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Arancione e marrone

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Maestro Bra'tac

unread,
Dec 1, 2009, 8:05:34 AM12/1/09
to
Salve,
ho letto alla pagina
http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone
che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione (addirittura
la composizione spettrale di questi due colori pu� essere identica).
Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?
(Per permettervi di calibrare le vostre risposte, posso dirvi che ho
sostenuto gli esami universitari di Analisi Matematica 1 e 2, Fisica
Generale 1 e 2.)
Grazie in anticipo.
Saluti.

Soviet_Mario

unread,
Dec 1, 2009, 12:40:38 PM12/1/09
to
Maestro Bra'tac ha scritto:

> Salve,
> ho letto alla pagina
> http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone
> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione (addirittura
> la composizione spettrale di questi due colori pu� essere identica).

non sono d'accordo che TUTTI i marroni siano arancioni
(mentre forse si pu� dire il contrario).

Presumo, non ho tempo di leggere il wiki, che dicano che i
marroni (imho non tutti) equivalgono ad arancioni con del
nero, ossia non saturi.

Ora io la girerei cos�, spettropatafisicamente :-)

Premesso, arancione = rosso + giallo
ma giallo = verde + rosso

per cui arancione = rosso (piena saturazione) + verde (mezza
saturazione) ... proprio un tanto al chilo eh

aggiungere del nero � semplicemente diminuire la luminosit�
delle componenti presenti (ora per� non so se bisogni
SOTTRARRE la stessa intensit�, variando i rapporti residui,
o sottrarre quantit� tali da mantenere i rapporti costanti
... io propenderei per questa seconda, cmq)


Ora io non sono d'accordo che tutti i marroni abbiano una
prevalenza netta del rosso rispetto al verde. Certi colori
marci mi sembrano marroni, ma in essi il verde prevale
rispetto al rosso.

Fintantoch� � minoritario rispetto a tutti gli altri, penso
che possano esserci anche dei marroni con un po' di BLU
persino (che sommato a pari rosso e verde da un bianco,
ossia un marrone pi� chiaro, che tende al beige).


> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?

Io non ne capisco realmente il senso cmq.
Ciao
Soviet

Luciano Buggio

unread,
Dec 1, 2009, 10:53:20 AM12/1/09
to
On 1 Dic, 14:05, "Maestro Bra'tac" <Brat...@NOSPAMtele2.it> wrote:
> Salve,
> ho letto alla paginahttp://it.wikipedia.org/wiki/Marrone

> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione (addirittura
> la composizione spettrale di questi due colori pu� essere identica).
> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?
> (Per permettervi di calibrare le vostre risposte, posso dirvi che ho
> sostenuto gli esami universitari di Analisi Matematica 1 e 2, Fisica
> Generale 1 e 2.)

Non c'� porblema: quello che ho da dire io, se serve a qualcosa, non
ha bisogno, per essere compreso, di nessun titolo di studio
specialistico.
Mi lmito a copiare ed incollare un mio intervento in un Ng di diversi
anni fa, in risposta alla domanda di una bambina..

------------------------
> [cut]
> >� gi� un bel p� che mia figlia dodicenne mi chiede :
> >Perch� la cacca � marrone?


Al liceo c'era sul libro di scienze che il caratteristico colore
della
cacca � dovuto a non so quale sostanza secreta nella fase terminale
della
digestione.
Ma a distanza di anni la penso diversamente.

La cacca � marrone perch� il marrone � il colore dell'entropia.
Le cose ad alto contenuto entropico sono marroni.
Quando da bambini ci mancava, per dipingere, il marrone, mescolavamo
tutti
i colori che avevamo. Se osservate nel dettaglio una zona marrone di
un
manifesto murale, vedrete una struttura granulare con tutti i colori.
La terra dei campi � marrone, ma provate ad osservarla al microscopio:
c'�
ogni ben di Dio a colori, ma non molto strutturato: le variet�
verranno
estratte dal suo seno e suddivise poi negli organismi viventi, che
morendo
poi e putrefacendosi le restituiranno di nuovo in disordine alla
terra.
Entropia � anche decadimento, invecchiamento.
Tutte le cose che invecchiano diventano marroni.
Le foglie in autunno, i tetti delle case del centro storico, i
vecchietti
e perfino le loro ossa quando andranno sotto terra.
Anche i colletti delle camicie diventano marroni, perch� il marrone �
il
colore dello sporco.


Il marrone � la cenerentola dei colori, non perch� non abbia
importanza,
ma perch� non viene da nessuno (con l'eccezione delle bambine e degli
eretici) considerato.
Ma � molto importante, anche perch� � il "contrario" del bianco.
Si � sempre detto che il contrario del biano � il nero, ma non �
vero.
Il nero (il buio, la mancanza di luce) � il contrario della luce,
cio�
genericamente del colore: � contrario del verde, del viola, del
giallo....
Se il bianco � la somma "ordinata" di tutti i colori, il contrario
del
bianco � la somma "disordinati" di essi, cio� il marrone.
La rotazione del disco di Newton (composizione "dinamica") da il
bianco,
ma come si � visto, la composizione "statica" data dal mescolamento d�
il
marrone.
Il nero � la negazione del colore, � la negazione del problema, il
nulla e
la morte totale, anche dell'anima.
Per questo i frati che vestono di marrone sono pi� simpatici dei preti
che
versono di nero. Il saio marrone (oltre a permettere di lavarsi meno
spesso, perch� dello stesso colore dello sporco) � monito per la
dissoluzione della carne (che diventa marrone), ma lascia spazio alla
sopravvivenza dello spirito, negata dal talare nero.


I fisici non si sono mai occupati del marrone.
Nemmeno i fisici d'accatto, come Goethe (ispiratore degli steineriani,
che
sono la negazione dello spirito galileiano), il quale, invece di
continuare a scrivere poesie, ha pensato di dedicarsi anche alla
Scienza,
con un libretto sulla teoria dei colori in cui dice che mescolandoli
tutti
viene fuori il grigio.


Mah!


Ciao e saluti alla bimba.
Luciano Buggio
----------------------

Nel frattempo, sei anni fa, sono diventato padre.
Un paio di anni fa, mio figlio (Leone) vedendo un negro, ha detto:
Pap� pap�, qul signorre � marrone.
Avete mai sentito voi chiamare i negri "marroni"
No, si dice "neri" (oppure, pi� di recente, "diversamente bianchi".
Io non mi ero praticametne mai accorto invece che non sono neri, sono
marroni, ha dovuto impararlo da un bambino di quattro anni.

Luciano Buggio


> Grazie in anticipo.
> Saluti.

EF

unread,
Dec 1, 2009, 11:00:54 PM12/1/09
to
"Maestro Bra'tac"

> Salve,
> ho letto alla pagina
> http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone
> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione
> (addirittura la composizione spettrale di questi due colori pu� essere
> identica).
> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?

Io no di certo; per� posso aggiungere una precisazione. Sono talmente simili
che una delle pi� diffuse discromatopsie, cio� errato riconoscimento dei
colori, � proprio quella che interessa il marrone e l'arancione.
Vedi le Tavole di Ishihara:
http://www.occhialinet.it/vista/ishihara.htm?osCsid=65975b951c85d61a290a24e5eff0ea88

Enzo Franchini

cometa_luminosa

unread,
Dec 1, 2009, 10:04:11 AM12/1/09
to
On 1 Dic, 14:05, "Maestro Bra'tac" <Brat...@NOSPAMtele2.it> wrote:
> Salve,
> ho letto alla paginahttp://it.wikipedia.org/wiki/Marrone

Veramente, dipende dal tipo di marrone. Per il marrone piu' classico,
direi che e' piu' il rosso su fondo scuro che l'arancione.
Fai questo semplice esperimento: disegna su un foglio di carta bianco
delle righe molto sottili in rosso inframmezzate da righe di nero,
uguale spessore (rosso, nero, rosso, nero, ecc.); disegnane almeno una
quarantina. Poi osserva il disegno da qualche metro di distanza:
vedrai una macchia di uniforme color marrone.

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 2, 2009, 4:57:44 AM12/2/09
to
Luciano Buggio wrote:

> Mi lmito a copiare ed incollare un mio intervento in un Ng di diversi
> anni fa, in risposta alla domanda di una bambina..

