un medico mi ha consigliato di farmi fare
in farmacia una crema a base di zolfo fu
che dite? funziona? altrimenti che fare
(a parte le creme cortisoniche !!!)
grazie.
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Enry
Oh, che bell'argomento :-) nel senso che è una patologia che mi porto
dietro da anni e mi piacerebbe confrontarmi con altre esperienze!
Premetto che NON sono un dermatologo, quindi potrei anche dire
castronerie basandomi solo sulla mia singola esperienza o su quello che
ho trovato in ordine sparso in rete.
Intanto, l'idea che mi sono fatto (soprattutto grazie all'incredibile
lavoro dei frequentatori più attenti dei newsgroup dermatologici
americani) è che sia una patologia caratterizzata da infiammazione
cronica, soprattutto a carico delle regioni con maggiore densità di
ghiandole sebacee.
Secondo alcuni studi (a chi interessano proverò a ritirar fuori i
"rimandi"), un ruolo importante sarebbe svolto da alcuni microorganismi
ed in particolare il Malassezia, classificato come lievito; questi,
secondo alcuni, sarebbe in grado di modulare la risposta infiammatoria,
contribuendo alla cronicizzazione (http://snipurl.com/cvvb).
Secondo altri, in soggetti predisposti da una particolare composizione
del sebo (a causa di un'alterazione selettiva del trasporto di alcuni
acidi grassi essenziali a livello della cute, nonostante siano presenti
in quantità normali negli altri distretti), la Malassezia
modificherebbe/trasformerebbe/digerirebbe i trigliceridi sebacei
presenti sul cuoio capelluto, rilasciando acido oleico, che avrebbe
azione irritante.
L'acido oleico penetrando lo strato corneo, ne impedirebbe la funzione
di barriera della cute.
I successivi tentativi di riparazione della barriera determinerebbero la
iperproliferazione visibile nella forfora, come pure l'induzione di una
maggiore secrezione sebacea, nutrendo però in tal modo la
Malassezia(http://snipurl.com/cvvq) -> cronicizzazione
dell'infiammazione.
A proposito del difetto di composizione del sebo,
(http://snipurl.com/cvvz ) l'acido linoleico normalmente fa parte dei
normali acidi grassi cutanei; in sua assenza, quello oleico viene
incorporato nell'epidermide con conseguente irritazione.
In esperimenti, il linoleato, noto per essere cruciale per la formazione
ed il mantenimento della barriera idrica dell'epidermide, è stato
sostituito dall'oleato in topi con deficienza di acidi grassi liberi.
Ancora, (http://snipurl.com/cvw2) l'applicazione sulla cute di olio di
semi di girasole, che è ricco di acido linoleico, ha riportato
rapidamente alla normalità l'anormale perdita transepidermica di acqua
in entrambi gli esperimenti, e si è dimostrato con i ratti privi di
acidi grassi essenziali che c'era una contemporanea incorporazione di
acido linoleico dell'olio di semi di girasole. L'applicazione sulla
cute di olio di oliva, che contiene poco acido linoleico ma che è ricco
di acido oleico non essenziale, non ha indotto modificazioni della
funzione della barriera cutanea. Dunque vi sarebbe una relazione tra la
funzione di barriera e gli acidi grassi liberi.
Bon, per la verità avevo scritto un papiro sul mio quadro, ma per farla
breve, dopo aver sperimentato di TUTTO (shampoo, creme, unguenti,
integratori, farmaci....in diversi anni di rossore e prurito continui),
alla fine le uniche armi che avevo erano il Clobesol pomata ed il Medrol
(non meno di 16 mg/die per 1-3 giorni), due cortisonici (non adatti
all'uso cronico) e, negli ultimi tempi, lo Sporanox (antifungino
accumulato particolarmente a livello cutaneo [però non mi piaceva l'idea
dell'effetto inotropo negativo, per quanto reversibile, a livello
cardiaco])....
La soluzione empirica personale alla fine l'ho trovata in base
all'esperienza di un altro "seborroico" (americano): sciacquandomi il
viso con un poco di bicarbonato di sodio (lasciandolo alcuni secondi e
poi risciacquando benissimo), è da Novembre che sto bene (intendiamoci:
la tendenza a peggiorare la avverto sempre, ma non ho più avuto le
manifestazioni di infiammazione e "sensibilità" che avevo in precedenza
(per far capire quanto sia eccezionale la durata di questo periodo
"buono", il precedente record, risalente all'estate 2003, era di 15
giorni con sole & cortisonici, ma la media era di 2 giorni seguiti da
3-6 di manifestazione!)
L'idea che mi sono fatto è che col bicarbonato rendo l'ambiente poco
adatto alla proliferazione del lievito che normalmente innescherebbe
tutti gli eventi che portano alla distruzione dell'effetto barriera
della cute; a questo proposito, la cosa che più mi inquietava era
infatti l'estrema irritabilità a qualsiasi cosa che manifestavo nei
giorni di rossore (vento, sole, sfioramento della cute (ad esempio con
il bavero della giacca,guai a grattarmi [anche 1 sola volta!] o a
dormire con la faccia appoggiata sul cuscino [al mattino avevo mezzo
viso rosso fuoco], nonchè, a causa della mia dermatite da contatto per
il nickel, suonare la chitarra [micropolveri delle corde rivestite ?],
toccare gli euro in moneta,...)
Simone
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"Ho davvero dei poteri ? Non lo so...l'ultima volta ho provato a
moltiplicare 5 pani e 2 pesci. Mi risulta 9,3 periodico."
RatMan (http://snipurl.com/ayw5)
Da vittima della dermatite seborroica, una delle poche certezze è che il
cortisone non andrebbe mai usato a causa dell'effetto rebound.
Purtroppo per la mia pigrizia non faccio quasi niente per curarmi. Patisco
dell'arrossamento alla base del naso in mezzo alle sopracciglia soprattutto
dopo la doccia. Sopra il labbro, invece, se non tagli la barba per più di
qualche giorno. Nel cuoio capelluto riesco a tenerla più o meno sotto
controllo in questo periodo lavando spesso i capelli ed evitando il gel.
Spesso, se dopo la doccia sono molto arrossato e squamato, spruzzo un po' di
acqua termale, tampono con un asciugamano e passo una crema idratante a base
acquosa. Mi era stato consigliato anche il sebofree e la lictena AI (o una
cosa simile) da usare al bisogno. Ogni tanto uso anche una lozione della
Abiogen di cui però ora non ricordo il nome.