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Occorgersi di quanto sia bona la propria madre e chiavarsela

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Mario

unread,
Jun 27, 2001, 9:47:54 AM6/27/01
to
Occorgersi di quanto sia bona la propria madre e chiavarsela

Stefano e sua madre
Mi chiamo Stefano e ho 26 anni.
Ho sempre considerato mia madre asessuata.
Non era una donna, era mia madre.
Un giorno tornai a casa qualche ora prima del solito.
Mia madre non mi aspettava.
D'altronde neanche io mi aspettavo che fosse a casa.
Entrai senza molto rumore, d'altronde non sono mai stato rumoroso.
Posai la giacca sull'appendiabiti e mi diressi verso il bagno che si trovava
oltre la camera da letto dei miei.
Passando gettai involontariamente uno sguardo nella camera e vidi mia madre
che aveva solo le mutande.
Si stava cambiando.
"O mio Dio, Stefano, mi hai fatto paura" disse la mamma coprendosi
repentinamente il seno.
"O.. mi dispiace..non credevo fossi in casa" risposi io distogliendo
rapidamente lo sguardo.
"Cammini come un gatto, dovresti fare il ladro" disse lei scherzando e
indossando al volo una vestaglia.
"Beh, se non trovo lavoro ci pensero'" risposi io un po' frastornato.
Mia madre mi diete un bacio come al solito e ando' in bagno.
Io feci dietro front e andai nell'altro.
La mamma non aveva dato importanza all'evento ma io si'.
Avevo notate che razza di seni avesse.
Tondi, abbondanti, grandi.
Quello che mi aveva piu' colpito era in effetti la rotondita'.
Nessuna delle ragazze con cui ero stato li aveva cosi tondi e cosi' pieni.
Accidenti, non erano male.
Erano proprio belli.
Mi venne la perversa idea di metterci il pisello tra quelle tette ma subito
mi sentii a disagio.
Ma no, mi vergogno -pensai.
Ma a pensare non succede mica nulla.
Posso pensare quello che voglio.
Posso pensare di toccare la fica della portiera.
Posso pensare di infilare un dito in bocca a mia madre. in bocca a mamma. in
bocca a Paola.
Il disagio si affievoliva.
Il pensiero deve essere libero.
Penso di dare uno schiaffo a mia madre.
Penso di toccarle i seni.
No i seni, le tette.
No! le zinne, le zinnone.
Si ci metto il pisello tra le zinne di Paola.
E la mamma me lo lascia fare, anzi ride e partecipa.
Il pisello mi era diventato durissimo.
Dovevo masturbarmi.
Ero rosso. Iniziai a toccarmi e in breve venni.
Avevo goduto fin troppo per essermi fatto una pippa.
Ma l'argomento della pippa era nuovo e infuocato.
Liberta' di pensiero.
Mai imporsi limiti.
Tutte le porcate che avevo pensato le avevo sempre messe in pratica.
Ma ora quello che mi si prospettava non era realizzabile.
Passo' qualche giorno e io avevo iniziato a guardare con altri occhi la
mammina.
Aveva anche un discreto culo.
Rotondo, un po' grassottello ma in buona forma.
Una notte mi alzai casualmente con la gola secca, andai a bere.
Vidi la luce accesa provenire dalla camera di Paola.
Mi avvicinai furtivo come un gatto per vedere cosa succedeva.
Sorpresa.
Cuore che batte all'impazzata.
La mamma stava leggendo a letto fuori dalle coperte, ma aveva la camicia da
notte tirata su fino all'ombelico.
La fica era fuori.
I riccioli neri erano bellissimi, la sua pancia leggermente tonda.
Si toccava la fica, il monte di Venere, come se si grattasse delicatamente.
In realta si toccava il clitoride.
Poso' il libro.
Chiuse gli occhi, inizio' a toccarsi con maggiore impegno.
Stavo tremando.
Se mi avesse scoperto cosa avrei detto, e cosa avrebbe detto lei.
Si stava masturbando. Mi stavo masturbando.
Prima di eiaculare corsi nella mia camera, cercando di non fare il benché
minimo rumore, ma ahimè lo stridolio della porta non potè non sentirlo.
