Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Temperatura di colore della luce solare ed angolo di elevazione del Sole rispetto all'orizzonte

137 views
Skip to first unread message

XCOPY

unread,
Sep 30, 2010, 8:38:23 AM9/30/10
to
Salve amici, un saluto a tutto il gruppo.
Vorrei conoscere una formula matematica (magari anche ricavata
empiricamente) che leghi la temperatura di colore della luce solare e
l'angolo di elevazione del Sole rispetto all'orizzonte.
Si legge per esempio su questa pagina
http://www.themeter.net/elettromagnetiche.htm
che la luce solare a mezzogiorno in estate
[quindi alle nostre latitudini - per esempio 40° Nord - nel giorno del
solstizio l'angolo di elevazione sull'orizzonte è
90°-(40°-23°27') = quasi 75°]
ha una temperatura di colore di
circa 5500 K, e che all'alba e al tramonto (quindi angolo di elevazione 0°)
ha una temperatura di colore di 1850 K.
(Su quest'altra pagina
http://il-blog-del-fotografo.blogspot.com/2010_02_01_archive.html
sono riportate poi alcune indicazioni di massima, spero attendibili:
20 minuti dopo l'alba 2100 K
30 minuti dopo l'alba 2400 K
40 minuti dopo l'alba 2900 K
1 ora dopo l'alba 3500 K)
Tuttavia, io sto cercano una formula del tipo
T = f(alpha)
con T temperatura di colore espressa in K
alpha angolo di elevazione rispetto all'orizzonte espresso in °,
oppure, almeno, un grafico che mostri l'andamento di questa funzione.
(Mi rendo conto che f, sicuramente, è funzione anche di altre variabili
oltre ad alpha, legate alle condizioni atmosferiche.)
Qualcuno mi potrebbe aiutare?
Saluti e mille grazie in anticipo.


Soviet_Mario

unread,
Sep 30, 2010, 10:57:58 AM9/30/10
to
Il 30/09/2010 14:38, XCOPY ha scritto:
> Salve amici, un saluto a tutto il gruppo.
> Vorrei conoscere una formula matematica (magari anche ricavata
> empiricamente) che leghi la temperatura di colore della luce solare e
> l'angolo di elevazione del Sole rispetto all'orizzonte.
> Si legge per esempio su questa pagina
> http://www.themeter.net/elettromagnetiche.htm
> che la luce solare a mezzogiorno in estate
> [quindi alle nostre latitudini - per esempio 40° Nord - nel giorno del
> solstizio l'angolo di elevazione sull'orizzonte è
> 90°-(40°-23°27') = quasi 75°]
> ha una temperatura di colore di
> circa 5500 K, e che all'alba e al tramonto (quindi angolo di elevazione 0°)
> ha una temperatura di colore di 1850 K.

Molto interessante ... beh io non ne so una cippa, ma penso
di poterti dire questo : di sicuro, se una tale formula
esiste, e molto probabilmente esiste, è ideale nel senso che
si riferirà sicuramente alla composizione media
dell'atmosfera, o al limite potrà tener conto del gradiente
di densità stabile, di equilibrio.

E tuttavia ho l'impressione netta che variabili locali e
congiunturali (inquinanti degli strati bassi) alterino
notevolmente la composizione spettrale della luce, specie
col sole basso sull'orizzonte laddove lo strato di atmosfera
bassa attraversato è rilevante. In particolare gli ossidi di
azoto e certo particolato spostano sicuramente le frequenze
al basso, portando a una sottostima.
Ciò detto, spero anche io che ti rispondano perché interessa
anche a me una formula anche solo ideale.
ciao
Soviet


CUT ALL

cometa_luminosa

unread,
Sep 30, 2010, 3:19:32 PM9/30/10
to
Bisognerebbe fare molte semplificazioni. Il calcolo non ci penso
neanche a farlo, forse consisterebbe nel calcolare lo spessore
dell'atmosfera attraversato dalla luce a seconda dell'elevazione, e da
questo calcolare lo scattering Rayleigh corrispondente e quindi
sottrarre dalla luce bianca l'intensita' diffusa, per ogni frequenza
visibile, per ottenere uno spettro da cui poi ricavare la temperatura
di colore.
Auguri!

--
cometa_luminosa

lefthand

unread,
Sep 30, 2010, 12:36:15 PM9/30/10
to
Il Thu, 30 Sep 2010 16:57:58 +0200, Soviet_Mario ha scritto:

> E tuttavia ho l'impressione netta che variabili locali e congiunturali
> (inquinanti degli strati bassi) alterino notevolmente la composizione
> spettrale della luce, specie col sole basso sull'orizzonte laddove lo
> strato di atmosfera bassa attraversato è rilevante.

Come si diceva, rosso di sera...


--
"Detto tra noi, sono solo un brigante,non un re,
sono uno che vende sogni alla gente,
fa promesse che mai potrà mantenere."

