergio si senti' di colpo al settimo cielo per quello che aveva sentito. Gli
sembrava di essere morto e ora rinato.
Con la voce quasi rotta dall'emozione chiese alla figlia se volesse venire con
lui in camera da letto. Lei si alzo' e senza dir nulla lo segui'.
Era incredibile, eppure stava accadendo, padre e figlia in camera da letto, per
fare cosa era chiaro a tutti e due.
Sergio si spoglio'. Veronica piu' impacciata si lascio' svestire dal padre.
Ormai nudi si infilarono sotto le coperte del letto matrimoniale di lui.
Sergio condusse il gioco perche' lei poverina era troppo imbarazzata, oltre che
con tutta probabilita' ancora vergine.
La abbraccio' da dietro forte forte. Il suo cazzo duro era fra le natiche di
lei. Le mani iniziarono a spostarsi sui seni, che palpo' per bene.
Sergio fece girare Veronica verso di lui, faccia a faccia, la abbraccio' ancora
e la bacio' come un padre non avrebbe dovuto.
La figlia iniziava a mettersi a suo agio, ricambiando gli abbracci del padre.
Sergio si posiziono' sopra il corpo di Veronica, la abbraccio' e la bacio'
profondamente ancora. Poi con una mano le fece allargare le sue gambe, prese il
suo cazzo in mano, lo posiziono' all'entrata della figa gia' un po' bagnata e
spinse.
Il cazzo entro' di qualche centimetro ed entrambi gemettero di piacere.
Arrivato all'imene spinse ancora un po' finche' non cedette. Veronica non senti'
molto dolore.
Continuarono a scopare aumentando man mano l'intensita' dei colpi.
Veronica ora sciolta (e bagnatissima) spingeva il suo corpo per incontrare i
colpi che le dava il padre.
I due finalmente avevano preso totale confidenza, si guardavano negli occhi e si
baciavano mentre Sergio se la sbatteva.
Veronica inizio' a parlare, e confido' di non prendere anticoncezionali.
"Lo so bambina mia, lo so" rispose il padre visibilmente eccitato dalla cosa.
La figlia capi' quali erano le intenzioni di Sergio, cioe' avere un rapporto
completo senza alcuna protezione, e la cosa eccito' anche lei.
Iniziarono a dirsi frasi oscene per far salire l'eccitazione ancora di piu'.
"Sei la mia puttanella, la mia piccola puttana personale, sei la mia bambina che
si fa scopare dal papa'. Sei bellissima, amo il corpo della mia piccola
puttanella" disse Sergio.
"Certo che sono la tua puttana, sono tutta tua, mi piace, mi piace prendere il
mio papa' dentro di me, come mi piace che tu entri dentro di me" replico'
Veronica, che aggiunse "lo so che vuoi venire dentro di me, vuoi sborare nella
figa di tua figlia, sei un maiale, prima me l'hai fatta bere e adesso me la vuoi
schizzare nell'utero senza protezioni, porco schifoso". Mentre lo diceva ebbe il
suo orgasmo, chiuse gli occhi e si godette il momento mentre il padre continuava
a scoparla con forza.
Sergio riconosciuto l'orgasmo della figlia decise di venire anche lui; aumento'
il ritmo, aumento' la forza dei colpi, finche' non venne anche lui riempiendo
del suo sperma incestuoso la vagina della figlia appena diciottenne.
Fu stupendo per entrambi. Una prima volta perfetta.
Sergio rimase steso sul corpo di Veronica, tutti e due ridacchiando e
baciandosi.
Il padre, ancora nel corpo di lei, raggiunse con una mano dei fazzolettini di
carta sul comodino, li porto' sotto le coperte e li infilo' nella vagina della
figlia subito dopo aver tolto il suo cazzo.
Veronica chiese cosa stesse facendo.
- "Non voglio che esca"
- "Il tuo sperma, vero?"
"Esatto" rispose Sergio sorridendole.
Si misero a ridere e si abbracciarono teneramente come due dolci innamorati.

The End

-=- Another -=Doted Dot=- production for your pleasure -=-

Pubblicita' Progresso.
In Italia l'incesto non e' un reato contrariamente a come molti credono.
Purtroppo invece per una legge che potrebbe essere definita medioevale e' un
reato la pratica dell'incesto qualora provochi pubblico scandalo. Cosa cio' stia
a significare non e' chiaro neppure ai giudici che dovrebbero applicare la
legge, ma sicuramente non e' un reato praticare l'incesto privatamente senza che
lo si faccia sapere in giro.
Se anche tu ritieni che l'incesto praticato fra maggiorenni consenzienti e la
sua pubblica dichiarazione sia un diritto di liberta' che non possa essere
negato, combatti per l'abolizione di questa legge arcaica e illiberale, discuti
dell'argomento con i tuoi amici, spiega loro l'inaccettabile privazione di
liberta' che la legge instaura.
La societa' civile deve maturare.
Facciamo maturare la societa' civile.

-=- Another -=Doted Dot=- production for your pleasure -=-

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