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Morte clinica

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Frisio

unread,
Nov 8, 2004, 9:04:02 AM11/8/04
to
Salve a tutti,
le recenti notizie sulla morte/non morte di Arafat,
mi hanno fatto tornare un dubbio che ho da molto.

In medicina quando si definisce una persona clinicamente morta?
E' vero che in Italia e' OBLIGATORIO staccare dalle macchine
una persona in questo stato?
E' vero che nessuno puo' ritornare in vita da tale condizione,
o almeno non ci sono mai stati casi documentati e rilevanti?
E' vero che per coma irreversibile, non si intende la stessa
cosa: nel senso che morte clinica comprende altre condizioni ulteriori?

Lo chiedo perche' penso che spesso si fa molta confusione...
Molte persone pensano che staccare
dalle macchine una persona clinicamente morta, sia un
quasi omicidio proprio perche' quella persona avrebbe in realta'
delle speranze di tornare in vita.

Grazie a chi mi aiutera' a capirne di piu'....

Fabrizio.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Ignazio GSS©

unread,
Nov 8, 2004, 9:58:15 AM11/8/04
to
luig...@noreply.it (Frisio) wrote:

>dalle macchine una persona clinicamente morta, sia un
>quasi omicidio proprio perche' quella persona avrebbe in realta'
>delle speranze di tornare in vita.

Se e' clinicamente morto (morte cerebrale) vuol dire che il suo
cervello e' morto, e non esiste NESSUNA possibilita' che possa tornare
in vita.

--
Ignazio GSS© * More than 90 HiRes images in my home page
http://www.ipuddu.it
200 Images of digestive endoscopy
http://www.areamedica.com/Atlante/Atlante.htm

Es

unread,
Nov 8, 2004, 12:27:10 PM11/8/04
to
Frisio wrote:
> In medicina quando si definisce una persona clinicamente morta?

EEG piatto + assenza di respirazione spontanea per 2 minuti + assenza di
riflessi sovraspinali, il tutto in assenza di condizioni deprimenti il
sistema nervoso centrale

> E' vero che in Italia e' OBLIGATORIO staccare dalle macchine
> una persona in questo stato?

che io sappia sě, ma gradirei la conferma da parte di un anestesista

> E' vero che nessuno puo' ritornare in vita da tale condizione,
> o almeno non ci sono mai stati casi documentati e rilevanti?

assolutamente vero

> E' vero che per coma irreversibile, non si intende la stessa
> cosa: nel senso che morte clinica comprende altre condizioni
> ulteriori?

falso. Sono la stessa cosa; anche coma depassé č un sinonimo

--
ciao
Es
ICQ: 223465821
"isolated idiopathic hemiballismus is always an appropriate excuse"

piesse

unread,
Nov 8, 2004, 11:18:05 PM11/8/04
to
Frisio wrote:
> In medicina quando si definisce una persona clinicamente morta?

Tradizionalmente, quando smette di respirare e il cuore si ferma. Quando
queste funzioni sono mantenute artificialmente questi parametri non sono
utilizzabili, e si ricorre al concetto di "morte cerebrale", assumendo
che se il cervello e' permanentemente leso l'individuo puo' essere
considerato deceduto.
Si tratta comunque di definizioni stabilite dalla legge.

> E' vero che nessuno puo' ritornare in vita da tale condizione,
> o almeno non ci sono mai stati casi documentati e rilevanti?

Questo lo ignoro. Devo dire che nella letteratura scientifica in
proposito non ho trovato dati su questo (assumendo che per "tornare in
vita" tu intenda il "risveglio dal coma"). A quanto capisco si tratta di
un ragionevole assunto fisipatologico: le cellule nervose non hanno la
capacita' di riprendersi una volta andate in necrosi.
Del resto, per escludere che si possa verificare in un caso su un
milione bisognerebbe osservare parecchi miloni di pazienti in
condizioni di morte cerebrale....

Capita a volte di leggere notizie del genere sui giornali, ma e' sempre
difficile in questi casi risalire alle reali condizioni del paziente e
alla accuratezza della diagnosi di morte cerebrale effettuata (e questo
semmai e' un punto critico)

> Molte persone pensano che staccare
> dalle macchine una persona clinicamente morta, sia un
> quasi omicidio proprio perche' quella persona avrebbe in realta'
> delle speranze di tornare in vita.

Anche a me e' capitato di incontrare medici che scambiano lo "staccre la
macchina" o anche non fare una terapia (ad esempio l'antibiotico in un
malato terminale che non ha interesse o aspettative di vita decente e a
cui viene la polmonite) con l'eutanasia.
In realta' si tratta di cose diverse: l'eutanasia e' dare un farmaco che
provoca la morte. Evitare l'accanimento terapeutico e' un'altra cosa.
Ovviamente si tratta sempre di scelte delicate e capire le aspettative e
le preferenze del paziente in questi casi non e' semplice.


saluti,
piesse

Marco Luchetti

unread,
Nov 8, 2004, 12:53:52 PM11/8/04
to

> In medicina quando si definisce una persona clinicamente morta?

La definizione "morte clinica" non esiste. Credo che tu ti riferisca alla
"morte cerebrale". Questa è definita dalla presenza contemporanea di alcuni
segni clinici: assenza di coscienza, assenza di respiro spontaneo, assenza
dei riflessi del tronco cerebrale, midriasi pupillare non reagente allo
stimolo luminoso, EEG isoelettrico.

E' vero che in Italia e' OBLIGATORIO staccare dalle macchine
> una persona in questo stato?

In presenza di TUTTI questi segni il medico Rianimatore è tenuto a segnalare
il caso alla Direzione Sanitaria, la quale convoca il Collegio Medico per
l'accertamento di morte cerebrale. Tale collegio, composto da un
rianimatore, un medico legale o della Dir Sanitaria e un esperto in
elettroencefalografia, ha il compito di eseguire tutta una serie di test
ripetuti per tre volte nell'arco di 6 ore. Se TUTTI questi test danno esito
positivo, ossia confermano i segni descritti sopra, si dichiara accertata la
morte cerebrale e in quel momento il medico rianimatore può e DEVE
interrompere tutti i supporti. Il cuore generalmente si ferma nel giro di
pochi minuti.


> E' vero che nessuno puo' ritornare in vita da tale condizione,
> o almeno non ci sono mai stati casi documentati e rilevanti?

NESSUNO può ritornare in vita da tale condizione perchè fondamentalmente è
già morto. Siamo solo noi rianimatori che teniamo in vita artificialmente il
cuore (e gli altri organi) in un organismo morto.


> E' vero che per coma irreversibile, non si intende la stessa
> cosa: nel senso che morte clinica comprende altre condizioni ulteriori?

Anche la definizione di coma irreversibile non esiste. Esiste la morte
cerebrale che è quella descritta sopra, ed è irreversibile. Esistono poi
tanti gradi di coma, ma nessuno può dire con assoluta certezza se un coma è
irreversibile o no. Certo, in base all'esperienza, esistono condizioni che
hanno statisticamente una prognosi sfavorevole e altre no, ma è solo una
questione di probabilità. Da ciò nascono i casi, spesso riportati dai media,
di risvegli miracolosi.


Molte persone pensano che staccare
> dalle macchine una persona clinicamente morta, sia un
> quasi omicidio

Non è assolutamente un omicidio, anzi è accanimento terapeutico ( o peggio,
vilipendio di cadavere) tenere attaccata alle macchine una persona già
morta.


Spero di essere stato chiaro

Saluti

Marco Luchetti
Anestesista Rianimatore

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