Gia' che ci sei, cpia e incolla i post che ne sono seguiti, dove la tua
ipotesi e' stata francobollizzata :-)

Elio Fabri

unread,
Dec 2, 2009, 9:31:49 AM12/2/09
to
"Maestro Bra'tac ha scritto:
> ho letto alla pagina
> http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone
> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione
> (addirittura la composizione spettrale di questi due colori pu� essere
> identica).
> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?
Premessa 1: l'argomento dei colori e' probabilmente il piu' complicato
di cui possa capitare di discutere qui.
La ragione e' che entrano in ballo non solo la fisica, ma anche la
fisiologia della visione, la tecnologia della riproduzione dei colori,
e forse qualcos'altro che ora non mi viene in mente.

Premessa 2: come capita spesso, quella breve pagina di wikipedia e'
piena di strafalcioni.
Chi l'ha scritta confonde composizione spettrale, colori primari,
sintesi additiva e sottrattiva, codifica RGB...

Cio' posto, continua a leggere :-)

Soviet_Mario ha scritto:


> non sono d'accordo che TUTTI i marroni siano arancioni
> (mentre forse si pu� dire il contrario).

Contrario? Quale sarebbe il contrario?

> Presumo, non ho tempo di leggere il wiki, che dicano che i
> marroni (imho non tutti) equivalgono ad arancioni con del
> nero, ossia non saturi.

Anche tu qui in due righe hai fatto una bella confusione...
Stai pensando a una sintesi additiva o sottrattiva?
Se mi tiri in ballo il nero direi sottrattiva, mentre dopo ti
riferisci all'additiva, anche se non lo dici.
Quanto al "non saturo", anche qui fai confusione.
Otterresti un arancione non saturo per _addizione_ se sovrapponessi su
uno schermo la luce di una lampada arancione e di una bianca.

> Ora io la girerei cos�, spettropatafisicamente :-)
>
> Premesso, arancione = rosso + giallo
> ma giallo = verde + rosso
>
> per cui arancione = rosso (piena saturazione) + verde (mezza
> saturazione) ... proprio un tanto al chilo eh

Proprio tanto...
Chi l'ha detto che arancione = rosso + giallo ecc.?
Puoi benissimo avere un arancione come colore spettrale puro, che non
e' somma di un bel niente.

> aggiungere del nero � semplicemente diminuire la luminosit�
> delle componenti presenti

Ah ecco... Dunque non e' questione di saturazione.

> Io non ne capisco realmente il senso cmq.

Per capire il senso, bisogna riflettere che mentre esistono sorgenti
di luce arancione, non esistono sorgenti di luce marrone :-)
Esistono solo oggetti di colore marrone. Come mai?

Perche' il marrone (come tanti altri) e' un colore "strano", che si
puo' definire e apprezzare solo rispetto a uno _sfondo_.
Nella pagina di wikipedia la cosa migliore sono tutti quei campioni di
diversi "marroni", di cui e' anche data la composizione RGB.
Ma se quei campioni, invece di venir mostrati su uno sfondo bianco,
fossero mostrati su uno sfondo nero, farebbero un effetto totalmente
diverso.
E' in questo senso che marrone e' un arancione (ma anche un giallo o
un rosso, perche' non c'e' un solo marrone...).
Una superficie che illuminata con luce bianca riflette grosso modo la
regione a grandi lunghezza d'onda (rosso-arancio-giallo) apparira'
rosso-arancio-giallo se vista su uno sfondo nero.
Se invece la poniamo su uno sfondo bianco, e se la nostra superficie
riflette solo una parte modesta della luce che riceve (ossia se e'
suff. "scura") apparira' di una qualche tonalita' di "marrone".

EF ha scritto:


> Io no di certo; per� posso aggiungere una precisazione. Sono talmente
> simili che una delle pi� diffuse discromatopsie, cio� errato
> riconoscimento dei colori, � proprio quella che interessa il marrone e
> l'arancione.
> Vedi le Tavole di Ishihara:

Lungi da me volermi infilare in una discussione delle discromatopsie
(vulgo daltonismo).
Pero' non direi che si tratti di confondere marrone e arancione.
Succede piuttosto che se manca una delle tre specie di coni viene a
mancare la capacita' di discriminare certi colori, e altri appaiono
piu' "scuri" del normale.
In questo senso puo' darsi che un arancione appaia marrone, ma non ne
sono affatto sicuro, dato che non ho esperienza diretta :)

--
Elio Fabri

Soviet_Mario

unread,
Dec 2, 2009, 5:08:55 PM12/2/09
to
Elio Fabri ha scritto:

> "Maestro Bra'tac ha scritto:
>> ho letto alla pagina
>> http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone
>> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione
>> (addirittura la composizione spettrale di questi due colori pu� essere
>> identica).
>> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?
> Premessa 1: l'argomento dei colori e' probabilmente il piu' complicato
> di cui possa capitare di discutere qui.
> La ragione e' che entrano in ballo non solo la fisica, ma anche la
> fisiologia della visione, la tecnologia della riproduzione dei colori,
> e forse qualcos'altro che ora non mi viene in mente.
>
> Premessa 2: come capita spesso, quella breve pagina di wikipedia e'
> piena di strafalcioni.
> Chi l'ha scritta confonde composizione spettrale, colori primari,
> sintesi additiva e sottrattiva, codifica RGB...
>
> Cio' posto, continua a leggere :-)
>
> Soviet_Mario ha scritto:
>> non sono d'accordo che TUTTI i marroni siano arancioni
>> (mentre forse si pu� dire il contrario).
> Contrario? Quale sarebbe il contrario?

Uhm, questa � una delle poche cose che mi sembravano non
equivocabili. Volevo dire che POTREBBE essere vero che tutti
gli arancioni siano marroni. Questo in senso logico.
Ribadisco per� che, al di la della logica della
proposizione, non sono sicuro che fosse vera.

>
>> Presumo, non ho tempo di leggere il wiki, che dicano che i
>> marroni (imho non tutti) equivalgono ad arancioni con del
>> nero, ossia non saturi.
> Anche tu qui in due righe hai fatto una bella confusione...
> Stai pensando a una sintesi additiva o sottrattiva?

Pi� che altro ho usato in modo errato il termine
saturazione. Mi � scappato. Volevo solo dire meno luminoso.

> Se mi tiri in ballo il nero direi sottrattiva, mentre dopo ti
> riferisci all'additiva, anche se non lo dici.
> Quanto al "non saturo", anche qui fai confusione.
> Otterresti un arancione non saturo per _addizione_ se sovrapponessi su
> uno schermo la luce di una lampada arancione e di una bianca.

Si, giusto, perch� apporto una parte di blu che non c'entra
niente col normale arancione

>
>> Ora io la girerei cos�, spettropatafisicamente :-)
>>
>> Premesso, arancione = rosso + giallo
>> ma giallo = verde + rosso
>>
>> per cui arancione = rosso (piena saturazione) + verde (mezza
>> saturazione) ... proprio un tanto al chilo eh
> Proprio tanto...

LOL

> Chi l'ha detto che arancione = rosso + giallo ecc.?

mi riferivo qui solo alla sintesi additiva classica (della
tavolozza di colori) non a quella RGB (che non ha il giallo
come componente pura, anche se lo pu� emulare senza problemi)

Naturalmente sono consapevole che si ottiene una cosa che
viene percepita arancione, ma che spettralmente differisce
alquanto dall'arancio dell'arcobaleno (un colore "quasi"
monocromatico puro).

> Puoi benissimo avere un arancione come colore spettrale puro, che non
> e' somma di un bel niente.

certo. Cmq si pu� emulare anche. Mi pareva in tema con la
domanda dell'OP riferirmi all'ottenimento artificiale, e non
al colore puro

>
>> aggiungere del nero � semplicemente diminuire la luminosit�
>> delle componenti presenti
> Ah ecco... Dunque non e' questione di saturazione.

Si hai ragione, ho confuso. In realt� so cosa si intende per
saturazione nel contesto informatico (� quasi un sinonimo di
purezza massima e intensit� massima contemporanee).