Tommaso Russo, Trieste

unread,
Sep 30, 2010, 4:48:43 PM9/30/10
to
Soviet_Mario ha scritto:

> E tuttavia ho l'impressione netta che variabili locali e congiunturali
> (inquinanti degli strati bassi) alterino notevolmente la composizione
> spettrale della luce, specie col sole basso sull'orizzonte laddove lo
> strato di atmosfera bassa attraversato è rilevante. In particolare gli
> ossidi di azoto e certo particolato spostano sicuramente le frequenze al
> basso, portando a una sottostima.

Il particolato ha influenze determinanti: basta cercare in rete immagini
scattate dopo l'eruzione del Pinatubo, o dopo quella recente dell'Eia
Fjalla Jokull, o i dipinti di William Ascroft dopo quella del Krakatoa
del 1866,
http://www.scienceandsociety.co.uk/results.asp?image=10316162
per convincersi che cercare la temperatura dell'illuminazione in quelle
situazioni e' come cercare quella della luce riflessa da una parete
rossa o arancione :-)

> Ciò detto, spero anche io che ti rispondano perché interessa anche a me
> una formula anche solo ideale.

Con certe ipotesi molto precise (e quindi ragionevolmente che non si
verificano *mai*) sulle condizioni atmosferiche si potrebbe anche fare,
ma penso che non avrebbe alcuna utilita' per gli usi pratici.

Ridurre uno spettro luminoso ad un'unico scalare "temperatura" significa
fare un'assunzione molto drastica sulla sua forma, ritenendo di poterlo
sempre approssimare a quello d'emissione di un corpo nero alla stessa
temperatura: questo e' gia' abbastanza falso per la radiazione solare
visibile che arriva al livello del mare in una atmosfera standard con il
sole alto a 45°:
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Solar_Spectrum.png

Con il sole basso sull'orizzonte, l'assorbimento del particolato che
crea l'azzurro del cielo va con nu^4, per cui lo spettro che arriva a
terra salirebbe, fra 350 e 700 nm, con una pendenza molto superiore a
quella dello spettro a 5250 K; diminuendo la temperatura, la pendenza
invece diminuisce.

La "temperatura di colore" ha senso per un'illuminazione a incandescenza
(lampada a filamento, arco voltaico).

--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni

XCOPY

unread,
Oct 1, 2010, 5:11:05 AM10/1/10
to

> La "temperatura di colore" ha senso

solo

> per un'illuminazione a incandescenza (lampada a filamento, arco voltaico).

Dal punto di vista scientifico-teorico, sicuramente e, non per niente, visto
che non tutte le sorgenti sono simili ad un corpo nero, all'indicazione
della temperatura di colore si affianca sempre quella dell'indice di resa
cromatica, ma dubito che un fotografo professionista o un regista possano
essere d'accordo a rinunciare all'indicazione della temperatura di colore di
sorgenti luminose non incandescenti. :-))
Ciao.


Tommaso Russo, Trieste

unread,
Oct 4, 2010, 6:22:22 PM10/4/10
to
XCOPY ha scritto:

>> La "temperatura di colore" ha senso solo
>> per un'illuminazione a incandescenza (lampada a filamento, arco voltaico).
>
> Dal punto di vista scientifico-teorico, sicuramente e, non per niente, visto
> che non tutte le sorgenti sono simili ad un corpo nero, all'indicazione
> della temperatura di colore si affianca sempre quella dell'indice di resa
> cromatica,

Si', scusami per aver usato una terminologia imprecisa: quello che
intendevo dire era proprio che, se l'indice di resa cromatica e' 100 per
sorgenti assimilabili a un corpo nero, per un Sole al tramonto scade a
valori *molto* inferiori, per eccesso di rosso.

> ma dubito che un fotografo professionista o un regista possano
> essere d'accordo a rinunciare all'indicazione della temperatura di colore di
> sorgenti luminose non incandescenti. :-))

In mancanza di meglio, e nella consapevolezza che un solo scalare non
dice tutto, li capisco benissimo.

Ho riguardato un po' di illuminotecnica e mi ricordavo che era un bel
ginepraio, e sopratutto nelle definizioni degli standard di interesse
per te (temperatura di colore, indice di resa cromatica, osservatore
standard, superfici campione di Munsell): l'attenzione agli aspetti
tecnici e fisiologici e' molto superiore a quella agli aspetti fisici.

Il risultato e' che per determinare la temperatura di colore e l'indice
di resa cromatica di una sorgente luminosa *conoscendo il suo spettro di
emissione* bisogna integrare su tutte le frequenze del visibile *il
prodotto* di tre curve: lo spettro di emissione della sorgente, la
riflettivita' del campioni e la risposta di uno dei tre "pigmenti"
dell'osservatore standard (n.2). E questo per tutt'e tre i pigmenti, per
i 3, od 8, o 14 campioni necessari, e sia per la sorgente in esame che
per il corpo nero di riferimento. Solo dopo si possono riportare i
risultati su uno spazio di colore e calcolare i numerini finali.