Infatti dopo la sentii camminare per il corridoio.
Sapeva che l'avevo vista masturbarsi.
Quell'inaspettato spettacolo non poteva essere una semplice coincidenza.
Mia madre aveva organizzato tutto. Dovevo indagare.
Al mattino, il sol pensiero di quello che avevo visto la notte precedente,
mi eccitò ed iniziai a segarmi,
quando d'improvviso mia madre inizia a salire le scale, l'idea che mi
sorprenda mi eccita da morire e un lungo getto di sperma si spalma sul
pavimento mentre il resto dilaga nelle mie mutande infilate in fretta.
Lei entra e mi trova ricurvo sul letto in una pessima rappresentazione del
sonno.
La osservo senza essere visto, la vedo aggirarsi in cameretta, attenta nel
non far rumore: donna di 48 anni, mora, capelli lunghi e lisci raccolti con
un elastico, in abiti da casa; la stretta magliettina rigonfia dei seni
giganti strozza dei capezzoli mal nascosti, la gonna di stoffa sotto il
ginocchio lascia intravedere fianchi larghi e culo tondo.
Piega velocemente alcuni panni e poi si fissa sorpresa sulla macchia a
terra.
Mi guarda, io chiudo gli occhi appena in tempo e non li riapro per il timore
di esser visto.
La sento accovacciarsi e strusciare a terra, se ne va velocemente; riapro
gli occhi la sento scendere le scale, lo sperma non c'è più.
A tavola sguardo fisso sul televisore, silenzio questa sera in casa, ma non
è la prima volta, quindi tutto normale se non ci fossero le cose non dette.
Lei si è cambiata, ora una bianca camicetta le ricopre le tette non raccolte
dal reggiseno, lo spazio abbondante fra un bottone e l'altro nel piegarsi
lascia languidamente intravedere il profilo dei seni belli grandi, una vista
audace che non arriva ha svelare i capezzoli.
Lei fa finta di niente, ma sa bene cosa vedo e la mia sensazione fra
l'esterefatto e l'eccitato ingrossa il cazzo rigonfio nella tuta.
È tutto così innaturale eppure il gioco del fare ciò che non si può neanche
immaginare mi eccita all'inverosimile; il pensiero che mia madre si sia
accorta della mia masturbazione, ne abbia fatto propri gli effetti e invece
di adirarsi la sera a tavola si vesta per mostrarmi le tette è qualcosa di
eccezionale. Non so se il gioco possa continuare, ma andiamo avanti.
Lei si alza e mi serve il secondo si avvicina al mio viso e si piega ora i
suoi capezzoli appaiono ai miei occhi in tutta la loro bellezza e
maestosità, è eccitata da come li vedo dritti e turgidi, vorrei strapparle
la camicia e stringerle le grandi tette, ma ora devo resistere: è solo un
gioco, niente di più, un gioco.
La cena finisce ed io mi siedo sul divano a guardare la televisione, lei
sparecchia e inizia a spazzare per terra, la gonna bianca sale quando si
piega, lei mi passa avanti più volte e innaturalmente si piega; le vedo le
cosce, depilate e lisce arrivare dal ginocchio fino ad un attimo prima del
bacino, il cazzo è duro e non toccarlo sta diventando un'impresa.
Ciò che neanche lontanamente desideravo si avvera: mia mamma con la scusa di
lavare a terra si china a quattro zampe e nel movimento accidentalmente alza
la gonna, il culo grande e sodo si mostra ai miei occhi, lei dondola
leggermente e il pacco della fica appare e scompare fra i suoi glutei,
indossa un perizoma bianco che nasconde a malapena il folto pelo della topa
che spinge umido.Sono allo sbando, mia madre a pecora ed io che non posso
toccarla, ma non resisto e sfilo fuori il cazzo duro. Sono seduto sul divano
che mi masturbo mentre mia madre a terra mostra il culo. Lei se ne accorge
che mi sto toccando dal rumore della mia pelle scossa dai colpi della sega e
non si gira, allarga di più le gambe si abbassa e si alza, scuote il culo lo
