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Susskind e il principio di indeterminazione

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gino-ansel

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Mar 1, 2023, 2:20:03 PM3/1/23
to
In "La guerra dei buchi neri" al cap. 4 mostra le distribuzioni gaussiane
che descrivono la rilevazione di velocità e di posizione di un grandissimo
numero di particelle. Poi dice che se si prendono, ad esempio, solo
le particelle che stanno attorno al massimo come posizione, la distribuzione
delle velocità delle medesime particelle risulta più "sparpagliata" della
velocità di tutto l'insieme delle particelle "... qualunque cosa facciamo per
sttrizzare deltaX porta ad un aumento di deltav ..." "... sebbene
incomprensibile è un fatto sperimentale... ".

Perchè incomprensibile? Per la legge dei grandi numeri a me pare ovvio
che con un numero di misure più piccole la gaussiana si appiattisce.
Perchè mai le particelle che casualmente si trovavano vicine alla maggior
concentrazione della popolazione complessiva dovrebbero anche quelle
più vicine alla media generale della velocità delle consorelle?

Devo aver capito male.

gino-ansel

unread,
Mar 3, 2023, 12:50:04 AM3/3/23
to
(mi scuso per gli errori di scrittura, ma direi che non compromettano il senso).
Smolin in "La rivoluzione incompiuta di Einstein" (inizio secondo capitolo)
scrive che non è possibile misurare contemporaneamente posizione e velocità.
Invece Susskind scrive proprio "Se prendiamo proprio quello stesso
sottosistema di particelle e ne misuriamo le velocità, troveremo ..."
Qualcuno può aiutarmi?

gino-ansel

unread,
Mar 9, 2023, 8:30:03 AM3/9/23
to
Resto con l'indeterminazione fra la mia incomprensione e una leggerezza di
Susskind. Quel libro mi è stato regalato, non lo avrei comperato visto che
nella quarta di copertina si parla di "principio olografico" per me assai ostico.
In prima lettura non mi era piaciuto però devo ammettere che, rileggendolo con
più attenzione, "mi sembra" di riuscire ad avere un'idea delle stranezze di certe
cose (anche sulle "stringhe") che giungono agli orecchi dei curiosi incompetenti.

Susskind si mostra sicurissimo d'aver vinto la sua sfida, e questo pare
rassicurarlo anche sulla teoria delle stringhe. Tuttavia è un libro uscito la prima
volta nel 2009 e ho letto in Rovelli e in Smolin che successivi risultati al Cern
hanno messo in crisi questa teoria. Ho visto che S. continua a scrivere libri di
divulgazione post-Cern e sarei curioso di sapere se ha cambiato le sue idee.

Qualcuno ha un titolo da suggerirmi?

Christian Corda

unread,
Mar 10, 2023, 7:50:04 AM3/10/23
to

















Susskind NON ha vinto una beneamata mazza. La celebre congettura di Maldacena NON risolve il paradosso dell'informazione persa dal buco nero in quanto la supposta corrispondenza tra anti-de Sitter e teoria di campo conforme varrebbe solo in approssimazione di basse energie e in assenza di singolarità, approssimazione ovviamente non verificata in presenza del buco nero. Purtroppo anche questa cosa del paradosso dell'informazione persa dal buco nero è diventata una questione "politica" che cela degli interessi economici (il libro di Susskind ne è un esempio). In realtà il paradosso dell'informazione persa dal buco nero deriva dalle approssimazioni iniziali di Hawking, che ottenne uno spettro puramente termale senza tenere in considerazione la back reaction del buco nero e la corrispondente conservazione dell'energia. In un quadro più preciso, lo spettro non è precisamente termale e puoi ritrovare l'apparente informazione persa o tramite correlazioni tra emissioni successive dei quanti di Hawking (soluzione proposta dal gruppo di ricercatori cinesi di Baocheng Zhang) o mostrando che l'evaporazione del buco nero è governata da un 'equazione di Schrodinger dipendente dal tempo (soluzione proposta dal sottoscritto). Ma la chiave definitiva è un altra, è venne trovata da Vaz nel 2014. usando l'equazione di Wheeler-De Wit per il collasso gravitazionale, Vaz ha dimostrato che ciò che oggi chiamiamo buco nero è in realtà un oggetto quantistico altamente compatto, un guscio sferico densissimo di materia che condensa attorno alla superfice di Schwartschild che pertanto NON è un vero orizzonte, ma un orizzonte apparente. In tal modo il processo di emissione di Hawking NON può avvenire e il "buco nero" emette come tutti gli altri corpi tramite la legge di Wein. Recentemente io ed alcuni collaboratori abbiamo mostrato che questo oggetto quantistico è governato dalla teoria di Schrodinger a livello non-relativistico, e, presumibilmente, da quella di Klein-Gordon a livello relativistico. Purtroppo dubito che verremo presi in considerazione perché le nostre conclusioni e quelle di Vaz invalidano sia la teoria di evaporazione di Hawking the il teorema di singolarità di Penrose che ha vinto il Nobel per la Fisica nel 2020. Va detto però ch,e senza gli studi di Hawking e Penrose, ne il sottoscritto ne Vaz sarebbero giunti alle conclusioni di sopra. Come detto prima, la scienza è oggi interamente dominata da "politica" ed interessi economici.

Saluti a tutti,
Christian Corda
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