Nulla di trascendentale, se si dispone dei dati e di potenza di calcolo
adeguata: ma abbastanza complesso perche' nessuno vi si cimenti per puro
esercizio. Se dovessi farlo io, penso mi richiederebbe qualche settimana.

Non se se a livello industriale, o di ricerca, qualcuno l'abbia fatto.
Il punto e' che anche se l'algoritmo fosse disponibile, ti sarebbe di
poca utilita', perche' per utilizzarlo bisognerebbe dargli in input la
stima dello spettro solare in arrivo - al livello sul mare in cui ti
trovi - con il Sole ad una certa altezza sull'orizzonte. E per per
ottenere tale stima, dovremmo disporre di un modello di atmosfera (e
degli assorbitori e scatterer che contiene) molto accurato, ma non di
un'atmosfera standard: dell'atmosfera com'e' *sopra di te* e, se il Sole
e' basso, nel raggio di *centinaia di chilometri*, proprio nel momento
in cui vuoi scattare la foto.

E' chiaro che per forza di cose tale stima risulterebbe *molto*
approssimata (basta pensare all'influenza che ha il vapore acqueo nel
modificare lo spettro: un cielo coperto *aumenta* (stranamente?) la
temperatura di colore...)

Approssimazione per approssimazione, credo che la strada piu' semplice
sia di utilizzare i dati disponibili per ottenere una curva "circa".

I dati che trovo nel link che hai citato:

Sole all'alba 1850°K
Sole 20 minuti dopo l'alba 2100°K
Sole 30 minuti dopo l'alba 2400°K
Sole 40 minuti dopo l'alba 2900°K
Sole 1 ora dopo l'alba 3500°K
Sole alle 08.30 am (in estate) 5500°K

piu' che approssimati, sono approssimativi: dire "20, 30, 40 minuti dopo
l'alba" non da' nessuna informazione sull'altezza del Sole
sull'orizzonte, senza conoscere latitudine e stagione.

Volevo integrarli con quelli di Wikipedia, ma gia' questo dato:

Luce solare a mezzogiorno: 5400 K

mi pare completamente fuori interpolazione. Quindi uso solo quelli.

Assumo che la latitudine sia 45°N e, vista la precisazione "(in
estate)", che si tratti di dati al solstizio estivo. Immagino inoltre
che siano stati rilevati in qualche modo in una giornata serena e molto
secca (sia nel punto di rilevazione che per centinaia di km intorno).

Da stellarium ricavo le relative altezze del Sole sull'orizzonte:

1° 1850 K
3° 2100 K
4° 2400 K
6° 2900 K
9° 3500 K
30° 5500 K

Faccio interpolare i dati con una spline e ottengo questa curva:
http://trusso.freeshell.org/TempCal/tempcal.png


L'evidente anomalia iniziale e' dovuta al fatto che l'alba per gli
astronomi (altezza del centro del Sole sull'orizzonte = -0,8°) non
corrisponde all'alba per i fotografi (altezza di 1° o 2°? :-).

Estrapolando la curva verso mezzogiorno (che al solstizio significa
altezza 68°) si troverebbe una temperatura di calore di oltre 6000 K. Il
che, pensando a una limpida e secca giornata estiva, ed alla componente
blu che arriva dal cielo circostante, mi sembra sensato.

Credo che ai fini pratici non otterremmo una curva migliore di questa
modellizzando l'assorbimento dell'atmosfera.

Si potrebbe ottenere un'interpolazione migliore se trovi dei dati piu'
pecisi e circostanziati (e magari rilevati sia al mattino che al
pomeriggio: ho l'impressione che a parita' di elevazione solare al
pomeriggio la luce sia piu' "calda" (ossia che la temperatura di colore
sia inferiore :-))

Pero', scusa una domanda: non si trovano in commercio misuratori della
temperatura di colore delle dimensioni di un esposimetro?

Ciao

XCOPY

unread,
Oct 5, 2010, 6:28:37 PM10/5/10
to
Ciao Tommaso, prima di tutto, grazie molte per il tempo che mi stai
dedicando e grazie anche a tutti gli altri che mi hanno risposto.

"Tommaso Russo, Trieste" ha scritto nel messaggio
news:4caa539f$0$41846$4faf...@reader5.news.tin.it...
> .....


> Approssimazione per approssimazione, credo che la strada piu' semplice
> sia di utilizzare i dati disponibili per ottenere una curva "circa".
>

Certo, è sicuramente la strada più sensata.

> I dati che trovo nel link che hai citato:
>
> Sole all'alba 1850°K
> Sole 20 minuti dopo l'alba 2100°K
> Sole 30 minuti dopo l'alba 2400°K
> Sole 40 minuti dopo l'alba 2900°K
> Sole 1 ora dopo l'alba 3500°K
> Sole alle 08.30 am (in estate) 5500°K
>

Ti dirò, sinceramente, quest'ultimo dato delle 8:30 riportato alla pagina
http://il-blog-del-fotografo.blogspot.com/2010_02_01_archive.html
non mi convince molto, ed infatti nel primo post lo avevo scartato,
semplicemente perchè su moltissime fonti
(http://www.themeter.net/elettromagnetiche.htm
http://www.euroled.it/i_led.html
la stessa Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura_di_colore
ecc.)
ho letto che la temperatura di colore pari a 5400-5500 K è riferita a
mezzogiorno.