stringe e lo rilassa, sto per venire; ad un tratto lei si ferma e lentamente
si gira continuando a pulire a terra, io per un attimo mi fisso imbarazzato,
stringo il cazzo in mano e non so più che fare, lei come se niente fosse si
sbottona la camicetta e lascia cadere verso il basso le sue grandi tette e i
capezzoli duri e rossi. Ricomincia a strofinare lo straccio per terra e
dondola le tette che scontrandosi fra loro si dilatano e si allungano, lo
spettacolo è estasiante..sborro. Zampillante urlo e inondo il pavimento, il
divano e tutti i miei pantaloni, lei non mi guarda, fissa a terra e pulisce.
Si rialza e ne va in camera.
Non mi ero mai fatto una sega così, stanco , spossato e incredulo salgo
sopra e vado a letto.
La mattina dopo mi alzo e girandomi verso il comodino trovo appoggiate un
paio di mutande bianche, le osservo meglio e riconosco il perizoma di mia
madre usato la sera prima per eccitarmi da morire, al lato degli slip
odorosi di fica e pieni di peli c'era un biglietto: il mio battito aumenta e
la curiosità mi dilania:
"CREDO CHE CURARTI SIGNIFICHI PROVVEDERE A TUTTI I TUOI BISOGNI, PENSO POSSA
FARTI PIACERE AVERE CON TE UN INDUMENTO CHE È STATO A CONTATTO CON LA MIA
INTIMITÀ, SE HAI BISOGNO DI TOCCARTI PUÒ SOLO LUSINGARMI CHE LO FAI PENSANDO
A ME, MA NON VOGLIO DI PIÙ, NON POSSO DI PIÙ, NON È GIUSTO DI PIÙ.
L'EPISODIO DI IERI SERA È STATO QUALCOSA FUORI DAL MIO CONTROLLO, MI È
PIACIUTO È VERO, MA È STATO TROPPO. SPERO DI ESSERE ABBASTANZA FORTE. LA
MAMMA CHE NON CONOSCI"
Devastante!! La situazione è molto più complicata di quanto potesse
sembrare, io non voglio inserirmi in una vicenda così ingestibile che mi
prende dal profondo, la scena della sera prima mi ha segnato ed emotivamente
è oramai difficile trovare una nuova normalità; ma che fare? Archiviare
tutto e non pensarci più? Forse è la cosa migliore, ma il corpo di mia madre
sinuoso che si muove morbosamente di fronte a me che mi masturbo mi
perseguita e anche ora mi provoca un'erezione incredibile, posso solo
masturbarmi con il mio nuovo indumento intimo, ed è fantastico.
Vengo nel perizoma di mia mamma e lo ripongo in una busta di plastica,
sgattaiolo di sotto e lo lascio nascosto nella sua borsa con un biglietto:
"PENSO A TE CONTINUAMENTE E SEMPRE PIÙ MORBOSAMENTE, NON VOGLIO MA NON
RESISTO, MI TOCCO, MI TOCCO MI TOCCO. SO CHE NON POSSIAMO ANDARE OLTRE, MA
HO BISOGNO DI VEDERTI ANCORA. UN FIGLIO ECCITATO DA SUA MADRE."
Il giorno sembrava non passare più, le persone in casa sembravano non
andarsene mai, solo verso le sei, solo allora finalmente soli. Inutile
descrivere quanto sono eccitato, incredibile la curiosità di sapere se il
gioco, gioco? Continua. Sono sopra che ascolto, lei si muove nervosamente,
forse è arrivato il momento che attendo.
-senti Stefano, se mi chiamano digli che sono a farmi una doccia!- lei grida
da di sotto
-certo mamma- le rispondo, il momento è arrivato
Apro lentamente la porta della mia camera e scendo leggermente le scale,
sento l'acqua della doccia scendere leggera, la cappella mi scoppia. Arrivo
agli ultimi scalini con il cuore in gola, mi allungo e vedo la porta del
bagno socchiusa! Incredibile questo è il segnale che aspettavo, mi stringo
il cazzo e mi faccio coraggio. Mi scorgo e cerco di vedere nella fessura
luminosa che lascia la porta.
Lei è seminuda, davanti allo specchio, le grosse tette libere da ogni
indumento cadono rigonfie sul suo petto e i capezzoli duri e rossi al centro
sembrano due ciliegie da leccare. Si guarda nello specchio e è vestita
solamente con un paio di mutande. Ad un tratto rimango senza fiato, le
