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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
CUT
> Mi ricordo come se fosse ora di averla presa per le spalle e baciata con
> forza , la mia lingua le entr� in bocca e inizi� a frugarle dentro, potevo
>
CUT
> E facendole l'occhiolino chiusi la porta di casa dietro di me.
Che tu scriva maluccio si pu� perdonare.
Non mi sento, invece, di accettare un racconto che si
basa su di uno stupro, attenuato, nelle tue intenzioni,
dal tardivo gradimento della vittima.
Tutti i siti ecc, si sbracciano contro la pedofilia.
Lo stupro, invece non � contro codice penale?
Non � un grave problema sociale, specialmente in
famiglia? A costo di farmi accusare di moralismo
ti dico che mi sono fermato nella lettura e che
disapprovo, fermamente.
Mi sembra esagerata come posizione.
Ribadendo che la violenza ad un essere umano e nello specifico, una violenza
sessuale ad una donna, è uno dei più vili ed infami atti che si possano
compiere, non puoi schierarti così duramente qui, mettendo sullo stesso
piano ciò che è onirico e/o comunque ridotto a ( bassa fin che vuoi)
letteratura.
Ne avevamo discusso, mi pare di ricordare a lungo, sulla pedofilia. Mi
sembra che la maggior parte fosse concorde (io mi sento comunque a volte a
disagio) nel non colpevolizzare lo scritto che narra di questo argomento.
Mi pare che considerazioni analoghe si dovrebbero fare sul racconto Giulia
1 DVD postato qui sopra.
Questo io l'ho letto e l'ho trovato leggibile e moderatamente godibile.
Ovvio che IMHO è fondamentale il modo in cui viene scritto. Per me sta tutta
li la discriminante.
--
g
> Ovvio che IMHO è fondamentale il modo in cui viene scritto. Per me sta tutta
> li la discriminante.
Anche per me! Tempo fa scrissi un racconto "tosto" intitolato Lupi che
era
un bel concentrato di turpitudini. L'ho scritto con un tono che non
lasciava
però dubbi sull'orrore della cosa, anche se l'io narrante era sia
vittima che
carnefice, assassino addirittura.
Qui abbiamo due che non sognano ma interagiscono, nella realtà.
Lui attribuisce alla cognata desideri che, forse, lei prova.
Quando lui ci prova lei, però, si oppone, piange e chiede di
smettere; lui non la seduce, la lega ed imbavaglia, invece.
Indubitabile violenza carnale.
Lei poi gode e questo basterebbe a giustificarne
il comportamento?
Esiste la violenza carnale anche fra coniugi, vero?
Beh, non leggo qui altro che compiacimento, testosteronico
autocompiacimento che non mi piace, e non solo esteticamente.
Poi, io per primo, mi sospetto di moralismo ma non me
ne vergogno, come già nel passato.
lehaim da haimle
Ennò, Vittorio, scusa.
Qui abbiamo un "racconto" di due che non sognano ma interagiscono, nella
realtà.
Ora. Puoi benissimo dire, come dico io, che il racconto non sia gran che, ma
non che sia immorale scriverlo.
Non ti pare??
--
g
Mi pare, mi pare.
Però, o non mi so spiegare o, forse, siamo su lunghezze d'onda
diverse.
Ovvio che ognuno è libero di scrivere quello che meglio crede.
Ovvio che è meglio scrivere meglio, e peggio scrivere peggio:-)
Ovvio, anche, che in quello che scriviamo, ci mettiamo parti di
noi o, quanto meno, comunichiamo.
Non avrei eccepito nulla se il racconto ci avesse illustrato una
situazione identica, con la sola variante di un gioco erotico,
concordato o creato al momento, ma di comune accordo.
Invece, insisto, qui ci viene raccontato uno stupro, sic et
simpliciter,
in cui la presunta attrazione e il successivo gradimento, non
modificano
di un grammo la sostanza della cosa.
Non amo esemplificare, specie da quando Xlater mi accusò di parlare
di me :-) ma ci sono casi in cui aiuta. Ho avuto una ragazzina che nei
nostri 18
anni mi chiedeva "fermezza" nel momento clou, perché aveva l'istinto
di fuga, anche contro il proprio desiderio. Mi chiedeva, in buona
sostanza,
aiuto nel forzarla, Era lei che lo voleva, ok?
Ho, dall'altro lato, un'amica che, pur felicemente sposata si sente
male
quando, forzandosi nel proprio intimo, deve accettare il marito anche
quelle
rare volte che (lei) non ne ha voglia.
Quale dei due esempi è più vicino ad uno stupro? Per me il secondo.
E poi si teorizza tanto, ma siamo consapevoli di quanti casi, quante
persone
a noi vicine ma di cui non sappiamo e non sapremo, siano state
vittime?
Quanti comportamenti "strani" che caratterizzano donne a noi vicine
sono il
risultato di episodi traumatici di tipo sessuale che difficilmente ci
racconteranno?
Mi citavi il racconto Giulia e il CD. Ma lì una ragazzina acerba e
consapevole
contribuisce maliziosa alla propria iniziazione sessuale. Secondo me,
in questi casi,
anche se è giusto applicare il codice penale bisognerebbe distinguere
e, in realtà,
secondo età e modalità, quello distingue,
Anche io ho avuto una cognata con cui c'era tensione ma ci siamo
fermati
quando mi ha chiesto di farlo. So bene che su tale episodio non
costruisci una
storia (forse, perché ad essere bravi la scrivi, eccome) ma se si vuol
raccontare
uno stupro non millantiamolo per altro, ti pare?
Ciao, mi piacerebbe farle di persona, ste' conversazioni :-)))
l.da h.