> [.....]


> Da stellarium ricavo le relative altezze del Sole sull'orizzonte:
>
> 1° 1850 K
> 3° 2100 K
> 4° 2400 K
> 6° 2900 K
> 9° 3500 K
> 30° 5500 K
>

In base a quanto detto sopra, sempre ferme restando tutte le approssimazioni
del caso, sostituirei l'ultima riga con
68° 5500 K

> Faccio interpolare i dati con una spline e ottengo questa curva:
> http://trusso.freeshell.org/TempCal/tempcal.png
>

Interessante.
Ti ringrazio ancora.

>
> L'evidente anomalia iniziale e' dovuta al fatto che l'alba per gli
> astronomi (altezza del centro del Sole sull'orizzonte = -0,8°) non
> corrisponde all'alba per i fotografi (altezza di 1° o 2°? :-).
>
> Estrapolando la curva verso mezzogiorno (che al solstizio significa
> altezza 68°) si troverebbe una temperatura di calore di oltre 6000 K. Il
> che, pensando a una limpida e secca giornata estiva, ed alla componente
> blu che arriva dal cielo circostante, mi sembra sensato.

Sì, comunque 6000 K è un valore molto vicino. In realtà, però, il valore
dovrebbe essere lievemente inferiore perchè, la temperatura effettiva
della superficie del Sole è 5780 K, fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura_effettiva
http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Kelvin )
Nell'ipotesi (di cui non sono sicuro) che per la superficie di una stella la
temperatura di colore e quella effettiva coincidano (anzi lo chiedo:
coincidono?), considerando
che l'attraversamento dell'atmosfera terrestre, con conseguente assorbimento
delle
frequenze più elevate, non può che ridurre il valore, si dovrebbe avere per
forza un risultato < 5780 K.

>
> Credo che ai fini pratici non otterremmo una curva migliore di questa
> modellizzando l'assorbimento dell'atmosfera.
>
> Si potrebbe ottenere un'interpolazione migliore se trovi dei dati piu'
> pecisi e circostanziati (e magari rilevati sia al mattino che al
> pomeriggio: ho l'impressione che a parita' di elevazione solare al
> pomeriggio la luce sia piu' "calda" (ossia che la temperatura di colore
> sia inferiore :-))

Non sei l'unico a pensarlo: ho trovato questo vecchio thread
http://groups.google.it/group/it.scienza.fisica/browse_frm/thread/96c5129c1de42f7e?hl=it&tvc=1

>
> Pero', scusa una domanda: non si trovano in commercio misuratori della
> temperatura di colore delle dimensioni di un esposimetro?

Sì, hai proprio ragione, dovrei comprare un termocolorimetro elettronico.
Magari, se
riuscissi a procurami anche un sestante da una nave :-) per misurare
l'elevazione del Sole, potrei davvero raccogliere dei dati. A parte scherzi,
credo che
costruire un sestante con un paio di specchi non sia troppo difficile, ma è
il livello di precisione da ottenere (con tutte le calibrature del caso) che
mi preoccupa un po'.

P.S. Ho trovato per caso questa pagina
http://www.crabnebula.it/rc/colore_pianeti_stelle.htm
dove è riportata la seguente formula:
T_c = -770 + 8800/(0.82+B-V)
dove T_c è la temperatura di colore di una stella espressa in K, quando essa
è osservata da una località al livello del mare, ad una altezza di 45°
sull'orizzonte in aria secca, mentre (fammi copiare-incollare bene :-))
B-V è l'indice di colore della stella, cioè la differenza di magnitudine nel
sistema U,B,V di Morgan e Johnson.

Patrizio

unread,
Oct 6, 2010, 2:26:48 AM10/6/10
to

Possiedo degli accendini con filtri (credo), sapete, quelli con la
lucina addizionale attivabile con la pressione di un dito che da'
luce principalmente bianca, blu', verde, arancio, etc. Da cui ho
dedotto che non si tratta di 'luce di corpo nero', per quel che ne
so. Alterare la risposta cromatica di una sorgente di luce
non e' come 'barare' da un punto di vista fisico?
(come faccio a risalire alla T di colore?)