mutande che porta sono le mie che le avevo consegnato insieme al biglietto,
pensare che indossi le mie mutande sporche di sperma mi fa impazzire e
tirando fuori il cazzo sfioro la porta.
Lei immediatamente dallo specchio vede la porta muoversi, ha capito che sono
dall'altra parte con il cazzo in mano; allora sicura di essere vista inizia
lo spettacolo, si passa una mano sui capezzoli e scende fino alla fica, si
mette una mano fra le cosce e lentamente infila le mie mutande dentro la
vagina, penetrandosi le labbra accenna a masturbarsi. Poi si fa scivolare le
mutande sulle cosce e mostra riflesso sullo specchio il nero pelo folto
attraversato da una sottile striscia rossa: la sua fica dal clitoride gonfio
in giù.Si toglie le mutande piegandosi avanti e facendomi vedere come la sua
fica possa allargarsi, immerso in un mare di peli scorgo il suo buco del
culo. La mia masturbazione è in atto e lei eccitata si fa la doccia lavando
attentamente ogni più recondito pertugio, allietando la spugna di spremute
di tette e immersioni di pelo. Vengo sulla porta e scappo via felice. Ho
sborrato di fronte a mia madre nuda che si tocca per me. Strano, incestuoso,
ma fantastico.
La notte passa via veloce, fra pensieri e sospiri, fra mamme e figli.
La mattina mi sveglio quasi di soprassalto come se mi fossi perso ore
importanti, ho il cazzo che mi fa male, non ce la faccio più di toccarmi,
vorrei di più lo ammetto ma come e soprattutto sono normale a pensare queste
cose?
La mamma è sotto che prepara la colazione, oggi voglio dimostrare un po' di
coraggio, siamo soli e qualcosa deve succedere, la storia o finisce con il
botto o no , basta che finisca, sta diventando una droga e i complessi di
colpa mi uccidono.
Mi alzo e vedo ancora un biglietto:
"LA DOCCIA TI GIURO È STATA ESTASIANTE, ORA BASTA, NON CHIEDERMI
NIENT'ALTRO, LA MIA COSCIENZA INIZIA A VACILLARE. HO PER UN ATTIMO
DESIDERATO DI AVERTI, DI FARTI TORNARE NEL MIO GREMBO, DI POSSEDERTI DI
NUOVO ESSENDO POSSEDUTA. NON HO PIÙ UNA DIGNITÀ, PASSO I GIORNI AD ESSERE
UNA PUTTANA PER LE SEGHE DI MIO FIGLIO; NON RIESCO A COMPRENDERE SE SONO LA
MAMMA PIÙ INNAMORATA DI SUO FIGLIO AL MONDO O LA PIÙ GRANDE TROIA DEL GLOBO,
VOGLIO PARLARTI, VIENI IN CAMERA MIA."
Non so se essere eccitato o terrorizzato, scendo in mutande e lei vedendomi
entra in camera sua e si siede sul letto. Mi siedo anch'io.
- Credi che siamo malati?- mi chiede
- non so, è una domanda che mi sono posto spesso in questi due
giorni-rispondo
- vorrei che finisse tutto e si cancellasse dalle nostre menti-
- non credo sia possibile- le sussurro guardando a terra deluso
- in fondo non abbiamo fatto niente di male, mi sono offerta ai tuoi occhi
consciamente, ma volevo solo che tu ti sfogassi ed essere desiderata come
una volta- lei si confida
- si, ma tu sei mia madre e non puoi pretendere che io mi dimentichi di come
sei fatta intimamente e di quanto tu sia eccitante- guardandola negli occhi
con insperato coraggio
- credi che io sia eccitante veramente?- mi chiede sfiorandomi con lo
sguardo il mazzo fra le cosce
- io, non ho mai desiderato una donna come in questi due giorni, ogni parte
di te mi si presenta alla mente in continuazione e non lascia pace al mio
sesso, mi tocco sempre-
- davvero ti tocchi pensando a me, per come sono fatta io, o è solo perché
sono semplicemente una donna?-
- non ho più sfiorato la mia ragazza da quando ti ho vista nuda-
- ti sono piaciuta o ero stupida-
- eri una gran bella figona!- le confesso felice, guardandola in mezzo alle
gambe dove la gonna si alza e arriva a farmi vedere dove finiscono le calze
autoreggenti, il cazzo si alza, lei lo vede.
- Ti eccito ora?-
- Te ne sei accorta?-
