Cito alcuni brani di quella lettera presi a caso:
"(...) So cosa vuol dire vivere la sessualità in adolescenza, so cos'è
la solitudine interiore davanti a cose che nessuno spiega... So quanto
è stato fatto per preservarci dalle malattie, dalle gravidanze
indesiderate..." (...) "Ma so anche che nessuno mai mi parlò del
valore di ciò che sta dietro a tutto ciò. Questo fatidico atto che non
viene mai nominato nelle lezioni di 'ed. sessuale', se non per
esplicitarne il più scientificamente possibile l'anatomia e il
meccanismo... grazie. L'amore è stato violentato fino alla morte.
'L'atto sessuale è un meccanismo indotto da istinti irrefrenabili, che
dà sensazioni piacevoli e che può lasciare conseguenze molto molto
spiacevoli' (malattie, gravidanza... quindi gravidanza uguale
malattia... marchio indelebile impresso a viva forza nelle menti delle
preadolescenti)."
(...)"Dovrebbero ritenersi tutti ulta soddisfatti: un adolescente
consapevole non si beccherà mai un bacillo e non ci darà problemi con
neonati indesiderati almeno fino a trent'anni. E l'amore? E il dono? E
la comunicazione? E l'intimità? E il valore della vita? E il valore
dello scambio? Perchè nessuno me ne ha mai parlato? Perchè ho dovuto
lottare nella giungla della mercificazione del sesso da sola? Noi
giovani... senza valori! Qualcuno mi dice che devo sbattermi per
trovare parole che nutrano davvero la mia anima? Se vai in chiesa ti
caricano di sensi di colpa, se vai a scuola o al consultorio comunale
ti imbottiscono di nozioni mediche fino alla nausea... ma chi parla
del valore dell'amore? Dove lo dobbiamo cercare? Siamo la
generazione più istruita e più sola del mondo. Il sesso non è più un
tabù, ok, grazie per le vostre rivoluzioni... ma nessuno ha costruito
l'impalcatura per sostenere la libertà... Si sa che si trasmette
quello che si ha dentro, e se si ha disagio, paura, vuoto, si
trasmette quello. Il silenzio dato dal disagio grava come piombo
sull'ed. sessuale che penetra capillarmente nelle scuole. E si hanno
risposte in quella direzione. Stuoli di bambine che abortiscono. (...)
parlateci dell'importanza del nostro corpo, del valore dell'Amore
fisico, non demoliteci i valori innati alla Vita che ci portiamo
dentro, Vi prego...
A.P. Bologna
Galimberti chiude la sua risposta dicendo: " Se l'educazione sessuale
impartita nelle scuole, nelle parrochie e nei consultori non fa questi
discorsi, ma si limita a parlare di preservativi e di pillole del
giorno prima o del giorno dopo, di contraccezione o di aborti, allora
in quei posti non si parla d'altro, di idraulica sessuale se proprio
vogliamo, non certo di amore".
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Che cosa ne pensate?
Ciaooooo! Labirinti
Di amore si dovrebbe parlare anche in filosofia. Dopo aver perso lo
studio della natura a vantaggio della scienza, la filosofia si occupa
prevalentemente di problemi riguardanti il nostro essere sul mondo,
quindi di problemi di carattere esistenziale: perchè siamo nati, che
cosa ci stiamo a fare, lo scopo della vita e, fra le altre cose,
qual'è il modo migliore di vivere. Gli insegnanti di filosofia hanno
dunque il compito di aiutare i ragazzi ad affrontare i problemi che
hanno o che avranno in quanto esseri umani.
Di amore non si dovrebbe parlare nell'ambito della religione perchè
essa crea inutili e dannosi sensi di colpa.
I problemi che circolano intorno alla sessualità non sono tanto quelli
di carattere "idraulico", ma soprattutto quelli dei rapporti fra i due
soggetti con le relative particolari modalità di essere, conoscenza
reciproca, amicizia, amore, sessualità, famiglia (o convivenza),
riproduzione, società. Si tratta di rapporti abbastanza intricati. Per
fortuna siamo naturalmente predisposti per questo genere di cose e per
la vita in generale, per cui ognuno di noi e le donne in particolare
sanno valutare abbastanza bene, quando arriva il momento, i termini
delle varie situazioni. Il fatto che l'essere umano sia abbastanza
dotato di una razionalità affettiva non vuol dire che non sarebbe
utile o importante parlare di queste cose.
Come dice quella ragazza è sbagliato dare la libertà senza che nessuno
si preoccupi dell'impalcatura per sostenerla. E' sbagliato e
pericoloso perchè ci sono religioni, sette ed ideologie belle e pronte
che aspettano le loro vittime al varco e come delle sirene (o meglio
dei serpenti) dicono loro: "Vieni con noi! Noi tutto sssappiamo dei
tuoi problemi e dei dubbi che assssillano il tuo animo. Non temere
più, noi abbiamo tutte le risssposte che cerchi. Noi fffsssaremo la
tua guida in tutti i momenti della giornata e per tutta la vita. Sssù,
vieni con noi, tutto sssarà più sssemplice e non dovrai più
pppensssarefff..."
Io sono un cavernicolo ritardatario, ma convinto. Molti dei problemi
che ci affliggono derivano dal fatto che viviamo in una società
tecnologicamente molto avanzata, mentre il nostro corpo è stato
"progettato" per vivere in tribù primitive. Cosa pretendete che
succeda quando mettiamo un australopiteco davanti ad un computer?
Casino! è ovvio! E se lo mettete su di un'automobile? ... ve lo potete
immaginare. E se lo prendete di peso e lo mettete in questa società
ipertecnologica?
Tutti noi soffriamo di disadattamenti, della mancata espressione delle
nostre componenti naturali e delle conseguenti nevrosi. Quello che fa
la scuola è di prepararci (male) al futuro lavoro e a comportarci da
inconsapevoli celluline sociali, ma non ci dice niente su come siamo
fatti noi, chi siamo e come possiamo fare per affrontare i nostri
problemi che la vita ci pone continuamente e per vivere in armonia con
la nostra natura.
Qua il discorso si fa complesso, ma mi sono accorto che molte volte
per capire le nostre reazioni è utile ricordarci che siamo ancora
degli uomini primitivi e che abbiamo ancora bisogno delle stesse cose
dei nostri antenati.
Per la cultura corrente sembra che ogni essere umano sia invece una
tabula rasa da modellare a piacimento. Saremmo solo cultura, niente
natura. Invece no, la natura in noi c'è, eccome! Personalmente sono
convinto dell'importanza della riscoperta del nostro innato. E' ancora
un oceano sconosciuto.
In conclusione, dovremmo smettere di parlare di sesso soltanto in
termini meccanici, ma dovremmo recuperare gli affetti. Questo dovrebbe
essere opera degli insegnanti di letteratura e di filosofia. Questi
ultimi, per mezzo di alcune conoscenze di antropologia, dovrebbero
cercare di far capire ai ragazzi chi siamo, tenendo presente che la
nostra modalità di essere si è determinata nel corso dell'evoluzione
della nostra specie.
Ciaooooo! Labirinti
>Un'idraulico guadagna bene un poeta no
A me piacerebbe che si cominciasse ad essere un po' più seri e a
rimanere in argomento, come fanno negli altri paesi.
Ciaooooo! Labirinti
A me piacerebbe che si smettesse di essere superficiali, come non fanno
negli Stati Uniti