> --
> cometa_luminosa

Ciao, Patrizio

XCOPY

unread,
Oct 6, 2010, 8:48:21 AM10/6/10
to

"Patrizio" <patrizio...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:87508f57-f21b-4931...@p26g2000yqb.googlegroups.com...
> ... Alterare la risposta cromatica di una sorgente di luce

> non e' come 'barare' da un punto di vista fisico?
> (come faccio a risalire alla T di colore?)
>

Infatti. La temperatura di colore non è sempre definibile. Se parti dalla
radiazione di corpo nero, hai una certa temperatura di colore (che coincide
con la temperatura effettiva del corpo nero) ed hai indice di resa
cromaatica del 100%. Se metti qualche filtro, alterando lo spettro luminoso,
oltre a cambiare inevitabilmente il valore della temperatura di colore,
l'indice di resa cromatica cala. Ad un certo punto, continuando ad alterare
lo spettro, ti allontani talmente tanto dalla radiazione di corpo nero che
non ha più senso definire la temperatura di colore (per esempio non puoi
definirla per le radiazioni monocromatiche).
La temperatura di colore definisce solo l'apparenza cromatica, non è una
vera e propria grandezza fisica. Per esempio, prendi una lampada ad
incandescenza: essa ha una temperatura di colore di 2800-2900 K (valore
molto molto prossimo alla temperatura effettiva del filamento di tungsteno)
ed indice di resa cromatica pari al 100%, poichè, di fatto, una sorgente
incandescente è come un corpo nero ideale; sostituiamo il bulbo di vetro
trasparente con uno azzurrino per ottenere una cosiddetta "lampada a luce
solare" (le hai mai viste? Si usano sulle scrivanie con quei portalampada
che puntano verso il basso, direttamente sul libro da leggere, rendono la
lettura molto più gradevole); ora il bulbo azzurrino assorbe le lunghezze
d'onda maggiori facendo salire il valore della temperatura di colore fino a
5000-5500 K: è chiaro che, se vai ad analizzare lo spettro, esso è diverso
da quello della luce del Sole, eppure ti dico che le apparenze cromatiche
della luce solare vera e propria e della luce di una di queste lampade sono
incredibilmente simili (naturalmente, la luce solare, del tutto paragonabile
alla radiazione di un corpo nero, ha indice di resa cromatica pari al 100%,
invece, la luce di questa lampada avrà indice inferiore al 100%).
In generale, se osservi due sorgenti luminose diverse ma con la stessa
temperatura di colore (supponendo che possa essere definita), lo noti che
sono "luci diverse", ma riconosci una certa similarità delle rispettive
apparenze cromatiche.


BlueRay

unread,
Oct 6, 2010, 7:28:06 AM10/6/10
to
On 6 Ott, 08:26, Patrizio <patrizio.pan-2...@libero.it> wrote:

> Possiedo degli accendini con filtri (credo), sapete, quelli con la
> lucina addizionale attivabile con la pressione di un dito che da'
> luce principalmente bianca, blu', verde, arancio, etc. Da cui ho
> dedotto che non si tratta di 'luce di corpo nero', per quel che ne
> so. Alterare la risposta cromatica di una sorgente di luce
> non e' come 'barare' da un punto di vista fisico?
> (come faccio a risalire alla T di colore?)

Ne stiamo disutendo su free.it.scienza.fisica sul thread "temperatura
di colore di uno spettro".
Ciao.

--
BluRay = cometa_luminosa

Tommaso Russo, Trieste

unread,
Oct 8, 2010, 6:30:06 PM10/8/10
to
XCOPY ha scritto:

> In base a quanto detto sopra, sempre ferme restando tutte le approssimazioni
> del caso, sostituirei l'ultima riga con
> 68° 5500 K

Nobbuono. Interpolando con una spline si ottiene una curva con un
massimo a 42°, certamente non fisicamente interpretabile:
http://trusso.freeshell.org/TempCal/tempcal2.png
segno evidenteme che i punti non appartengono ad una stessa curva
derivabile da leggi fisiche.

(BTW, perche' non giochi un po' con gnuplot? E' free, libre, open source
software, e' gratis e funziona benissimo su Linux, Windows e Mac. I file
che gli ho dato in pasto sono questi:

tempcal
1 1850
3 2100
4 2400
6 2900
9 3500
30 5500

tempcal2
1 1850
3 2100
4 2400
6 2900
9 3500
68 5500

e i comandi questi:

> set xrange [0:70]
> set yrange [1000:7000]
> plot "tempcal" with points, "tempcal" smooth csplines,\
> "tempcal2" with points, "tempcal2" smooth csplines

end BTW)

Potrei tentare con un'interpolazione ai minimi quadrati, ma avrei
bisogno almeno della forma della funzione di cui stimare i parametri che
danno il best fit. Penso sia meglio a questo punto cercare di trovare
dei dati piu' affidabili: temo che i numeri che si trovano su questi
blog e pagine Wiki siano tramandati per tradizione orale da esperimenti
di cui si sono persi i dettagli, per cui non sono fra loro
confrontabili. Ad esempio, in questa pagina
http://www.euroled.it/i_led.html
si trova la seguente frase:

- Luce estiva (sole e cielo) 6500 K

Mi pare ovvio che, piuttosto che la temperatura di colore "della luce
diretta del sole" (che potresti misurare solo mettendoti in una camera
oscura, facendo filtrare dalle tapparelle un raggio di sole ed esponendo
*alla sua luce* le superfici campione), per un fotografo sia molto piu'
indicativa la luce che colpisce un soggetto *da qualsiasi parte
provenga*, quindi sole e anche cielo azzurro. Che la temperatura di
colore di questo mix sia superiore a quella della luce solare misurata
in orbita o sulla Luna (5780 K) non deve stupire, vedi sotto.