- Un po'- dice sorridendo e si tira indietro sul letto facendo vedere per un
istante le mutandine nere.
- Sei bella e irresistibile!- le faccio toccandomi le mutande, facendo
vedere la forma del pene eretto
- Vorresti toccarti?-
- Posso farlo, qui davanti a te?-
- Solo se mi prometti che è l'ultima volta-
- Giuro- e dicendo così mi sfilo le mutande e lascio il mio cazzo turgido
all'aria. Lo prendo e lo scappello, inizio a masturbarmi guardandola negli
occhi, lei fissa il mio membro e dice:
- È cresciuto bene il mio bambino, è cresciuto bene e con lui è cresciuto
qualcos'altro, sei bello ed hai un bel cazzo, le farai impazzire le donne-
- Vorrei fare impazzire te-
- Non possiamo, lo sai-
- Lo so bene, ma avrei un unico desiderio e penso che sia la soluzione ai
nostri problemi-
- Dimmi-
- Credo che la nostra attrazione derivi dal fatto che possiamo solo
guardarci e desiderarci, forse se ci toccassimo solamente una volta si
risolverebbe tutto-
- Vuoi che ti faccia una sega?-
- Ed io un ditalino- le dico mentre stantuffo il mio pene turgido
- Io faccio una sega a mio figlio mentre lui sditalina la fica a sua madre?
Impossibile solo ad immaginarsi, se non avessi questo arnese che mi sventoli
davanti, ma penso che sia un errore-
- Possiamo iniziare e poi fermarci se non va bene, io non ne posso più di
masturbarmi-
- Neanch'io- risponde lei allargando leggermente le cosce e passandosi la
mano sulla fica.
- Vorresti toccarla la fica di tua madre?
- Con tutto me stesso-
- Prendila- e dicendo così si sfila la gonna, io lascio il mio cazzo e le
divarico le gambe, lentamente le sfioro il pelo e sposto le mutandine
- Che bel pelo, mamma-
- Che bel cazzo figlio- e prende fra le sue mani il mio bastone e lo
comincia a menare di gran lena, io le sfilo le mutandine e lei si sdraia sul
letto, mi affianco a lei
- Toccami e fammi venire amore mio-
- Prendilo e strizzalo- iniziamo a toccarci, io le penetro la fica bagnata
con due, tre, quattro dita, lei ansima e getta la testa all'indietro; la mia
erezione si fa imponente, lei fissa il mio cazzo
- Lo sento un po' asciutto, posso bagnarlo-
- Quel cazzo lo hai creato tu, è tuo facci quello che vuoi- lo ingoia, lo
succhia, lo lecca, lo scappella con la lingua, gioca con il mio filetto
sulla cappella
- Non avrei ami immaginato che mia madre fosse così zoccola-
- Non avrei mai immaginato di ingoiare il cazzo di mio figlio-
- Credi che posso venirti in bocca?-
- Credo che tu possa approfittare di tua madre come vuoi-
A queste parole la sborrata nella bocca della mamma fu ineruttabile;
Fu una sborrata lunga della quale Paola riuscì a bere tutto senza perdersi
neanche una goccia.
Mia madre mi aveva fatto godere.
Ora toccava a lei; continuai a leccare il clito, ad insinuare
alternativamente, la mia lingua, fra la fica e lo sfintere, i due tesori che
di li a poco volevo profanare. La feci arrivare al suo primo orgasmo.
Mi strinse con le gambe il capo, imponendomi di leccarla belin belin.
Riprese il mio cazzo tra le sue labbra facendolo rinvigorire.
"Mamma ti voglio.voglio la tua figa"
"sono tutta tua, fai di me ciò che vuoi"
Inizia a fotterla in figa. Appena il mio arnese entrò in quell'antro caldo
ed invitante, il nostro stato di eccitazione arrivò alle stelle.
"Dai spaccami, lo voglio tutto"
"Paola, amore, sto venendo"
"Ti voglio dentroooooooo"
queste furono le ultime parole prima che entrambi eiaculassimo, per poi
cadere sfiniti sul letto.
Fu una scopata unica e meravigliosa, i nostri corpi si possedettero
all'unisono, avvinghiati ad un unico d.n.a., la vita tornò a scorrere
serena, con qualche dubbio in meno e molti orgasmi in più.