Purtroppo fare confusione come ho fatto ingenera equivoci,
mi scuso. In effetti pensavo solo allo scurire

>
>> Io non ne capisco realmente il senso cmq.
> Per capire il senso, bisogna riflettere che mentre esistono sorgenti
> di luce arancione, non esistono sorgenti di luce marrone :-)

non ci avevo mai pensato. Non sono sicuro che sia vero.
Ultimamente ho visto dei fuochi pirotecnici color BRONZO e
color OTTONE.
Ora non so come li descrivi spettroscopicamente, mi hanno
senza fiato per la complessit� delle tinte. Penso a una
sintesi additiva di vari spettri di emissione opportuni.
Forse non si pu� parlare di marrone in senso proprio, ma
davvero ho visto dei bronzo che erano, come dire, dei
marroni puri. Non credevo di poter dire che esistano dei
marroni belli, perch� di fondo lo odio, da sempre. Ma quelli
erano belli. E anche quelli ottone.

C' come dire che il bronzo � un marrone pi� effetto argento
metallizzato, e l'ottone � un orrendo beige, pi� lo stesso
effetto argento. Non posso spiegarmi bene, perch� non so che
spettri abbiano. Sono come accordi, ma riusciti proprio bene.
E purtroppo non immagino che sostanze usino per crearli.
Sono comparsi solo da pochi anni sul nostro mercato, indi
devono essere sofisticati.
Per questo non penso che si possa dire che non esiste luce
marrone

> Esistono solo oggetti di colore marrone. Come mai?

Mah ... Spero che tu li veda, magari ti faresti un'idea pi�
precisa di cosa siano

>
> Perche' il marrone (come tanti altri) e' un colore "strano", che si
> puo' definire e apprezzare solo rispetto a uno _sfondo_.

non ho capito questo punto ...

> Nella pagina di wikipedia la cosa migliore sono tutti quei campioni di
> diversi "marroni", di cui e' anche data la composizione RGB.
> Ma se quei campioni, invece di venir mostrati su uno sfondo bianco,
> fossero mostrati su uno sfondo nero, farebbero un effetto totalmente
> diverso.
> E' in questo senso che marrone e' un arancione (ma anche un giallo o
> un rosso, perche' non c'e' un solo marrone...).

E su questo sono d'accordo, per quanto non avevo mai notato
che il marrone si vede tale contro il bianco e arancio
contro il nero ... Prover�, perch� sono curioso.

> Una superficie che illuminata con luce bianca riflette grosso modo la
> regione a grandi lunghezza d'onda (rosso-arancio-giallo) apparira'
> rosso-arancio-giallo se vista su uno sfondo nero.
> Se invece la poniamo su uno sfondo bianco, e se la nostra superficie
> riflette solo una parte modesta della luce che riceve (ossia se e'
> suff. "scura") apparira' di una qualche tonalita' di "marrone".

Quindi lo sfondo bianco ha effetto scurente relativo
Cmq grazie delle correzioni

ciao
Soviet

Giorgio_pp

unread,
Dec 2, 2009, 4:05:41 AM12/2/09
to

"Luciano Buggio" <bug...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:7c88fbd7-f9a4-4fde...@d10g2000yqh.googlegroups.com...
>
>> >Perch� la cacca � marrone?

>
> La cacca � marrone perch� il marrone � il colore dell'entropia.
>
... LOL ...

Malcolm Y

unread,
Dec 2, 2009, 5:43:44 PM12/2/09
to

"Elio Fabri" ha scritto nel messaggio
news:7nnc5kF...@mid.individual.net...

> Per capire il senso, bisogna riflettere che mentre esistono sorgenti
> di luce arancione, non esistono sorgenti di luce marrone :-)
> Esistono solo oggetti di colore marrone. Come mai?

Guarda, a dire il vero, se pongo una lente dei miei occhiali da sole davanti
al piccolo faretto alogeno che c'� nel mio bagno, mi sembra di ottenere una
sorgente luminosa marrone.
Boh?


Giacomo "Gwilbor" Boschi

unread,
Dec 3, 2009, 12:31:25 PM12/3/09
to
In data Tue, 1 Dec 2009 14:05:34 +0100, Maestro Bra'tac ha scritto:

> Salve,
> ho letto alla pagina
> http://it.wikipedia.org/wiki/Marrone

> che il marrone non ᅵ altro che un particolare tipo di arancione (addirittura
> la composizione spettrale di questi due colori puᅵ essere identica).


> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?

Credo che sia piᅵ un discorso di abitudine, capacitᅵ percettiva,
cultura, un mix delle tre insomma.

Qual ᅵ la differenza fra una sfumatura ed un colore? Perchᅵ il giallo ᅵ
sempre giallo sia che sia chiaro o scuro, mentre un rosso chiaro nessuno
lo chiama mai come tale ma sempre rosa? E qual ᅵ precisamente la
differenza tra blu, celeste ed azzurro? Sono tre colori diversi o tre
sfumature dello stesso colore?

Tempo fa sentii dire che una qualche etnia in un qualche posto sperduto
del mondo non aveva una parola per descrivere l'arancione, perchᅵ tutti
lo vedevano come una sfumatura di rosso. Non so assolutamente se ᅵ vero,
forse ᅵ una delle tante minibufale che girano. Perᅵ ᅵ verosimile...

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.splinder.com/

Giacomo "Gwilbor" Boschi

unread,
Dec 3, 2009, 12:24:17 PM12/3/09
to
In data Tue, 1 Dec 2009 07:04:11 -0800 (PST), cometa_luminosa ha
scritto:

> Veramente, dipende dal tipo di marrone. Per il marrone piu' classico,
> direi che e' piu' il rosso su fondo scuro che l'arancione.

Sicuro? Io l'ho sempre chiamato granata... Alle medie, quando ad
educazione artistica dovevo fare un quadro puntinista, ricordo che feci
delle prove per ottenere il marrone, ed il risultato migliore lo ottenni
con rosso+giallo+nero.

Togliendo un colore ottenevo:
rosso+giallo=arancione
rosso+nero=granata
giallo+nero=giallo scuro

Luciano Buggio

unread,
Dec 2, 2009, 3:20:42 PM12/2/09
to
On 2 Dic, 10:57, Enrico SMARGIASSI <smargia...@ts.infn.it> wrote:

>
> Gia' che ci sei, cpia e incolla i post che ne sono seguiti, dove la tua
> ipotesi e' stata francobollizzata :-)

Comincer� da questo, il prmo che mi � apparso (che non sia del
presente dibattito) con google.digitando buggio marrone bambina.
Leggitelo tutto, i miei amici (che non sono fisici) mi hanno detto che
� molto divertente)
Moderatore permettendo.

Luciano Buggio
----------------
Il legno non � marrone: diventa marrone.
Tagliato di fresco, � per lo pi� bianco giallino, rossiccio, ambrato.
Il noce, che passa per marron, tagliato fresco � grigio.
Lo so anche perch� sono un artigiano del legno, faccio il restauratore
di
mobili.
Una trave vecchia di quattrocento anni di abete, che nuovo � bianco,
se la
tagli la vedi bruna, ed infatti c'� chi ne fa assi per produrre i
falsi o
le imitazioni dell'antico. Non parliamo del noce, che diventa di un
bel
marron tanto pi� scuro quanto pi� � vecchio.
Tanto pi� i legni sono vecchi, tanto pi� � difficile distinguerli:
cos�'
agisce l'entropia, fa perdere l'informazione.
Questo vale ancor di pi� per le loro superfici, soggette anche ad
altre
azioni per via di agenti esterni.
Si dice che i mobili antichi sono marroni e magari si pensa che lo
siano
da sempre, che � come dire che sono sempre stati antichi, anche
quando
sono usciti dalla bottega dell'ebanista.
Un troumeau intarsiato del Settecento ci appaare oggi tutto marron, e
gli
intarsi policromi non si distinguono quasi pi�.
Quando � stato costruito era una festa di colori. Ora c'� la famosa
patina, "la patina del tempo", che secondo la scuola dominante di
restauro
va conservata, naturalmente perdendo con l'informazione dei colori e
dei
disegni tutta la bellezza del manufatto.
Ma tant'�.
Io appartengo ad una scuola eretica di restauro che mi sono inventato
io,
secondo cui va restituito al mobile l'antico splendore, e dai
colleghi
sono considerato un assassino. Meno male che ha vinto la mia scuola
nella
diatriba per il resturo degli affreschi della Cappella Sistina:
lasciarli
coperti di sporco, che non si vedevano, o farli ritornare com'erano,
secondo le intenzioni dell'autore? Vedete un po' voi.
Naturalmente se non mi lavo da tre mesi non si chiama "patina del
tempo"
il dito di unto che ho addosso.
Si chiama "sporco". Ma per i mobili � evidentemente diverso.