> Sì, comunque 6000 K è un valore molto vicino. In realtà, però, il valore
> dovrebbe essere lievemente inferiore perchè, la temperatura effettiva
> della superficie del Sole è 5780 K

...


> Nell'ipotesi (di cui non sono sicuro) che per la superficie di una stella la
> temperatura di colore e quella effettiva coincidano (anzi lo chiedo:
> coincidono?)

Bella domanda! La risposta sarebbe "si'", *se* la superficie delle
stelle fosse ben definita. Ma in realta' gli strati esterni delle stelle
sono trasparenti, e la loro temperatura decresce rapidamente
all'aumentare del raggio, per cui la radiazione che vedi e' una somma di
emissioni di corpi neri a temperature diverse, cui si sovrappongono
fenomeni di assorbimento ed emissione secondaria degli strati esterni. E
neache costanti nel tempo, vedi "macchie solari".

Insomma, la temperatura "superficiale" di una stella si considera quella
del corpo nero il cui spettro meglio approssima quello della stella :-)

> considerando
> che l'attraversamento dell'atmosfera terrestre, con conseguente assorbimento
> delle frequenze più elevate, non può che ridurre il valore, si dovrebbe avere per
> forza un risultato < 5780 K.

Non e' detto: tu assumi implicitamente che l'atmosfera indebolisca
prevalentemente la luce a frequenza maggiore (o lunghezza d'onda
minore). Il che puo' anche essere vero per lo scattering di Releygh, ma
non so se sia vero per tutti i fenomeni di assorbimento e deflessione.
Anche in questo caso, pero', se tu non misuri la temperatura della luce
diretta del sole, ma della luce che colpisce un soggetto, in realta'
stai misurando anche la radiazione azzurra che proviene da tutto il
cielo circostante, illuminata dal Sole sotto un angolo solido molto
maggiore di quello della sua luce diretta. Il risultato e' una
prevalenza delle frequenze alte, e quindi una temperatura superiore.

Ripeto, bisogna ottenere dei dati piu' omogenei: capire esattamente cosa
vuol dire "alba" e "tramonto" per un fotografo, e capire se le
temperature di colore riportate sono quelle della luce diretta del sole
o della luce totale che colpisce il soggetto. Le due temperature sono
molto simili all'alba e al tramonto, quando il resto del cielo e' buio,
ma molto diverse in pieno giorno, ed io ho il sospetto che alcune delle
misure che si trovano in giro riportano l'una, altre l'altra.

>> ...ho l'impressione che a parita' di elevazione solare al


>> pomeriggio la luce sia piu' "calda" (ossia che la temperatura di colore
>> sia inferiore :-))
> Non sei l'unico a pensarlo: ho trovato questo vecchio thread
> http://groups.google.it/group/it.scienza.fisica/browse_frm/thread/96c5129c1de42f7e?hl=it&tvc=1

Grazie, ho visto che ne hanno trattato parecchi amici :-)

> Sì, hai proprio ragione, dovrei comprare un termocolorimetro
elettronico.

Ma sei ironico, o esistono davvero, e a costi accessibili?

> Magari, se
> riuscissi a procurami anche un sestante

Un sestante in plastica costa poche decine di euro, ed uno senza lenti,
per uso didattico (ma che per il Sole e' piu' che sufficiente) 8 euro.

Il problema e' che di un sestante te ne faresti poco: per misurare
l'altezza del Sole con un sestante devi poter osservare anche
l'orizzonte sottostante, e se non sei in alto mare e' molto piu'
difficile di quanto possa sembrare (pensa di essere in citta', o
circondato da un bosco, o in montagna :-)

Quello che ti serve e' un goniometro di quelli che si acquistano in
cartoleria per 1 euro, con un filo a piombo e un traguardo solare. Nota:
filo a piombo = filo da cucire fissato al centro del goniometro + un
bullone; traguardo solare = uno spillo da cucito fissato sul lato dritto
del goniometro e un pezzetto di carta, fissato sullo stesso lato, con un
segno a matita alla stessa altezza della capocchia dello spillo. Quando
l'ombra della capocchia si trova sul segno, leggi l'angolo fra il filo e
i 90° del goniometro.

> P.S. Ho trovato per caso questa pagina
> http://www.crabnebula.it/rc/colore_pianeti_stelle.htm
> dove è riportata la seguente formula:
> T_c = -770 + 8800/(0.82+B-V)
> dove T_c è la temperatura di colore di una stella espressa in K, quando essa
> è osservata da una località al livello del mare, ad una altezza di 45°
> sull'orizzonte in aria secca, mentre (fammi copiare-incollare bene :-))
> B-V è l'indice di colore della stella, cioè la differenza di magnitudine nel
> sistema U,B,V di Morgan e Johnson.