############
questo che avete letto è stato solo un assemblaggio di più racconti,
scaricati qua è là fra il web.
############

mpdelete

Max Del Porco

unread,
Jun 27, 2001, 7:23:12 PM6/27/01
to

"Mario" <dickd...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:eul_6.5812$363.2...@news.infostrada.it...

>
> ############
> questo che avete letto è stato solo un assemblaggio di più racconti,
> scaricati qua è là fra il web.
> ############

Complimenti, deve essere stata veramente dura trovarli tutti di così scarsa
qualità.

mdp

--
MAX DEL PORCO
www.maxdelporco.com

****ðTEAð****

unread,
Jun 30, 2001, 6:18:36 PM6/30/01
to

"Max Del Porco" <maxde...@galactica.it> ha scritto nel messaggio
news:9hdppf$df7m5$1...@ID-30898.news.dfncis.de...

>
> "Mario" <dickd...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:eul_6.5812$363.2...@news.infostrada.it...
> >
> > ############
> > questo che avete letto è stato solo un assemblaggio di più racconti,
> > scaricati qua è là fra il web.
> > ############
>
> Complimenti, deve essere stata veramente dura trovarli tutti di così
scarsa
> qualità.

Max hai proprio ragione infatti credevo che l'avessi scritto tu.

> MAX DEL PORCO
> www.maxdelporco.com
>

Max Del Porco

unread,
Jul 1, 2001, 6:53:49 AM7/1/01
to

"****ðTEAð****" <[nospam]te...@geocities.com> ha scritto nel messaggio
news:0fs%6.8975$F85.3...@news.infostrada.it...

> >
> > Complimenti, deve essere stata veramente dura trovarli tutti di così
> scarsa
> > qualità.
>
> Max hai proprio ragione infatti credevo che l'avessi scritto tu.
>

Ah ah ah! Come battuta non è male, anche se prevedibile. Chi sei, il cugino
il fratello l'amante di Mario? Oppure semplicemente uno che ha apprezzato il
racconto dal titolo grossolano "Occorgersi..." eccetera? Oppure lui stesso
medesimo con un altro account?

La mia risposta ufficiale alla tematica da te sollevata è cmq questa: come
vedi, al peggio non c'è limite!

Poi ti bisbiglio in un orecchio ribadendo che il mio giudizio è proprio
quello: stavo per scrivere che come racconto faceva cagare, quando alla fine
ho letto la precisazione che era un collage di racconti che facevano cagare.
Ma non è una novità, il 99 percento dei racconti di incesto che ho avuto la
disavventura di leggere, fanno realmente correre al cesso di corsa.

Ciao, e se un domani vorrai commentare un mio racconto anzichè limitarti
alla semplice generica battutina, ti ringrazio anticipatamente. Stay on
line, tra breve ne arriva un altro. Ti aspetto con interesse.

Gordon Pascią

unread,
Jul 1, 2001, 2:36:41 PM7/1/01
to
"Ma non è una novità, il 99 percento dei racconti di incesto che ho avuto
la disavventura di leggere, fanno realmente correre al cesso di corsa".
Max, coltivo la segreta, seppur remota, speranza che i miei racconti
possano appartenere a quell'uno per cento (che però non spieghi che effetto
ti fanno) ;-)
ciao
Gordon

--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it


Max Del Porco

unread,
Jul 1, 2001, 4:03:26 PM7/1/01
to

"Gordon Pascià" <gordon...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:151Z24Z151Z203...@usenet.iol.it...

> Max, coltivo la segreta, seppur remota, speranza che i miei racconti
> possano appartenere a quell'uno per cento (che però non spieghi che
effetto
> ti fanno) ;-)

Ciao Gordon. Di tuo ho letto "Mamma quanto sei troia" e l'ho trovato
superiore alla media. Fa parte di quei racconti scritti abbastanza bene ma
che non mi soddisfano lo stesso.