Ma forse tu ti riferivi a come appare la legna degli alberi: infatti

marrone (quasi sempre), per via della corteccia, anche quando sono
vivi e
vegeti.
lL corteccia � un rivestimento coriaceo che protegge la parte vitale,
in
essa (la cortecccia) i processi di ricambio avengono molto pi�
lentamente: �
come fosse
pi� vecchia. Cresce meno velocemnete, ed infatti per questo si
screpola,
come un vestito che non si rinnova con la crescita di chi lo porta,
diventa stretto e quindi si strappa dappertutto. E come un vestito
che
non si cambia, � bene che sia marorne (in ogni modo alla lunga lo
diventa),
perch� non si macchi.
C'� un limite allo sporco. Quando lo sposco � molto, non � pi� sporco.
Una
macchia su un vestito � disdicevole, ma se � grande
come tutto il vestito no.


Dove hai visto poi che la legna che marcisce diventa grigia? Non
diventa
ancora pi� marron, come tutte le cose che marciscono?, dalla frutta
alla
verdura alla carne?


Sta di fatto che tutti i processi di degradazione, per quel che
appare,
sembrano condurre ad un aspetto marrone, qualsiasi essi siano.
L'invechiamento del legno � processo diverso dalla sua marcescenza e
dalla
marcescenza della carne, e lo stesso invecchiamento interno � cosa
diversa
dall'ossidazione e la formazione della patina sulla superficie
esposta
all'esterno. La degradazione del cibo in feci � ancora processo
diverso,
in cui interviene un colorante secreto dall'organismo. I tegoli una
volta
rossi delle case diventano marron per un processo che � credo ancora
diverso, e diverso da quello per cui per ossidazione anche il lucido
ferro
diventa marron arruginendosi, e diversa � la dianmica con cui colori
mescolati insieme ci danno il marron, sia essa sottrattiva o quel che
si
vuole
. Cos� la terra dei campi sar� marrone per altre ragioni, e per altre
ragioni i frati francscani si mettono il saio marron.
Magari queste differenze le spieghi tu alla mia bambina: Io la volevo
solo
aiutare a osservare il mondo con occhi incantati, ma disincantati da
tante
cose che possono distrarli ed impedire loro di cogliere delle
ricorrenze,
delle "leggi".


E poi bruciare non vale.
La piccina non mi obietterebbe che "il legno bruciato � nero",
semplicemente perch� sapr� che cos'� il carbone.
Secondo te il carbone � legno? Il carbonio amorfo � legno?
Bruciare non vale perch� quando bruci una cosa non � pi� quella e noi
qui
stiamo parlando solo di cose che cambiano colore invecchiando o
degenerando, non di cose che spariscono o diventano altre cose.
Giordano Bruno e le sue idee dovevano infatti essere bruciate, non
sarebbe
bastato passarli per un tritacarne.
Quando si brucia si cancella, diventano volatili i componenti, e vien
fuori il nero del vuoto, il grigio di un pugno di cenere, la morte.
L'oggetto sparisce e non mette conto parlarne pi�
Ma se proprio vuoi farlo, per arrivarci si passa attraverso il
marrone:
oserva un foglio di carta bianca che va a fuoco. Diventa prima giallo,
poi
marrore sempre pi� scuro e poi un velo nero che se ne va via: � un
foglio
di carta nero quel velo? Lo chiameresti un foglio di carta?. Forse lo
era
ancora un attimo prima di diventare nero, di dissolversi, ma poi?
E quando cucini una bistecca? Bella rossa quando te la porti a casa, e
poi
marrone ai ferri.

Certo, se tua moglie se la dimentica sul fuoco, e ti serve un pezzo
di
carbone su un piatto non le chiederesti forse:
"E che �, una bistecca, questa roba?"?.


Naturalmente la mia morettina alla fine della storia mi guarder�
perplessa
e mi dir�:
"Ma pap�, sei proprio tonto, i capelli del nonno sono bianchi!"
Ciao.
Luciano Buggio
-------------------------------------

piero nessuno

unread,
Dec 3, 2009, 7:08:57 AM12/3/09
to
On 1 Dic, 14:05, "Maestro Bra'tac" <Brat...@NOSPAMtele2.it> wrote:

> che il marrone non � altro che un particolare tipo di arancione (addirittura
> la composizione spettrale di questi due colori pu� essere identica).
> Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questa affermazione?

molte volte confondiamo la nozione di colore con l'idea del supporto
del colore. Il colore � una combinazione di luce e non un elemento
materico. Cos� posso avere il supporto materiale del marrone accanto a
quello dell'arancione e entrambi possono essere visti sotto la luce
dello stesso sole oppure posso considerare l'emissione al buio di una
lampada emittente di luce arancione-marrone e variando l'intensit�
ottenere prima il marrone e poi, via via, l'arancione sempre pi�
"radiante" e quindi accorgermi che si tratta di una radiazione con
ugual profilo caratteristico e diversa intensit� luminosa, in parole
povere � lo stesso colore luminoso in diversa intensit� luminosa. Un
effetto simile si ottiene scaldando un pezzo di metallo scuro che
diventa prima marrone e poi arancione vivo e poi via via pi� chiaro...

Si dovrebbe dividere il problema tra il fenomeno fisico, il colore che
si identifica dalla combinazione di tre luci a diversa frequenza che
possono descrivere in maniera esatta la distribuzione della radiazione
alle diverse frequenze e l'aspetto fisiologico, ovvero la percezione
dei colori da parte dell'occhio umano. Infatti la percezione dei
colori sembra cambiare sensibilmente in relazione alla distribuzione
dei colori e delle luci percepite sulla retina secondo una legge di
accostamento e di luminosit� media dell'immagine complessiva. Questo
farebbe si che un supporto arancione in una stanza buia non venga
riconosciuto necessariamente come marrone perch� mantengo l'idea che
si tratta di un colore vivo coperto da un velo di ombre scure diffuse
uniformemente nell'ambiente.

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 4, 2009, 5:20:53 AM12/4/09
to
Luciano Buggio wrote:

> Comincer� da questo,

Ed io ti rispondero' come ti risposi allora, aggiungendo solo che i
colori con cui descrivi il legno - "poco entropico" secondo te - sono
gli stessi (giallino, rossiccio, ambrato - con cui si potrebbero
descrivere molti tipi di foglie morte - "molto entropiche" secondo te.
Ovvero, come usare la stessa osservazione per trarre una conclusione
prima e la sua opposta poi, secondo convenienza. E aggiungo anche che un
oggetto, quando si scalda e quindi accresce la propria entropia, passa
dal rosso, all'arancione (che e' in un certo senso marrone, vedi gli
altri post), al giallo, al bianco.

Francamente pensavo che la tua fosse stata una boutade, ma vedo che ci
credi davvero. Problemi tuoi. Comunque, buona lettura.

luciano buggio wrote:

> Ma forse tu ti riferivi a come appare la legna degli alberi:

Esatto, infatti avevo specificato "il legno *vivo*" (avevo
scritto "legna" ma direi che in questa accezione il maschile e'
piu' approprato).

> infatti � marrone (quasi sempre), per via della corteccia

Ovvero il materiale il cui colore e' il paradigma del marrone
adesso e' tale solo per via della corteccia... il colore del
legno lo dobbiamo chiamare con altri nomi ("bianco giallino,
rossiccio, ambrato") nonostante sia decisamente piu' marrone, per
esempio, di quello delle bistecche cotte che citi piu' in basso.

Il fatto e' - vedi gli altri post - che il marrone in realta' e'
una forma di arancione, e che la distinzione che fai e' puramente
convenzionale. Anche altri casi di "marronificazione" che citi
sono facilmente spiegabili in questo modo: diminuendo la
riflettanza di un rosso o di un giallo si va verso il marrone.
Per cui un coppo sporco diventa marrone per ragioni assai banali.