Qui siamo sul *molto* convenzionale, e *molto* tecnico, praticamente
gergale... :-(

Ho provato a leggere questi:
http://en.wikipedia.org/wiki/UBV_photometric_system
http://en.wikipedia.org/wiki/B-V_color

come si fa la misura e' chiaro, e la correlazione *qualitativa* della
misura con la temperatura stellare anche, ma quella quantitativa
riportata nel tuo link proprio no...

XCOPY

unread,
Oct 11, 2010, 5:34:09 AM10/11/10
to

"Tommaso Russo, Trieste" <tru...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4caf9b6e$0$23145$4faf...@reader1.news.tin.it...
> ....

> Nobbuono. Interpolando con una spline si ottiene una curva con un massimo
> a 42°, certamente non fisicamente interpretabile:
> http://trusso.freeshell.org/TempCal/tempcal2.png

OK, grazie mille anche di quest'altra rappresentazione grafica.

> segno evidenteme che i punti non appartengono ad una stessa curva
> derivabile da leggi fisiche.

Oh, non metto in dubbio il risultato di questo programma, immagino solo _in
teoria_ una ipotetica funzione che presenti un flesso, ma comunque anche a
me apparirebbe una cosa che sarebbe artificiosa.

> (BTW, perche' non giochi un po' con gnuplot? E' free, libre, open source
> software, e' gratis e funziona benissimo su Linux, Windows e Mac.

Ti ringrazio molto anche per questa segnalazione, credo che lo scaricherò
subito.

> .....


> - Luce estiva (sole e cielo) 6500 K
>
> Mi pare ovvio che, piuttosto che la temperatura di colore "della luce
> diretta del sole" (che potresti misurare solo mettendoti in una camera
> oscura, facendo filtrare dalle tapparelle un raggio di sole ed esponendo
> *alla sua luce* le superfici campione), per un fotografo sia molto piu'
> indicativa la luce che colpisce un soggetto *da qualsiasi parte provenga*,

Sì, in effetti, è così

> .....


>> Nell'ipotesi (di cui non sono sicuro) che per la superficie di una stella
>> la
>> temperatura di colore e quella effettiva coincidano (anzi lo chiedo:
>> coincidono?)
>
> Bella domanda! La risposta sarebbe "si'", *se* la superficie delle stelle
> fosse ben definita. Ma in realta' gli strati esterni delle stelle sono
> trasparenti, e la loro temperatura decresce rapidamente all'aumentare del
> raggio, per cui la radiazione che vedi e' una somma di emissioni di corpi
> neri a temperature diverse, cui si sovrappongono fenomeni di assorbimento
> ed emissione secondaria degli strati esterni. E neache costanti nel tempo,
> vedi "macchie solari".

Certo.

> .....


> Ripeto, bisogna ottenere dei dati piu' omogenei: capire esattamente cosa
> vuol dire "alba" e "tramonto" per un fotografo, e capire se le temperature
> di colore riportate sono quelle della luce diretta del sole o della luce
> totale che colpisce il soggetto. Le due temperature sono molto simili
> all'alba e al tramonto, quando il resto del cielo e' buio, ma molto
> diverse in pieno giorno, ed io ho il sospetto che alcune delle misure che
> si trovano in giro riportano l'una, altre l'altra.
>

Mi sembra una giustissima osservazione.

> .....


> > Sì, hai proprio ragione, dovrei comprare un termocolorimetro
> elettronico.
>
> Ma sei ironico, o esistono davvero, e a costi accessibili?

No, purtroppo, non ero ironico, nel senso che esistono, ma sono molto
costosi: un termocolorimetro costa tra 800-900 euro fino a
1200 o più. Oltre all'indicazione della temperatura di colore della luce che
incide sul sensore, le indicazioni di vero interesse che ti può dare
riguardano i filtri da utilizzare per le compensazioni cromatiche.
Se ne vuoi vedere qualcuno e scaricarne la brochure:
http://www.sekonic.com/products/products.asp?ID=133
http://www.sekonic.com/products/products.asp?ID=132 )
Onestamente, non credo che esistano "termocolorimetri-giocattolo", ossia
prodotti economici non professionali che svolgano tale funzione
solo a scopo dimostrativo.

>
>> Magari, se
>> riuscissi a procurami anche un sestante
>
> Un sestante in plastica costa poche decine di euro, ed uno senza lenti,
> per uso didattico (ma che per il Sole e' piu' che sufficiente) 8 euro.