Molti dei racconti di incesto descrivono l'atto incestuoso come momento di
superificiale gioia. Le mamme sono tutte zoccole, i figli non pensano altro
che a farsi le mamme, i padri sono dei terribili porconi che non aspettano
altro se non incularsi i figlioletti e sverginare le figlie.

Non ho mai cercato il realismo nell'arte e quindi men che mai nei racconti.
Ma c'è un però o, se preferisci, però c'è un ma.

Poichè l'incesto è uno di quei tabù che si perdono nella notte dei tempi,
sono portato a credere che una sua violazione debba comportare i due
seguenti atteggiamenti mentali alternativi:

a) cazzo che figata, io i tabù godo nel violarli, questo sì che è vero
erotismo. In altri termini, la consapevolezza dell'atto, una sorta di
superomismo, condita con un po' di psicanalisi.

b) mioddìo che ho fatto, che vergogna, non ho resistito alla carne che è
stata molto debole, (eccetera eccetera eccetera).

Sono ammesse sfumature di transizione tra a e b così come sarebbero
benvenuti approfondimenti diversi di tipo c), che non saprei al momento
ipotizzare.

Ebbene, nei racconti di incesto c'è solo (di solito) una superficiale
descrizione di atti sessuali tali e quali potrebbero essere tra persone
senza alcuna parentela tra loro, solo che con cupidigia lo scrittore dice:
attenzione, questa è mammeta sua, tienilo ben presente che la scopata che
segue ti piacerà di più!

Questo modo di affrontare il tema non soddifa il mio senso estetico, e tanto
mi basta per dare un giudizio sostanzialmente negativo.

Un altro filone è quello in cui l'incesto si scopre solo alla fine, ed è di
nuovo una tecnica ormai super-abusata e molto facile da implementare, per
cui io non potrei, anche in quel caso, fare altro che esprimere un giudizio
negativo.

Circa l'effetto che mi fanno i racconti di incesto, non ho difficoltà a
risponderti. Al pari di qualsiasi altro racconto, mi piacciono se ben fatti.
Il cervello è il mio organo più sensibile, tutto parte da lì. Di solito non
mi eccitano mai, e sottolineo mai.

Posso dire tranquillamente, però, che assai raramente i racconti cosiddetti
erotici mi eccitano. Anzi, se intuisco che lo "scrittore" si sta gasando
perchè sta descrivendo una scena di sesso, sopravviene in me una certa noia
ed avverto nitida la sensazione di deja-vu. Che vuoi farci, sarà l'età
(quella vera) e le moltissime letture. Forse per questo motivo tendo a
sublimare l'aspetto erotico nei miei racconti, in vari modi, privilegiando
le note grottesche ed umoristiche, ma anche surreali, in spregio a qualsiasi
presunta sacralità e "magia".

Sto attraversando una fase di creatività, addirittura, in cui preferisco NON
descrivere la meccanica sessuale, e probabilmente in futuro farò un racconto
in cui le scene erotiche iniziano, per terminare subito senza essere
descritte nei dettagli. Un esempio ancora grezzo lo puoi trovare anche nel
racconto attualmente postato, L'ARTE DI SHAEMON. E pazienza se perderò un
mucchio di lettori, non sono mai andato dietro al successo facile, nè
potrebbe fregarmene di meno. Seguo solo la mia ispirazione ed in questo,
puoi credermi, sono un autore intellettualmente onestissimo. Non per niente
ultimamente ho un feddback più intenso in IAS che non in ISR, in quanto nel
primo ng l'elemento tecnico-stilistico è preponderante sul resto.

I luoghi comuni quando si descrivono le scopate abbondano, l'aggettivazione
è ormai standard, ciò che si dice è già stato detto. I punti di vista sono
sempre gli stessi. Non c'è fantasia (tranne rare eccezioni, su ISR ce ne
sono alcune assai valide).

In questo panorama abbastanza squallido, i racconti di incesto si
distinguono per essere, solitamente, i peggiori.

Un saluto (con ringraziamento per avermi dato l'opportunità di precisare
quanto sopra)

****ðTEAð****

unread,
Jul 2, 2001, 2:44:14 PM7/2/01
to
A me il racconto non è piaciuto, come a te.
Ma quello che voglio dire è che secondo me ISR è un newsgroup per
principianti.
Per chi vuole provare a scrivere qualcosa e vedere che effetto fa.
Quindi penso che da parte degli autori "affermati" di ISR come te, Xlater
giulia ecc... sia più appropriato fare delle critiche costruttive, spiegare
cosa non va e come migliorare. Non semplicemente dire "fa schifo".
Se no, alla fine gli unici racconti che rimangono sono i vostri.. belli per
carità, ma togliete la voglia a chi vuole lanciarsi e achi vuole
migliorarsi..