> Dove hai visto poi che la legna che marcisce diventa grigia?

Evidentemente non hai mai scartavetrato un infisso maltenuto,
come ho dovuto fare io :-(. Le zone deteriorate sono decisamente
grigie, fino ad essere quasi nere. Ma basta passeggiare per un
bosco e guardare i ceppi vecchi.

> come tutte le cose che marciscono?, dalla frutta alla
> verdura alla carne?

La carne quando marcisce assume riflessi verdi. Tanto per dirne una.

> E poi bruciare non vale.

Ah no? Tu dici che il marrone e' "il colore dell'entropia" e poi
escludi il processo dove si produce entropia con la massima
velocita'?

Insomma, la tua tesi e' perfettamente sostenibile, basta
escludere i controesempi :-)

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 4, 2009, 5:24:34 AM12/4/09
to
Giorgio_pp wrote:

> ... LOL ...

Gia', e' stata la mia reazione anche quando LB la scrisse la prima
volta. Ed all'obiezione che quando si ha la dissenteria la cacca diventa
gialla, Buggio rispose... oops, non rispose nulla :-)

L.B.

unread,
Dec 4, 2009, 6:24:23 AM12/4/09
to
Enrico SMARGIASSI ha scritto:

> Giorgio_pp wrote:

> > ... LOL ...

Non ho risposto nulla nemmeno quando quella bambina mi ha dato del tonto
facendomi osservare che i capelli del nonno sono grigi.
E non avrei risposto nulla nemmeno se mi avesse fatto osservre che le
cortecce delle betulle sono grigie (forse per� qui le avrei detto che le
crepe non sono verticali, ma orizzontali).

Ho capito.
Tu vuoi che ti spieghi tutte queste cose.
Vuoi per caso anche la popolazione cinese nome per nome?

Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it

cometa_luminosa

unread,
Dec 4, 2009, 9:40:46 AM12/4/09
to
On 3 Dic, 18:24, "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" <gwil...@email.it>
wrote:

> In data Tue, 1 Dec 2009 07:04:11 -0800 (PST), cometa_luminosa ha
> scritto:
>
> > Veramente, dipende dal tipo di marrone. Per il marrone piu' classico,
> > direi che e' piu' il rosso su fondo scuro che l'arancione.
>
> Sicuro? Io l'ho sempre chiamato granata...

Non esattamente. Nel colore "Granata" c'e' anche un ~25% di ciano.
Quello che dico io e' soltanto rosso su fondo scuro: coordinate RGB :
~ (130,0,0).
Il Granata invece e': ~ (130,30,30).

Sono simili, comunque (su monitor la differenza si vede molto poco).

Soviet_Mario

unread,
Dec 4, 2009, 7:19:48 PM12/4/09
to
Enrico SMARGIASSI ha scritto:

devo dire che per una volta non mi dispiace l'idea di
Luciano Buggio, anche se non ha certo la forza di una legge
immutabile.

Ma la vedo diversamente cmq.

Diciamo che a noi PIACCIONI molto i colori puri e brillanti,
quelli dell'arcobaleno.
E non credo di sbagliare di molto se dico che con rosso blu
e verde ci mettiamo il 95 % delle persone. Poi alcuni amano
il giallo (problema loro :-) eh he he).

Ebbene, i colori nella parte fredda dello spettro, che trovo
bellissimi, sono tipici dei composti che assorbono nella
parte calda.
Ora ci vogliono molecole con cromofori mediamente complicati
e/o mediamente delicati per assorbire nel rosso,
nell'arancio o nel giallo (ed apparire blu, viola, verdi).
Ad es. grandi sistemi pigreco.

L'idea dell'entropia mi piace perch� (con poche eccezioni,
penso alla grafite), nelle condizioni terrestri, ossigeno,
luce UV, temperatura ed altri fattori degradanti, tendono a
rovinare questi bei cromofori, e a semplificarli. Ecco che
il loro spettro di assorbimento si sposta verso il viola
(che � pi� facile da assorbire, dato che interessa sistemi
di legami pi� forti, ad es. tantissime sostanze organiche
sono gialline), e il colore che assumono verso il giallo,
marrone etc.

Devo anche dire che stiamo parlando del solo primo stadio
dell'entropia (e dei composti del carbonio). L'entropia
definitiva dei materiali organici comporta la totale
demolizione, con formazione di sostanze molto stabili e
legami forti (CO2, H2O e roba simile), e a quel punto lo
spettro di assorbimento sfora violentemente
nell'ultravioletto e perde anche la pi� modesta spalla
visibile nel viola. Allora andiamo a finire nell'incolore
(come colore trasmesso).

Con questa precisazione, cmq l'idea di Luciano Buggio in
questo ambito mi piace. Anzi credo che proprio di istinti ci
abituiamo ad attribuire valenze negative ai "colori
entropici". E' qualcosa di primitivo, non di culturale, e
istintivo. Persino i frutti, che gli alberi dipingono per
attirare il "nostro" (in senso lato) occhio, hanno spesso
dei colori pi� puri, e anche le livree di gala degli animali
sfoggiano tanti colori freddi.
Quindi penso che sia un po' una sensazione trasversale.
Certo, il marrone e il beige abbondano, ma credo che in quel
caso si tratti di mimetismo pi� che di estetica

ciao
Soviet

superpollo

unread,
Dec 4, 2009, 3:02:24 PM12/4/09
to
Luciano Buggio ha scritto:

> Al liceo c'era sul libro di scienze che il caratteristico colore
> della
> cacca � dovuto a non so quale sostanza secreta nella fase terminale
> della
> digestione.

bilirubina?

cometa_luminosa

unread,
Dec 4, 2009, 9:47:45 AM12/4/09
to
On 3 Dic, 13:08, piero nessuno <pierfo...@gmail.com> wrote:
[...]

> Si dovrebbe dividere il problema tra il fenomeno fisico, il colore che
> si identifica dalla combinazione di tre luci a diversa frequenza che
> possono descrivere in maniera esatta la distribuzione della radiazione
> alle diverse frequenze e l'aspetto fisiologico, ovvero la percezione
> dei colori da parte dell'occhio umano.
[...]
Non solo, ce' anche l'aspetto psicologico, vedi fenomeni come "ombre
colorate" e la percezione di colori anche dove l'immagine e' in bianco
e nero...(su quest'ultimo fenomeno c'era un articolo su "Le Scienze"
molti anni fa, se riesco a trovarlo lo posto).

Elio Fabri

unread,
Dec 5, 2009, 2:51:11 PM12/5/09
to
Soviet_Mario ha scritto:
>>> non sono d'accordo che TUTTI i marroni siano arancioni
>>> (mentre forse si puᅵ dire il contrario).

>> Contrario? Quale sarebbe il contrario?
>
> Uhm, questa ᅵ una delle poche cose che mi sembravano non

> equivocabili. Volevo dire che POTREBBE essere vero che tutti
> gli arancioni siano marroni. Questo in senso logico.
Ti diro' che lo sospettavo :)
Scrivo A(x) per intendere "x e' arancione", M(x) per "x e' marrone".
Allora "tutti i marroni siano arancioni" si scrive

(x) M(x) ==> A(x)

La contraria di questa non e' quella che tu dici, che si scrive

(x) A(x) ==> M(x).

E' invece

~[(x) M(x) ==> A(x)]

ossia "non e' vero che tutti i marroni sono arancioni", che si puo'
anche esprimere cosi': "esiste almeno un marrone che non e' arancione".
Questo per la logica ;-)

> mi riferivo qui solo alla sintesi additiva classica (della
> tavolozza di colori) non a quella RGB (che non ha il giallo

> come componente pura, anche se lo puᅵ emulare senza problemi)
Che cosa sarebbe la "sintesi additiva classica"? Io non lo so.

> certo. Cmq si puᅵ emulare anche. Mi pareva in tema con la


> domanda dell'OP riferirmi all'ottenimento artificiale, e non
> al colore puro

A me invece non pare niente del genere (scusa la polemica).
In materia di colori ci sono in giro tante di quelle idee sbagliate,
che occorre sempre essere molto attenti.

> Ultimamente ho visto dei fuochi pirotecnici color BRONZO e
> color OTTONE.