OK. Onestamente, non ne avevo idea. In realtà, sto anche pensando che,
forse, una strada ancora più semplice sarebbe quella di rilevare la mia
posizione con un sistema GPS e poi inserire questo dato, insieme all'ora e
alla data, in un software tipo il tuo Stellarium, che hai menzionato in un
tuo
messaggio precedente.
Oppure farò davvero in quest'altro modo che mi hai suggerito:

> Quello che ti serve e' un goniometro di quelli che si acquistano in
> cartoleria per 1 euro, con un filo a piombo e un traguardo solare. Nota:
> filo a piombo = filo da cucire fissato al centro del goniometro + un
> bullone; traguardo solare = uno spillo da cucito fissato sul lato dritto
> del goniometro e un pezzetto di carta, fissato sullo stesso lato, con un
> segno a matita alla stessa altezza della capocchia dello spillo. Quando
> l'ombra della capocchia si trova sul segno, leggi l'angolo fra il filo e i
> 90° del goniometro.

Scusami, la mia modesta capacità cerebrale non mi ha permesso di capire al
meglio :-) Avresti qualche immagine?
Ciao.

Tommaso Russo, Trieste

unread,
Oct 11, 2010, 7:15:08 PM10/11/10
to
XCOPY ha scritto:

> ...una strada ancora più semplice sarebbe quella di rilevare la mia


> posizione con un sistema GPS e poi inserire questo dato, insieme all'ora e
> alla data, in un software tipo il tuo Stellarium, che hai menzionato in un
> tuo messaggio precedente.

Anche Stellarium
http://www.stellarium.org/it/
e' free libre open source software, gratuito, per Linux, Windows e Mac,
e funziona BENISSIMO. Quando ho fatto il corso di uso del sestante alla
Lega Navale usavamo quello per avere le effemeridi degli astri osservati
(un eeePC con stellarium pesa 1 kg, circa un decimo delle effemeridi su
carta :-)

> Oppure farò davvero in quest'altro modo che mi hai suggerito:
>
>> Quello che ti serve e' un goniometro di quelli che si acquistano in
>> cartoleria per 1 euro, con un filo a piombo e un traguardo solare. Nota:
>> filo a piombo = filo da cucire fissato al centro del goniometro + un
>> bullone; traguardo solare = uno spillo da cucito fissato sul lato dritto
>> del goniometro e un pezzetto di carta, fissato sullo stesso lato, con un
>> segno a matita alla stessa altezza della capocchia dello spillo. Quando
>> l'ombra della capocchia si trova sul segno, leggi l'angolo fra il filo e i
>> 90° del goniometro.
>
> Scusami, la mia modesta capacità cerebrale non mi ha permesso di capire al
> meglio :-) Avresti qualche immagine?

http://trusso.freeshell.org/TempCal/goniometro.pdf

;-)

Facevo piu' presto a costruirlo e fotografarlo, ma con 2 figli 2 in casa
non c'e' neanche un goniometro :-(

Alberto

unread,
Oct 14, 2010, 4:51:02 PM10/14/10
to
On 9 Ott, 00:30, "Tommaso Russo, Trieste" <tru...@tin.it> wrote:

>Mi pare ovvio che, piuttosto che la temperatura di colore "della luce

>diretta del sole" , per un fotografo sia molto piu'


>indicativa la luce che colpisce un soggetto *da qualsiasi parte
>provenga*, quindi sole e anche cielo azzurro.

> Il risultato e' una prevalenza delle frequenze alte, e quindi una temperatura >superiore.


In digitale il bilanciamento del bianco per cu anche la scelta della
TC si f� a posteriori per cui posso vederla negli scatti che ho fatto
( fra cui una serie di Miramare al tramonto...)
Nelle mie foto di tramonti le TC sono un p� pi� alte di quelle in
tabella iniziale.
Non c'� grande differenza per�.
Per dare un dato: in uno scatto fatto 20minuti prima del tramonto, la
parte in sole ha TC di 2500K quella in ombra di 5500K.

gi

unread,
Oct 15, 2010, 2:26:03 PM10/15/10
to
On 14 Ott, 22:51, Alberto <never...@libero.it> wrote:

> In digitale il bilanciamento del bianco per cu anche la scelta della
> TC si f� a posteriori per cui posso vederla negli scatti che ho fatto
> ( fra cui una serie di Miramare al tramonto...)

Che software adoperi per ritoccare le foto?
Io vorrei installare Microsoft Picture It, ma, pur avendo molte opzioni per
il bilanciamento, non c'� cenno alla temperatura di colore.
A volte, mi diverto a giocare anche con il Paint, nel men� Colori, Modifica
colori, Definisci colori personalizzati: puoi ottenere colori diversi o
giocando con le coordinate RGB oppure giocando con la terna di parametri
Tonalit�, Saturazione, Luminosit�, ma anche in questo caso nessun
riferimento alla TC.

Alberto

unread,
Oct 20, 2010, 8:25:26 AM10/20/10
to
On 15 Ott, 20:26, gi <inva...@invalid.invalid.it> wrote:

> > In digitale il bilanciamento del bianco per cu anche la scelta della
> > TC si f� a posteriori per cui posso vederla negli scatti che ho fatto

>


> Che software adoperi per ritoccare le foto?

Lightroom
Oppure per la Canon DPP

0 new messages