Per messaggi urgenti rispondi subito via SMS:
"Max Del Porco" <maxde...@galactica.it> ha scritto nel messaggio
news:9hmvb8$ebuei$1...@ID-30898.news.dfncis.de...

Max Del Porco

unread,
Jul 2, 2001, 5:36:57 PM7/2/01
to

"****ðTEAð****" <[nospam]te...@geocities.com> ha scritto nel messaggio
news:2i307.1256$hp3....@news.infostrada.it...

> Quindi penso che da parte degli autori "affermati" di ISR come te, Xlater
> giulia ecc... sia più appropriato fare delle critiche costruttive,
spiegare
> cosa non va e come migliorare. Non semplicemente dire "fa schifo".

Eccomi di nuovo. Puoi anche avere ragione. Al massimo mi ritengo caustico,
mai cattivo. Di solito mi fermo ad una battuta.

Criticare negativamente un racconto che non è piaciuto è anche un gesto di
onestà. Altrimenti cadiamo nel buonismo che, entro certi limiti, è un'altra
caratteristica di isr, o peggio nella falsità conclamata.

Non credo però che si possa realisticamente dire: "qui dovevi fare così, qua
cosà...", sia perchè sarebbe davvero un atto di presunzione senza limiti,
sia perchè non credo che esistano regole predefinite.

Per esempio io bado moltissimo alla forma, e devo "sentire" che chi scrive è
padrone della situazione. Se il racconto va qua e là come un puledrino
imbizzarrito, non mi piace, e lo dico. E' tuttavia un mio criterio
personalissimo di giudizio e non posso pretendere che assurga a livello di
postulato indiscutibile.

Ho sempre sostenuto che chi scrive, così come chi commenta, si mette in
discussione, e questo nostro dialogo lo dimostra. Se non c'è il gusto di
mettersi in discussione, perchè si posta su un ng? Un ng è fatto di feddback
tra chi scrive (racconti e/o commenti).

Io lo vedo così. Per cui ti ringrazio di aver sollevato la questione,
dandomi la possibilità di dire qualcosa.

Ciao

Gordon Pascią

unread,
Jul 4, 2001, 6:38:31 PM7/4/01
to
Guarda, voglio confidarti una cosa, per un po' ho cercato racconti che
stimolassero la mia fantasia (quella con la F maiuscola) e, in quest sono
concorde, non ho trovato granchè. Forse è questo sesso più illustrato che
fatto, in eccesso, dappertutto. Allora la ricerca di qualcosa che avesse il
sapore del "torbido". In un ISR non ho voglia di lunghi preamboli, di
scenari, coreografie, merletti e ghirigori. Ho ancora i libri per questo.
No, qui cerco l'immediatezza, la capacità degli autori di tratteggiare
rapidamente una situazione e farmi piombare in una spirale di eccitamento
eccezionale. Questo è quello che cerco in questo NG. Le storie di incesto
che parlano d'amore sono false come sono false quelle che lo disegnano come
errore. Nella realtà, in genere, sono frutto di violenza. Ma l'idea eccita.
Non tutti, ovviamente, ma eccita.
Nel tentativo di scrivere qualcosa che
facesse eccitare me, ho iniziato a scrivere. E' stato divertente. Lo è
stato per tutto il seguito che hanno avuto i miei post (comprese le
stroncature). Non sono un maniaco bavoso che sbircia la sorella, sia
chiaro. Solo mi eccitava l'idea. Concordo infine sulla pochezza dei
racconti letti sul genere.
Proverò a scrivere (è già in cantiere) un
racconto che parla sempre di perversioni ma già più alla portata della vita
vera.

LaMente

unread,
Jul 6, 2001, 5:48:39 PM7/6/01
to
Autori "affermati" ma non siate ridicoli ...
siete grandi quanto la vs.
umiltà....zero
ecco la chiave

LaMente

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