> ...
> C' come dire che il bronzo ᅵ un marrone piᅵ effetto argento
> metallizzato, e l'ottone ᅵ un orrendo beige, piᅵ lo stesso
> effetto argento.
Purtroppo tu li hai visti, io no.

Come giustamente osservi, i "colori" che hanno nomi di metalli (anche
"oro" o "argento") non sono propriamente colori, ossi distribuzioni
spettrali di un qualche tipo.
Sono questo piu' certe proprieta' di riflettanza della superficie.
Percio' non ho proprio idea di come si possano realizzare con fuochi
artificiali.

>> Perche' il marrone (come tanti altri) e' un colore "strano", che si
>> puo' definire e apprezzare solo rispetto a uno _sfondo_.
> non ho capito questo punto ...

Se hai a disposizione un qualsiasi software di manipolazione
d'immagini, ti puoi divertire a fare questa prova: genera una regione
colorata con date coordinate RGB, e falla apparire sullo schermo
contornata da uno sfondo bianco.
Poi fa lo stesso con lo sfondo nero.
Poi magari su uno sfondo colorato in altro modo ... e mi saprai dire.

> E su questo sono d'accordo, per quanto non avevo mai notato
> che il marrone si vede tale contro il bianco e arancio

> contro il nero ... Proverᅵ, perchᅵ sono curioso.
Allora avevi capito :-))

"Malcolm Y" ha scritto:


> Guarda, a dire il vero, se pongo una lente dei miei occhiali da sole

> davanti al piccolo faretto alogeno che c'ᅵ nel mio bagno, mi sembra di


> ottenere una sorgente luminosa marrone.
> Boh?

Che vuoi che ti dica? Doppio boh :-))
Tu hai visto la cosa, io no. Come faccio a spiegare che cosa vedi?

"piero nessuno" ha scritto:


> molte volte confondiamo la nozione di colore con l'idea del supporto

> del colore. Il colore ᅵ una combinazione di luce e non un elemento
> materico. Cosᅵ posso avere il supporto materiale del marrone accanto a


> quello dell'arancione e entrambi possono essere visti sotto la luce
> dello stesso sole oppure posso considerare l'emissione al buio di una

> lampada emittente di luce arancione-marrone e variando l'intensitᅵ
> ottenere prima il marrone e poi, via via, l'arancione sempre piᅵ


> "radiante" e quindi accorgermi che si tratta di una radiazione con

> ugual profilo caratteristico e diversa intensitᅵ luminosa, in parole
> povere ᅵ lo stesso colore luminoso in diversa intensitᅵ luminosa. Un


> effetto simile si ottiene scaldando un pezzo di metallo scuro che

> diventa prima marrone e poi arancione vivo e poi via via piᅵ chiaro...
Debbo dire che ho capito molto poco.
Ma insisto che secondo me "luci marroni" non esistono.

Se hai una sorgente luminosa in ambiente buio, questa potra' apparire
piu' o meno intensa, e al limite, se debolissima perdera' le
caratteristiche cromatiche.
Ma non sara' mai "marrone".

Come prova, pensa alle stelle.
Le piu' luminose si vedono di vari colori, le piu' deboli soltanto
bianche, o meglio acromatiche.
Ma se vedi i colori, vedi sempre rosso, arancio, giallo, bianco-azzurro.
Nient'altro.

Giacomo "Gwilbor" Boschi ha scritto:


> Qual ᅵ la differenza fra una sfumatura ed un colore? Perchᅵ il giallo
> ᅵ sempre giallo sia che sia chiaro o scuro, mentre un rosso chiaro
> nessuno lo chiama mai come tale ma sempre rosa?

Per me non e' vero che ci sia un solo giallo.
Un giallo pallido e' ben diverso da un giallo carico, e poco importa
che ci sia l'abitudine a un nome o un altro.

Il rosa e' un rosso _insaturo_. Impropriamente parliamo di "chiaro" e
"scuro", perche' un rosso scuro e' una superficie che riflette poca
luce, e quella poca di colore rosso.
Invece "rosso chiaro" puo' significare due cose diverse: rosso
"pallido", ossia rosa, ma anche rosso intenso, ossia molto luminoso,
sebbene del tutto saturo.

> E qual ᅵ precisamente la differenza tra blu, celeste ed azzurro? Sono
> tre colori diversi o tre sfumature dello stesso colore?

Piu' o meno stesso discorso, e qui credo si aggiungano delle differenze
di "tinta", ossia del blu che vira piu' verso il verde o verso il
violetto.
Purtroppo non abbiamo molte parole per descrivere tutte le sensazioni
di colore. Magari i pittori o i sarti ne hanno di piu'...

--
Elio Fabri

Franco

unread,
Dec 5, 2009, 6:32:38 PM12/5/09
to
cometa_luminosa wrote:

> Non solo, ce' anche l'aspetto psicologico, vedi fenomeni come "ombre
> colorate" e la percezione di colori anche dove l'immagine e' in bianco
> e nero...(su quest'ultimo fenomeno c'era un articolo su "Le Scienze"
> molti anni fa, se riesco a trovarlo lo posto).

Puo` darsi che qui http://michaelbach.de/ot/ ci sia qualcosa.

Se poi non c'e` il fenomeno che citi, e` comunque un bel sito.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 7, 2009, 11:17:30 AM12/7/09
to
L.B. wrote:

> Non ho risposto nulla nemmeno... E non avrei risposto nulla
> nemmeno...

Si, lo so che le risposte alle contestazioni non sono il tuo forte. Non
avrei particolari cose da dire se tu accettassi il fatto che non
rispondendo accetti il triste fatto che la tua idea e' stata confutata.
Purtroppo il tuo modus operandi consiste nell'ignorare il succo delle
obiezioni e riproporre candidamente le tue idee come se nulla fosse. A
volte mi viene da pensare che tu sia semplicemente un troll
particolarmente insistente.

> Tu vuoi che ti spieghi tutte queste cose.

No, grazie, delle tue spiegazioni penso di poter fare vantaggiosamente a
meno :-)

Bung

unread,
Dec 5, 2009, 11:40:23 PM12/5/09
to

"Maestro Bra'tac" <Bra...@NOSPAMtele2.it> ha scritto nel
messaggio news:zw8Rm.50214$813....@tornado.fastwebnet.it...

infatti la composizione spettrale � identica
Basta osservare questa nota illusione ottica.

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Optical_grey_squares_orange_brown.svg

I due cerchi sono dello stesso colore.

Se vuoi controllare scaricati e impara ad usare questo eccellente
programma di grafica free e che ha poco da invidiare a programmi
molto costosi. Basta imparare ad usarlo.

http://www.getpaint.net/index.html

usando lo strumento "gontagocce" puoi prelevare una parte di
immagine e vederne nel box in basso a sinistra (composizione dei
colori).
Puoi anche giocare con altri colori: ingrandendo al massimo puoi
colorare un pixel alla volta.

Attenzione: il programma � piccolo ma devi avere l'ultima
versione di Framework installata in Windows altrimenti sono altri
50 Mb da scaricare prima: comunque � tutto spiegato nella pagina
di download..

ciao
Bung
Hic
In vino Veritas

Peter11

unread,
Dec 7, 2009, 5:41:36 PM12/7/09
to

"Enrico SMARGIASSI" <smarg...@ts.infn.it> ha scritto nel messaggio
news:hfao1b$qlk$1...@nnrp-beta.newsland.it...

Con un po' di fantasia si potrebbe rispendere che, pur essendo sempre
m....a, la prima � allo stato solido e la seconda liquido, quindi, � *ovvio*
che il marrone viri al giallo :-)

SB

unread,
Dec 7, 2009, 6:35:24 AM12/7/09
to
Il giorno Sat, 05 Dec 2009 20:51:11 +0100, Elio Fabri <elio....@tiscali.it> ha
scritto:

>Purtroppo non abbiamo molte parole per descrivere tutte le sensazioni
>di colore. Magari i pittori o i sarti ne hanno di piu'...

Sicuramente quelli che hanno un cono in pi� possono vedere sfumature di colore
che gli altri non vedono:

http://en.wikipedia.org/wiki/Tetrachromacy

"Possibility of human tetrachromats"


--
ciao
Stefano

Luciano Buggio

unread,
Dec 7, 2009, 12:20:46 PM12/7/09
to
On 7 Dic, 17:17, Enrico SMARGIASSI <smargia...@ts.infn.it> wrote:
> L.B. wrote:
> > Non ho risposto nulla nemmeno... E non avrei risposto nulla
> > nemmeno...
>
> Si, lo so che le risposte alle contestazioni non sono il tuo forte. Non
> avrei particolari cose da dire se tu accettassi il fatto che non
> rispondendo accetti il triste fatto che la tua idea e' stata confutata.
> Purtroppo il tuo modus operandi consiste nell'ignorare il succo delle
> obiezioni e riproporre candidamente le tue idee come se nulla fosse.

Ma guarda che quelle obiezioni che i capelli del nonno e le cortecce
delle betulle sono bianche me le sono fatte da solo!
Secondo te se uno teme le obiezioni perch� sa di avere una teoria
debole si fa pubblicamente le obiezioni da solo, lasciandole poi senza
risposta?.

Luciano Buggio
.
P.S. - Comunque, se interessa, ti posso spiegare la compatibilit� di
quel tipo di deviazioni rispetto ad una legge.
Ti facevo pi� intelligente: non hai capito l'importanza di
quell'.osservazione finale dulle crepe orizzontali?
Il dibattito partirebbe dallo stupido proverbio "L'eccezione conferma
la regola".
Ma preferirei parlare di altro.

piero nessuno

unread,
Dec 6, 2009, 8:35:56 AM12/6/09
to
On 5 Dic, 20:51, Elio Fabri <elio.fa...@tiscali.it> wrote:

> Debbo dire che ho capito molto poco.
> Ma insisto che secondo me "luci marroni" non esistono.
>
> Se hai una sorgente luminosa in ambiente buio, questa potra' apparire
> piu' o meno intensa, e al limite, se debolissima perdera' le
> caratteristiche cromatiche.
> Ma non sara' mai "marrone".

le luci marroni esistono, altrimenti il marrone lo vedresti nero
se poi intendi per luci le lampade e lampade efficaci a svolgere
adeguatamente il compito visivo, effettivamente sono migliori quelle a
luce bianca e di una certa potenza
ci� nondimeno una sorgente superficiale sufficientemente amplia di
luce marrone emette luce sufficiente per distinguere gli ostacoli
anche in una stanza buia (� luce a tutti gli effetti)
puoi provare con il monitor del computer: metti il fondo dello schermo
di un color marrone non troppo cupo (non il testa di moro), ad esempio
un terra di siena, e poi fai buio nella stanza. Abituata la vista, ti
accorgerai che puoi distinguere alcuni ostacoli nella stanza.
Ci sono poi apparecchi luminosi (le lampade) che modificano il colore
della luce, come paraluce in cartapecora giallognola, arrichendo di
sfumature la luce "bianca" originale, comprese sfumature dorate.
Pareti color marrone riflettono luce marrone...e cos� via

per quanto riguarda le stelle, gli astronomi scompongono la luce delle
stelle attraverso un prisma che ne rivela le componenti spettrali e
quindi ottengono informazioni sulla composizione chimica della stella.
Quindi non diventano grigie. Forse le percepisci tali perch� non sono
molto colorate a occhio nudo.

un colore saturo quando scompare verso il nero, cio� sotto le ombre,
rimane sempre saturo. Diventa debole, scuro, ma sempre carico di un
qualcosa che ricorda il colore. Osserva ad esempio questa immagine:
http://gimp.linux.it/www/manual/gimp-help-2/html/it/images/dialogs/color-dialog.png

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 9, 2009, 11:52:02 AM12/9/09
to
Luciano Buggio wrote:

> Ma guarda che quelle obiezioni che i capelli del nonno e le cortecce
> delle betulle sono bianche me le sono fatte da solo!

E allora? Un'obiezione e' un' obiezione, chiunque la faccia. Ogni
persona dotata di senso critico le avanza alle proprie idee. Poi pero',
se non trova risposte adeguate, quelle idee le abbandona.

> Secondo te se uno teme le obiezioni perch� sa di avere una teoria
> debole si fa pubblicamente le obiezioni da solo, lasciandole poi senza
> risposta?.

E che ne so di cosa passa per la tua testa?

> Comunque, se interessa, ti posso spiegare la compatibilit� di
> quel tipo di deviazioni rispetto ad una legge.

Guarda, se rispondi allo stesso modo in cui hai risposto alle altre
obiezioni che ti sono state poste, penso che aspettero' molto a lungo.
Ma l'attesa sara' compensata dall'ilarita' susseguente :-)

Elio Fabri

unread,
Dec 11, 2009, 2:47:22 PM12/11/09
to
piero nessuno ha scritto:
> ...

> ci� nondimeno una sorgente superficiale sufficientemente amplia di
> luce marrone emette luce sufficiente per distinguere gli ostacoli
> anche in una stanza buia (� luce a tutti gli effetti) puoi provare con
> il monitor del computer: metti il fondo dello schermo di un color
> marrone non troppo cupo (non il testa di moro), ad esempio un terra di
> siena, e poi fai buio nella stanza. Abituata la vista, ti accorgerai
> che puoi distinguere alcuni ostacoli nella stanza.
L'esperimento che proponi, per essere probante, dovrebbe garantire
quanto segue:
a) che sullo schermo del monitor non ci sia assolutamente nessuna
zona, anche piccola, bianco a chiara, che ti permetta di mantenere un
termine di confronto
b) che davvero, una volta "abituata la vista", lo schermo continui ad
apparirti marrone.
Tu hai provato? Io no.

> per quanto riguarda le stelle, gli astronomi scompongono la luce delle
> stelle attraverso un prisma che ne rivela le componenti spettrali e
> quindi ottengono informazioni sulla composizione chimica della stella.
> Quindi non diventano grigie. Forse le percepisci tali perch� non sono
> molto colorate a occhio nudo.

Pensavo di essere stato chiaro, ma evidentemente mi sbaglio.
Non ho mai detto che la *composizione spettrale* delle stelle deboli
sia diversa, ma solo che *noi non le vediamo colorate*.

> un colore saturo quando scompare verso il nero, cio� sotto le ombre,
> rimane sempre saturo. Diventa debole, scuro, ma sempre carico di un
> qualcosa che ricorda il colore.

Non credo di aver detto niente che contraddica questo.

Mi rendo conto che in questa materia e' assai difficile anche
semplicemente capirsi...
Figuriamoci poi se si puo' riuscire a mettersi d'accordo :)

--
Elio Fabri

cometa_luminosa

unread,
Dec 9, 2009, 4:58:45 PM12/9/09
to
On 6 Dic, 14:35, piero nessuno <pierfo...@gmail.com> wrote:
[...]
> ci� nondimeno una sorgente superficiale sufficientemente amplia di
> luce marrone
[...]
Non esistono sorgenti di luce marrone. Esistono sorgenti di luce rossa
(per esempio, ma anche arancione o altro, vedi post precedenti) che,
osservate in un background di opportuna luminosita' appaiono marroni.
Le sorgenti emettono solo luce dello spettro visibile: rosso, arancio,
giallo, verde, azzurro, blu, viola (poi uno puo' aggiungere le altre
sfumature intermedie, come l'indaco, se percepisce in maniera
sensibile la differenza tra questo colore e il blu e il viola, ecc.).
Detto in altro modo: poiche' il colore marrone lo percepisci o meno a
seconda del background della sorgente, non puoi attribuire tale
proprieta' alla sorgente di luce.

Luciano Buggio

unread,
Dec 9, 2009, 5:40:55 PM12/9/09
to
On 9 Dic, 17:52, Enrico SMARGIASSI <smargia...@ts.infn.it> wrote:
> Luciano Buggio wrote:

(cut)> > Comunque, se interessa, ti posso spiegare la compatibilit� di


> > quel tipo di deviazioni rispetto ad una legge.
>
> Guarda, se rispondi allo stesso modo in cui hai risposto alle altre
> obiezioni che ti sono state poste, penso che aspettero' molto a lungo.
> Ma l'attesa sara' compensata dall'ilarita' susseguente :-)

Dipende dai tempi della moderazione.

Comunque vediamo se riesco a divertirti.

Se c'� una deviazione da una legge (quella che il popolo chiama
cezione") vuol dire ce c'� un'altra legge che rompe i maroni.

Facciamo finta - non ho capitoso se Peter 11 mi prende in giro o
che, ,non so nulla di cromatologia fisiologica - che valga la sua
legge, estraibile da qui:
-------------------------


Con un po' di fantasia si potrebbe rispendere che, pur essendo sempre
m....a, la prima � allo stato solido e la seconda liquido, quindi, �
*ovvio*
che il marrone viri al giallo

-------------------------

Allora,c'� una legge che dice che le schifezze tendono al marron, e
un'altra che dice (a priori rispetto allo specifico dell'analisi delle
feci) che le cose liquide organiche (tipo la pip�,per capirci), -
eccezion fatta per il sangue che vira dal rosso al blu linearmente con
la nobilt�, terza legge - tendono al giallo...

Incrocia..

Ne vien fuori che la cacca molla e la diarrea sono un poco'
gialline.:
Ti stai sbellicando?

Obiettivo raggiunto.
..
Luciano Buggio.
P.S. - Forse il popolo intendeva che l'eccezione conferma la seconda,
la terza ecc. regola'?
Cio� il fatto che le cose sono regolate?
Ma! Non credo che ilpopolo sia cos� intelligente.
Ovvero, non credo che lo siano i singoloi popolani. Presi uno per
uno:a loro volta interpretano come normalmente facciamo io e te che
abbiamo studiato un prodotto collettivo (quello appunto del popolo
moltiplicato per il tempo del suo vissuto) che chiss� che cavolo vuol
dire (vedi sfere celesti)..

L.B.

unread,
Dec 9, 2009, 2:51:51 PM12/9/09
to
Enrico SMARGIASSI ha scritto:

> Luciano Buggio wrote:

(cut)

> > Secondo te se uno teme le obiezioni perch� sa di avere una teoria
> > debole si fa pubblicamente le obiezioni da solo, lasciandole poi senza
> > risposta?.

> E che ne so di cosa passa per la tua testa?

"Chi non apprezza l'onest� intellettuale non � intellettualmente onesto"
(Oscar Wilde)

Enrico SMARGIASSI

unread,
Dec 12, 2009, 8:26:14 AM12/12/09
to
Luciano Buggio ha scritto:

> Se c'� una deviazione da una legge (quella che il popolo chiama
> cezione") vuol dire ce c'� un'altra legge che rompe i maroni.

Oppure che quella presunta legge (nel caso specifico, la tua
associazione marrone-entropia) e' semplicemente falsa.


> un'altra che dice (a priori rispetto allo specifico dell'analisi delle
> feci) che le cose liquide organiche (tipo la pip�,per capirci), -
> eccezion fatta per il sangue che vira dal rosso al blu linearmente con
> la nobilt�, terza legge - tendono al giallo...

E chi l'ha enunciata questa legge? Mai sentita. (L' ipotesi che Peter ti
prenda per i fondelli la terrei in seria considerazione). A parte il
fatto che la diarrea spesso e' marrone come le feci solide, noto con
divertimento il tuo modo di procedee: spieghi l'eccezione ad una
presunta legge tramite una seconda presunta legge, che pero' ammette
eccezioni... che magari spiegherai tramite una terza presunta legge che
ammettera' qualche eccezione? :-)

"Ci sono regole composte esclusivamente da eccezioni: sono
confermatissime" (cit.) Potresti usarlo come tuo motto metodologico :-)

A proposito, sto ancora aspettando la tua giustificazione a tutte le
altre eccezioni.

> Ti stai sbellicando?

Puoi scommetterci :-)

piero nessuno

unread,
Dec 13, 2009, 10:14:44 AM12/13/09
to
On 9 Dic, 22:58, cometa_luminosa <alberto.r...@virgilio.it> wrote:
> On 6 Dic, 14:35, piero nessuno <pierfo...@gmail.com> wrote:
> [...]> ci� nondimeno una sorgente superficiale sufficientemente amplia di
> > luce marrone
>
> [...]
> Non esistono sorgenti di luce marrone. Esistono sorgenti di luce rossa
> (per esempio, ma anche arancione o altro, vedi post precedenti) che,
> osservate in un background di opportuna luminosita' appaiono marroni.

diciamo allora che sorgenti di luce arancione a bassa intensit� e in
una condizione normale di visibilit� possono produrre la sensazione
del colore marrone, che � in fondo la risposta alla domanda del
topic.

> Le sorgenti emettono solo luce dello spettro visibile: rosso, arancio,
> giallo, verde, azzurro, blu, viola (poi uno puo' aggiungere le altre
> sfumature intermedie, come l'indaco, se percepisce in maniera
> sensibile la differenza tra questo colore e il blu e il viola, ecc.).

Credo che le sorgenti di luce dovrebbero emettere una miscela di luci
spettrali (ad esempio luce bianca) e tra l'altro il marrone non
dovrebbe essere una miscela di luce ma un tipo di arancione appunto.

> Detto in altro modo: poiche' il colore marrone lo percepisci o meno a
> seconda del background della sorgente, non puoi attribuire tale
> proprieta' alla sorgente di luce.

Per� credo che il colore marrone non sia solo un semplice effetto
visivo (come una forma di abbagliamento, ad esempio) ma che in fondo
sia un colore vero e proprio. In quanto tale sia riproducibile con
delle luci in determinate condizioni di visione. Ad esempio il monitor
che riproduce la sensazione di colori marroni (colori che vengono
identificati con la codifica RGB e con dei nomi determinati), o i
giochi di luce e ombra che si producono con un adeguata
illuminazione.

forse una pagina che pu� spiegare il fenomeno della percezione del
colore arancione/marrone la si pu� trovare a questo link, alla voce
"costanza dei colori":
http://www.anisn.it/scuola/strumenti/visione/opponenzaecontra.htm#costanza
dei colori

cometa_luminosa

unread,
Dec 17, 2009, 9:03:43 AM12/17/09
to
On 13 Dic, 16:14, piero nessuno <pierfo...@gmail.com> wrote:
> On 9 Dic, 22:58, cometa_luminosa <alberto.r...@virgilio.it> wrote:
>
> > On 6 Dic, 14:35, piero nessuno <pierfo...@gmail.com> wrote:
> > [...]> ci� nondimeno una sorgente superficiale sufficientemente amplia di
> > > luce marrone
>
> > [...]
> > Non esistono sorgenti di luce marrone. Esistono sorgenti di luce rossa
> > (per esempio, ma anche arancione o altro, vedi post precedenti) che,
> > osservate in un background di opportuna luminosita' appaiono marroni.
>
> diciamo allora che sorgenti di luce arancione a bassa intensit� e in
> una condizione normale di visibilit�

Ma non dipende solo dall'intensita' della sorgente, dipende
dall'intensita' della sorgente *relativa* al background.

> possono produrre la sensazione
> del colore marrone, che � in fondo la risposta alla domanda del
> topic.
>
> > Le sorgenti emettono solo luce dello spettro visibile: rosso, arancio,
> > giallo, verde, azzurro, blu, viola (poi uno puo' aggiungere le altre
> > sfumature intermedie, come l'indaco, se percepisce in maniera
> > sensibile la differenza tra questo colore e il blu e il viola, ecc.).
>
> Credo che le sorgenti di luce dovrebbero emettere una miscela di luci
> spettrali (ad esempio luce bianca)

Si, intendevo questo.

> e tra l'altro il marrone non
> dovrebbe essere una miscela di luce ma un tipo di arancione appunto.

o di rosso, o di giallo, ma piu' che altro rosso e arancio.

> > Detto in altro modo: poiche' il colore marrone lo percepisci o meno a
> > seconda del background della sorgente, non puoi attribuire tale
> > proprieta' alla sorgente di luce.
>
> Per� credo che il colore marrone non sia solo un semplice effetto
> visivo (come una forma di abbagliamento, ad esempio) ma che in fondo
> sia un colore vero e proprio.

Che sia un colore, inteso come percezione visiva, non lo metto in
dubbio, ma appunto e' solo una percezione visiva, nel senso che non
corrisponde univocamente ad un range spettrale.

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